Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Febbraio 2016

iImmensa tristezza

Post n°1731 pubblicato il 16 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Credevo che il ritorno al lavoro di mio marito avrebbe segnato il ritorno alla normalità della mia famiglia, il ritorno alla vita che avevo prima.

La vita che avevo prima è perduta. Del tutto. Per quanto mi sia sfozata da quel 29 Agosto 2012 non riavrò mai indietro quello che avevo. Mai. Credevo che ci si fosse riacceso il sorriso nelle foto negli ultimi mesi, ma dietro a quei sorrisi c'è dell'amarezza che prima non provavo. Non c'è ruolo, non c'è ritorno al lavoro, non c'è niente che possa riportarmi indietro. Niente.

Ho perso una vita fantastica che non avrò più.

E non parla la nostalgia per un tempo che fu che mi appare meraviglioso perchè passato e si sa che i ricordi sbiadiscono ed edulcorano il tutto. E' una convinzione vera, non avrò mai indietro quella spensieratezza e quella voglia di sognare e di costruire che avevo allora.

Mi lascio correre addosso molte cose, anche se riesco a riempire un armadio a quattro stagioni di sogni non riesco a realizzarne neanche uno. Neanche uno. Non trovo più quella forza, quella magia, che mi permetteva di realizzarli. Caro x non mi hai portato via i sogni, ma la capacità di realizzarli. E chissà per quanti anni andrà avanti questa pantomima. Troppo.

 
 
 

Un musica puņ fare

Post n°1730 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da artemisia_gent

 

Una delle mille cose che mi è mancata dalla nonna è stata la musica. La musica è una delle cose più importanti della mia vita. Pochi sono stati i giorni silenziosi della mia vita. Ogni evento o momento della mia vita è marchiato a fuoco nella mia anima da una canzone che sento allìinfinito. In questi giorni sto ascoltando allo sfinimento questa di Maitre Gims.

La musica in francese mi è sempre piaciuta oltremisura anche se non sopporto in genere il francese come lingua (grazie agli insegnanti che ho avuto nella mia vita). Poi il Rap in francese mi ha sempre fatto perdere la testa.

Quando ascolto Est - ce que tu m'aime? mi viene la pella d'oca, mi risetto e la mia mente parte verso il vero rilassamento. Anche se non capisco proprio niente di quello che dice. Anzi forse il potere di questa canzone è che non riesco a capire quindi mi porta a svuotare la mente e ascoltare, cosa che con le canzoni inglesi non mi succede più. Ora capisco. Come se fosse italiano.

E ora non c'è niente di più bello che ascoltarmi le mie canzoni a volume troppo basso per i miei gusti, ma non posso imporre a tutti la mia musica, e ascoltare i miei beniamini vecchi e nuovi mi ricarica come niente altro al mondo.

Poi in casa tutti condividono i miei gusti (in questo sono un po' dittatrice) e le bambine condividono con me i cantanti della mia gioventù come Max Pezzali, Jovanotti e Cesare Cremonini. Certo cantare con loro tutte le canzoni di Max mi fa sentire avvero felice. 
A loro però non piace la musica anglossasone. Niente U2 per loro, niente ColdPlay, poco i Queen. E ora che non ci sono mi sparo Songs of Innocence degli U2 sperando di trovare un o' di pace dopo una pesante e piovosa giornata. 

 

 
 
 

in un'altra vita

Post n°1729 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da artemisia_gent

In un'altra vita stasera sarei a Milano in aereoporto ad aspettare il mio aereo verso il mare caldo.

In un'altra vita questa settimana avrei pensato solo ai costumi da bagno, alla crema solare, allo spray antizanzara, alle medicine indispensabili.

In un'altra vita avrei passato tutto questo tempo a sognare il mio viaggio da sogno verso una spiaggia bianca, verso le palme, verso un luogo da sogno.

Invece mi aspetta l'udienza in tribunale.

Ma giuro il prossimo anno il mare d'inverno non me lo toglie nessuno. Che sia Kenya, Zanzibar oppure la Jamaica o il Messico poco importa, giuro mi accontento anche di Santo Domingo (male che vada), ma voglio il mare.

E ora inizio a pensare alle vacanze estive. Dove andare?

 
 
 

Chiudere con l'Arte?

Post n°1728 pubblicato il 09 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Sono passata di ruolo su Storia dell'arte è vero. Ma ho sempre avuto la sensazione che comunque avrei fatto dell'altro.

Oggi mi è stato chiesto se ho voglia di intraprendere un progetto triennale di accoglienza degli stranieri e iniziare un percorso di specializzazione in questo senso. Forse è la prima volta che nella mia carriera qualcuno crede in me e ha voglia di affidarmi un vero incarico, la prima volta che vengo considerata come "importante" non come una scocciatura, come una persona di cui sbrazzarsi al più presto. Questa scuola avrà tanti difetti, ma mi ha fatto sempre sentire appagata professionalmente, come all'ITC non sono mai stata, come altrove non mi sono mai sentita.

Certo, insegnare Italiano è più bello. Più faticoso sotto certi aspetti, ma più bello, mi viene istintivo, ne ho sempre voglia. E oggi a interrogare di Dante e di Petrarca non mi sembrava vero, ricordavo tutto anche se sono 16 anni che non apro libro. Non che abbia sbagliato ad abilitarmi in storia dell'arte, ma semplicemente non è la mia materia come lo è Italiano. La letteratura è ciò che veramente mi piace, è ciò che sento più mio.

Stare con gli stranieri mi piace ancora di più. Non lo so. Forse perchè conoscendoli posso imparare qualcosa sui paesi e culture lontane, forse perchè ho sempre amato il diverso, forse perchè voglio evadere dal mio contesto ma non ci riesco fisicamente ma posso attraverso di loro. E' uno scambio alla pari, faticoso, perchè le barriere sono tante, prima linguistiche e poi culturali.
Oggi ho persino avuto un colloquio con un educatore del centro accoglienza e ho capito quanto servano i mediatori culturali nella nostra civiltà. Me ne ero accorta in Kenya, ma adesso ne sento una necessità pressante.
Avere la possibilità di conoscere ragazzi che provengono da tutto il mondo, conoscere le loro storie, aiutarli in qualche modo nel loro inserimento nella società e cultura italiana è una prospettiva che mi piace. Mi fa sentire utile.
Infonodo era questo quello che volevo dalla vita: conoscere il mondo. 

 
 
 

Pidocchi!?!

Post n°1727 pubblicato il 01 Febbraio 2016 da artemisia_gent

Sono arrivata a 36 anni e passa senza mai avere un pidocchio in testa, credevo che ormai fossi fuori dai giochi.... e invece... RAchele ha impestato tutta la famiglia!

Probabilmente Rachele li ha presi all'asilo e ce li aveva da diversi giorni, solo che io non avevo nessunissima esperienza in fatto di pidocchi e quindi non mi sono accorta di niente, anzi nei giorni scorsi ha sempre dormito con noi per vari risvegli notturni... ieri una mamma dell'asilo ci avverte sul gruppo di whatsapp che il bimbo li ha e ha deciso di raparlo a zero perchè non riusciva a pettinarlo e a fare il trattamento (il bimbo è di colore, potete immaginare coi capelli afro la difficoltà...). Così ho rincorso Rachele tutto il giorno per poterla esaminare e ho dovuto ammettere che sì aveva i pidocchi. Quindi siamo andati alla ricerca del rimedio, del pettinino, e di litri e litri di aceto.

Alle 18 ho iniziato a spidocchiare la mia famiglia. Rachele ha una lunga chioma bionda come Rapunzel, i capelli le arrivano sotto il sedere e quindi siamo state lì a pettinarci per circa un ora mentre lei guardava i cartoni animati. Poi è stata la volta di Vittoria, che anche lei ha una chioma che le arriva in fondo alla schiena, ma a differenza di Rachele è bella folta. Due ore per pettinarla.
Alle 9 abbiamo cenato e ho messo a letto le bambine, ovviamente dopo aver tolto tutte le lenzuola, non si sa mai...

Alle 22 ho iniziato con mio marito, anche lui ha una foltissima chioma di boccoli che gli arrivano a metà schiena. Inutile dirvi che è stata la sua testa quella più lunga da fare. Ha 40 anni, ma così tanti capelli da fare invidia a chiunque. Anche a me lo ammetto. Li vorrei io i suoi capelli, e anche Vittoria. I capelli di Viki sono lisci, mentre quelli di suo padre sono riccioli e hanno dei boccoli bellissimi.
Tra le 22 e le 24 ci siamo spidocchiati a vicenda, ma con me era cosa facile, i miei capelli non arrivano neanche alle spalle.

Mai avrei immaginato di passare delle ore a spidocchiare mio marito, più ci penso e più ci rido. Oggi non mi rimane che lavare tutto: dai giubbotti agli accapatoi passando per la biancheria di tutti i letti. Spero che il tempo dia clemente perchè ho la vasca piena e la montagna mi sorpassa in altezza. Ho così tanta roba da lavare perchè è una settimana che piove e non riesco a smaltirla facendola asciugare in casa. In questi mesi credevo che l'asciugatrice non servisse, ma oggi mi rendo conto che invece mi sà che devo proprio comprarla, anche perchè questo è stato un inverno secco, come da anni non accadeva. Spesso qui da me inizia a piovere a settembre e smette a maggio... 

 
 
 

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