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Messaggi di Febbraio 2020
Post n°15590 pubblicato il 06 Febbraio 2020 da Ladridicinema
22.03: Il testo del pezzo di Pelù: GIGANTE – Piero Pelù di P. Pelù – L. Chiaravalli – P. Pelù Ed. Diablo/Music Union – Milano Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente gigante Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo Fatti il tuo castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente… gigante Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo Fatti il tuo castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi Sei il mio asso Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha …Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi! Oh eh oh eh Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente… gigante Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo Per fare un castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Gigante… 22.02: L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming). Discografia solista Album studio 2000 – Né buoni né cattivi 2002 – U.D.S. – L’uomo della strada 2004 – Soggetti smarriti 2006 – In faccia 2008 – Fenomeni Album dal vivo 2007 – MTV Storytellers EP 2003 – 100% Live Raccolte 2005 – Presente 2013 – Identikit 22.00: Primo cantante in gara è Piero Pelù, alla prima partecipazione a Sanremo 21.56: Dopo la pubblicità inizierà la gara dei big 21.53: Standing ovation per Fiorello, l’Ariston è in piedi per il finale con “Perdere l’amore”. Esilarante il pezzo del comico siciliano 21.51: E’ un riassunto dei vincitori storici di Sanremo su un tema classico sanremese 21.50: “La classica canzone di Sanremo” è il titolo del pezzo di Fiorello 21.46: Canzone di Sanremo per Fiorello21.43: Gag da vecchi amici tra Fiorello e Amadeus. Si divertono, ridono e fanno ridere. C’è molto relax, si vede che gli ascolti sono andati bene 21.40: Stayin’ alive dei Bee Gees a fare da sfondo musicale allo show di Fiorello 21.38: Lezioni di balletto tenute da Fiorello: “Non sono un etoile, sono un’etoilette”… 21.37: Tonfo finale voluto per lo showman siciliano in giacca di velluto rubino 21.36: Fiorello prende la scena e la presentazione è stile show americano 21.32: 21.30: Ci sembra di avere intravisto Novak Djokovic in prima fila, reduce dal trionfo agli Australian Open e grande amico di Fiorello 21.29: Sul palco Carlotta Mantovani, compagna di Fabrizio Frizzi 21.27: Il ricordo di Fabrizio Frizzi da parte di Amadeus. Il presentatore avrebbe compiuto gli anni oggi. Ariston in piedi, un tributo che è mancato nella storia del Festival 21.26: Con il 52% vince Marco Sentieri 21.25: Viene dall’Accademia di Sanremo Faustini ma c’è da chiedersi cosa facciano nell’Accademia. Non è piaciuto 21.22: Torneo a base di rap questa sera… Faustini però ci mette qualche nota qua e là, con una intonazione piuttosto discutibile. Apparentemente questa è la sfida più debole 21.21: E’ il momento di Matteo Faustini. Ecco il testo: NEL BENE E NEL MALE – Matteo Faustini Hai mai fatto l’amore con gli occhi io sì, ci ho letto dentro e ho visto tutte le paure dentro un palloncino che stavano per scoppiare ma la mia mano stretta al filo quel giorno le ha lasciate andare Hai mai fatto la guerra con gli occhi io sì, e ho anche perso perché se entrambi giochiamo a nascondino ma nessuno vuol cercare allora forse meritiamo quel dolore che ci fa star così male E poi bene, poi male ed è un bene che ci faccia così male perché dentro quel rancore si può ancora perdonare perché andare fino in fondo è il miglior modo per riuscire finalmente a galleggiare Non c’è bisogno di scavare perché tutto in superficie devi usarlo come fosse una vernice pitturare le stanze del tuo cuore perché non è un bersaglio perché anche le montagne eran barriere adesso sono un bel paesaggio E poi bene, poi male, poi bene, poi male E in fondo è solo un bene che ci faccia così male Hai mai chiesto scusa con gli occhi io sì, però, in ritardo e ti ho lasciato costruire un muro invece di una strada ma se l’amore ha una data di scadenza allora consumiamolo prima che scada Hai mai cercato un altro paio di occhi quello no, ma c’è ancora tempo e che quando mi metto in gioco vengo eliminato ai supplementari perché ho scoperto di avere il cuore miope e gli devo mettere gli occhiali E fa bene, fa male ed è un bene che ci faccia così male perché dentro quel rancore si può ancora perdonare perché andare fino in fondo è il miglior modo per riuscire finalmente a galleggiare Che per guarire non ci sono gli anticorpi dell’amore sono stanco di riempire più lo stomaco del cuore proverò ad alzare il prezzo se mi danno per scontato ma non cerco vendetta perché è come un dolce senza cioccolato E poi bene, poi male, poi bene, poi male e in fondo è un bene che ci faccia così male e poi bene, poi male, poi bene, poi male e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme e poi bene, poi male, poi bene, poi male e in fondo è solo un bene che ci faccia così male e poi bene, poi male, poi bene, poi male e in fondo è solo un bene perché ci fa stare insieme nel bene e nel male 21.20: Soft rap sul bullismo scritto da Giampiero Artegiani 21.18: Questo il testo di Billy Blu, il pezzo di Sentieri: BILLY BLU – Marco Sentieri E’ stato Billy, già proprio Billy non è incredibile? E’ stato Billy Blu Billy Blu, Billy Blu dico sul serio Magro come un chiodo occhiali spessi un dito sopra occhiaie da malato di un bluastro scolorito fragile dimesso timido educato era il più bravo della classe perciò l’hai sempre odiato con lui facevi il bullo perchè tu nato nell’oro gli scaricavi addosso l’invidia del somaro E lo chiamavi Billy Blu pupazzetto animale e gli sputavi tra i quaderni lo spingevi per le scale lui cadeva e tu ridevi come ride un deficiente si rialzava e sorrideva ma non diceva niente perchè lui era più forte dei tuoi muscoli di cera e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera sì perchè E’ stato Billy Blu Billy Blu, Billy Blu Billy Blu, ma Ma la vita è un giustiziere tutti i bulli adolescenti poi diventano quegli uomini dai mille fallimenti e tu fallito e solo appena uscito da galera volevi liberarti da te stesso l’altra sera e hai bevuto e hai camminato fino all’alba lungo il fiume senza ne meta ne pace poi sei salito su quel ponte un bel segno della croce ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce “hey, ti ricordi di me” così ti sei voltato la luce della luna illuminava uno magro ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso e ti ha detto “ti aiuto” Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu “e dai abbracciami” E così è stato Billy a salvarti la pelle quel ragazzo magro magro che ti stava sulle palle no ma quale odio non ho nessun rancore eri tu quello più debole tu dentro stavi male perciò venivi a scuola e scaricavi sul mio banco veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco ma adesso l’hai capito lo vedo dal tuo viso la forza del più forte è rinchiusa in un sorriso “ti ricordi di me” io sono solo uno dei tanti Billy Blu quelle vittime di un bullo che ogni giorno li tormenta ma bulli non si nasce, no lo si diventa quando hai una famiglia distratta e disattenta E allora come hai pianto, hai pianto e hai chiesto scusa poi siete andati al mare due birre e una gazosa e finalmente hai vomitato i fantasmi dell’infanzia tuo padre che non c’era tua madre piena d’ansia che ti dava sempre ragione anche quando avevi torto tutti i tuoi casini sono il frutto di quell’orto non hanno mai capito che per non farti del male servivano carezze si, ma all’occasione due schiaffi d’amore 21.17: Ultimo quarto di finale della categoria Giovani. Marco Sentieri contro Matteo Faustini 21.14: Con 51% dei voti supera il turno Fasma, con il suo vocoder 21.13: Uso diffuso dell’autotune, stile molto simile ad Achille Lauro… fa parte dei “figli” di Fabrizio Moro 21.10: Tocca a Fasma, Questo il testo della canzoni: PER SENTIRMI VIVO – Fasma Non ti voglio più scrivere dirti come vivere per non farti piangere ho fatto l’impossibile pensi non sia fragile pensi sia incredibile perchè non scendon lacrime quando scendono a te Ma a te sembra facile dirti che sto bene quando tutto non va ed è brutto stare insieme perchè so quello che era e il ricordo mi fa male e del rapporto che c’era prima di questa canzone io e te Cosa siamo diventati io e te sono quello che odiavi di me baby perchè non mi ami amore sbatti le ali e vola via da me via da me via da te via da questa città via da noi via da te e domani chissà Questa fama questa luce questa notorietà non mi basterà non mi servirà e se dentro muoio lento sai che fuori sorrido io ti ho persa dentro al letto per tenerti vicino io ti ho visto per la strada e sai che ti voglio in giro e se adesso non mi molli è perchè in testa ho un casino E per questo ti scrivo oggi non mi parli perchè infondo ti uccido perchè infondo mi uccidi perchè infondo mi uccidi siamo uguali opposti con i cuori divisi oggi dove sei non lo so ieri eri tutto ciò che avevo io oggi chi sei non lo so abbiamo detto basta senza dirci addio Ma a te sembra facile dirti che sto bene quando tutto non va ed è brutto stare insieme perchè so quello che era e il ricordo mi fa male e del rapporto che c’era prima di questa canzone io e te Cosa siamo diventati io e te sono quello che odiavi di me baby perchè non mi ami amore sbatti le ali e vola via da me via da me via da te via da questa città via da noi via da te e domani chissà Io ti ho nella testa tu mi hai detto resta e vola via ma fallo con me io ti ho detto basta dai ti prego scappa ma fallo lontano da me 21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente 21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile 21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula Mi piace la mia città e questo è il mio quartiere tutto rosso gli alberi, le facciate delle case quello che però non capisco e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento non posso uscire a giocareSi chiudono le finestre chiudono anche le scuole c’è una puzza pazzesca e non si può respirare quando c’è vento nel mio quartiere non si può giocare Mio padre lavora in un posto grandissimo lui lo chiama il gigante d’acciaio con grandi camini che fumano sul mare e gli ho sentito dire che dà lavoro a diecimila persone eppure papà da lì se ne vuole andare dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare non possiamo scegliere se vivere o lavorare se scappare o morire” Non ci sarà un’altra volta, un’altra volta non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora Papà stava bene, s’è fatto una casa ha sposato due figlie e mo’ resto io con dieci anni d’amianto e molte rughe ha lasciato l’inferno per darlo a me Ero troppo giovane per capire e ho provato a scappare ma mi mancava il mare mi mancava il mare mi mancava mia nonna e il sentirmi dire Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene Non ci sarà un’altra volta, un’altra volta non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora chi ci darà una risposta Io ti ho nella testa tu mi hai detto resta e vola via ma fallo con me io ti ho detto basta dai ti prego scappa ma fallo lontano da me 21.09: Coppia non particolarmente ben assortita, però il pezzo è più che sufficiente 21.07: Pezzo sull’epopea dell’Ilva di Taranto, intensa, tappeto rock, chitarre e voce credibile 21.04: Inizia la gara dei giovani con il primo dei due quarti di finale. Gabriella Martinelli e Lula affrontano Fasma. Questo il testo di Gabriella Martinelli e Lula IL GIGANTE D’ACCIAIO – Gabriella Martinelli e Lula Mi piace la mia città e questo è il mio quartiere tutto rosso gli alberi, le facciate delle case quello che però non capisco e che mi fa arrabbiare è che quando c’è vento non posso uscire a giocare Si chiudono le finestre chiudono anche le scuole c’è una puzza pazzesca e non si può respirare quando c’è vento nel mio quartiere non si può giocare Mio padre lavora in un posto grandissimo lui lo chiama il gigante d’acciaio con grandi camini che fumano sul mare e gli ho sentito dire che dà lavoro a diecimila persone eppure papà da lì se ne vuole andare dice sempre: “non possiamo scegliere se vivere o lavorare non possiamo scegliere se vivere o lavorare se scappare o morire” Non ci sarà un’altra volta, un’altra volta non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora Papà stava bene, s’è fatto una casa ha sposato due figlie e mo’ resto io con dieci anni d’amianto e molte rughe ha lasciato l’inferno per darlo a me Ero troppo giovane per capire e ho provato a scappare ma mi mancava il mare mi mancava il mare mi mancava mia nonna e il sentirmi dire Ué guagliò vid ca’ qua so tutt cos buene Non ci sarà un’altra volta, un’altra volta non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora chi ci darà una risposta Macchiami il cuore con un pugno dentro al petto cambia il finale di una storia che ho già letto tutti lo sanno ma nessuno parla tanto funziona così spesso mi dicono “vattene da qui” ma signori io ho famiglia e davanti un muro, sulle spalle un mutuo son già marcio dentro ormai fa lo stesso non lo disco spesso ti confesso non ho più un futuro Non ci sarà non ci sarà un’altra volta, un’altra volta no, un’altra volta no chi ci darà una risposta signori non ci sarà sarà diverso stavolta un’altra volta non ci sarà un’altra volta, un’altra volta ancora Timbro ai tornelli della portineria sono le sette di una sera qualunque ma il vento è forte, sempre più forte spezza la vita e le speranze restano chiuse nelle mani del gigante 21.02: Fiorello, Maria De Filippi e Amadeus in prime time: un incrocio da 60% di share? 21.00: La telefonata con Maria De Filippi, quella vera, mentre Amadeus stava portando i fiori di Sanremo a Fiorello 20.59: Fiorello saluta il direttore della Rai Coletta vestito da Maria De Filippi 20.56: Gonna e calze nere per Fiorello e Amadeus ride. 20.55: Dopo aver imitato Don Mateo ieri, Fiorello per alzare l’audience imita Maria De Filippi ed è vestito come la presentatrice Mediaset con tanto di caramellina in bocca 20.54: Fiorello sottolinea il fatto che il Festival “è andato stra-bene” 20.53: Inizia la gag con Fiorello, in cima alle scale, nascosto 20.52: E’ Amadeus dalla platea ad aprire la seconda puntata del Festival, sale sul palco e saluta la galleria 20.50: Mancano pochi minuti all’inizio del Festival. Vedremo se sarà ancora una volta Fiorello ad aprire come ieri sera 20.47: Attesa anche per Gigi D’Alessio che torna per una ricorrenza: i 20 anni di “Non dirgli mai”, il pezzo che presentò al Festival nel 2000 e che lo lanciò definitivamente tra i big della musica italiana 20.45: L’ospite più prestigioso è Zucchero Fornaciari che a Sanremo ha partecipato negli anni ’80 e oggi verrà a presentare il nuovo album e il nuiovo singolo “Spirito nel buio” 20.42: E’ prevista la reunion dei Ricchi e Poveri nella formazione iniziale a quattro con il ritorno di Marina Occhiena. Un ritorno dopo 45 anni 20.40: C’è grande attesa per le tre presentatrici, due delle quali sono anchor women Emma D’Aquino, Laura Chimenti e poi con la superstar degli anni ’80 Sabrina Salerno 20.37: Queste invece le due sfide della categoria giovani che decreteranno gli altri due semifinalisti dopo le prime due qualificate di ieri: Marco Sentieri – Billy Blu. Fasma – Per sentirmi vivo. Matteo Faustini – Nel bene e nel male. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio. 20.34: Questi i big in gara oggi in ordine di uscita: Tosca – Ho amato tutto. Piero Pelù – Gigante. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Levante – Tikibombom. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Giordana Angi – Come mia madre. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie 20.31: Questa sera in gara i restanti 12 big e i 4 giovani 20.28: Grandissimo successo, per la serata di ieri: 52% di share medio, un record degli ultimi 15 anni del Festival
Post n°15589 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della seconda serata della 70ma edizione del Festival di Sanremo. OA Sport sta seguendo minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi daranno una mano a sapere tutto sulle caratteristiche delle canzoni in gara, sulle qualità sonore e sui look dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2020 al termine della serata finale di sabato 8 febbraio. Ieri abbiamo seguito le esibizioni dei primi 12 Big e dei primi 4 giovani con le due eliminazioni. Oggi sul palco dell’Ariston si esibiranno gli altri 12 Big (senza alcuna eliminazione) e i restanti quattro Giovani che si affronteranno in sfida diretta (le sfide saranno comunicate in giornata) con altre due fuoriuscite. Nelle prime due serate la classifica dei brani sarà stilata in base ai voti della Giuria Demoscopica, composta da un campione di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica che esprimeranno il loro giudizio da casa attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi. A condurre il Festival sarà Amadeus, affiancato questa sera da Emma D’Aquino, Laura Chimenti e Sabrina Salerno, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), i Ricchi e Poveri, tornati in formazione completa con il ritorno di Marina Occhiena, Zucchero e Gigi D’Alessio. Questi i Big in gara oggi: Tosca – Ho amato tutto. Piero Pelù – Gigante. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Levante – Tikibombom. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Giordana Angi – Come mia madre. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie Questi i giovani in gara oggi: Marco Sentieri – Billy Blu. Fasma – Per sentirmi vivo. Matteo Faustini – Nel bene e nel male. Gabriella Martinelli e Lula – Il gigante d’acciaio.
Post n°15588 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
LA CLASSIFICA DI SANREMO 2020 DOPO I PRIMI 12 BIG 1) Le Vibrazioni-Dov’è 2) Elodie-Andromeda 3) Diodato-Fai rumore 4) Irene Grandi-Finalmente Io 5) Marco Masini-Il confronto 6) Alberto Urso-Il sole ad est 7) Raphael Gualazzi-Carioca 8) Anastasio-Rosso di Rabbia 9) Achille Lauro-Me Ne Frego 10) Rita Pavone-Niente (Resilienza 74) 11) Riki Marcuzzo-Lo Sappiamo Entrambi 12) Bugo e Morgan-Sincero
Post n°15587 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
1.24: Si chiude qui la diretta live della prima serata della 70ma edizione del Festival di Sanremo. Grazie per averci seguito e appuntamento a domani con la seconda puntata. Buonanotte. 1.23: Voto trasversale della Giuria Demoscopica. Primo posto per Le Vibrazioni, davanti a Elodie e a Diodato. Pezzi orecchiabili. Troppo giù Gualazzi, Achille Lauro e Bugo e Morgan 1.20: 6) Alberto Urso, 5) Marco Masini, 4) Irene Grandi, 3) Diodato, 2) Elodie, 1) Le Vibrazioni 1.19; La classifica: 12) Bugo e Morgan, 11) Riki, 10) Rita Pavone, 9) Achille Lauro 8) Anastasio, 7) Raphael Gualazzi 1.15: Fiorello e Amadeus sul palco dell’Ariston, assieme a Rula Jebreal e Diletta Leotta. E’ il momento della classifica? Spot per domani quando canterà Fiorello e torneranno i Ricchi e Poveri nella formazione originale 1.10: Dopo la pubblicità ci sarà la classifica. Attenzione… 1.08: “Carioca!” Cappello in testa e pezzo giramondo. Le trombe a chiudere e l’ovazione dell’Ariston. Volete un favorito per la vittoria? Eccolo! 1.07: Era quello che ci voleva in chiusura di serata. Ci lascerà il ricordo di una delle migliori serate di aperture del Festival di Sanremo degli ultimi venti anni 1.06: Un sussulto! Dance, Brazil, salsa e un’orchestrina per Raphael Gualazzi che potrebbe uscire alla grande 1.05: CARIOCA – Raphael Gualazzi di R. Gualazzi – D. Petrella – R. Gualazzi – D. Pavanello Ed. Sugarmusic/Universal Music Publishing Ricordi/ Metatron Publishing – Milano – Torino L’ultimo bacio è un apostrofo Che mi hai lasciato Non ci sei più e sono in un angolo Tirando il fiato Io che con te ho sorriso e pianto Fino a non vedere La nostra storia è stata un salto E io non so cadere Vedo Nel buio Luci Di un locale a due passi da me Nel fumo Una voce Mi sospira dai balla con me Occhi scuri E pelle carioca Carioca Ma chi l’avrebbe detto Sento solo la musica Forse sei il diavolo Ma sembri magica Quanto tempo ho perso La vita quasi mi supera Resto qui adesso Che si spegne la città Bastava un sogno carioca Puoi cancellare ogni momento In una volta sola Meglio spazzati via dal vento Che ogni tua parola Ora Vedo Nel buio Il tuo viso a due passi da me Non hai Scuse Per tenermi lontano da te Occhi scuri E pelle carioca Carioca Che io sia maledetto Dai non fare la stupida Fammi un sorriso Che la noche se ne va Ma chi l’avrebbe detto Sento solo la musica Forse sei il diavolo Ma sembri magica Quanto tempo ho perso La vita quasi mi supera Resto qui adesso Che si spegne la città Bastava un sogno carioca Non me ne importa di quel che pensi Non me ne importa di quel che senti Non mi ricordo neanche chi sei tu Voglio sorridere dei miei sbagli Voglio rivivere sogni immensi Voglio una vita che non finisce più Ma chi l’avrebbe detto (Non me ne importa di quel che pensi) Sento solo la musica (Non me ne importa di quel che senti) Carioca (Non mi ricordo neanche chi sei tu) Carioca Ma chi l’avrebbe detto (Voglio sorridere dei miei sbagli) Sento solo la musica (Voglio rivivere sogni immensi) Carioca (Voglio una vita che non finisce più) Carioca Carioca 1.04: RAPHAEL GUALAZZI Il jazz è il suo ambiente naturale: Raphael Gualazzi Urbino l’11 novembre 1981. Era il Sanremo 2011 quando Gualazzi vinceva nella categoria “Giovani” con “Follia d’amore”. Nello stesso anno è stato secondo all’Eurovision Song Contest, poi ha ottenuto la seconda posizione al Festival di Sanremo 2014 con Liberi o no in collaborazione con The Bloody Beetroots. Per la sua quarta prova giocherà “Carioca” e sicuramente porterà una ventata di sano brazilian jazz. Su Spotify per ora il suo maggior successo è “Reality e Fantasy” (quasi 5 milioni di streaming per il remix di Gilles Peterson). Discografia Album in studio 2005 – Love Outside the Window 2011 – Reality and Fantasy 2013 – Happy Mistake 2016 – Love Life Peace EP 2010 – Raphael Gualazzi 2013 – Rainbows 2014 – Accidentally on Purpose – Sanremo’s Festival 2014 (feat. The Bloody Beetroots) 1.03: Gessica Notaro presenta Raphael Gualazzi 1.00: Un altro bel messaggio, il testo del pezzo di Antonio Maggio e Gessica Notaro. Avrebbe potuto essere in gara. Diremmo che Amadeus e Sanremo si sono ampiamente rifatti dopo le polemiche delle scorse settimane. 0.59: Canta Gessica Notaro con Antonio Maggio un pezzo accattivante scritto da Ermal Meta 0.55: Il palco dell’Ariston si apre a Gessica Notaro, ex addetta al Delfinario di Riccione, il cui volto è stato deturpato dall’acido. A presentarla è Antonio Maggio, ex leader degli Adam Quartet 0.54: Classica performance dei fuoriusciti da Amici. Super commerciale, un po’ banalotta. La sentiremo comunque. Lui molto emozionato, può fare meglio LO SAPPIAMO ENTRAMBI – Riki di R. Marcuzzo – R. Scirè – R. Marcuzzo Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia/Mamely Edizioni Musicali/Ghest – Milano Le luci si spengono Mentre il tempo sbiadisce nascosto in disparte E ascolta fissandoci Tra storie che scorrono Le osserviamo cambiare e troviamo cambiati solo noi Restiamo distanti restandoci accanto Non lo noti anche tu? Nei nostri sguardi che si sfiorano per strada e per sbaglio A mezz’aria e senza alzarsi di più Però qualcosa non torna Tralasciando i ricordi che ho di te Ti scrivo e dopo cancello Non ti scrivo che tanto è inutile Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu Ti addormenti guardando la tivù Chissenefrega di noi se non so Quello che vuoi se non parli Se ci diciamo di sì ma fingiamo E lo sappiamo entrambi Parole che inciampano Le sprechiamo in silenzi sfogandole addosso E poi sul telefono Trattieni i respiri e li aggiusti in un fiato Ti diverti e ti annoi Da adesso in poi non darmi mai e non darlo mai per scontato Non rispondi se ti chiedo di noi Però qualcosa non torna Tralasciando i ricordi che ho di te Ti scrivo e dopo cancello Non ti scrivo che tanto è inutile Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu Ti addormenti guardando la tivù Chissenefrega di noi se non so Quello che vuoi se non parli Ci riproviamo ma la voce singhiozza Urlami in faccia rinfaccia e vai Silenzio in mezzo e dopo un po’ Il frastuono e poi il silenzio ancora Però qualcosa non torna Tralasciando i ricordi che hai di me Mi scrivi e dopo cancelli Non mi scrivi che tanto è inutile Io fisso il vuoto che è a pezzi e tu Ti addormenti guardando la tivù Chissenefrega di noi se non so Quello che vuoi se non parli Se ci diciamo di sì ma fingiamo E lo sappiamo entrambi 0.52: RIKI Tra gli 11 esordienti a Sanremo 70 c’è Riki, vero nome Riccardo Marcuzzo, nato a Segrate il 4 febbraio 1992, scoperto da Maria De Filippi. A Sanremo porta “Lo sappiamo entrambi”, nella speranza che riesca ad esprimere qualità vocali sopra alla sufficienza che finora sono rimaste un po’ nell’ombra. Il suo bell’aspetto fa comunque presa sul giovane pubblico femminile e su Spotify “Perdo le parole” è volato a 10 milioni di streaming con conseguente disco di platino certificato da Fimi. Discografia Album in studio 2017 – Mania Album dal vivo 2018 – Live & Summer Mania EP 2017 – Perdo le parole 0.51: E’ il momento di Riki, idolo dei teenagers che saranno già tutti a letto… 0.50: Bravo Tiziano Ferro, prova anche tecnicamente perfetta, per un pezzo di altissimo livello 0.48: Ecco Emma 0.45: Dal vivo Tiziano Ferro regala emozioni con uno dei pezzi più ascoltati e apprezzati degli ultimi mesi 0.44: Tiziano Ferro sul palco dell’Ariston per presentare in completo blù la “sua” “Accetto miracoli”m scritta da una delle partecipanti al Festival, Giordana Angi 0.42: Oggettivamente Urso potrebbe uscire dal lotto dei favoriti dopo una performance al di sotto delle aspettative 0.40: Un pezzo con velleità di successo fuori dall’Italia. In Italia non crediamo possa funzionare un pezzo che viaggia sul confine tra lirica e musica leggera ma che non abbraccia nessuno dei due generi 0.38: Un pezzo sul solco della tradizione del bel canto italiano che, al momento, non decolla più di tanto. Ci sono crossover sicuramente più efficaci. Aspettiamo gli acuti 0.37: IL SOLE AD EST – Alberto Urso Di P. Romitelli – G. Pulli Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Giamaica/Impatto – Milano – Bologna Le onde che portano navi per mare E lontano lo sguardo di un faro Tra noi e il divenire È un lento fuggire Le luci di casa mi sembrano stelle Su terre che han voci materne Nel mio scomparire Se ne vanno a dormire Per te Ho nel cuore il sole ad est E nel mondo ovunque vada Mi ricorderà la strada Che porta fino a te Sei come il sole ad est Io lo so comunque vada In questa vita complicata Ritornerò da te Sarò navigante tra nuvole e vento Vedrò all’orizzonte i confini del mondo In cui tu sei il mio tempo Guardi nel blu mentre vola un pensiero Per te Ho nel cuore il sole ad est E nel mondo ovunque vada Mi ricorderà la strada Che porta fino a te Sei come il sole ad est Io lo so comunque vada In questa vita complicata Ritornerò da te Io ritornerò da te Per te Ho nel cuore il sole ad est E nel mondo ovunque vada Mi ricorderà la strada Che porta fino a te Sei come il sole ad est Io lo so comunque vada In questa vita complicata Ritornerò da te Io ritornerò da te 0.36: ALBERTO URSO La voce e il “bel canto” sono le armi di Alberto Urso, nato a Messina il 23 luglio 1997, cantante, tenore e polistrumentista italiano, vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Proprio come “Il volo” che a Sanremo ha trionfato ed è salito sul podio un anno fa, Urso è stato lanciato da Antonella Clerici nella trasmissione “Ti lascio una canzone”, Il 10 maggio 2019 ha pubblicato il suo primo album in studio Solo, che è stato certificato disco d’oro e che è rimasto in prima posizione nella classifica FIMI italiana per due settimane consecutive. “Il sole ad est” è il titolo del suo ultimo album e anche del brano selezionato da Amadeus e scritto da due altri protagonisti de filippiani, Piero Romitelli e Gerardo Pulli. “Indispensabile” con oltre 2 milioni ascolti è il suo brano più ascoltato su Spotify. Album in studio 2019 – Solo 2019 – Il sole ad est – 2019 – Il Sole ad Est (Sanremo Edition) – uscirà il 7 febbraio 0.35: Abbiamo seguito la camminata di Amadeus che ha accompagnato Emma sul palco di Piazza Colombodove proseguirà il concerto della cantante pugliese. Ci sono Diletta Leotta e Rula Jebreal sul palco a presentare Alberto Urso 0.30: Mancano ancora tre concorrenti alla fine della prima parte di gara 0.27: Emma e Amadeus escono dall’Ariston in diretta Tv “per la prima volta in 69 anni” dice Amadeus. Dopo la pubblicità capiremo di cosa si tratta 0.25: Sta cantando “Fortuna” dal vivo. Trascinante Emma. per lei una vera e propria consacrazione a superstar della musica italiana. Vendite e concerti dicono questo 0.23: A seguire “Amami” prodotta da Fabrizio Ferraguzzo 0.21: Emma Marrone canta “Non è l’inferno”, che nel 2012 ha vinto Sanremo 0.20: Emma ringrazia i musicisti senza cui “non saremo niente” 0.18: Applausi per Emma Marrone che il Festival di Sanremo lo ha vinto e lo ha presentato 0.16: Canta dal vivo con l’orchestra Emma Marrone. Bella la sua performance in parte in acustico 0.14: Emma Marrone presenta il suo ultimo singolo “Stupida allegria” 0.13: Il bongo ad accompagnare l’ingresso sul palco dell’Ariston di Emma Marrone 0.11: Torna Emma per cantare 0.09: Ci hanno svegliatoMorgan e Bugo! Stavolta Sanremo potrebbe regalargli un buon successo. Anche questo è un brano radiofonico 0.07: C’è tanto Battiato al primo ascolto, c’è la battuta anni ’80, il pezzo si lascia ascoltare… Un po’ Level 42, un po’ Baustelle, con un testo interessante 0.06: SINCERO – Bugo e Morgan di A. Bonomo – M. Castoldi – C. Bugatti – A. Bonomo – S. Bertolotti Ed. Edizioni Curci/Tetoyoshi Music Italia Milano – Nizza Monferrato (AT) Le buone intenzioni, l’educazione La tua foto profilo, buongiorno e buonasera E la gratitudine, le circostanze Bevi se vuoi ma fallo responsabilmente Rimetti in ordine tutte le cose Lavati i denti e non provare invidia Non lamentarti che c’è sempre peggio Ricorda che devi fare benzina Ma sono solo io E mica lo sapevo Volevo fare il cantante Delle canzoni inglesi Così nessuno capiva che dicevo Vestirmi male e andare sempre in crisi E invece faccio sorrisi ad ogni scemo Sono sincero me l’hai chiesto tu Ma non ti piace più Non ti piace più Scegli il vestito migliore per il matrimonio Del tuo amico con gli occhi tristi Vai in palestra a sudare la colpa Chiedi un parere anonimo e alcolista Trovati un bar che sarà la tua chiesa Odia qualcuno per stare un po’ meglio Odia qualcuno che sembra stia meglio E un figlio di puttana chiamalo fratello Ma sono solo io Non so chi mi credevo Volevo fare il cantante Delle canzoni inglesi Così nessuno capiva che dicevo Vestirmi male e andare sempre in crisi E invece faccio sorrisi ad ogni scemo Sono sincero me l’hai chiesto tu Ma non ti piace più Non ti piace più Abbassa la testa, lavora duro Paga le tasse buono buono Mangia bio nei piatti in piombo Vivi al paese col passaporto Ascolta la musica dei cantautori Fatti un tatoo, esprimi opinioni E anche se affoghi rispondi sempre “Tutto alla grande” Però di te m’importa veramente Aldilà di queste stupide ambizioni Il tuo colore preferito è il verde Saremo vecchi indubbiamente ma forse meno soli Volevo fare il cantante Delle canzoni inglesi Così nessuno capiva che dicevo Essere alcolizzato spaccare i camerini E invece batto il cinque come uno scemo Sono sincero me l’hai chiesto tu Sono sincero me l’hai chiesto tu Ma non ti piace più Non ti piace più Non ti piace 0.06: BUGO & MORGAN Morgan, vero nome Marco Castoldi è nato a Milano il 23 dicembre 1972: cantautore, polistrumentista, compositore, scrittore e personaggio televisivo italiano, fondatore dei Bluvertigo. Altrove, sua composizione, è stata considerata la migliore canzone italiana del millennio dalla rivista musicale Rolling Stone, da solista ha vinto per due volte la Targa Tenco e il Premio Lunezia. Grazie alla sua partecipazione al talent show X Factor Italia, è entrato nel Guinness dei primati per essere stato il giudice che ha vinto il maggior numero di talent nel mondo. E’ alla quarta partecipazione in gara a Sanremo, la prima da solista, dopo la tripla esperienza con i Bluvertigo, 1994 tra i giovani, 1995 nei big e poi da solista con “Semplicemente”, il brano passato inosservato a Sanremo 2016, sempre in modalità Bluvertigo. Lo scorso anno accompagnò Achille Lauro sul palco nella serata dei duetti. Discografia Solista Album 2003 – Canzoni dell’appartamento 2005 – Non al denaro non all’amore nè al cielo 2007 – Da A ad A 2009 – Italian Songbook: Volume 1 2012 – Italian Songbook: Volume 2 Colonne sonore 2004 – Il suono della vanità Raccolte 2008 – È successo a Morgan 2010 – Morganicomio – Morgan al suo meglio 2014 – Destini Cattivi Morgan ci riprova in coppia con un rapper, Bugo, pseudonimo di Cristian Bugatti, nato a Rho il 2 agosto 1973, è un cantautore, artista e attore italiano. Dall’inizio della sua carriera (dal 2000) ha pubblicato 9 album. è al suo esordio sanremese. Nel 2012 il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo in un articolo sulla musica italiana attuale. Nel 2015 la rivista Rolling Stone lo inserisce tra le 100 facce della musica italiana. Il brano a suo nome più ascoltato su Spotify è “Mi rompo i coglioni” (quasi 250 mila ascolti). Discografia Album 2000 – La prima gratta 2001 – Sentimento westernato 2002 – Dal lofai al cisei 2004 – Golia & Melchiorre 2006 – Sguardo contemporaneo 2008 – Contatti 2011 – Nuovi rimedi per la miopia 2016 – Nessuna scala da salire 2018 – RockBugo EP 2002 – Ne vale la pena? 2002 – Casalingo 2003 – Io mi rompo i coglioni 2006 – Che lavoro fai 2015 – Arrivano i nostri
Post n°15586 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
0.06: E’ il momento di Morgan e Bugo 0.04: Riparte la gara con Amadeus sul palco, che presenta Diletta Leotta in nero, abito lungo con strascico e spacco davanti e interno blù 23.59: In piedi il pubblico dell’Ariston, applausi per Rula Jebreal, chiusura con la base di Caruso di Lucio Dalla 23.54: La giornalista recita il testo di Sally di Vasco Rossi, un pezzo sulla violenza sessuale 23.52: Ruta Jebreal racconta la storia della sua mamma che si è suicidata dopo aver subito violenza quando lei aveva 5 anni 23.48: Il monologo di Rula Jebreal sulla violenza sulle donne 23.46: Vedremmo bene le suore di clausura di The New Pope ballare il pezzo di Elodie, magari nella prossima serie. Il pezo è trascinante, radiofonico e ballabilissimo. Ce lo porteremo fino all’ombrellone 23.45: Come tutte le canzoni di Mahmoud non è immediata ma il ritmo è trascinante, la prova vocale non è impeccabile… E’ la Sofi Tucker italiana! 23.44: ANDROMEDA – Elodie di A. Mahmoud – D. Faini Ed. Universal Music Publishing Ricordi – Milano Dici sono una grande Stronza che non ci sa fare Una donna poco elegante Tu non lo sai non lo saprai cosa per me è il vero dolore Confondere il tuo ridere per vero amore Una volta 100 volte chiedimi perché Esser grandi ma immaturi è più facile ma perché Forse non era ciò che avevi in mente Ti vedrò come un punto tra la gente Come un punto tra la gente Non sai cosa dire se litighiamo è la fine La mia fragilità e la catena che ho dentro ma Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Forse ho solo bisogno di tempo forse è una moda Quella di sentirsi un po’ sbagliati Ci penso qua sul letto mentre ascolto da ore La solita canzone di Nina Simone Una volta 100 volte chiedimi perché Esser grandi ma immaturi è più facile ma perché Forse non era ciò che avevi in mente Ti vedrò come un punto tra la gente Non sai cosa dire se litighiamo è la fine La mia fragilità e la catena che ho dentro ma Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Non sarai mio marito mio marito no Me ne vado a Paris vado a Paris però Ti prego giurami tu giurami che non Mi dirai mon ami mon ami ti prego La mia fragilità e la catena che ho dentro ma Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Andromeda Non sai cosa dire se litighiamo è la fine 23.44: ELODIE Elodie Di Patrizi, in arte Elodie, è nata a Roma il 3 maggio 1990. Si è classificata seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Il successo è arrivato con dei singoli estivi di successo, in modalità duetto. L’ultimo con Marracash (“Margarita”) ha totalizzato 35 milioni di streaming Spotify, conquistando il doppio disco di platino. Per il primo Sanremo si giocò il pezzo firmato anche da Emma, “Tutta colpa mia”, per il secondo può contare sull’accoppiata del momento: Mahmood e Dardust, vincitori uscenti di Sanremo 2019 con “Soldi”. Elodie-Mahmood-Dardust è un trio che promette scintille. Titolo del brano: “Andromeda”. Discografia Album 2016 – Un’altra vita 2017 – Tutta colpa mia 2020 – This Is Elodie 23.43: Minigonna mozzafiato pee Elodie che è la ottava artista in gara 23.41: Completo lungo in paillette color carne Armani privèe per Rula Jebreal. Ora serve accelerare sulla gara perchè mancano ancora 5 artisti 23.38: C’è Gabriele Muccino sul palco, regista del film “Gli anni più belli” 23.37: I quattro attori ed Emma cantano Tu come stai di Claudio Baglioni che torna virtualmente sul Palco dell’Ariston che lo ha visto protagonista negli ultimi due anni 23.26: Entra in scena anche Emma Marrone, anche lei nel film di Muccino 23.25: I tre attori dialogano con tre giovanissimi attori che impersonificano loro tre da 16enni. Entra in scena anche Micaela Ramazzotti 23.34: Sul palco c’è un tiratissimo Kim Rossi Stuart 23.32: Entra in scena Pierfrancesco Favino. Smoking nero a scacchi, molto elegante, in raso. Entra anche Claudio Santamaria 23.30: Lunga pausa pubblicitaria 23.23: Un monologo sul tempo che passa, con l’immagine di come sarà Diletta Leotta nel 2076. La protagonista è la nonna 23.20: Il monologo di Diletta Leotta, sciolta e disinvolta che presenta l’ottantacinquenne nonna Elena 23.18: “Sei bellissima!” Di Amadeus a Diletta Leotta… e lei risponde “La bellezza capita, non è un merito. Quando capita è un vantaggio, col cavolo che sarei qui” 23.15: Le lacrime di Tiziano Ferro sul palco dell’Ariston lasciano intendere tutta l’emozione che può dare un pezzo del genere in questo posto, adesso. “E’ la prima volta che un uomo canta stavolta” 23.11: Total black, come da tradizione, con riflessi viola/bordeaux per un Tiziano Ferro in gran forma vocalmente, sta mettendo tutto sul palco Tiziano…. 23.10: Momento clou della serata. Tiziano Ferro che canta Mia Martini con “Almeno tu nell’universo”, Brividi 23.08: E’ tornato anche l’assolo di chitarra! Bravo Anastasio, il mix piace. Oggettivamente non c’è ancora un pezzo che ha deluso questa sera 23.07: Chitarre rock, Rage Against the Machine, blues a go go e rap incalzante in stile Anastasio. Non può non essere un pezzo di successo. C’è anche la parte cantata, non può che accontentare tutti. 23.06: ROSSO DI RABBIA – Anastasio di M. Anastasio – Stabber – M. A. Azara – L. Serventi Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Sugarmusic/Me Next/Brioche Ed. Mus. – Milano – Olbia – Milano E voi volete sapere dei miei fantasmi C’ho 21 anni posso ancora permettermi di incazzarmi Le parole sono le mie sole armi E fino al sole voglio sollevarmi Ma non so levarmi sta melma di dosso Io vorrei farlo e non posso Non è roba da poco Strillare mentre questi mi fanno le foto Come ti senti? Disinnescato Come ti senti? Disinnescato Ma dimmi come posso io Che sono una bomba a orologeria Sentire fermarsi quel ticchettio Se muore la minaccia, muore pure la magia E non conviene mica Chi vuole che mi fermi, Dio lo maledica Aspetto sto momento da un’intera vita Sono nato per esplodere Comincia a correre Se non sento la paura, cosa vuoi che dica? Non volevo sprecarla così La mia rabbia Non volevo sprecarla così (no) Non volevo sprecarla così La mia rabbia Non volevo sprecarla così Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà Non l’avresti detto tu Che questo attentato sarebbe fallito Soffocato dagli scrosci degli applausi Prigioniero tra le fauci delle foto e dei video Ma ciò che mi rattrista è il terrorista Esposto al pubblico ludibrio La sua bomba era una farsa dal principio Amico, non ti invidio Dispiace, ma è la prassi Il sabotatore sai che deve sabotarsi E allora, allora giù le mani La condanna è la mia Nessuno di voi umani può portarmela via Voi scrocconi di emozioni Sempre in cerca di attenzioni Prosciugate le canzoni della loro magia Perfetto, sono un rivoluzionario provetto, corretto Ma se davvero hai capito cos’ho detto Allora hai visto un paralitico che si alza dal letto Non volevo sprecarla così La mia rabbia Non volevo sprecarla così (no) Non volevo sprecarla così La mia rabbia Non volevo sprecarla così Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà Panico panico Sto dando di matto Qualcuno mi fermi Fate presto Per favore Per pietà 23.05: ANASTASIO Anastasio, all’anagrafe Marco Anastasio è nato a Meta, 13 maggio 1997 ed è stato il trionfatore dell’edizione numero 12 di X Factor. Ha totalizzato 30 milioni gli streaming su Spotify per “La fine del mondo”, suo maggiore successo certificato doppio platino. Il rapper campano aveva già calcato il palco del Teatro Ariston in qualità di ospite per cantare il nuovo singolo “Correre”. Lanciato da Mara Maionchi a X Factor 12, è stato additato per i vari “Mi piace” messi alle pagine di CasaPound, Matteo Salvini, Lorenzo Fontana e Donald Trump. Due mesi fa ha pubblicato lo struggente “Il fattaccio del vicolo del Moro”, brano basato sul monologo “Er fattaccio di Americo Giuliani”. “Rosso di rabbia” è il titolo del brano con cui Anastasio debutterà a Sanremo 2020. Discografia Album 2020 – Atto zero EP 2015 – Disciplina sperimentale (come Nasta mc) 2018 – La fine del mondo 23.03: Wow, Diletta Leotta presenta Anastasio con una scollatura mozzafiato 23.02: Ci sono Fiorello e Amadeus sul palco. Fiorello chiede ad Amadeus di fare l’imitazione di Sandy Marton
Post n°15585 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
23.00: Alla ripresa entra in gara il grande favorito del Festival, il vincitore della scorsa edizione di X Factor Anastasio 22.55: Applausi per Al Bano e Romina Power. Il pezzo non è certo indimenticabile ma fa bene vederli assieme sul palco dell’Ariston 22.53: C’è il Mediterraneo nel pezzo di Malgioglio. Potrebbe avere molto successo anche fuori dai confini italici 22.51: Ritmo reggaeton, suoni orientaleggianti. Purtroppo stanno cantando in playbackj ma avremo tempo di sentirli dal vivo 22.50: E’ arrivato il momento dell’inedito, scritto da Cristiano Malgioglio, “Raccogli l’attimo” 22.48: L’Ariston in piedi per Al Bano che intonano il loro inno: Felicità! 22.47: Adesso si attende Felicità 22.46: L’Ariston sta cantando con Al Bano e Romina. 22.45: Ora gli acuti di Al Bano, poi si riparte con Ci sarà 22.43: Inizia il medley! Si parte con Nostalgia Canaglia 22.41: Ci siamo! Al Bano e Romina hanno sceso le scale, lei in caftano bianco e lui giacca con pashmina e il panama bianco 22.40: Sarà Romina Carrisi, la figlia a presentare papà e mamma sul palco dell’Ariston 22.39: CI SIAMO! AL BANO E ROMINA POWER STANNO PER RISALIRE SUL PALCO DELL’ARISTON 22.37: Ora la telecronaca di Diletta Leotta per presentare un Amadeus che finge di ascoltare dietro l’angolo…, Battute sulle caratteristiche fisiche di Amadeus/Amadinho 22.35: Pezzo classico de Le Vibrazioni, molto sanremese, bello quando decolla nel ritornello. Applausi. Il livello sembra piuttosto elevato quest’anno 22.35: Bella l’idea di cantare con il linguaggio dei segni alle spalle. Bella performance di Sarcina DOV’È – Le Vibrazioni di R. Casalino – D. Simonetta – F. Sarcina – R. Casalino Ed. Music Union/Eclectic Music Group/Casakiller/Nelida Music – Milano – Latina – Milano Cerco di capire quello Che non so capire Fuori vola polline E ho creduto fosse neve E non mi sento contento Chissà se poi sono io Quello allo specchio. Cerco dai vicini La mia dose giornaliera Di sorrisi ricambiati Per potermi poi sentire Socialmente in pace Con il mondo e con il mio quartiere. Chiedimi se dove sto Sto bene Se sono felice Chiedimi qualsiasi cosa Basta che mi dici Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è dov’è Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai Il cielo rosso, l’orizzonte E l’odio arreso al bene Dov’è Mi chiedo dov’è. Cerco di sentire quello Che non so vedere La mia solitudine È sul fondo di un bicchiere D’acqua che m’inviti a bere Ho sete di stupore Mi puoi accontentare? Chiedimi se sono fuori posto In questo posto Chiedi tutto basta che qualcuno Mi risponda adesso Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è dov’è Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai Il cielo rosso, l’orizzonte E l’odio arreso al bene Dov’è Mi chiedo dov’è. E rimango già qui, rimango così e E non ci penso più Ho una clessidra ferma al posto del cuore E un piano alto dove puoi vedere tutto Rimango così, rimango così e E non ci penso più E allora chiedimi se sono fuori posto In questo posto Chiedi tutto basta che qualcuno Mi risponda adesso Dov’è dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è La gioia dov’è dov’è dov’è dov’è Dov’è dov’è dov’è Mi chiedo dov’è quel giorno che non sprecherai Il cielo rosso, l’orizzonte E l’odio arreso al bene Dov’è Mi chiedo dov’è. Cerco di capire quello Che non so capire Fuori vola polline Eppure sembra neve 22.34: OVAZIONE PER BEPPE VESSICCHIO,. IL RITORNO! Il pubblico in delirio 22.33: LE VIBRAZIONI Il gruppo è composto dal cantante e chitarrista Francesco Sarcina, principale compositore, il chitarrista e tastierista Stefano Verderi, il bassista Marco Castellani e il batterista Alessandro Deidda. Una delle due band in gara è quella di Francesco Sarcina, che a Sanremo ha partecipato anche da solista nel 2014 con una doppietta passata ai più inosservata: “Nel tuo sorriso” e “In questa città”. Per la loro è la terza partecipazione, dopo l’edizione 2005 con la canzone “Ovunque andrò” che riscuote grande successo di vendite e “Così sbagliato” di Sanremo 2018. Le Vibrazioni, in tour con Peppe Vessicchio, puntano in alto con “Dov’è”, scritta da Sarcina con l’aiuto di Rocco Casalino e Davide Simonetta, entrambi specializzati in canzoni immediate e radiofoniche. Per ora il loro maggior successo rimane “Dedicato a te” del 2003: 14 milioni di streaming Spotify e disco di platino. Discografia Album in studio 2003 – Le Vibrazioni 2005 – Le Vibrazioni II 2006 – Officine meccaniche 2010 – Le strade del tempo 2018 – V Album dal vivo 2008 – En vivo Raccolte 2011 – Come far nascere un fiore 22.31: Dopo la pubblicità si riparte per la gara con Le Vibrazioni. Ci sarà Beppe Vessicchio a dirigere l’orchestra? 22.26: C’è una vaga somiglianza con “Se io se lei” di Biagio Antonacci ma è tutto sommato perdonabile questa assonanza 22.25: E’ originale, emozionante. Qua solo applausi per Diodato e anche l’Ariston si esalta per questo cantautore, lo ripetiamo cantautore!!! Bravissimo. Per ora voto altissimo per lui 22.23: Emozionante la performance di Diodato, il pezzo decolla subito, struggente e la voce del cantante di “Che vita meravigliosa” è splendida e penetrante 22.23: FAI RUMORE – Diodato di A. Diodato – E. Roberts – A. Diodato Ed. Carosello C.E.M.E.D./Music Union/Starpoint International Milano – Roma Sai che cosa penso, Che non dovrei pensare, Che se poi penso sono un animale E se ti penso tu sei un’anima, Ma forse è questo temporale Che mi porta da te, E lo so non dovrei farmi trovare Senza un ombrello anche se Ho capito che Per quanto io fugga Torno sempre a te Che fai rumore qui, E non lo so se mi fa bene, Se il tuo rumore mi conviene, Ma fai rumore sì, Che non lo posso sopportare Questo silenzio innaturale Tra me e te. E me ne vado in giro senza parlare, Senza un posto a cui arrivare, Consumo le mie scarpe E forse le mie scarpe Sanno bene dove andare, Che mi ritrovo negli stessi posti, Proprio quei posti che dovevo evitare, E faccio finta di non ricordare, E faccio finta di dimenticare, Ma capisco che, Per quanto io fugga, Torno sempre a te Che fai rumore qui, E non lo so se mi fa bene, Se il tuo rumore mi conviene, Ma fai rumore sì, Che non lo posso sopportare Questo silenzio innaturale tra me e te. Ma fai rumore sì, Che non lo posso sopportare Questo silenzio innaturale, E non ne voglio fare a meno oramai Di quel bellissimo rumore che fai. 22.22: DIODATO Nato ad Aosta, è di origine pugliese, in particolare di Taranto, città dove è cresciuto, e romano d’adozione: cittadino d’Italia Antonio Diodato, per tutti Diodato, nato il 30 agosto 1981. E’ al suo 3° Sanremo, dopo l’esordio nella categoria “Nuove Proposte” del 2014 con “Babilonia”, pezzo apprezzato pubblicamente anche da Mina, e dopo “Adesso”, il suo brano di maggior successo con quasi 3 milioni di streaming su Spotify. Il suo ultimo singolo “Che vita meravigliosa” fa da colonna sonora al film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna” ed è un grande successo, on air proprio in questi giorni sulle più importanti radio nazionali. Discografia Album 2013 – E forse sono pazzo 2014 – A ritrovar bellezza 2017 – Cosa siamo diventati 22.21: Tocca ora a Diodato, attenzione perchè potrebbe essere una delle sorprese 22.19: E’ un pezzo assolutamente orecchiabile, una Rolls Royce un anno dopo. Fiorello vuole la foto con Achille Lauro 22.17: Un pezzo che strizza l’occhio a Rolls Royce, a Renato Zero come look e a Vasco Rossi, come nei pezzi precedenti di Achille Lauro. Nonostante tutto lo ascolteremo nelle radio. 22.16: Si è tolto la palandrana!!! E’ rimasto praticamente nudo sul palco dell’Ariston, con una tutina aderentissima… 22.15: ME NE FREGO – Achille Lauro Di L. De Marinis – D. Petrella – E. Manozzi – M. Ciceroni – L. De Marinis – D. Dezi – D. Mungai. Ed. De Marinis/Boss Doms Music/Brioche Ed. Mus./Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia/YF1 Roma – Milano Sì Noi sì Noi che qui Siamo soli qui Noi sì Soli qui Fai di me quel che vuoi sono qui Faccia d’angelo David di Michelangelo Occhi ghiacciolo Dannate cose che mi piacciono Ci son cascato di nuovo Ci son cascato di nuovo Pensi sia un gioco Vedermi prendere fuoco Ci son cascato di nuovo Tu sei mia Tu sei tu Tu sei più Già lo so Che poi lì Che non so più Poi chi trovo Chi trovo. Sono qui Fai di me quel che vuoi Fallo davvero Sono qui Fai di me quel che vuoi Non mi sfiora nemmeno Me ne frego Me ne frego Dimmi una bugia me la bevo Sì sono ubriaco ed annego O sì me ne frego davvero Sì me ne frego Prenditi gioco di me che ci credo St’amore è panna montata al veleno È instabile Fragile È una strega Solo favole Favole A far la scema È abile Agile Quel modo Insospettabile O mio Dio sì Lei Che dice a me Voglio te Ma vuole Quello che non sa di sé Dai Vorresti che buttassi tutto quanto all’aria per te Si perché Per un capriccio Lo sai Che è così Non si può non si può Come no Non mi sfiora nemmeno Me ne frego Me ne frego Dimmi una bugia me la bevo Sì sono ubriaco ed annego O sì me ne frego davvero Sì me ne frego Prenditi gioco di me che ci credo St’amore è panna montata al veleno È una vipera in cerca Di un bacio Che poi Le darò Io sempre in cerca Di quello che ho perso Perdendo Le cose che ho Amore dimmi qualcosa Qualcosa di te Che non so Così mi prendo anche un piccolo pezzo Di te Anche se non si può Fai quel che vuoi Me ne frego Me ne frego Dimmi una bugia me la bevo Sì sono ubriaco ed annego O sì me ne frego davvero Sì me ne frego Prenditi gioco di me che ci credo St’amore è panna montata al veleno Ne voglio ancora 22.14: ACHILLE LAURO Pseudonimo di Lauro De Marinis, nato a Verona l’11 luglio 1990, è al suo secondo Festival. Dopo l’exploit dello scorso anno con il brano “Rolls Roys”, certificato disco di platino. C’è grande attesa per la sua apparizione sul palco dell’Ariston, che potrebbe essere all’insegna, come è stato per l’XTra Factor, che ha presentato, all’insegna della “fluidità” del nuovo orientamento sessuale. L’ultimo singolo è “1990”, costruito sulla hit “Be my lover” di La Bouche. Il brano con cui gareggerà si intitola “Me ne frego” , mentre quello con più streaming su Spotify (più di 34 milioni) è “Thoiry Remix” (vincitore del doppio platino). Album in studio 2014 – Achille Idol Immortale 2015 – Dio c’è 2016 – Ragazzi madre 2018 – Pour l’amour 2019 – 1969 22.13: E’ il momento di Achille Lauro, che sembra un santone indiano, un po’ Mago Otelma 22,12: “Le scale più belle sono quelle che ho sceso dall’aereo per entrare in Italia” dice Rula 22.11: E’ il momento di Rula Jebreal, in lungo, argento, un Armani privèe. E’ molto elegante e bella 22.10: https://twitter.com/SanremoRai/status/1224801979953709058 22.09: La carica c’è, non c’è alcun dubbio. Encomiabile Rita Pavone. Siamo curiosi di ascoltarla nel disco. Adesso sta risultando sguaiata e poco intonata. Il pubblico ha gradito tantissimo e si alza in piedi! 22.07: E’ una Rita Pavone un po’ rock, ricorda un po’ Loredana Bertè. Apprezziamo lo sforzo ma la voce dov’è? Alla sua età un pezzo alla Bruce Springsteen non ci sta tanto 22.06: NIENTE (RESILIENZA 74) – Rita Pavone di G. Merk Ed. BMG Rights Management (Italy)/ Nel mio piccolo di Rita Pavone – Milano – Morbio Superiore Niente, qui non succede proprio niente E intanto il tempo passa e se ne va Meglio cadere sopra un’isola o un reality che qualche stronzo voterà Niente, adesso non ricordo niente Fammi sentire che sapore ha E la mia testa sul cuscino certe notti vuoi sapere quanto male fa Male fa, male fa (and I like it, I like it) Male fa, male fa (yes I like it, I like it) Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi Resto qui nel fitto di un bosco E il tuo vento non mi piegherà Qui non succede proprio niente Pensavo Che ad ogni seme piantato corrispondesse un frutto Dopo ogni fiato spezzato ricominciasse tutto Che la parola di un uomo valesse oro e invece Trova un amico ma non toccargli il tesoro Niente, non ci ho capito proprio niente Ma anche l’orgoglio si rimargina Picchia più forte, non lo vedi che sto in piedi Non ti accorgi che non servirà Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi Resto qui nel fitto di un bosco E il tuo vento non mi piegherà I love you, I love you, I love you, I love you, I love you I love you. Non hai mai saputo spezzarmi, travolgermi Resto qui nel fitto di un bosco E il tuo vento non mi piegherà Mai più Il vento non mi piegherà mai più Il vento non mi piegherà Qui non succede proprio niente 22.05: RITA PAVONEUltima arrivata, è il colpo di scena di Amadeus per i 70 anni di Festival. Lei di anni ne ha 5 in più, essendo nata a Torino il 23 agosto 1945 ma la grinta è quella di sempre. A Sanremo non ha mai avuto fortuna, nonostante un inizio carriera con milioni di dischi venduti anche nel Regno Unito, in Giappone, Francia, Germania, Stati Uniti e Sud America. Gli anni ’60 sono stati i suoi anni d’oro, poi il debutto a Sanremo nel ’69 con “Zucchero” senza particolari successi. “Niente (Resilienza 74)” è il brano con cui ritorna a mettersi in discussione sul palco dell’Ariston per la quarta volta, dopo aver ritirato nel Sanremo 2017 il Premio alla Carriera. Su Spotify i 2 milioni di streaming sono per “Datemi un martello” e “Il ballo del mattone”, veri must della musica italiana. Discografia Album 1963: Rita Pavone (RCA Italiana, PML 10350) 1964: Non è facile avere 18 anni (RCA Italiana, PML 10360) 1965: Gian Burrasca (RCA Italiana, PML 10380) – colonna sonora 1965: Stasera Rita (RCA Italiana, PML 10404) 1966: La “Vostra„ Rita (RCA Italiana, serie Special, S 10) 1966: È nata una stella (RCA Italiana, serie Special, S 20) 1967: Ci vuole poco… (RCA Italiana, serie Special, S 24) 1967: Little Rita nel West (RCA Italiana, PML 10427) – colonna sonora 1968: Viaggio a Ritaland (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1001) 1969: Rita Pavone presenta Pierino e il lupo/Storia di Babar l’elefantino (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1002) – Audiolibro, fiaba sonora 1969: Rita (Dischi Ricordi, SMRL 6067) 1970: Gli italiani vogliono cantare (RCA Italiana, PSL 10489) – colonna sonora 1971: Ciao Rita (RCA Italiana, LP8S 21166) – (stampato solo su formato Musicassetta e Stereo 8 e ristampato in vinile in edizione limitata nel 2011 con codice PSL 21166) 1975: Rita per tutti (RCA Italiana, TPL1 1164) – album di cover 1977: Rita ed io (RCA Italiana, PL 31201) 1979: Rita e l’anonima ragazzi (RCA Italiana, PL 31439) 1979: R. P. ’80 (RCA Italiana, PL 31488) 1985: Dimensione donna (Ros Record, RRLP 1172) 1989: Gemma e le altre (“21” Compagnia Generale Dello Spettacolo, RP 30) 1993: Rita is magic (Discomagic Records, CD/809) – Album live 1997: Nonsolonostalgia (Joker, CD 22153) – Raccolta di nuove registrazioni e remix 2013: Masters (doppio CD) (Sony Music) – album di cover 22.03: Si siede in chiusura sul palco dell’Ariston un Masini coinvolgente in questo pezzo introspettivo 22.01: E’ lui, secondo Ruggero si merita il podio questo pezzo che arriva subito. E’ il classico Masini, che decolla nel ritornello ed emoziona. Non sempre preciso nelle note alte, forse serviva un tono più basso
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22.00: IL CONFRONTO – Marco Masini di M. Masini – F. Camba – D. Coro Ed. Warner Chappell Music Italiana – Milano E sei stato un bugiardo non hai avuto coraggio Quasi sempre imperfetto ma qualche volta saggio E sei stato per qualcuno un marito mancato E sei diventato padre ma non è capitato E sei stato sul campo sempre dietro a un pallone E ora sei qui sulla porta a tirarti un rigore Come un eterno bambino dentro gli anni di un uomo E sei stato importante e in lampo nessuno Hai un cuore diesel che ci vai piano La vita è un flipper e infatti ci giochiamo Ma cosa aspetti a dire basta E in quello specchio a urlare “cambia faccia” Non sei arrivato qui per sbaglio Hai dato tutto il peggio Ma hai fatto del tuo meglio E no la vita non è giusta È che il passato ci esce dalla testa Come canzoni dalla radio Amori nell’armadio Un po’ ti odio un po’ ti amo Ma oltre la paura del confronto Hai vinto tutto E sei stato uno stronzo quando lei ci credeva L’hai lasciata morire lì con te alla deriva Ma sei stato un signore quando non hai risposto E ti bastavano due parole, due parole, per rimetterla a posto Il cuore è un killer preso alle spalle Il mondo è open sopra miliardi di stelle Ma cosa aspetti a dire basta E in quello specchio a urlare “cambia faccia” Non sei arrivato qui per sbaglio Hai dato tutto il peggio Ma hai fatto del tuo meglio E no la vita non è giusta È che il passato ci esce dalla testa Come canzoni dalla radio Amori nell’armadio Un po’ ti odio un po’ ti amo Ma oltre la paura del confronto Hai vinto tutto Hai vinto tutto Ma oltre la paura del confronto Hai vinto tutto E no la vita non è E no la vita non è giusta È che il passato ci esce dalla testa Come notizie sul giornale Impronte su un pugnale Non vuoi cadere non puoi volare Ma oltre la paura del confronto Ma oltre la paura del confronto Il confronto Sai che adesso mi è chiaro, mi son dato il permesso di parlarti davvero e accettare me stesso. 21.59: MARCO MASINI Marco Masini, nato a Firenze il 18 settembre 1964, è uno dei due cantanti che il Festival lo ha già vinto in entrambe le sezioni: tra i giovani nel 1990 con “Disperato” e nel 2004 con “L’uomo volante” nella categoria big. In mezzo tante hit di grande successo e un percorso non di granmde continuità ma di ottimo livello. Per il suo nono Festival Masini si è affidato alla coppia d’autori Federica Camba e Daniele Coro. Con 8 milioni di streaming su Spotify la carriera di Masini è ferma alla “Bella Stronza” degli anni ’90. Ultimo disco d’oro raggiunto o “Il confronto” – questo il titolo del nuovo brano sanremese – aggiornerà il successo? Discografia Album 1990 – Marco Masini 1991 – Malinconoia 1993 – T’innamorerai 1995 – Il cielo della vergine 1998 – Scimmie 2000 – Raccontami di te 2001 – Uscita di sicurezza 2005 – Il giardino delle api 2009 – L’Italia… e altre storie 2011 – Niente d’importante 2017 – Spostato di un secondo 21.58: Marco Masini entra sul palco dcell’Ariston 21.55: E’ entrata Diletta Leotta, vestita Etro color giallo oro, molto elegante e disinvolta, vagamente signora “Ferrero Rocher”… e Amadeus è il suo Ambrogio? 21.52: Al rientro dalla pubblicità toccherà a Marco Masini, uno dei due che possono puntare 21.48: E’ un pezzo che presuppone anche doti vocali importanti, non decolla particolarmente ma al primo ascolto non è male 21.46: Il pezzo è orecchiabile, si sente la mano dell’ultimo Vasco. Se vuoi fare sesso, facciamolo adesso… un po’ scontata… 21.45: Il testo: FINALMENTE IO – Irene Grandi di V. Rossi – R. Casini – A. Righi – V. Rossi – G. Curreri – R. Casini – A. Righi Ed. Star/Giamaica – Milano – Bologna Perdo le chiavi di casa E perdo quasi ogni partita Gli amori miei buttati alla rinfusa Non mi ricordo mai dove li metto Gettati con la lista della spesa nell’ultimo cassetto Disordinata come una risata E anche più viva della vita Innamorata della libertà Ho perso ogni pazienza e ogni fragilità Da sempre arrabbiata da sempre sbagliata E ancora così Perdonami adesso oppure è lo stesso Io son fatta così Ma quando canto… sto da Dio Lo sai che quando canto… finalmente io! Mi sento d’incanto… e il mondo è mio E se ti manco… Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio E finalmente io! Ok… ok! Se vuoi ti chiedo scusa Anche se non mi va Innamorata della libertà Ho perso ogni pazienza e ogni fragilità… ogni fragilità Se sono nervosa se sono confusa Se non ti ho mai detto di sì Se vuoi fare sesso Facciamolo adesso Qui Da sempre arrabbiata da sempre sbagliata E ancora così Facciamolo adesso… oppure è lo stesso Io sono fatta così Ma quando canto… sto da Dio Lo sai che quando canto… finalmente io! Mi sento uno schianto… e il mondo è mio E se ti manco… Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio Ma quando canto… sto da Dio Lo sai che quando canto… finalmente io! Mi sento d’incanto… e il mondo è mio E se ti manco… Allora non dirlo adesso che questo è il posto mio E finalmente io! 21.44: IRENE GRANDI Irene Grandi è nata a (Firenze il 6 dicembre 1969. L’ultimo successo radiofonico e discografico di Irene Grandi risale proprio alla sua ultima partecipazione al Festival nel 2010 con “La cometa di Halley”, brano firmato Francesco Bianconi con cui ha vinto il disco d’oro. Ora per il suo quinto Festival rispolvera la carta Vasco Rossi, che nel 2000 con “La tua ragazza sempre” le aveva regalato il secondo posto alle spalle di Sentimento, premiato dalla giuria di qualità capitanata da Mike Bongiorno. Prova a risalire la china dopo un periodo buio della carriera (impalpabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015, con il brano “Un vento senza nome”), per rilanciare l’ennesima raccolta “Grandissimo” con “Finalmente tu”. Spotify indica come sua hit più ascoltata “Se mi vuoi” (più di 3 milioni e mezzo di streaming) in duetto con la voce sempre viva di Pino Daniele ma sono tantissime le sue hit indimenticabili. 21.42: Dopo l’ottima esibizione di Tiziano Ferro inizia la gara: tocca ad Irene Grandi 21.37: Versione swing alla Michael Bublè di Tiziano Ferro 21.34 Tiziano Ferro attacca Nel blù dipinto di blù. Doppio petto nero per lui di raso, molto elegante 21.32: E’ il momento di Tiziano Ferro,. La prima delle cinque apparizioni. Sarà un momento di grande emozione la sua 21.30: Subito emozioni a Sanremo. Supera il turno Leo Gassmann assieme a Tecla 21.29; Con il 54% Leo Gassmann supera il turno ai danni di Fadi 21.27:Il pezzo nel ritornello un po’ richiama La Notte di Arisa. Tra poco l’esito della sfida 21.26: Bella voce, graffiante, quella che ricordavamo da X Factor. E’ difficile trovare un figlio d’arte bravo ma lui lo è, non c’è dubbio e il pezzo è radiofonico 21.25: Il direttore è Matteo Costanzo, produttore di Ultimo 21.24: Chiusa la esibizione di Fadi, ora tocca a Leo Gassmann, propdtto di X Factor e vestito Gai Mattiolo, titolo “Vai bene così” 21.23: Romagnolo, voce profonda per Fadi, pezzo alla Grignani, coinvolgente. Parla delle strade di Bologna 21.22: “Due noi” è il titolo della canzone di Fadi, per cui noi facciamo il tifo perchè ha presenziato alla presentazione di OA Plus 21.21: Abbiamo capito dove tira il vento. Sarà un Festival tradizionale? Ora tocca a Fadi contro Leo Gassmann 21.20: Duello serrato con il 50.6% e passa il turno una sanremese Tecla. Già prime polemiche qui nel nostro gruppo di ascolto 21.19: Vediamo chi vince la sfida diretta tra Eugenio in via di Gioia e Tecla 21.18: Assomiglia molto a “Che sia Benedetta” di Fiorella Mannoia questo pezzo 21.17: C’è un mix di Anna Tatangelo, Arisa e Alessandra Amoroso nel pezzo non troppo originale. Molto giovane ma che pesca nella tradizione. Un pezzo citofonato… 21.15: Sul Palco una Tecla Insolia molto Sanremese con 8 marzo 21.13: Pezzo notevole per il vocal coach Ruggero Ricci, che è qui con noi, c’è il groove giusto. Si sono esibiti con grande nonchalance, aprendo il Festival gli Eugenio in Via di Gioia 21.10: Sono gli Eugenio in Via di Gioia ad aprire il Festival con Tsunami. Ritmo tribale e suoni da tormentone estivo con un pizzico di etno rock 21.05: La prima sfida del Sanremo Giovani è tra Eugenio in via di Gioia e Tecla Insolia 21.02: Amadeus racconta il suo sogno, la sua storia e la sua vita e ringrazia Fiorello
Post n°15583 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
21.00: Scenografia futuristica e tecnologica. Gioco di luci sull’azzurro, l’orchestra è divisa in due parti ai lati della scala. Ricorda un juke box. Palco da Eurofestival o da Grammy Awards. Amadeus saluta e ringrazxia. Non si sa chi, visto che lo hanno criticato praticamente tutti 20.57: Canzone classica della tradizione cattolica per presentare Amadeus. Esilarante l’inizio di Fiorello! 20.54: “Il virus, la guerra, Sanremo: abbiamo scampato diverse disgrazie” 20.53: “Scambiatevi un segno di pace” dice Fiorello agli spettatori della prima fila 20.51: E’ Don Fiorello ad aprire il Festival. Vestito da prete lo showman inizierà con un suo monologo, con tanto di selfie con il pubblico 20.50: Si stanno esaurendo le ultime pubblicità, l’attesa è tutta per il palco disegnato da Gaetano Castelli 20.45: Ci siamo! Tra pochissimo inizierà la 70ma edizione del Festival di Sanremo! 20.41: C’è grande curiosità anche per la presenza di Fiorello che sarà un po’ una mina vagante, farà da “badante” ad Amadeus come ha detto a Mollica? 20.38: Mancano 8 minuti all’inizio della diretta. Sui Raiuno in onda il pre-festival che ospita Nicola Savino, presentatore del dopo-festival 20.35: Gli ospiti musicali saranno Al Bano e Romina Power, che tornano a cantare assieme in un singolo inedito con la firma di Cristiano Malgioglio 20.32: C’è grande attesa anche per gli ospiti d’onore che sono questa sera divisi tra musica e cinema: il cast dell’ultimo film di Gabriele Muccino, con Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria, assieme a Emma Marrone 20.28: Il presentatore del Festival è Amadeus. Ecco la storia del conduttore che per la prima volta sale sul palco dell’Ariston come timoniere: Amadeus, pseudonimo di Amedeo Umberto Rita Sebastiani, è nato a Ravenna il 4 settembre 1962, ed è alla sua prima presentazione al Festival di Sanremo. Debuttante negli anni ottanta a Radio Deejay, grazie a Claudio Cecchetto, in qualità di DJ, si è successivamente affermato come conduttore televisivo a partire dagli anni ’90, conducendo diversi quiz e programmi di intrattenimento, sia sulle reti Rai, sia su quelle Mediaset. Debutta in tv nel 1988 partecipando a 1, 2, 3 Jovanotti su Italia 1, programma condotto dal collega toscano.Successivamente conduce i programmi musicali DeeJay Television e Deejay Beach su Italia 1, al fianco degli amici di lunga data Jovanotti, Fiorello e Leonardo Pieraccioni. Dopo la fortunata esperienza con DeeJay Television, nel 1993 viene chiamato da Vittorio Salvetti a condurre il Festivalbar insieme a Claudio Cecchetto, Fiorello e Federica Panicucci su Italia 1. Ben presto però diventa il “signore del pre-serale”: Nell’autunno del 2000 conduce l’ultima edizione di In bocca al lupo!, programma ereditato da Carlo Conti, e poi il nuovo quiz di Rai 1 Quiz Show. Il gioco è andato in onda con successo per due edizioni fino al 5 gennaio 2002. Il 29 luglio dello stesso anno ha portato al debutto il gioco L’eredità, ideato da lui stesso con Stefano Santucci. Il 19 maggio 2006 viene ufficializzato il suo passaggio dalla Rai a Mediaset, con un contratto milionario che lo terrà legato all’azienda di Cologno Monzese per due anni: dal 1º settembre 2006 al 31 agosto 2008. Il 7 giugno 2009 viene ufficializzato il suo passaggio in RAI. L’autunno del 2009 segna il ritorno di Amadeus alla conduzione di programmi per la Rai, con un contratto che lo lega all’azienda fino al 31 marzo 2012. Il ritorno è segnato il 3 ottobre quando conduce su Rai 2 la prima puntata della nuova edizione del programma Mezzogiorno in famiglia affiancato da Laura Barriales e Sergio Friscia. A partire dal 13 settembre 2013 fa parte in qualità di concorrente del programma Tale e quale show condotto da Carlo Conti. Questo programma gli fa riconquistare il gradimento del pubblico, grazie alla grande grinta e energia manifestata in tutte le esibizioni. Il 16 dicembre ritorna nella prima serata di Rai 1 con lo show Music Quiz, un varietà di 7 puntate in onda sino a febbraio 2017. La sera del 31 dicembre 2016 è inoltre il conduttore, con Teo Teocoli, de L’anno che verrà, veglione di Capodanno di Rai1 in diretta da Potenza. Dal 20 marzo 2017 debutta nell’access prime time di Rai 1 con il game-show Soliti ignoti – Il ritorno. Il programma, terminato il 2 giugno successivo, ottiene un buon successo di pubblico e viene riconfermato nella stagione successiva. Dal 5 giugno 2017, e per tutta l’estate, conduce per il quarto ed ultimo anno Reazione a catena – L’intesa vincente, promosso anche in prima serata con alcuni appuntamenti speciali, come accaduto anche nell’estate precedente. Nella stagione 2017/2018 torna in onda con una nuova stagione di Soliti Ignoti – Il ritorno, che dal 29 ottobre va in onda anche nella fascia preserale alla domenica con una durata leggermente maggiore e il titolo provvisorio InSoliti Ignoti. Il 2 agosto 2019 viene annunciato dalla Rai come nuovo conduttore e direttore artistico della settantesima edizione del Festival di Sanremo 2020 che si svolgerà dal 4 all’8 febbraio.[55] Il 19 dicembre 2019 ha condotto in prima serata Sanremo Giovani. È stato sposato dal 1993 al 2007 con Marisa Di Martino: il testimone dello sposo è stato l’amico Fiorello. I due hanno avuto una figlia, Alice, nata nel 1997. Durante la conduzione del programma L’eredità ha conosciuto la ballerina Giovanna Civitillo, con la quale, nel 2003, ha iniziato una relazione. Il 19 gennaio 2009 è nato il figlio José Alberto, e nel luglio dello stesso anno i due sono convolati a nozze con rito civile. L’11 luglio 2019, invece, i due si sono sposati in chiesa. È grande amico di Fiorello e Jovanotti, esordienti insieme a lui a Radio Deejay 20.25: In collegamento dal balconcino del Festival su Raiuno ci sono Vincenzo Mollica, Fiorello e Amadeus. Cresce l’attesa 20.22: La caratteristica del Festival 2020 è che ogni serata cambieranno le presentatrici. Questa sera saranno Diletta Leotta e Ruta Jebreal 20.19: La serata si aprirà con la gara dei giovani: i primi due quarti di finale: Eugenio in Via Di Gioa sfideranno Tecla, mentre Fadi affronterà Leo Gassmann. 20.16: Oggi sono in gara i primi 12 big, Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Anastasio – Rosso di rabbia. Achille Lauro – Me ne frego. Diodato – Fai rumore. Elodie – Andromeda. Irene Grandi – Finalmente io. Raphael Gualazzi – Carioca. Marco Masini – Il confronto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi 20.13: E’ la prima serata del Festival! Le grandi polemiche che hanno accompagnato la 70ma edizione della kermesse canora sembrano essersi placate ed è tutto pronto per il via del Festival 20.10: Buonasera e benvenuti alla diretta live della prima serata del Festival di Sanremo 2020 Saranno cinque serate piene di musica. nelle prime due si esibiranno 12 dei 24 big e 4 degli 8 giovani in gara e sarà il modo per dare il primo giudizio ai pezzi, tenendo conto che al primo ascolto non sempre la canzone riesce ad avere il giusto riscontro su chi ascolta. Nelle prime due serate la classifica dei brani sarà stilata in base ai voti della Giuria Demoscopica, composta da un campione di 300 persone selezionate tra abituali fruitori di musica che esprimeranno il loro giudizio da casa attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi. Nella categoria big non ci saranno eliminazioni, mentre tra i giovani solo due dei quattro artisti in gara oggi si qualificheranno per la “final four” di venerdì sera. A condurre il Festival sarà Amadeus, affiancato questa sera da Diletta Leotta e Rula Jebreal, mentre gli ospiti (oggi tutti italiani) saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle prossime quattro serate), Claudio Santamaria, Emma Marrone, Kim Rossi Stuart e Pierfrancesco Favino, Al Bano e Romina Power che presenteranno il loro nuovo inedito. Questi i Big in gara oggi: Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Anastasio – Rosso di rabbia. Achille Lauro – Me ne frego. Diodato – Fai rumore. Elodie – Andromeda. Irene Grandi – Finalmente io. Raphael Gualazzi – Carioca. Marco Masini – Il confronto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi Questi i giovani in gara oggi: Leo Gassmann – Va bene così contro Fadi – Due noi. Eugenio in via di Gioia – Tsunami contro Tecla Insolia – 8 marzo.
Post n°15582 pubblicato il 05 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Post n°15581 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
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Post n°15577 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Il conduttore Amadeus sarà affiancato da Diletta Leotta e Rula Jebreal nella prima serata.Nel corso della prima serata del Festival di Sanremo è prevista anche l'esibizione di Tiziano Ferro, che sarà sul palco in tutte le serate. Martedì 4 febbraio, dalle ore 20:35 su Rai 1, andrà in onda la prima puntata della settantesima edizione del Festival di Sanremo. A condurre questo importante evento ci sarà Amadeus, uno dei conduttori più amati della Rai. Come annunciato da egli stesso, in ogni puntata verrà affiancato da alcune donne del mondo dello spettacolo, del giornalismo e della moda. Nella prima serata prevista per domani vi saranno Diletta Leotta (giornalista sportiva di DAZN) e Rula Jebreal, giornalista palestinese che è stata nei mesi scorsi al centro delle polemiche proprio in seguito all'annuncio della sua partecipazione al Festival. Festival di Sanremo, Fiorello e Tiziano Ferro ci saranno in tutte e cinque le serate Come annunciato dallo stesso Amadeus, in ogni serata sarà poi affiancato da due personaggi molto amati dal pubblico. Il primo è il suo grande amico Fiorello, che in questi giorni è spesso intervenuto per difendere il conduttore da coloro che lo accusavano di sessismo. Il secondo è Tiziano Ferro, che in ogni puntata si esibirà in alcuni grandi successi della storia della musica italiana. Entrambi non sono alla loro prima volta sul palco dell'Ariston: Fiorello è stato ospite nel 2018 (quando il conduttore era Claudio Baglioni), ma ricordiamo che aveva partecipato anche come concorrente nel 1995; l'ultima partecipazione di Tiziano Ferro è invece stata nel 2017, sempre come ospite, mentre il cantante di Latina non ha mai partecipato in gara al Festival. Anche in questo caso a votare sarà la giuria demoscopica. Sanremo, gli ospiti della prima serataDiversi gli ospiti che sono già stati annunciati per la prima serata della settantesima edizione del Festival di Sanremo. Grande attesa per il ritorno di Albano e Romina Power, coppia musicale che ha scritto pagine importanti del Festival: la coppia ha partecipato in gara per cinque volte, vincendo l'edizione del 1984 (con il brano 'Ci Sarà) a arrivando sul podio in altre tre occasioni. All'Ariston è atteso poi il cast del film di Gabriele Muccino intitolato 'Gli anni più belli'; saliranno sul palco Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria e Kim Rossi Stuart. Ci sarà inoltre la cantante Emma Marrone, che sarà protagonista di un altro momento musicale molto atteso; la cantante lanciata da 'Amici', infatti, si esibirà con alcuni pezzi del suo album 'Fortuna'. Non è da escludere, infine, che nel corso delle prossime ore possano essere annunciati nuovi ospiti che calcheranno il palco più ambito d'Italia.
Post n°15576 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Judy Judy è un film di genere biografico, drammatico, musicale del 2019, diretto da Rupert Goold, con Renée Zellweger e Finn Wittrock. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 118 minuti. Distribuito da Notorious Pictures. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Biografico, Drammatico, Musicale Anno:2019 Attori:Renée Zellweger, Finn Wittrock, Rufus Sewell, Michael Gambon, Jessie Buckley, Bella Ramsey, Richard Cordery, Andy Nyman, Royce Pierreson, Darci Shaw, Daniel Cerqueira, Lewin Lloyd Paese:Gran Bretagna Durata:118 min Distribuzione:Notorious Pictures Produzione:BBC Films, Calamity Films, Pathé TRAMA JUDY Judy, fim diretto da Rupert Goold, è ispirato alla poliedrica figura di Judy Garland (Renée Zellweger), attrice, cantante e ballerina statunitense, nota al grande pubblico soprattutto per l'interpretazione di Dorothy ne Il mago di Oz. Una carriera brillante iniziata in giovane età, la sua, e proseguita con grandi successi - come Incontriamoci a St. Louis ed È nata una stella - che hanno accompagnato una vita ricca di tormenti, di amori finiti male e di drammi. Siamo nel 1968 e Judy Garland, ormai esausta, è in un momento della sua carriera molto delicato: piena di debiti, senza casa e con una voce indebolita dagli anni. L'unica cosa che la spinge ancora a sorridere sono i suoi figli, Lorna (Bella Ramsey) e Joey (Lewin Lloyd), nonostante la cantante e suo marito siano in lotta per la loro custodia. Judy li vuole accanto a sé sempre, anche durante i viaggi di lavoro, perché loro sono la sua forza. Le cose sembrano prendere una direzione giusta almeno dal punto di vista sentimentale, quando a una festa hollywoodiana la star incontra l'uomo d'affari Mickey Deans (Finn Wittrock), con il quale c'è feeling sin da subito. Il problema fondamentale intorno al quale ruota la sua vita è il bisogno di denaro per sanare i suoi debiti e, dopo aver compreso che gli Stati Uniti non hanno più nulla da offrirle, Judy decide di volare a Londra, dove ha ancora un numeroso seguito. Si distacca a malincuore da Lorna e Joey e stipula un contratto con Bernard Delfont (Michael Gambon) per esibirsi nel suo celebre nightclub, The Talk of the Town, per 5 settimane. Ma le prove la innervosiscono e la lontananza dei figli non fa che acuire questo il suo stato di agitazione, non permettendole di dormire. La sera dell'esordio londinese, Judy viene rivenuta da Rosalynd Wilder (Jessie Buckley), incaricata di occuparsi di lei, insonne e imbottita di sedativi, ma riesce a esibirsi lo stesso e a riprendersi grazie all'affetto dei suoi fan. Seguono performance tra alti e bassi, proprio come la sua esistenza, mentre tramite ricordi e flashback, la Garland riporta la memoria a trent'anni prima, quando all'apice del successo, una sedicenne Judy doveva subire il controllo della sua vita da parte dei manager. In questa strada piena di ostacoli, che il destino le ha messo davanti, la star riuscirà a superare i suoi conflitti interiori e ritornare a sorridere? Judy, il film biografico diretto dal premiato regista teatrale inglese Rupert Goold è incentrato sugli ultimi mesi di vita di Judy Garland, quando l'attrice e cantante quarantasettenne, sei anni dopo il suo ultimo film, dipendente dall'alcool e dai farmaci e col rischio di perdere i figli, accettò controvoglia di esibirsi in una serie di recital al Talk of The Town, il locale notturno di Bernard Delfont, molto popolare nella vivacissima Swinging London del periodo. Lo spunto della pellicola viene dallo spettacolo teatrale di Peter Quilter "End of the Rainbow", sceneggiato per il cinema da Tom Edge, che ha dichiarato in proposito: "Non sapevo molto di lei - forse portavo con me il cliché della Garland. Ma mentre iniziavo a guardare le sue interviste televisive dalla fine degli anni '60, ho visto subito che si trattava di una donna che era davvero appassionata, arguta, acuta e consapevole di sé, una donna che conosceva i cliché esistenti su di lei ed era disposta a giocarci. Scrivere quel personaggio, cercando di trovare la mia versione della Garland, mi è sembrata una grande sfida". Edge ha aggiunto alla storia i flashback del passato cinematografico di Judy, che vediamo sempre nel mondo inventato dei set, dove si aggira come una piccola regina prigioniera, impossibilitata a vivere la vita di una ragazza normale. Lo sceneggiatore ha messo in luce però non solo la condizione di vittima dell'attrice schiavizzata dallo Studio System, ma anche il suo essere una sopravvissuta che non si arrese mai e che ispirava col suo esempio legioni di fan, diventando un esempio per la nascente comunità omosessuale. Per questo gli autori hanno ritenuto importante inserire la storia dell'incontro tra la Garland e una coppia gay all'interno del film, non documentata ma molto plausibile, data l'abitudine dell'attrice di fermarsi a chiacchierare e bere coi fan dopo lo spettacolo. A riportare in vita la leggendaria attrice e cantante in una performance memorabile è Renée Zellweger, che ha accettato sia pure con molti timori il ruolo della diva nel triste momento della fine della sua carriera, perché ha trovato nel film "l'opportunità di esplorare qualcosa che non viene considerata spesso quando si pensa a questa personalità immensa, cioè quanto lei desse al suo lavoro e quanto ciò le sia costato. Questo era un periodo della sua vita in cui lavorava perché aveva bisogno di farlo, ma fisicamente aveva bisogno di riposare. Stava distruggendo la sua stessa voce, la cosa che le dava valore e autostima, pur di prendersi cura dei suoi figli". CURIOSITÀ SU JUDY Il film ha ottenuto 2 nomination ai Premi Oscar 2020 nelle seguenti categorie: Miglior Attrice Protagonista per Renée Zellweger e Miglior Trucco e Acconciature.
Il film, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2019, esce al cinema in occasione del 50esimo anniversario della morte della Garland e dell'80esimo anniversario de Il Mago di Oz.
Il film affronta il duro trattamento che Judy Garland ha ricevuto dalla MGM negli anni '30 e '40. La sottoponevano a una dieta rigorosa e le somministravano farmaci per controllare il suo peso e aiutarla a dormire o a rimanere sveglia; farmaci per i quali in seguito sviluppò una dipendenza.
Durante la cerimonia dei Golden Globes 2020, Renée Zellweger si è aggiudicata il premio come Miglior attrice in un film drammatico.
Renée Zellweger ha allenato la sua voce per un anno prima delle riprese con un vocal coach, Eric Vetro.
Il truccatore Jeremy Woodhead ha dovuto estendere la punta del naso di Renée Zellweger con una protesi cosicché il suo profilo somigliasse di più a quello di Judy Garland. Inoltre, l'attrice ha messo anche le lenti a contatto grigio scuro per scurire i suoi occhi azzurri e una parrucca marrone-ramata che ricordasse l'iconica pettinatura della Garland.
Il film è un adattamento molto libero del dramma musicale "End of the Rainbow" di Peter Quilter.
Prima dell'uscita del film, Liza Minnelli ha dichiarato attraverso il suo account Facebook che lei personalmente non approvava il progetto.
Presentato in anteprima al Telluride Film Festival del 2019, dove Renée Zellweger ha ricevuto recensioni entusiastiche per la sua interpretazione e un tributo speciale con l'onore del Silver Medallion. FRASI CELEBRI DI JUDY Dal Trailer Italiano del Film: Mickey Deans (Finn Wittrock): Non si può avere qui il più grande talento del mondo e non brindare! Judy Garland (Renée Zellweger): Frank Sinatra è qui?! Mickey Deans: Frank è un grande, ma non è Judy Garland!
Rosalyn Wilder (Jessie Buckley): Ti riprenderai! Judy Garland: E se non riuscissi più a farlo?
Judy Garland: Ognuno di noi ha dei problemi e io ho avuto i miei...voglio solo quello che vogliono tutti, ma per me sembra più difficile ottenerlo!
Dottore: Prendi qualcosa per la depressione? Judy Garland: Quattro mariti...non sono serviti!
Judy Garland: Non vi dimenticherete di me, vero?! Promettetemelo! FOCUS SU JUDY Da Renée a Judy: una trasformazione da Oscar
Per trasformare fisicamente Renée Zellweger, molto diversa da Judy Garland, in un ritratto vivente della diva, ci volevano ogni giorno molte ore di trucco, che comprendeva lenti a contatto colorate, protesi (soprattutto per naso e attaccatura delle ciglia) e una parrucca. Ad assicurarle la somiglianza fisica ci hanno pensato il parrucchiere e make-up designer Jeremy Woodhead e la costumista Jany Temime, ma quello che l'ha resa veramente identica alla star è stata la capacità dell'attrice di riprodurre la postura del corpo, con le spalle ingobbite per la curvatura della spina dorsale, e il modo di parlare della Garland, ottenuta in questo caso ascoltando per ore nastri di interviste del periodo. La più stupita da questa trasformazione è stata Rosalynd Wilder, la donna - interpretata nel film da Jessie Buckley - che all'epoca assisté la fragile cantante e i cui ricordi e aneddoti sono stati fondamentali nel conferire verità alla storia. Renée Zellweger, che ha cantato in Chicago ma non si era mai cimentata con una prova così impegnativa, che non le richiedeva tanto di imitare Judy Garland, quanto di renderne la forza e la fragilità in quell'ultimo periodo della sua vita, è riuscita con oltre un anno di prove con un vocal coach prima delle riprese, seguiti da 4 mesi col direttore musicale del film, Matt Dunkley, a riprodurre il modo di cantare, la voce spezzata e non al massimo della potenza, ma nonostante tutto piena di pathos ed emozione, con cui la Garland, quando riusciva ad esibirsi, incantava ancora il pubblico. Dunkley dice a proposito della performance che Zellweger è riuscita ad ottenere e che la propone come naturale candidata ai prossimi Academy Awards: “È un'attrice che sa cantare piuttosto che una cantante che sa recitare. Quindi ho sempre saputo che il lato della recitazione sarebbe stato fantastico. Si è allenata con un vocal coach per ottenere il suono della voce di Judy e la sua pronuncia e ha lavorato con un coreografo per duplicare il suo modo di muoversi. Judy era piuttosto nervosa nei movimenti del corpo e il modo in cui Renée la imita è incredibile". INTERPRETI E PERSONAGGI DI JUDY
Post n°15575 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Il Diritto di Opporsi ( Just Mercy ) Il Diritto di Opporsi è un film di genere drammatico del 2020, diretto da Destin Daniel Cretton, con Michael B. Jordan e Jamie Foxx. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 137 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Drammatico Anno:2020 Paese:USA Durata:137 min Distribuzione:Warner Bros. Italia Produzione:Netter Productions TRAMA IL DIRITTO DI OPPORSI Il Diritto di Opporsi, film diretto da Destin Daniel Cretton, è la storia di Bryan Stevenson (Michael B. Jordan), un avvocato che ha scelto di impiegare la sua professione per lottare affinché le ingiustizie non rimangano impunite. Dopo la laurea ad Harvard, Bryan decide di rinunciare alle diverse cause remunerative, ma sceglie di intraprendere una strada più difficile e meno battuta. Deciso a difendere tutti coloro che sono stati accusati ingiustamente, si reca ad Alabama, dove lavora fianco a fianco con la collega locale Eva Ansley (Brie Larson). Il primo caso che il giovane avvocato deve affrontare è un omicidio: una diciottenne è stata uccisa e l'unico sospettato, Walter McMillian (Jamie Foxx), è stato accusato e condannato a morte. Ci sono molte prove a suo favore e soltanto una testimonianza di un criminale, con tanto di movente per mentire, lo incastra. Nonostante ciò, Walter rischia la morte e il motivo è probabilmente legato più al colore della sua pelle che a un reale coinvolgimento nell'omicidio. Questo è il caso perfetto per Bryan, che cercherà di scagionare l'uomo, mentre il sistema gli rema contro e il razzismo non sembra più così camuffato... PANORAMICA SU IL DIRITTO DI OPPORSI Una carriera interessante, quella dell'attore Michael B. Jordan, uno dei più promettenti della sua generazione, quella nata alla fine degli anni '80. Se Black Panther e Creed sono i suoi lavori più mainstream, più volte ha interpretato un afroamericano vittima di una delle tante ingiustizie sociali che la società americana continua a infliggere. Specie nel primo ruolo che lo fece notare al cinema, dopo la serie di culto The Wire da ragazzino: Prossima fermata Fruitvale Station, diretto da quel Ryan Coogler che poi lo vorrà proprio per Black Panther e i due Creed, sequel della serie di Rocky. Vincitore al Sundance, e premiato a Cannes, il film raccontava gli ultimi giorni di vita del giovane Oscar Grant, ucciso da un poliziotto a Oakland, California, nelle prime ore di capodanno del 2009.
Il diritto di opporsi è un nuovo capitolo di questo doloroso e recente genere in cui il cinema americano sta sempre più esorcizzando ingiustizie e razzismo ancora diffusi nelle forze dell’ordine. Questa volta interpreta un avvocato (Bryan Stevenson) del cuore del sud, in Alabama, che prende in cura il caso di Walter McMillian, un uomo erroneamente incarcerato, fra la fine degli anni ’80 e i primi ’90, per l’omicidio di una donna bianca, interpretato da un attore di riferimento, ma di una generazione precedente, come Jamie Foxx, che per il ruolo ha ottenuto una nomination agli Screen Actors Guild come attore non protagonista.
Michael B. Jordan vive dal 2006 a Los Angeles, dopo essere cresciuto a Newark, New Jersey. Si definisce una persona “spirituale”, provenendo da una famiglia molto religiosa.
È stato per Jordan il primo film con la presenza di un “Inclusion Rider”. Si tratta di una disposizione nel contratto di un attore, o di un regista, che richiede un certo livello di diversità nel cast e nello staff di produzione. Per esempio, il rider può pretendere che una certa proporzione di attori o troupe sia composta da donne, afroamericani, LGBT o disabili.
Il diritto di opporsi è un dramma legale che vede nel cast anche Rob Morgan, Tim Blake Nelson e il premio Oscar Brie Larson. Occasione per lei di tornare a lavorare, dopo Il castello di vetro (2017) con il giovane regista che l’ha lanciata nel panorama indipendente, Destin Daniel Cretton, in Short Term 12, per il quale la Larson vinse il premio per la migliore attrice al Locarno Film Festival 2013.
Il film è tratto dal libro dell’avvocato Stevenson, Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. CURIOSITÀ SU IL DIRITTO DI OPPORSI Il film Just Mercy, che racconta una storia vera, è tratto dal pluripremiato romanzo best-seller autobiografico di Bryan Stevenson. Il film è stato girato quasi interamente nei pressi di Atlanta, in Georgia, con alcune scene anche a Montgomery, in Alabama. FRASI CELEBRI DI IL DIRITTO DI OPPORSI Dal Trailer Italiano del Film: Bryan Stevenson (Michael B. Jordan): È ovvio che il processo è stato costruito su delle bugie!
Bryan Stevenson: Quando prendi un nero e lo metti nel braccio della morte un anno prima del processo, quando ogni prova della sua innocenza viene occultata e chiunque e cerca di dire la verità viene minacciato, non è un processo...non è giustizia!
Walter McMillian (Jamie Foxx): Non vorrà mollare?! Bryan Stevenson: No, signore!
Eva Ansley: Era come guardare un film pieno di gente che annega e non avere un modo per salvarli!
Walter McMillian: Lei non sa com'è da queste parti, a loro non servono le prove!
Bryan Stevenson: La tua vita ha ancora un valore e io farò tutto il possibile affinché non te la portino via! INTERPRETI E PERSONAGGI DI IL DIRITTO DI OPPORSI
Post n°15574 pubblicato il 04 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Dolittle Dolittle è un film di genere commedia del 2020, diretto da Stephen Gaghan, con Robert Downey Jr. e Antonio Banderas. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 106 minuti. Distribuito da Universal Pictures. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Commedia Anno:2020 Attori:Robert Downey Jr., Antonio Banderas, Michael Sheen, Jim Broadbent, Jessie Buckley, John Cena, Harry Collett, Marion Cotillard, Charles De La Tour, Carmen Ejogo, Ralph Fiennes, Selena Gomez, Kumail Nanjiani, Rami Malek, Octavia Spencer, Craig Robinson, Emma Thompson, Tom Holland Paese:USA Durata:106 min Distribuzione:Universal Pictures Produzione:Perfect World Pictures, Team Downey, Universal Pictures TRAMA DOLITTLE Dolittle, il film diretto da Stephen Gaghan, prende ispirazione da una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni '20 del secolo scorso, che avevano come protagonista un uomo che all'improvviso si trova ad avere la capacità di parlare agli animali. La storia è quella di John Dolittle (Robert Downey Jr.) un celebre ed eccentrico veterinario dell'età vittoriana. John ha perso la moglie da sette anni e ora vive in solitudine nella tenuta Dolittle, i suoi animali esotici sono gli unici a fargli compagnia. Le cose cambiano quando la giovane Regina (Jessie Buckley) si ammala gravemente e il dottor Dolittle suo malgrado si vede obligato a partire verso un'isola remota e misteriosa in cerca di una cura. Qui ritroverà entusiasmo e slancio nei confronti della vita, imbattendosi in vecchi rivali e creature meravigliose. Lungo questa avventura Dolittle avrà al suo fianco una giovane assistente (Harry Collett) e un fantastico gruppo di amici animali parlanti, tra i quali un ansioso gorilla (doppiato nella versione originale da Rami Malek), un'oca entusiasta ma poco brillante (voce originale Octavia Spencer), uno struzzo indifferente e freddo (voce originale Kumail Nanjian) che battibecca con un orso polare sempre ottimista (John Cena) e un cocciuto pappagallo (Emma Thompson), il più fidato consigliere e amico fidato di Dolittle. Dolittle è il secondo remake in ordine di tempo di Il favoloso dottor Dolittle (1967), film di Richard Fleischer con un'allora lanciatissimo Rex Harrison, reduce dall'Oscar per My Fair Lady. Il lungometraggio fu tratto comunque da una serie di libri per l'infanzia partita negli anni Venti e scritta dall'inglese Hugh Lofting (1886-1947). La popolarità del personaggio era tale che, dopo la morte di Lofting, furono pubblicati fino al 1955 altri tre libri dedicati al Dottore, utilizzando materiale inedito. L'impatto dei racconti inoltre aveva generato già nel 1928 un cortometraggio animato della talentuosa autrice tedesca Lotte Reiniger, autrice del primo lungometraggio animato della storia del cinema che sia sopravvissuto (Le avventure del principe Achmed, 1926). Dal 1933 al 1934 l'emittente americana NBC aveva inoltre adattato alcune avventure sotto forma di radiodrammi. Nonostante le perplessità della critica, il film con Harrison ottenne due premi Oscar, per i migliori effetti speciali e per la migliore canzone, "Talk to the Animals", scritta da Leslie Bricusse, che si era occupato anche del copione. Richard Attenborough, futuro regista, ricevette un Golden Globe come migliore non protagonista. Dopo una serie animata della DePatie-Freleng (lo studio della Pantera Rosa) tra il 1970 e il 1972, il dottore che può parlare agli animali ha preso oltre vent'anni dopo le fattezze di Eddie Murphy in Il dottor Dolittle (1998) e Il dottor Dolittle 2 (2001): grandi successi da 294 e 176 milioni di dollari, hanno generato altri tre lungometraggi con la figlia del protagonista come personaggio principale, interpretata da Kyla Pratt. I film, a scartamento sempre più ridotto di budget e incassi, sono stati Il dottor Dolittle 3 (2006), Il dottor Dolittle 4 (2008) e Il dottor Dolittle 5 (2009). Girato nel 2018, questo Dolittle rappresenta il primo ruolo di Robert Downey Jr. lontano da Tony Stark, dopo il legal drama The Judge (2014), che l'attore ha anche coprodotto. Diretto e in parte scritto da Stephen Gaghan, il nuovo Dolittle nel 2019 è stato sottoposto a diversi reshoot, a quanto pare a causa di proiezioni di prova foriere di reazioni negative. Dei reshoot si sono occupati Jonathan Liebesman (Tartarughe Ninja) e Chris McKay (Lego Batman). Stephen Gaghan, vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura non originale di Traffic (2000), è stato in seguito regista di Syriana (2005). Tra le voci celebri originali degli animali parlanti, in Dolittle si potranno ascoltare le performance di Tom Holland, Rami Malek, Emma Thompson, Ralph Fiennes, Marion Cotillard, Serena Gomez e Octavia Spencer. Il film si ispira ad una serie di libri pubblicati da Hugh Lofis a partire dagli anni '20 del secolo scorso, già portati al cinema nel 1937, diventando un musical con Rex Harrison. Fino ad arrivare al film di successo del 1997 con Eddie Murphy "Il Dottor Dolittle", a cui è seguito, nel 2001, Il Dottor Dolittle 2.
Le riprese del film sono iniziate verso la metà di febbraio 2018 e le scene non computerizzate sono state girate poco fuori Londra, nel Windsor Great Park, nel nord-ovest del Galles sul Ponte sospeso sul Menai e a Kirkby Lonsdale, in Cumbria. FRASI CELEBRI DI DOLITTLE Dal Trailer Italiano del Film: Lady Rose (Carmel Laniado): Lei è...il Dottor Dolittle!
Dott. John Dolittle (Robert Downey Jr.): Non ci resta che imbarcarci in questo viaggio pericoloso
Tommy Stubbins (Harry Collett): Lei parla con gli animali!
Dott. John Dolittle: È normale avere paura!
Dott. John Dolittle: Ciao Henry! Tigre: Ciao pranzo!
Dott. John Dolittle: Siamo fatti per stare insieme! INTERPRETI E PERSONAGGI DI DOLITTLE
Post n°15573 pubblicato il 03 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Villetta con ospiti Villetta con ospiti è un film di genere drammatico del 2019, diretto da Ivano De Matteo, con Marco Giallini e Michela Cescon. Uscita al cinema il 30 gennaio 2020. Durata 88 minuti. Distribuito da Academy Two. Data di uscita:30 gennaio 2020 Genere:Drammatico Anno:2019 Paese:Italia Durata:88 min Distribuzione:Academy Two Produzione:Odeo Drive Con Rai Cinema E Les Films D’ici TRAMA VILLETTA CON OSPITI Villetta con ospiti, film diretto da Ivano De Matteo, e si svolge in ventiquattro ore, nelle quali viene raccontata la storia di una famiglia borghese, residente in un paesino del Nord Italia. Durante la giornata gli uomini e le donne di questa ricca comunità si intrattengono nei caffé per fare vita sociale e apparentemente nulla sembra turbare la loro tranquilla e benestante esistenza. Di notte, però, prevale il loro lato più oscuro e animalesco, che tinge la piccola provincia dei toni del noir. I sette protagonisti del film si macchieranno dei sette peccati capitali, incarnandoli a perfezione e cadendo quasi innocentemente in un vortice di perdizione e violenza. PANORAMICA SU VILLETTA CON OSPITI Ivano De Matteo, al suo sesto film lungometraggio come regista e sceneggiatore, scritto ancora una volta con la compagna di vita Valentina Furlan, sceglie una "commedia noir" per raccontare una storia borghese ambientata nel Nord Est (il film è stato girato a Bassano del Grappa), che ruota attorno ai sette peccati capitali, rappresentati nei 7 personaggi principali. Non siamo però dalle parti di Seven: uno dei modelli a cui si è dichiaratamente ispirato per le atmosfere è infatti Ascensore per il patibolo di Louis Malle, e in generale ai noir degli anni Cinquanta. De Matteo ha iniziato la carriera come attore, debuttando in Le amiche del cuore di Michele Placido nel 1992. Nel 2002 è stato uno dei protagonisti di Velocità massima di Daniele Vicari e del proprio debutto registico con Ultimo stadio. È apparso nel film di Ettore Scola Gente di Roma e in vari originali televisivi, anche se il suo ruolo più famoso è probabilmente quello di Puma in Romanzo criminale - La serie. Nel nuovo film Villetta con Ospiti, collabora per la prima volta in veste di regista con Marco Giallini, anch'esso sul set di Romanzo criminale nel ruolo del Terribile e con Vinicio Marchioni che nella serie sulla banda della Magliana era Il Freddo. Giallini e Marchioni invece hanno già lavorato insieme anche al cinema nella commedia di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud. Nel loro percorso autoriale di sceneggiatori De Matteo e Furlan spesso prendono spunto da quello che succede nella realtà. Stavolta il tema è quello delle armi e della legittima difesa, partendo, come ha raccontato in un'intervista a Repubblica, da un fatto di cronaca: "Ci aveva colpito un fatto efferato accaduto in un contesto perbene e così abbiamo pensato di raccontare con candore e leggerezza una storia cattiva. L'abbiamo ambientata nel Nordest perché nella provincia ricca c'è più l'idea di difendersi, anche se fatti così succedono ovunque".
Tra gli attori di questo cast corale, nel ruolo della matriarca della famiglia protagonista, c'è la veterana Erica Blanc, apparsa in innumerevoli pellicole e serie tv fin dagli anni Sessanta, che ha lavorato recentemente con Giallini in Rocco Schiavone. La sua badante è invece interpretata dalla rumena Cristina Flutur, Palma d'Oro a Cannes per Oltre le colline di Cristian Mungiu. Nel ruolo di suo figlio c'è il giovane Ioan Tiberiu Dobrica, che ha all'attivo solo un film girato a Bucarest. Anche la trevigiana Michela Cescon è alla sua prima volta con De Matteo: con Erica Blanc, che interpreta sua madre, è apparsa in Cuore sacro e ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'argento per il personaggio della moglie dell'anarchico Giuseppe Pinelli in Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. È stata Marinella in Loro 1 e Loro 2 di Paolo Sorrentino. E dal momento che il cinema italiano è una gran bella famiglia, De Matteo farà un'eccezione tornando a recitare nel film d'esordio di Michela Cescon intitolato Occhi blu, a fianco di Valeria Golino che ha diretto in La vita possibile. CURIOSITÀ SU VILLETTA CON OSPITI Le riprese del film si sono svolte a Bassano del Grappa e a Roma. FRASI CELEBRI DI VILLETTA CON OSPITI Dal Trailer Ufficiale del Film: Voce off: Scusi, dottore, ha chiamato la signora Pilon, si lamenta del dolore all'anca! Dottore (Bebo Storti): Sta vecchia rincoglionita!
Madre di Diletta (Erika Blanc): L'azienda è la nostra e tu la padrona! Non quel terùn de Roma! Diletta (Michela Cescon): È mio marito, mamma!
Commissario Panti (Massimiliano Gallo): Si dice in giro che lei sia un uomo molto amato, che le donne di qui siano molto generose con lei!
Commissario Panti: Questa è una cittadina così piccola, si sa tutto di tutti!
Diletta: Mi fa schifo quell'uomo! Non vedi cosa fa?! Mi fa paura! Giorgio (Marco Giallini): A me invece sei tu che mi fai paura!
Diletta: Certe cose è meglio non dirle, non dirle mai! INTERPRETI E PERSONAGGI DI VILLETTA CON OSPITI
Post n°15572 pubblicato il 03 Febbraio 2020 da Ladridicinema
Aldo, Giovanni e Giacomo e Odio l'estate (guarda la video recensione) stravincono il weekend con 3 milioni di euro e oltre 450mila spettatori, staccando nettamente tutta la concorrenza e prendendo un ideale testimone dalle mani di Checco Zalone. Al secondo posto c'è Dolittle (guarda la video recensione), partito piano ma che ha recuperato tra sabato e domenica, con 2 milioni di euro, mentre completa il podio 1917 (guarda la video recensione), che ottiene 1,5 milioni e sale a 4,3 complessivi. Bene Figli (guarda la video recensione) e Jojo Rabbit (guarda la video recensione), che raggiungono rispettivamente 2,5 e 2,9 milioni complessivi. Me contro te Il film - La vendetta del Signor S rallenta parecchio ma riesce comunque ad arrivare a 9,2 milioni complessivi. Il diritto di opporsi (guarda la video recensione) debutta con 548mila euro, mentre Piccole donne (guarda la video recensione) tocca quota 5,4 milioni.
In coda deludono Judy (guarda la video recensione) e Underwater (guarda la video recensione), che chiudono con circa 312mila e 249mila euro. Colpo di coda domenicale per Tolo Tolo (guarda la video recensione), che riesce a superare i 46 milioni di euro. Fuori dalla top ten Villetta con ospiti con 78.510 euro in 4 giorni. Tra gli altri totali aggiornati Richard Jewell (guarda la video recensione) arriva a 2,4 milioni, Hammamet (guarda la video recensione) a 5,6, Jumanji: The Next Level (guarda la video recensione) a 12,3, mentre 18 Regali (guarda la video recensione) passa i 3 milioni.
Box office in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (-9,4% ma era uscito Dragon Trainer) ma in netto saldo attivo dal 1 gennaio (+34,3%). Questa settimana l'uscita forte è Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn.
Bad Boys for Life domina senza problemi il weekend americano più loffio degli ultimi mesi a causa del Superbowl, con un incasso di 17,3 milioni per un totale di 147 milioni. I 200 dovrebbero essere praticamente certi. Reggono bene 1917, che arriva a 118 milioni e Dolittle, che ottiene quasi 8 milioni e sale a 55. Male le due new entry della settimana: Gretel & Hansel chiude quinto con 5,7 milioni, Rhythm Section appena nono con 2,9 milioni. Restano in top ten Jumanji: The Next Level, che arriva a 290 milioni e Star Wars: L'ascesa di Skywalker (guarda la video recensione) che tocca quota 507 milioni. La prossima settimana arriva Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, che straccerà qualsiasi concorrenza e che potrebbe fare segnare il primo debutto con più di 100 milioni del 2020.
A livello mondiale L'ascesa di Skywalker supera Aladdin (guarda la video recensione) e si avvicina a Joker (guarda la video recensione) e Toy Story 4 (separati da appena 2 milioni di dollari), che potrebbe essere superati entro la fine del mese di febbraio. Difficile che il film Disney possa andare molto oltre. Jumanji: The Next Level si avvicina a soli 6 milioni da Fast & Furious - Hobbs & Shaw (guarda la video recensione), che dovrebbe essere superato entro la fine del prossimo weekend. Bad Boys for Life sale a 290 milioni di dollari, mentre Dolittle è a quota 126 milioni. Con i suoi 50 milioni di dollari incassati, Tolo Tolo è ancora al terzo posto dei miglior incassi mondiali del 2020.
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Inviato da: Mr.Loto
il 28/03/2022 alle 11:57
Inviato da: Mr.Loto
il 15/10/2020 alle 16:34
Inviato da: RavvedutiIn2
il 13/11/2019 alle 16:33
Inviato da: surfinia60
il 11/07/2019 alle 16:27
Inviato da: Enrico Giammarco
il 02/04/2019 alle 14:45