Creato da russocaio il 19/03/2007
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Biglietti aerei online

Post n°227 pubblicato il 08 Maggio 2008 da russocaio
 
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CorrieredellaSera 08-05-08: Indagine sulla pubblicità fuorviante e le pratiche sleali: problemi gravi e persistenti a danno dei consumatori, quasi quattrocento siti controllati: uno su tre ha violato le norme Sono tanti i siti internet che inducono in errore o addirittura imbrogliano il consumatore nella vendita di biglietti aerei. Quindi l'Unione Europea corre ai ripari, stabilendo un giro di vite. Il commissario responsabile dei consumatori, Meglena Kuneva, ha pubblicato una relazione parziale su un'indagine dedicata alla pubblicità fuorviante e alle pratiche sleali riscontrate nella vendita online dei biglietti. La relazione dimostra che vi sono "problemi gravi e persistenti a danno dei consumatori" in tutta l'industria dei trasporti aerei. Un sito su tre fra quelli oggetto dell'indagine (137 su 386 controllati in origine dai 13 Stati membri che hanno partecipato all'indagine) sono stati sottoposti a provvedimenti coercitivi nel corso degli ultimi sette mesi per violazione delle norme comunitarie sulla protezione dei consumatori.

MESSAGGIO POLITICO: Non si può accettare che un consumatore su tre che prenota un biglietto aereo online venga imbrogliato o indotto in errore e confuso - afferma Kuneva -. La relazione dimostra che vi sono problemi gravi e persistenti per quanto riguarda la vendita di biglietti aerei con tutte le compagnie. Mi adopererò per collaborare con gli Stati membri e fare il possibile per concludere l'indagine entro il primo maggio dell'anno prossimo". La responsabile Ue sottolinea quindi come questi risultati costituiscano un "messaggio politico che non possiamo ignorare. Mi auguro - prosegue Kuneva - che gli operatori abbiano capito che la Commissione si è impegnata a difendere i consumatori ovunque ce ne sia bisogno. Il mio messaggio agli operatori del settore è chiaro: intervenite subito o interverremo noi". Ad oggi, assicurano a Bruxelles, il 50% dei siti con pratiche fuorvianti per la vendita di biglietti aerei è stato corretto.

COSì IN ITALIA: In particolare in Italia, su undici siti internet dedicati all'acquisto di biglietti aerei messi sotto osservazione, sette sono risultati in linea con la disciplina, mentre quattro hanno evidenziato irregolartà. Di questi ultimi, tre hanno corretto le informazioni poco trasparenti grazie alla moral suasion dell'Antitrust, per un quarto operatore è stato avviato un procedimento per pratica commerciale scorretta. È il primo bilancio dell'attività di monitoraggio svolto dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle biglietterie aeree online, nell'ambito del progetto di cooperazione voluto dalla Commissione Europea.

Bagagli, carta di credito, spuntino: il salasso dei supplementi.

LaStampa 05-05-08: Il biglietto sarà anche low cost. Il conto finale, il più delle volte, lo è molto meno: ammesso di riuscire ad accaparrarsi un passaggio aereo a un centesimo (ma anche a 15 euro), bisogna fare i conti con i supplementi: tanto per ogni bagaglio al seguito, la commissione per chi usa la carta di credito, le tasse aeroportuali, un sovrapprezzo per chi fa il check-in in aeroporto. A bordo bibite, snack, ma anche coperte e cuscini (sull’americana Skybus perfino le cuffie per ascoltare la musica costano 2 euro) sono rigorosamente a pagamento. Così va a finire che il biglietto reclamizzato a 25 euro arriva tranquillamente a costarne un centinaio e più. Vero che sono sempre prezzi ottimi, se paragonati con quelli delle compagnie tradizionali, altrettanto vero che l’offerta di "vetrina" non corrisponde all’esborso reale. Qualche mese fa la Commissione europea ha pubblicato un’indagine sui voli low cost in Europa: a Bruxelles hanno passato al setaccio 457 siti web di compagnie aeree. Risultato, più del 50% dei siti "e soprattutto quelli delle compagnie a basso costo", vendevano i biglietti aerei "in modo scorretto". E l’infrazione più comune è proprio la scarsa trasparenza dei costi reali. Si parte dalla home page, che fa da specchietto per le allodole e poi un clic sull’altro, mano a mano che si perfeziona la prenotazione saltano fuori le sorprese. Spedire i bagagli può costare da 5 a 7 euro per il primo, e da 3 a 18 per gli altri. Spesso, poi, il limite di peso è 15 chili (contro i 20 delle compagnie tradizionali): chi lo passa paga dagli 8 ai 9 euro al chilo. Per non parlare di chi vuole coniugare vacanze e passione sportiva. Portarsi dietro una bicicletta costa più di 40 euro, una tavola da surf ne paga 30. Eppure la commissaria dell’Ue per la tutela dei consumatori Maglena Kuneva è stata chiara: "Fin dalla prima schermata, si deve dare un'indicazione chiara del prezzo complessivo". Sulla gran parte dei siti, invece, il prezzo effettivo del biglietto compare solo procedendo nell’acquisto. Altra irregolarità ricorrente sollevata dalla Kuneva: la commissione per chi usa la carta di credito "deve essere chiaramente indicata fin dall’inizio", mentre il più delle volte il calcolo è fatto solo alla fine. Altro trucchetto molto praticato è quello dell’abbinamento automatico del biglietto con un’assicurazione: se il viaggiatore non se ne accorge paga altri 10 euro di sovrapprezzo. Sui moduli online di EasyJet, MyAir, RyanAir, Vueling e Volareweb la casellina dell’assicurazione è già sbarrata. Si può rinunciare ma non sempre il percorso per farlo è lineare. Scesi a terra, poi si devono fari i conti con la scelta degli aeroporti: le low cost usano quelli meno frequentati e più lontani dalle grandi città. Chi va a Barcellona deve sapere che Ryanair atterra a Girona, a circa 100 chilometri di distanza. A Londra i low cost si smistano negli aeroporti di Gatwick, Luton e Stansed tutti distanti più o meno 50 km dalla città. A Parigi, invece, i voli economici preferiscono atterrare a Beauvais che dista un’ora e un quarto dalla città (ma è raggiungibile con treno e metro). Muoversi in taxi può arrivare a costare cinquanta o sessanta euro: cioè più del prezzo del volo.

 
 
 
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