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Mare nostrum
Post n°230 pubblicato il 22 Aprile 2015 da giovannatilocca
Anche se l'homo sapiens ha creato stati con confini e barriere non vi è nulla che riesca a fermare chi non ha più niente da perdere. Gli antichi romani le hanno escogitate tutte per impedire agli "extraimperium" di penetrare all'interno del loro bengodi. Sappiamo tutti come è andata a finire. Adesso in quel grande piccolo mare che è il Mare Nostrum si scontrano le due coste europea e africana e come nessuno può fermare i movimenti delle zolle che alla fine riuniranno i due continenti così il flusso umano continuerà, perché è naturale. Se riuscissimo ad allontanarci un po' dal nostro spazio-tempo vedremmo molto chiaramente che non si può intervenire per modificare il processo che è stato avviato con l'accumulo di ricchezze da parte dell'Europa a scapito di altri popoli. Fa un po' sorridere sentire che c'è chi pensa di bloccare gli africani con la violenza. Fa sorridere perchè si capisce che dietro c'è sempre la mentalità dell'europeo che crede ancora di avere la supremazia e la possibilità di volgere le situazioni a proprio favore. Oltre a ciò, la politica che propone la violenza, tutto è fuorché politica. La globalizzazione va avanti, con quello che ci piace ma anche con ciò che ci dà fastidio. E in quel ribollire di onde e di flutti che è la storia noi possiamo fare veramente molto poco per governare la rotta. E se fossimo stati noi a voler fuggire dall'Europa per andare in Africa? |
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