Creato da russocaio il 19/03/2007
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Napoli Giunta Decapitata

Post n°343 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da russocaio
 
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Panorama 18-12-08: Cemento, potere, soldi. E amici, tanti. Che favoriscono gli intrecci tra politica e affari, complicità trasversali, finalizzate allo sfruttamento degli appalti pubblici. Il quadro che emerge, secondo l’accusa, dall’inchiesta napoletana, coinvolge figure politiche di piano nazionale, e assessori del comune di Napoli. Sono proprio loro ad aprire ad Alfredo Romeo le porte dei palazzi più importanti, quelli dei ministeri a Roma. Renzo Lusetti e Italo Bocchino sono i due parlamentari "a disposizione" di Romeo. Uno per schieramento. A palazzo San Giacomo invece l’imprenditore può contare sull’amicizia di Giorgio Nugnes (morto suicida il 29 novembre), Ferdinando di Mezza, Giuseppe Gambale, Felice Laudadio. Tutti uomini delle giunte di Rosa Russo Jervolino. Nelle intercettazioni rese pubbliche, Nugnes e Romeo commentano soddisfatti l’esito dell’assegnazione dell’appalto alla Global services, "Tu un amico tieni" dice l’assessore al patrimonio all’imprenditore, che risponde: "Eh, Giorgio, ma noi quest’amicizia ce la dobbiamo tenere stretta perché se no questi ci fanno", "occhi aperti" raccomanda Romeo all’amico, "perché questi (i suoi avversari nella gara truccata ndr) non tengono le palle per promuovere niente di meglio di quello che oggi c’è sul campo". In un’altra chiamata a Nugnes Romeo fa il nome di Francesco Rutelli, Ieri sera ho visto Francesco (Rutelli), ho ricordato e mi ha fatto la battuta il tuo protetto non ti preoccupare, non sono entrato nel merito". "Lui si rende conto" dice Nugnes in un’altra telefonata il 4 aprile 2007 riferendosi a Lusetti, "dice: ‘tu sarebbe utile ci venissi a dare una mano a Roma’ perché giustamente l’ho fatto riflettere, con 4 ministri, vicepresidente del consiglio e segretario del partito questi si sono fatti scippare il partito da sotto". Rutelli ha smentito qualsiasi coinvolgimento e ieri notte si è recato in procura per rendere dichiarazioni spontanee. "Non ho sostenuto in alcun modo la carriera politica di Nugnes" dice l’ex vicepremier, "non ho mai avuto modo di confrontarmi col dott. Romeo (imprenditore che opera con decine di amministrazioni pubbliche e grandi aziende private) in ordine agli obiettivi delle sue imprese". Con Italo Bocchino, deputato dall’età di 29 anni, Romeo condivide un’amicizia vecchia di anni. Nella vicenda "Global service", secondo gli inquirenti, Bocchino aveva il compito di placare i consiglieri comunali di An, all’opposizione. "Sì, sì, quelli tutti allineatissimi… Senza problemi. Tutto a posto" dice il parlamentare a Romeo dopo l’approvazione della delibera in consiglio comunale. Un altro dirigente dell’ex Margherita è chiamato in causa dalle intercettazioni: si tratta dell’ex ministro dell’istruzione Giuseppe Fioroni, con il quale Romeo si sarebbe incontrato su intercessione di Giuseppe Gambale, assessore napoletano finito ai domiciliari, definito da Romeo in più occasioni, il "fido Gambale, tenace guardaspalle". "Devo dire che è uno abbastanza concreto, molto dinamico e che ha fatto anche delle proposte concrete sulle quali lavorare. Poi vediamo se è effettivamente così concreto diciamo" commenta l’incontro Romeo, parlandone con il suo amico della guardia di Finanza, il colonnello Vincenzo Mazzucco, arrestato per aver favorito la fuga di notizie sull’inchiesta. E’ Mazzucco a chiamare l’imprenditore per proporgli, il 13 giugno 2007, di combinare affari con il Vaticano. Affari che potrebbe ottenere per l’intercessione di qualcuno che "sta nel consiglio d’amministrazione del Vaticano". "Ci sta da gestire un sacco di situazioni immobiliari… chiese… ospedali… Tutto quello che ha in mano che è un patrimonio immenso… È una cosa iniziale da 60 milioni ad aggiudicazione diretta" dice Mazzucco, che aggiunge : "Che devono gestire. Ma diverse tipologie di cose dalla manutenzione agli appartamenti che hanno. 150 condomini sono tutti a scadenza di contratto e li ha in mano lui… Poi magari ti spiego da vicino… Però io domani volevo fare subito questo appuntamento… Niente, lui fa parte del consiglio di amministratore della Cei, è il nipote, anzi la moglie è la nipote diretta del segretario di Stato Cardinale Bertone. Lui fa parte anche del consiglio di amministrazione, si chiama la Fabbrica del Vaticano… che sarebbe come il Ministero delle opere Infrastrutture e tutto il resto, e gestiscono tutto il patrimonio del Vaticano e a lui gli compete l’assegnazione diretta di alcuni lavori… uno me lo ha accennato che è già finanziato di 60 milioni, rifacimento completo della cattedrale di Rieti, poi ha un 150 condomini a Roma nei dintorni del Vaticano…".

 
 
 
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