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Renato Brunetta: un ministro demente

Post n°230 pubblicato il 09 Maggio 2008 da russocaio
 
Foto di russocaio

Adnkronos 08-08-08: "I bravi vanno premiati, i fannulloni vanno cacciati". Cosi' Renato Brunetta, ministro della Funzione pubblica e dell'Innovazione, al termine della cerimonia di giuramento del nuovo governo al Quirinale, si esprime a proposito del futuro della Pubblica amministrazione. Qui sotto riporto il Brunetta pensiero di tre anni fa!

ILTEMPO 09-01-05: Brunetta: "Statali: Troppo protetti e ben pagati. Ora serve mobilità e produttività" Il consigliere economico di Berlusconi "dichiara guerra" alla vigilia del confronto sul nuovo contratto. NON È ancora stata fissata la data per la ripresa della trattativa sul rinnovo del contratto del pubblico impiego (se ne parlerà a metà della prossima settimana) ma il consigliere economico del presidente del Consiglio, Brunetta, anticipa che cosa dovrebbe fare il governo.

"I DIPENDENTI pubblici sono troppi e ben pagati: l’8% di aumento sugli stipendi ipotizzato dai sindacati non sta né in cielo né in terra. Palazzo Chigi deve rimanere fermo sulla tesi di un incremento salariale del 3,7% non un euro in più, e seguire di pari passo un piano sulla mobilità, sulle qualifiche e sulla valorizzazione della produttività. Il settore più protetto dalla congiuntura negativa è quello dei dipendenti degli enti locali".

"IL CONTRATTO si potrebbe rinnovare senza stare tanto a discutere. I numeri dicono che le dinamiche dei salari nel settore pubblico sono andate dai 2 ai 4 punti al di sopra dell’inflazione, quindi i dipendenti pubblici hanno aumentato il loro potere d’acquisto. Se si dovessero applicare gli accordi di luglio i sindacati non dovrebbero chiedere nulla in più; piuttosto i lavoratori dovrebbero restituire quanto hanno guadagnato rispetto all’inflazione effettiva. Ovviamente è impossibile, ma non si può andare alla trattativa senza aver fatto i conti: ogni punto di incremento salariale vale un miliardo e mezzo di euro

Quando un mese dopo ha ribadito l’argomento a Udine. Il sottoscritto gli ha chiesto: quando lei parla di statali, ha chi si riferisce? A tutti o parla dei ministeriali? Si è rifiutato di rispondermi, considerando la mia domanda provocatoria. A quel punto gli ho sventolato la mia busta paga, da dipendente della pubblica istruzione di 1.100 euro, con l’invito a chiarirmi l’affermazione di "ben pagato", si è incazzato come una bestia a quel punto è sceso il gelo in sala, salvo poi applaudire tutti il mio intervento. Pochi mesi dopo ho ricevuto 35 euro netti di aumento in busta paga.

 

 
 
 
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