Creato da: rivedelfiume il 26/06/2006
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Vil razza dannata.....

Post n°46 pubblicato il 14 Giugno 2007 da rivedelfiume

Tra le varie amarezze di ieri, mi sono tuffato, una volta tanto, sulla tv, e mentre aggiornavo la lista dei canali satellitari, mi è entrata la famigerata “tv della famiglia”. Anche se il termine”famiglia”, visto il clima generale e chi sta dietro l’operazione mi riportava non al significato del dizionario, ma più a quello in auge nei romanzi di Mario Puzo.
Ufficialmente, è la tv della libèrta, perché l’accento finale impedisce una corretta comunicazione via web o mail (è una tv moderna, micacotica…..) Incuriosito, ho subito beccato una telefonata in diretta contro gli albanesi, talmente “ladri nel dna” da rubare persino l’orologio a Bush….. Segue l’orda di messaggi dove pare che tutti abbiano lasciato la patria solo per venire ad invadere l’Italia. Anzi, la Padania: perché, come ha detto un colto ascoltatore,”i comunisti hanno deciso di vendicarsi contro il popolo della Padania mandandoceli tutti qui, albanesi, zingari, romeni e negri”.
Difficile ricordare (o dimenticare?) “quando gli albanesi eravamo noi”.
Ma noi chi?
Certo, c’erano i siciliani ed i campani che esportavano mafia e camorra, ma NOI, ed anche tanti del sud, diciamolo, si andava per lavorare, mica per far del male.
Si sa: il più erano quelli del Sud Italia ad emigrare.
Si sa…
Nel periodo d’oro dell’emigrazione (1876-1930), secondo l’Ufficio Centrale di statistica, il 50% degli emigrati italiani provengono dalle regioni del Nord Italia, il 10.9 % di quelle centrali, il 27.9 % di quelle meridionali e il 10.6 % delle Isole. Il dato disaggregato per regioni e rapportato su ogni 1000 abitanti, vede in testa saldamente il Veneto (e Friuli), anche considerando tre distinti periodi: fino al 1880 (a), fino al 1900 (b) e fino al 1925 (c). Per altro nel periodo (a) Liguria, Lombardia, Piemonte e Toscana battono Calabria, Sicilia e Campania; nel periodo (b) Piemonte e Toscana battono Sicilia e Puglia; nel periodo (c) Piemonte e Toscana battono ancora Sicilia e Puglia; la piccola Basilicata è seconda in tutti e tre i periodi. I Nardello emigrano dalla natia Ruoti (PZ) a cavallo dei due secoli, portandosi dietro semi di peperoni del paese. Sono peperoni dolci e resistenti i cui semi, oggi, li compri su internet (intorno ai cinque dollari per 25 semi): i Jimmy Nardello’s sweet pepper. "Quelli del sud" spesso sono così morti di fame che non possono nemmeno andare via: al massimo, dopo, arriveranno a Torino. Circa diciotto milioni di italiani emigrano e vanno a fare lavoro (nero) in Francia, America, Argentina; vanno pure a costruire la Transiberiana. Ma non sono molto amati. Maurice Barrès scriveva in Francia sul suo giornale: «Il decremento della natalità e il processo di esaurimento della nostra energia (...) hanno portato all’invasione del nostro territorio da parte di elementi stranieri che s’adoprano per sottometterci». (come è quella cosa della storia che si ripete sempre due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa….?). Quando proprio non se ne può più, il pogrom: agosto 1883; al grido di “Viva l’anarchia! Abbasso gli italiani” nelle Camargue inizia la caccia all’italiano, per lavare l’offesa perpetrata da un piemontese che ha minacciato con un coltello un francese che lo sfotteva. Nove sono i morti ufficiali, centinaia i feriti. Un bilancio certo delle vittime non è facile: molti sono “clandestini”, entrati in Francia imbarcandosi di notte su barche di fortuna; altri sono entrati dai passi alpini; altri con un “permesso turistico” per Lourdes. Sono quasi tutti lombardi, piemontesi e liguri. In America non si respira aria migliore. Il trombettiere del generale Custer, John Martin, è arrivato fino a Little Big Horn dalla provincia di Salerno. Si chiamava Giovanni Martini. Ma si è fatto chiamare John Martin. E pensare che il toscano Filippo Mazzei è attivamente partecipe nella stesura della costituzione degli Stati Uniti: ma in Louisiana è “vietato ai bimbi italiani frequentare le scuole dei bianchi”. Tre o quattro stati semplicemente non accettano italiani. Poi i pogrom: undici siciliani, accusati di assassinio di un poliziotto ma assolti, mentre sono comunque in carcere (per proteggerli?) vengono fatti a pezzi da circa 20.000 onesti cittadini di New Orleans. A Talullah (Louisiana) cinque italiani vengono linciati perché “troppo gentili con i neri”. Kalgoorlie (Australia), 1934: caccia a italiani e slavi (perché pare andassero d’accordo): 3 morti ufficiali. Sacco e Vanzetti, un pugliese ed un piemontese, vengono uccisi dopo un processo-scandalo. L’elenco potrebbe continuare.
Gli italiani non sono santi: nel 1881, ad esempio, furono compiuti in Italia 16,8 omicidi ogni 100.000 abitanti. (oggi la media è 1,34). In Sicilia nel 1881 (46,9 omicidi ogni 100.000 abitanti) e pure in Sardegna (32,5) erano cattivelli, ma non si scherza in altre regioni: 10,6 ogni 100.000 in Toscana (con una punta di 12,8 a Lucca), 12 in Emilia, 10,5 in Piemonte. In più gli italiani sono tutti drogati, di vino: nel decennio 1901-1910 si sciroppano una media di 126 litri di vino a testa (neonati compresi nel calcolo), contro i 50 di oggi. Le prostitute italiane vanno per la maggiore nei bordelli di Buenos Aires, Tunisi, Alessandria d’Egitto. Buona parte del traffico di bambini (per vari usi) si muove dalla zona di Caserta e di Campobasso, ad opera di trafficanti di Chiavari e Parma. Italiani del nord delinquono in Argentina; italiani del Sud delinquono (in una economia in decollo libero, i fortunati) negli USA. Gaetano Godino, “bambino di strada” e figlio di immigrati genovesi, è il primo serial killer del Sud America: uccide bambini, aiutato da una banda di strada di ragazzini, italiani. Non manca la violenza politica: nel 1920 l’anarchico romagnolo Mario Buda mette una bomba a Wall Street, 33 morti. Il New York Times parla di “act of war” e chiede l’invio di truppe federali. L’elenco potrebbe continuare. In due parole: gli italiani sono dei morti di fame, senza molti altre alternative che farsi il mazzo (scusate il francesismo) o fare i delinquenti. I più tranquilli si fanno il mazzo; i più aggressivi fanno i delinquenti. Quelli così così si fanno il mazzo e delinquono. Dove arrivano i “maccaroni”, però, la produzione schizza in alto: gli italiani lavorano per quattro soldi, si spaccano schiena e fondoschiena, si fanno odiare come crumiri (li ammazzano pure perché fanno i crumiri), spariscono, non muoiono semplicemente, in incidenti sul lavoro.
Parole e situazioni che si ripetono.
Si invoca la purezza della razza, della cultura, del “punto di vista”. Più si è fondamentalisti più la tragedia si colora di farsa. Adolf Hitler celebra la razza ariana, dagli Ariani, adoratori del Sole, che provengono (come tutti noi) dall’Asia, ad ondate diverse. L’ultima ondata sono gli zingari. Ariani purissimi, quindi incorrotti. Adolf sceglie la svastica come simbolo di purezza. La svastica è uno dei simboli asiatici del sole, usata peraltro da alcune sette buddiste. Alla ricerca degli “antenati” Hitler manda una spedizione in Tibet. I biondoni cercano la propria purezza fra monaci piccoletti e con gli occhi a mandorla. Ci hanno fatto pure un (bel) film vagamente new-age…..

Tre libri per allargare la mente e parlare con cognizione di causa: “L’orda – quando gli albanesi eravamo noi” di Gian Antonio Stella “Vita” di Melania Mazzucco
“Scontro di civiltà per un’ascensore a Piazza Vittorio” di Lakhous Amara
 

 
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Commenti al Post:
marialberta2004
marialberta2004 il 20/06/07 alle 17:56 via WEB
ciao, per ricambiare la tua curiosità cortese, ho visitato il tuo blog (tags interessanti) e voglio siglare qui un saluto e un apprezzamento più generale. Mi piacciono i tuoi scritti. Cordialità Maria Alberta
(Rispondi)
 
Meliaduse
Meliaduse il 29/06/07 alle 17:22 via WEB
Ciao concittadino! Come va? Domani come saprai, è la notte bianca, qui in città. Insieme al mio compagno e ad un amico abbiamo organizzato il concerto di due gruppi italiani molto bravi, nel giardino della caffetteria di palazzo Spisani, in via Byron 10. L'ingresso è di 5 euro e la serata inizierà alle 21. X info : www.myspace.com/maury1969
(Rispondi)
 
rivedelfiume
rivedelfiume il 02/07/07 alle 19:28 via WEB
Scusate l'assenza, ma avevo perso le chiavi di..casa dopo aver riformattato il pv (grazie, Bill!)- Mi scuso con Marialberta, quindi (sono affascinato dal tuo impatto turistico-storico, quindi illuminante): pasero' più spesso. Meliaduse, non sono riuscito a passare da tem e neppure a venire allo spettacolo, dato che per ragioni familiari sono andato a spiattellarmi a parco urbano a vedere i fuochi; prossima volta, magari.Grazie, comunque. Una carezza ad entrambe!
(Rispondi)
 
camillasar
camillasar il 27/04/11 alle 13:23 via WEB
I miei complimenti Riva del mare,mi permette di applaudire il suo post,chiaro e interessante e ammirevole il messaggio,peccato che il nord si crede tanto superiore al sud è una stupida convinzione la loro idea, in realtà il mio pensiero è ben oltre questa idea. L'augurio di una felice giornata......Camilla.
(Rispondi)
 
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