Creato da: ROBYVOLANTE il 31/01/2013
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Karagnanj Cantina Tondini Vermentino di Gallura D.O.C.G.

Post n°37 pubblicato il 18 Giugno 2013 da ROBYVOLANTE
Foto di ROBYVOLANTE

Col caldo va bevuto freschissimo (6 gradi)...

Karagnanj Cantina Tondini Vermentino di Gallura D.O.C.G.

 

Cantina: Tondini - Regione: Sardegna - Anno: 2012 - Capacità: 0,750 L - prezzo €. 14,00

 

Nell'estremo lembo nord-orientale della Sardegna, la"Gallura", si produce questo gradevole vino bianco ottenuto da uve del vitigno Vermentino. Questo vitigno è conosciuto e coltivato, più o meno intensamente, in tutti i territori costieri mediterranei dalla Spagna fino alla Liguria e in molte isole. La sua origine è probabilmente spagnola.

La Cantina Tondini nasce nel 2004, su un’estensione di circa 20 ettari coltivati per la maggior parte a Vermentino. siamo nella zona della DOCG nell’alta Gallura, colline tra i 300 e i 400 m. s.l.m. caratterizzate dalle forti escursioni termiche. L’azienda è gestita dai giovani componenti della famiglia con il solo obiettivo di produrre vini di grande qualità.

 

Caratteristiche organolettiche

Colore: giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli.
Odore: profumo sottile intenso, delicato.
Sapore: alcolico, morbido, retrogusto leggermente amarognolo.

 

Abbinamenti e temperatura di servizio E' vino indicato come aperitivo (va servito molto freddo a 6°C) e diviene eccelso se abbinato a creme di pollo o di funghi, a piatti di piatti di pesce arrosto, crostacei, molluschi e frutti di mare, risotti e paste con sughi marinari, frittate e pecorino sardo dolce. Temperatura di servizio: 8° - 10°C.

 
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Strozzapreti vongole e ceci

Post n°36 pubblicato il 12 Giugno 2013 da ROBYVOLANTE
 
Foto di ROBYVOLANTE

Strozzapreti vongole e ceci

Una bella ricetta romagnola, neppure tanto pesante  ;))

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di strozzapreti
500 gr di vongole
due spicchi d'aglio
un rametto di rosmarino
300 gr di ceci
3 cucchiai di passata di pomodoro
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e pepe q.b.
peperoncino q.b.
un bicchiere di vino bianco

 

Preparazione:

In una padella si schiaccia l'aglio in camicia con un po' di olio extravergine d'oliva; si aggiungono le vongole e si copre per farle aprire irrorandole con un bicchiere di vino bianco. Una volta pronte si sgusciano e si mettono da parte.

In un altra padella si scalda un po' di olio, si aggiunge un'altro spicchio di aglio in camicia, il peperoncino e un piccolo rametto di rosmarino. Si aggiungono i ceci, precedentemente lessati, si fanno rosolare ed insaporire salando e pepando. Si aggiungono tre cucchiai di passata di pomodoro e un po' di acqua e si continua la cottura per circa 10-15 minuti. Una volta cotti i ceci si aggiungono alle vongole.

Infine lessare gli strozzapreti in abbondante acqua salata e poi si trasferiscono nella padella con la salsa, si saltano e si servono nei piatti da portata

 
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Lagrein Muri Gries 2009

Post n°35 pubblicato il 30 Maggio 2013 da ROBYVOLANTE
 
Foto di ROBYVOLANTE

Un ottimo vino di un’ottima cantina ieri sera….

Cantina: Muri Gries  - Regione: Italia, Alto Adige -  Anno: 2009 - Capacità: 0,750 L -  prezzo €. 19,00

Uvaggio: 100% Lagrein

Vinificazione

Le uve vengono diraspate e fermentate a temperatura controllata (28-30° C) in contenitori d’acciaio e cemento dove avviene la fermentazione malolattica. Affinamento in fusti di rovere di varia capacità e anche in vasche di cemento per almeno 6 mesi.

Note sensoriali

Il Lagrein è un vitigno autoctono dell’Alto Adige e si presenta in un colore rosso rubino e rosso granata intenso, con un gradevole profumo di viole e more. Il gusto è pieno, avvolgente di buona struttura. Note di degustazione: Vino rosso rubino intenso, con succose note di ciliegia ed eleganti speziature di pepe rosa e noce moscata. Il gusto morbido e ricco con tannini vellutati e finale piacevolmente erbaceo.

Abbinamento

Il Lagrein si abbina con cacciagione, carni rosse e formaggi stagionati. Provatelo con una caciottina piccante o un pecorino.

 

 
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involtini di carne alla messinese

Post n°34 pubblicato il 21 Maggio 2013 da ROBYVOLANTE
 
Foto di ROBYVOLANTE

involtini di carne alla messinese

 

Le mie origini sono sullo Stretto, quello con la s maiuscola, e questa è una tipica ricetta dello Stretto

 

400 gr di carpaccio di manzo

150 gr di pangrattato

olio (circa 50 gr)

prezzemolo

origano

100 gr di provola o scamorza

Sale, pepe

 

In una ciotola mettere il pangrattato, l'olio, il prezzemolo e l'origano tritati e il pepe e il sale, mescolate accuratamente il tutto con un cucchiaio di legno, aggiungendo ancora un po’ d’olio se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto, deve essere bello compatto.

tagliare la provola a tocchettini piccoli.

adesso da ogni fetta di carne ricavare 3-4 fettine piccoline (dipende dalla grandezza)

mettere al centro un pochino di pangrattato condito e il quadratino di provola.

infilzare nello stuzzicadenti, ripassateli nel pangrattato e tenere da parte

io ne ho messi 2 in ogni stuzzicadenti, ma si possono usare gli spiedini lunghi e metterne anche 6.

scaldare la padella con la griglia (o una padella normale) e cuocere da tutti e 2 i lati.

In alternativa si possono cuocere su una graticola su un bel fuoco vivo, diventano molto molto più gustosi. O anche al forno, ma questa è l’ultima soluzione da adottare.

Fatemi sapere.

 
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Pecorino marcetto

Post n°33 pubblicato il 20 Maggio 2013 da ROBYVOLANTE
 
Foto di ROBYVOLANTE

Pecorino marcetto

Castel del Monte (L'AQUILA ) - ABRUZZO

Come tutti sanno ho lungamente frequentato l'Abruzzo e ho acquisito conoscenze gastronomiche di tutto rispetto in quella terra così varia.

Oggi parliamo di formaggio.

E' un formaggio pecorino dall'odore forte e penetrante, di sapore decisamente piccante, cremoso, di colore giallo oro. Deve le sue caratteristiche allo sviluppo, durante il periodo di stagionatura, di larve delle mosca Piophila casei. Un tempo prodotto nelle aree interne di tutta la regione, attualmente la zona di maggior produzione è quella di Castel del Monte, in provincia di L'Aquila.
Viene utilizzato latte delle razze Gentile di Puglia, Sopravissana, Comisana, Paglíarola, Sarda o di incroci delle stesse; oggi si utilizzano anche altre razze ovine.
Il cacio marcetto è un recupero del formaggio che altrimenti sarebbe andato a male; visto l'abbandono della pastorizia avvenuta negli ultimi anni, oggi lo si trova come prodotto tipico per uso familiare solo in pochi paesi dell'entro terra Abruzzese.
Durante la fase di maturazione del pecorino, quando può essere ancora presente del siero, forme non ancora ben stagionate o con presenza di crepe sulla crosta possono essere attaccate dal dittero che vi depone le proprie uova. Comincia così, con lo sviluppo delle larve, un processo di degradazione a carico soprattutto delle proteine. La pasta diventa così cremosa e piccante. Quando il fenomeno interessa tutta la pasta, la forma viene esposta all'aria o avvolta in teli bianchi per permettere l'allontanamento delle larve.
La crema viene quindi riposta in recipienti di terracotta o vetro per essere consumata tal quale o omogeneizzata con altro formaggio.
Il suo gusto particolarmente piccante è la caratteristica predominante di questo formaggio che lo rende un prodotto molto particolare e per veri estimatori, che non è utilizzabile per condimenti o preparazione di cibi perché ha un sapore forte e particolare, quindi sarebbe predominante su tutto.
Viene generalmente consumato con pane fresco, bruschette o come crema in piatto, abbinato ad un Rosso di Montepulciano.

 
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