Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi del 02/05/2014

Piera is singing

Post n°1623 pubblicato il 02 Maggio 2014 da artemisia_gent

Anche l'ultima sorella di mia nonna se n'è andata. Ironia della sorte la primogentita ha visto prima nascere e poi morire 4 sorelle. E così ora una generazione è stata spazzata via dal tempo.

Ma come la ricordo io "Piera canta". La sorella più grande di mia nonna era burbera e mascolina. Una faccia solcata dainnumerevol rughe, la pelle bruciata dal sole dei campi. Una vita da contadina passata fra animali e campi. Una maestria nel filare la lana, nel fare la ricotta e nel dissanguare i maiali. E una fede inossidabile che si esprimeva attraverso il canto. Andava ogni giorno in chiesa alla messa e cantava... cantava a squarciagola, stonata come poche e io sentivo la sua voce fino in casa. E come adoravo quella voce così particolare. Sentire la zia cantare era meraviglioso anche se era stonata. Prima di ammalarsi così gravemente avevano iniziato a organizzare il coro del paese e preso lezioni e la sua voce si è ingentilita e ha perso quella sua forza che a me tanto piaceva.

E oggi al suo funerale mi veniva in mente la sua ricotta, così buona che non ne ho mai più mangiate di così buone. E quando hanno intonato "Io credo: risorgerò, questo mio corpo vedrà il salvatore" ho rivissuto tutti i funerali di famiglia e la sua voce risuonava nella mia mente, squillante come nel 1986 morì la bisnonna, sua madre. E come nel 1996 quando morì la prima sorella e poi via via tutte le altre fino a lei. La solita canzone, la sua voce disperata. 

 Al cimitero poi è stato straziante. Ogni persona si è avvicinata alla tomba del proprio caro mentre assisteva alla tumulazione. Come se vivi e morti insieme partecipassero all'evento. E oggi finalmente sola davanti alla tomba della nonna ho potuto piangere disperata senza dovermi trattenere.

E poi la casa dilaniata dal terremoto... ll'impossibilità di stare al mio paese, per chissà quanto tempo ancora.Proprio un brutto periodo.

 

 

 

 

 

 
 
 

La Zattera della Medusa

Post n°1622 pubblicato il 02 Maggio 2014 da artemisia_gent

Penso che questo sia uno dei momenti più difficili della mia vita. Dall'incidente di mio marito le cose non hanno fatto che peggiorare in tutti i settori. Lui e la sua salute, il mio lavoro, le bambine. E' come se fossimo stati su una nave che è naufragata e noi abbiamo trovato rifugio su un di una zattera, anzi una scialuppa ben fornita, ma troppo piccola per tutti, quindi occorre stringersi, oppure occorre che qualcuno scenda momentaneamente per lasciare spazio agli altri. Una situazione di precario equilibro, che nel momento in cui metti a posto una cosa, un'altra si guasta. Una situazione in cui quando commetti un passo falso ecco che danneggi qualcosa in modo irreparabile. A volte sembra di vedere la terraferma all'orizzonte ma è solo un'illusione.

E ora, forse, ci troviamo difronte ad una tempesta. Una tempesta che non sappiamo come affrontare, una tempesta che si presenta come un dejavù.

Non so come affrontarla. Ho la possibilità di scappare. Ma la fuga mi appare infame. Mi pare molto meglio affrontare la cosa a petto duro, a testa alta. Ho come l'impressione che la tempesta sia solo una mia creazione e che la fuga sia inutile. Oppure che una volta che la tempesta arrivi su di noi si dissolva e perda la sua intensità. O peggio ancora sono nell'occhio del ciclone e non me ne rendo conto.

Un turbinio di emozioni che non so domare.

Spero solo di vedere la nave Argo all'orizzonte, prima che sia troppo tardi. E di non commettere troppi errori e di non dovermi cibare di nessuno di noi.

 
 
 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 58
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Palomar.72cassetta2odio_via_col_ventonuovi.orizzonti96leonardopisciotta1giki1EremoDelCuoreZURUGURUCharliedella.cozzaje_est_un_autrealf.cosmossurfinia60Cherryslfilippo.furstatapo
 
 
 
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. (Virginia Wolf)


nevver:  [not an asshole]
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963