storie di Sebastiano - .

5 - UN ALTRO GIORNO ANDATO (seconda parte)

“Emma!!”, le avevo gridato anche eccessivamente uscendo dal Bar.“Chi?!”“Finalmente…”“Ah!... tu… ancora qui?”Il suo tono era tra lo scocciato e il sorpreso per quella improvvisa presenza che la prendeva sottobraccio nella sua mattinata ed il suo scostarmi era stato garbato ma alquanto risoluto. Chiaramente una figuraccia poco degna da parte mia, ma d’altronde mi ero servito…
 

5 - UN ALTRO GIORNO CHE SE NE VA (prima parte)

La vita fa veramente schifo. Ma quanto è affascinante viverla. Anche nei periodi peggiori. Anche quando ci si rende conto di averla sprecata nei suoi momenti più belli, in quelli più brutti, ma anche in quelli marginali, minimi, insignificanti. Proprio come mi ero reso conto che fosse successo alla mia vita, perché avevo capito che…
 

4 - UN ADDIO, UN SOGNO, UNA DONNA (ultima parte)

Erano state frustate e non parole quelle che avevo sentito e non mi avevano fatto bene. Avevano solo incrinato le mie sicurezze riempendole di dubbi e di domande irrisolte. Ma quello che mi stava passando per la testa in modo prepotente rispetto a tutte le altre considerazioni era il perché di tanto astio, quasi interessato…
 

4 - UN ADDIO, UN SOGNO, UNA DONNA (seconda parte)

Ero arrivato presto, mio malgrado, non volevo lavorare, non sapevo neanche io quello che desideravo, ma sentivo crescere dentro di me prepotente la rabbia, e non facevo come le altre volte, non la controllavo, non cercavo di soffocarla dentro un essere a modo, consono a quell’ufficio. Ma mentre sentivo che la rabbia mi assaliva, contemporaneamente…
 

4 - UN ADDIO, UN SOGNO, UNA DONNA (prima parte)

Una stanza nuova. Qualcosa di nuovo dentro questa vita che puzzava di finito. Mi avrebbe dovuto portare allegria ed invece no. Aggiungeva, se fosse stato possibile ancora più insofferenza. Guardavo intorno e vedevo solo freddo. Una fredda ed impersonale scrivania, una sedia dove poggiare la mia borsa mezza vuota, un armadio con tre cassetti che…
 

3- UN PASSO DOPO L'ALTRO (ultima parte)

“Che fine hai fatto?”, mi aveva chiesto al cellulare Lucia.“… nessuna fine… ho voglia di rimanere da solo… ”“Ma che dici? La cena è già pronta… si raffredda tutto… dai, sbrigati… ““Non ho fame stasera… tu cena, cena pure… poi io torno… ““E no!! Che ceno!?! Io ti aspetto, io senza di te non mangio……
 

3- UN PASSO DOPO L'ALTRO (prima parte)

Un passo dopo l’altro i giorni sfilano via come fossero tutti uguali. Ma non è proprio così, non è mai così. Anche se è facile perdersi nella routine superficiale, così da pensare che tutto sia sempre costantemente uguale ed immutabile. Ed invece no, invece ogni passo è diverso, con una cadenza diversa, un modo diverso…
 

2° UN BAR, UNA PROPOSTA, UNA RINUNCIA (ultima parte)

“…mio padre… sai com’era mio padre? Un uomo di neanche settant’anni che non aveva mai avuto un malanno… che aveva sempre lavorato… uno che era allegro di natura, che non voleva fare mai preoccupare nessuno, che proteggeva sempre tutti, si preoccupava di tutti… uno che la sera prima di andarsene mi aveva detto che mi…
 

2° UN BAR, UNA PROPOSTA, UNA RINUNCIA (prima parte)

Sembra facile parlare con la gente. Ma non è vero, non è così. Non è così naturale sapere di cosa parlare dopo le prime dieci parole. E quando il silenzio cala, l’imbarazzo è insopportabile, ma non riesci a scrollartelo di torno. Tutto resta dentro come se fosse impossibile scegliere un argomento giusto. Beati bambini con…
 

1° capitolo : la morte, un'amica e una bambina

Sembrava proprio che dormisse. O almeno così dicevano intorno le persone ronzanti al suo letto da morta. Ma a me non pareva proprio fosse tranquilla e felice, ormai lontana dai dolori della sua lenta agonia. Mi sembrava piuttosto che l'ultimo dolore, il più atroce, quello della vita che ti abbandona, le fosse rimasto impresso sul…