Mamma & Prof.
Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.
Messaggi di Marzo 2016
Post n°1740 pubblicato il 09 Marzo 2016 da artemisia_gent
Rachele: "Io so come fare felice la mamma!" Io: "come?" R: "Le regalo un libro" I: "sennò?" R: "una vacanza al mare"
E la mia piccola sa già cosa serve alla mamma!
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Post n°1739 pubblicato il 08 Marzo 2016 da artemisia_gent
... e poi ci sono quei giorni in cui hai tanto nervoso dentro che la rabbia di schizza da tutti i pori e non sai come mai e non sai neanche come incanalarla. Ci sono quei giorni in cui vorresti stare da sola, perchè non sai che casino potresti fare con le persone che hai attorno, ma la solitudine è un lusso e devi comunque stare con delle persone intorno e devi comunque mandare avanti tutto perchè è tuo dovere, perchè non puoi sottrarti. E hai una voglia immensa di andartene da tutto e da tutti, sei sommersa dagli esiti delle tue decisioni sbagliate e non puoi fare niente per rimediare. E non resta che piangere... perchè non ci sono altre soluzioni. |
Post n°1738 pubblicato il 07 Marzo 2016 da artemisia_gent
Questo pomeriggio ho guardato il mio Blog, ho letto i post passati e mi sono resa conto di tutto quello che ho perso non scrivendo. La scrittura mi accompagna dal lontano 1992. Ci sono giorni in cui ho annotato tutto, giorni in cui ho raccolto solo silenzio. Il 2014 e il 2015 sono anni di silenzi. Ho annotato cose vane, poco quello che conta, ho annotato su supporti diversi: questo blog, quello su blogspot e poi su quaderni di carta, qualcosa sulla mia agenda di scuola. Tutto sparso, come è la mia vita di adesso: sono sparsa, sono persa. Eppure non so nemmeno il perchè. Eppure ho tutto. Molti nodi degli anni precedenti si sono sciolti eppure... eppure... epure c'è qualcosa che non riesco a cogliere, un malessere di fondo. Sono di nuovo a casa mia, una casa rinnovata, bella. Che mi richiede tantissimo impegno e fatica è vero. Continuo a spostare cose da una stanza all'altra. Questo week end ho attrezzato un angolo studio con la vecchia scrivania, il nostro pc fisso che abbiamo spento quando siamo andati dalla nonna. Ora mi manca solo da arredare la cucina, la sala da pranzo, compiere l'ultimo spostamento e quindi mettere in ordine quella che sarà la lavanderia e ora è ancora cucina. Poi dovremmo rimettere insieme il salotto e concludere lo studio. Con i notri tempi prevedo di finire a ottobre, ma non mi importa. La scuola va.. sono di ruolo, non ho più la supplentitite. FAccio un brutto lavoro, ma forse finirà, forse il prossimo anno sarà meglio. Mio marito è tornato al lavoro da quasi 1 anno (e nonostante questo non ci siamo ancora concessi una Vacanza con la V maiuscola). L'unica incertezza è il processo, è una vera spada di Damocle per me. Il più grande problema me lo da mia figlia, la grande. E' lei che ha subito i danni maggiori da tutta questa brutta storia. Non riesco a capire se a scuola si comporta così perchè ha subito danni e dolore dalla faccenda o perchè abbia vere difficoltà di apprendimento. Non capisco se è la maestra ad essere inadeguata, incapace, o sia lei ad esserlo. Da mamma mi viene voglia di imputare la maestra, da insegnante lo stesso. Abbiamo avuto tanti di quegli scontri i questi 4 anni... l'ultimo la settimana scorsa. Non andiamo d'accordo, siamo cane e gatto. La bambina mi pare stanca. Sono mesi che si impegna senza gratificazione alcuna e mi chiedo dove ho sbagliato. Ho molte idee e so quali sono stati i punti dolenti: credere troppo nell'amicizia, l'anticipo, credere che l'istruzione di mia figlia poteva essere a totale carico della scuola. Vorrei poter aggiustare tutto, vorrei spianarle la strada, ma cresce, e gli ostacoli sono e saranno sempre più grandi, non posso farla vivere dentro una campana di vetro. Però l'istinto di proteggerla è troppo forte, l'istinto di tutela è così forte che mi fa paura specialmente perchè non è così nei confronti di Rachele. Per lei non ho mai paura, per lei nulla è mai troppo pauroso o difficile, so comunque che ce la farà. E la differenza di sentimento che provo mi distrugge. Perchè sento di dover proteggere oltre misura una e l'altra invece no? Perchè la seconda la sento in grado di farsi strada nel mondo con le proprie forze e l'altra no? Perchè Rachele nonostante tutto è sempre stata indipendente mentre Vittoria è sempre stata dipendente da me e lo è ancora oggi? Non lo so. Ma a questo devo trovare una soluzione. Devo trovare il momento della scrittura, non posso permettere che tutto vada perso. Devo ritrovare i miei momenti, momenti miei dedicati alla riflessione, alla scrittura e alla lettura che in questi ultimi 4 mesi ho gradualmente perso perchè mi sono fossilizzata su pulizia e ordine, cose che non mi appartengono proprio e possono sempre aspettare, mentre me stessa non può aspettare. |
Post n°1737 pubblicato il 02 Marzo 2016 da artemisia_gent
Il professionale è una scuola variegata, ricca di esperienze, ma ci vuole un gran fegato per insegnare in questo tipo di scuola "di frontiera". Quando sopravvivi uno o più anni in questo tipo di scuole sei un vero insegnante. Uno bravo, uno con le palle. Anni fa l'esperienza mi aveva fatto crescere parecchio. Ma non abbastanza. Quest'anno mi sto mettendo a dura prova.
Lo odio e lo amo. Mi chiederete come sia possibile, non so, ma è proprio così e mi tormento.
Amo che sia in città, amo poterci andare a piedi, amo i colleghi, amo il dirigente. Odio l'utenza, odio le situazioni, odio i colleghi. Odio e amo. Senza soluzione alcuna. Spero solo di poter uscie da questo potenziamento, perchè è questo che odio di più. Voglio tornare in cattedra e non so se e come quando sarà possibile. Non è questo il lavoro per cui ho studiato, non è questo il lavoro che volevo fare da grande. E questo è un punto del mio tormento. Punto due, l'attualità. Coronamento del mio sconcerto, goodreads mi avverte che sono indietro di ben 3 libri su quanto mi sono proposta di leggere nel 2016. Lo so che sto leggendo poco perchè comunque sono provata, stanca e soprattutto mi sono imbattutta in libri noiosissimi, ma anche ricordarmelo così spudoratamente? No. Fermate il mondo io voglio scendere. Oppure fermatemi in un isola tropicale, su una spiaggia bianca e fatemi riposare per almeno 3 mesi. Anche stanotte ho sognato che riapriva l'isola che non c'è (ma in verità mancano aleno 94 giorni, 17 ore, 34 minuti e 40 secondi). Se non è una chiara richiesta di sole e mare questa... basta pioggia, voglio sole e mare. |
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