Creato da cuoredigabbiano il 29/05/2007

Adiacenze

Nelle adiacenze dell'anima...Pensieri, immagini, emozioni ed altro...

 

 

« Alba sul mareThinking Blogger Award »

Un filo di rossetto e via

Post n°65 pubblicato il 20 Dicembre 2007 da cuoredigabbiano


Carla ascolta il silenzio, lì dove scivolano i pensieri provenienti da viaggi lunghi e faticosi. Quel silenzio che sembra rompere i timpani dell’anima.
Da quando il suo compagno l’ha lasciata, il tempo trascorre lento. Con passo felpato avanza nel labirinto tondo delle ore scandite da lancette dure a muoversi su quel piatto polveroso e ruvido, attaccato dietro la porta della sua anima.
Le manca proprio quell’uomo o la compagnia di un uomo? Non era mai riuscita a stare da sola, né a mantenere un rapporto per lunghi periodi. E finita una storia, Carla ne cercava subito un’altra. Una sorta di dipendenza dall’uomo. Ne aveva sete e fame. Da qualche parte nascosto c’era il sogno di un grande amore. Quel sogno che cresce parallelamente al tuo corpo, alla tua anima. Sta lì, a volte lo curi, altre volte lo ignori, ma è sempre lì pronto ad affacciarsi quando lo invochi per aiutarti ad andare avanti, e darti la forza di rischiare. Di vivere, nonostante tutto, tra i meandri di rapporti che scivolano su letti ora tortuosi, ora lineari, insidiosi o sinceri.
Carla è di nuovo sola nella sua stanza affollata da ombre minacciose. Ne ha paura. Come una bambina si stringe forte, simulando quella posizione fetale in cui ci si sente al sicuro, protetti dal mondo esterno. Quel silenzio rumoroso le ricorda un episodio lontano, una tragedia di molti anni prima, ma così vicina da sentirne forte, nelle viscere, gli echi dolorosi.
Diciotto anni prima sua sorella era volata via. Chissà dove. Luisa era più piccola di un paio d’anni. Era una ragazza timida e introversa, debole. Il suo unico interesse era stato lo studio. Diplomata in ragioneria col massimo dei voti, grazie alle ore trascorse sui libri, si era impiegata a soli 20 anni nel Banco di Roma. Non aveva amici, non usciva, non andava a cinema o a prendere un gelato con un’amica. Qualche volta Carla aveva tentato di tirarsela dietro, ma lei rifiutava duramente. Quando Carla tentava di parlare con la sorella, questa ascoltava e si raccontava poco, qualche cenno, qualche parola. E tutto quello che sapeva della sorella, Carla l’aveva intuito giorno dopo giorno. Non l’aveva mai sentita amica, e forse neanche sorella. Carla aveva cercato di convincere la madre a rivolgersi ad uno psicologo. Ma la donna, vittima di quella mentalità che vuole lo psicologo come medico dei pazzi, si era sempre rifiutata.
“Lascia stare Carla, vedrai crescerà. E’ timida, ma lavorando, lottando nella vita, imparerà pian piano a reagire, ad uscire dal suo guscio.”. E finiva lì. Ma forse in cuor suo era anche lei preoccupata.
Carla osservava la sorella, cercava di capire, di parlarle. Forse era la paura di non essere all’altezza, si sentiva inferiore chissà per quale motivo e non aveva fiducia negli altri…Chissà quali esperienze viveva. A volte capita che, pur vivendo sotto lo stesso tetto, non si sa molto dei propri familiari. Come trascorrono le loro giornate fuori casa, se ridono, se hanno una vita sociale, se stanno bene in mezzo agli altri. Nella sua famiglia ognuno raccontava poco di se stesso. Non sempre si stava a tavola tutti insieme, non avendo tutti gli stessi orari. E quando capitava, c’era il telegiornale che zittiva anche chi aveva voglia di parlare.
Carla ricorda i primi mesi di lavoro della sorella. Era diventata più taciturna, più nervosa. Sicuramente per un tipo come lei era difficile l’inserimento in un ambiente di lavoro. Ma non immaginava fino in fondo le problematiche della ragazza. La vedeva assorta nei suoi pensieri, seduta su una poltrona vicino alla finestra. Da lì guardava il mondo con occhio sospetto, sofferto. Sempre più sofferto. Carla capiva che sua sorella stava sempre più male. Ma Luisa non voleva parlarne.
Cominciò a sentirla piangere di notte, in silenzio senza far troppo rumore. E Carla ne soffriva. “Forse le passerà, come dice la mamma. Reagirà. Di fronte ad un problema dopo il primo momento di riflessione dolorosa, poi si è costretti a reagire”. E Carla sperava in questo, perché non sapeva proprio come aiutarla.
E arrivò la reazione. Un mattino di quella maledetta primavera. Luisa era volata via, lasciando sul pavimento sotto la finestra le sue ciabattine rosa, quelle che Carla le aveva regalato per il suo 21° compleanno. Aveva deciso di volare in un altro mondo. In questo si sentiva fuori posto, inadeguata, a disagio.
Carla aveva trascorso giorni, notti, mesi e anni a cercare di capire quel gesto. A cercare di capire se e dove aveva sbagliato. Avrebbe potuto aiutarla? E come? Spesso durante futili litigi aveva incolpato la mamma di non aver saputo capire sua figlia. Aveva cercato di trasferire su quella donna, già sofferente, anche i suoi sensi di colpa. Ma tutti ormai vivevano, senza parlarne, il dolore per non aver saputo aiutare Luisa. La piccola, dolce, timida Luisa.
Questo senso di colpa Carla lo portava con sé. La condizionava nei suoi rapporti. Da allora aveva cominciato ad essere troppo oppressiva, sospettosa, materna nei rapporti con gli altri. E aveva paura della solitudine.
Carla piange ora, rompendo così quel silenzio rumoroso. Piange la morte della sorella, la sua morte.
Piegata su se stessa, come un gatto d’inverno acciambellato su un giaciglio di fortuna per ripararsi dalla pioggia e dal freddo, urla il suo dolore.
All’improvviso si alza. Va in bagno, fa una doccia fredda, quasi a voler levare le impronte degli angeli in volo. S’infila un abitino che mostra il suo bel corpo, quello che Luisa le aveva sempre invidiato. Mette un paio di scarpe col tacco a spillo. Scioglie i suoi morbidi capelli biondi, passa sulle labbra un filo di rossetto per dare luce al suo viso triste e via. Chiude dietro di sé la porta, lasciando la Carla vittima al buio. Mentre lei s’infila nel buio della città alla ricerca …di Luisa.

Maria

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

SONO QUI CON ALCUNI RACCONTI...

Per ordinare: Ucronie per il terzo millennio

Per ordinare: Es temporanea

Per ordinare: L'angolo fatato (libro di fiabe per bambini)

Per ordinare: La natura della notte

 

 

 

FRAMMENTI DI ME

Mariauna (clicca)

 

 

counter

 

 

FACEBOOK

 
 

AREA PERSONALE

 

LE SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO, SECONDO ME.

La grande muraglia cinese

Machu Picchu, Perù

Le piramidi egizie

Le cascate Victoria in Zambia-Zimbabwe

Venezia

Il Grand Canyon

Le Piramidi Maya in Centro America

 

ULTIMI COMMENTI

Un caro saluto. Marittiello
Inviato da: pensieroinespresso
il 19/10/2009 alle 20:28
 
E' venuto l'autunno! ^_^
Inviato da: LadyAileen
il 10/10/2009 alle 13:13
 
ciao una nuova e migliore primavara ... baciii
Inviato da: shine_out
il 07/01/2009 alle 23:20
 
Buongiorno Maria,Mancano poche ore...dunque unBUON NATALE E...
Inviato da: Mario939
il 23/12/2008 alle 11:11
 
Come mi manca la tua amicizia. I tuoi commenti erano un...
Inviato da: carmen46c
il 18/10/2008 alle 08:51
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

BLOG DEL GIORNO - RINGRAZIO LIBERO E TUTTI.

20/08/2007                                                                                                           Adiacenze 

Quando le emozioni parlano                                                                               con la voce del cuore

27/09/2007                                                                                                      Adiacenze

Stagione che "conduce tra                                                                                          colori e profumi...

 

ULTIME VISITE AL BLOG

soniaren77sabbia_nel_ventorataplanepsicologiaforenseClaudya81valuzzellabal_zacbrunabissristorantemesamiserre47.relunanaylahamed6doublelleveritierodgl0marikri
 

ALCUNI DIPINTI DI ALBERTO

 

COPYRIGHT

--------------------------------------

POESIE E TESTI INSERITI NEL
BLOG SONO TUTELATI DAI
DIRITTI D'AUTORE
--------------------------------------
Il materiale fotografico
contenuto nel blog
è distribuito liberamente
su internet.
In caso di violato copyright
contattatemi e saranno rimossi.
 

PENSIERI

Vorrei condurre i miei passi
sotto la pioggia
sentirla goccia a goccia
insinuarsi nella mia malinconia.

 
 

DONNA E ARTE

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963