Creato da giovannatilocca il 05/05/2010

Evoluzione

Società a confronto

 

 

La disperazione cresce

Post n°186 pubblicato il 04 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Hanno un intuito i nostri politici! Rimango a bocca aperta quando li sento parlare. Hanno fatto un governo per le emergenze e naturalmente si comportano proprio come quando la casa brucia. Il  paese crolla e loro litigano per le poltrone, litigano per l'Imu, non si fanno mancare niente di ciò che caratterizza un pollaio. Solo che i polli siamo noi. A quando le nuove elezioni? Quando potremo tornare alle urne per rinnovare la fiducia a questi fior di politici? Naturalmente con il porcellum, perché della legge elettorale non si parla proprio.

Ahò, sveglia! Liberatevi della sindrome della bella addormentata nel bosco prima di trovarvi in mezzo ad una strada. Ricordate che in quanto cittadini abbiamo diritto alle risorse del paese, abbiamo diritto a condurre un'esistenza dignitosa. E la prima dignità è liberarci dai parassiti che stanno depredando il paese per il loro bengodi. Dobbiamo affidare le casse dei nostri soldi a cittadini di buon senso onesti e fidati (ne conoscerete qualcuno) che rimangano in carica per cinque anni e poi via! "Sempre uno non si può" dicevamo da bambini quando giocavamo ad inseguire. Il potere appartiene al popolo e il popolo può fare piazza pulita con il voto. Lo abbiamo capito?

Intanto la cronaca parla di suicidi. E' solo ciò che emerge da una massa di disperazione che cresce, si dilata, si insinua nella popolazione abbandonata che rinuncia ai propri diritti dando campo alle prepotenze di questi luridi personaggi ai quali abbiamo affidato i nostri soldi.

La città è tappezzata da cartelli Affittasi, Vendesi. Vedo giovani che aprono attività probabilmente con le liquidazioni dei genitori e se penso a tutte le spese che devono affrontare mi viene il freddo. L'affitto, l'INPS, i leasing perché non ci sono i soldi per pagare tutte le attrezzature in contanti, e i mille balzelli che comuni, province, regioni, stato, si sono inventati per lucrare sul lavoro. Abbassano i prezzi per cercare di farsi una clientela. Poi vedi la serranda abbassata, il cartello Affittasi, e il cuore si stringe. Che fine avrà fatto? Pieno di debiti, disperato, allo sbando. Si deve andare alla Caritas?

Non ho più nulla da aggiungere, sono senza parole. E la disperazione cresce.

 
 
 

Il paese brucia!

Post n°185 pubblicato il 03 Maggio 2013 da giovannatilocca
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Fino a quando saremo in grado di sopportare lo stritolamento al quale siamo sottoposti dal potere? Ci troviamo in uno stato di ansia generale, ci sentiamo minacciati da oscuri eventi, ci accorgiamo che sta per accadere qualcosa di grave e non riusciamo a vedere niente davanti a noi. E' un'inquietudine diffusa, un malessere profondo che toglie la lucidità di concepire un domani. Anche perché abbiamo capito che ci aspetta solo il peggio e a quel peggio non vogliamo neppure pensare. Siamo paralizzati da oscuri presagi, siamo angosciati da questo vagare nella nebbia di un paese che non sentiamo più il nostro, stiamo perdendo le nostre certezze e ci troviamo in oscure situazioni senza più via d'uscita.

Mi sembra di essere una naufraga, sto per annegare, tendo le mani, ma i sopravvissuti sulla barca mi respingono, mi scacciano con i remi, e non ho più speranza di salvarmi. Annego nella completa indifferenza di chi mi ha fatto naufragare.

Avete visto quanto il governo si preoccupa di noi? Non credo che riusciremo a salvare qualcosa, perché qui non si fa altro che perdere tempo. In momenti nei quali l'ossigeno scarseggia loro continuano a respirare a pieni polmoni mentre noi boccheggiamo. Mi sento come se dovesse scoppiare una guerra, e percepisco con rabbia tutta l'incapacità, la malafede, l'ineluttabile colpevole inerzia di quei farabutti che decretano la morte del paese per estrema ignavia.

Fuori tutti! Il paese brucia! Fuori tutti prima che sia troppo tardi! Cacciamoli una volta per tutte, mandiamoli a casa (loro hanno una casa!) e riprendiamoci la vita!

 
 
 

Pacta sunt servanda

Post n°184 pubblicato il 01 Maggio 2013 da giovannatilocca
 
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Contratto: patto che si sottoscrive tra due parti in piena libertà per stabilire un accordo. Pacta sunt servanda, dicevano i latini, che di accordi se ne intendevano. Se una delle due parti straccia il contratto unilateralmente è chiaro che sta agendo fuori dalle regole del vivere comune.

Ci meravigliamo dunque se il M5S attua l'espulsione di chi  non osserva le regole? Una regola può essere non condivisa, e allora la si discute, la si critica, la si cambia, ma finché c'é bisogna rispettarla. Socrate insegna. 

Se poi non si è d'accordo con le regole del contratto nessuno è obbligato a sottoscriverlo. I furbetti non piacciono a nessuno.

 
 
 

Non hanno sensi di colpa

Post n°183 pubblicato il 30 Aprile 2013 da giovannatilocca
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A questo punto mi chiedo chi ricatta chi, perché non mi spiego in altro modo le enormità che stanno accadendo nei palazzi. Sapremo mai i retroscena che costringono questi individui a fare patti scellerati, a insistere su scenari incredibili, a distruggere il paese senza il minimo senso di colpa?

Adesso avete capito perché Bersani non voleva fare il governo con il PDL? Ma io mi chiedo: perché hanno voluto un aborto di governo anziché andare al voto dopo aver fatto la legge elettorale? Perché si è tanto insistito per un governo che non poteva in nessun modo nascere? Perché? Qualcuno me lo sa spiegare?

 
 
 

Quali primarie ha vinto Letta?

Post n°182 pubblicato il 29 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Via le armi! Non è con la violenza che i cittadini riusciranno ad ottenere qualcosa. Piuttosto alle prossime votazioni se sentirete l'irresistibile tentazione di votare per PD o per PDL fatevi ingessare le mani per due giorni. Dobbiamo cambiare il sistema e per ottenere equa distribuzione delle risorse ai cittadini dobbiamo far sì che le casse dello stato vadano in mano a persone di specchiata onestà che restino in carica per non più di 5 anni o al massimo per 10 anni (ma non lo consiglio), e che percepiscano lo stipendio di un impiegato statale dirigente con trasferte da impiegati statali dirigenti, ove è già implicito che siano definiti dei tetti al ribasso per tali retribuzioni.

Se disgraziatamente qualcuno dei "politici" dovesse avere dei danni in conseguenza ad attentati, diventerebbe subito un martire e l'accanimento contro la popolazione si centuplicherebbe. Non vi basta il fatto che siamo già schiacciati e vilipesi da questi farabutti?

Ma vi rendete conto che i PD sono andati a votare per le primarie, hanno sganciato 2 euro, e poi il governo lo ha fatto uno che non era neanche in elenco? Mai con il PDL. Detto fatto, ecco il governo con il PDL con gran goduria di Berlusconi. Non vi bastano ancora le prese per i fondelli? Volete soffrire? Vi hanno accontentato e continueranno a farlo. Ci stanno martirizzando con la loro arroganza. Si doveva fare un governo di scopo con il fine di approvare una legge elettorale e possibilmente rivedere la struttura del parlamento. A giugno si doveva tornare al voto con la nuova legge per cercare di chiarire chi era legittimato a fare il governo. Invece hanno fatto solo i loro porci comodi, e se ne fregano dello stato di angoscia e sofferenza della popolazione, non vedono la distruzione del tessuto produttivo della nazione, non si accorgono del degrado nel quale vengono abbandonate le meravigliose risorse e ricchezze italiane.

Siamo in mano a dei veri e propri Attila, flagelli di Dio, dove passano loro non cresce più filo d'erba.  

 

 
 
 

Stiamo perdendo tempo

Post n°181 pubblicato il 28 Aprile 2013 da giovannatilocca
 
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1. Il governo  ottiene la fiducia. Lavora come può, nei limiti delle convenienze personali e della demagogia verso le emergenze. Imbambola gli italiani che pensano che davvero ci sia qualcosa di nuovo. Fa una legge elettorale ora pro me, e quando Berlusconi capisce che è arrivata l'ora, toglie la fiducia e si torna a votare. A questo punto il PDL  prende la maggioranza e fa il bello e il brutto tempo.

Variabile: il M5S fa un'opposizione seria e puntuale, disturba il malaffare, e allora li si potrà accusare di disfattismo.

2. Il PDL prende da subito in mano la situazione, lavora per il settore "processi di Berlusconi" attua provvedimenti demagogici per le emergenze economiche, e manda il paese nel completo caos.

Ma dove pensano di trovare i soldi questi personaggi che non si vogliono schiodare dal loro status? Li spremeranno ancora da noi? Questa gente non ha la forma mentis per capire che bisogna veramente fare una svolta e lavorare duramente per cambiare il sistema. Stiamo perdendo tempo, perdendo lavoro, perdendo imprenditori, perdendo giovani. Il paese va rivoltato, bisogna ripulirlo dal malaffare e da tutti quegli elementi che impediscono un'economia mirata alla distribuzione equa delle risorse in modo che tutti possano avere il minimo per vivere dignitosamente. Non hanno la più pallida idea della situazione vissuta da tanti italiani, non sono in grado di capire.

Nessuno ha mai parlato del fenomeno "astensione". Ma significherà qualcosa se in Friuli Venezia Giulia il 50% non è andato a votare? Chi è stato eletto ha il consenso del 20% degli elettori e l'80% non è d'accordo.

Ma come ve lo dobbiamo far capire? Via tutti! Lasciate il posto a chi vive la vita vera e comprende i bisogni dei cittadini. Tanto noi lo sappiamo. La "crisi" non finirà e il governo ha solo il compito di aiutare i cittadini a sopravvivere. E questo governo non è in grado nemmeno di intuirlo.

 
 
 

Reddito di cittadinanza 2

Post n°180 pubblicato il 27 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Son convinta che collegare un'attività al reddito di cittadinanza sia una strada percorribile. Si otterrebbero così numerosi risultati: chi lo precepisce non può allo stesso tempo fare altri lavori e "truffare" lo stato; l'attività prende il posto del  non far niente, oltremodo nocivo; si valorizzano le competenze delle persone; si dà la possibilità di fare nuove esperienze e di accumulare competenze.

Basterebbe che gli aventi diritto elencassero tutte le loro competenze e preferenze. A quel punto si potrebbero creare dei gruppi, sempre sfruttando il reddito di cittadinanza, per organizzare il lavoro. Ho già suggerito alcuni settori: sorveglianza della pulizia e del decoro di città, spiagge, boschi, parchi pubblici, etc. Che cosa significa? Gli incaricati possono controllare che le persone rispettino le regole, che i padroni dei cani facciano il loro dovere, che non si sparga la spazzatura in ogni dove. Come? Semplicemente richiamando con modalità del tutto civili coloro che trasgrediscono, senza alcuna minaccia né sanzione. Credo che il semplice controllo sia già un deterrente per i cattivi comportamenti. Si può poi offrire un servizio agli anziani o a coloro che hanno delle difficoltà, alle madri che lavorano, a tutti quelli che richiedono un supporto qualsiasi. L'elemento vincente è far svolgere attività scelte per le quali si ha già una preparazione da mettere in pratica e sviluppare.

I risultati dipendono sempre dalla piena accettazione e dalla convinzione di svolgere un'attività utile ed apprezzata. E' ora di cambiare mentalità, di capire che non dobbiamo aspettarci tutto dallo stato, ma di offrire anche noi qualcosa in cambio.

 
 
 

La patria è di tutti

Post n°179 pubblicato il 25 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Che cosa me ne frega se Amato fa la beneficenza con i soldi che ruba dallo stato? La parola beneficenza deve sparire sostituita dalla parola diritto a ricevere la parte di risorse che ci spetta in quanto cittadini italiani e abitanti di questo mondo. E' ora di mettere un tetto alle pensioni e agli stipendi. Quanto serve ad una persona per vivere decorosamente? Con 1500 euro si vive più che decorosamente. Vogliamo riconoscere che alcuni incarichi richiedono una dedizione particolare, degli orari più estesi, delle responsabilità più pesanti? Ok. Vogliamo riconoscerlo? Diamo a costoro fino a 4500 euro al mese, ma non un centesimo di più, e le pensioni non devono in nessun caso superare i 3000 euro al mese, sia pure il capo dello stato. Ne soffrirà il mercato del lusso? E' forse meglio che ne soffrano le famiglie che perdono la casa, gli imprenditori che si suicidano, i giovani che non riescono ad avere una loro vita autonoma? Qui bisogna fare delle scelte. Quando le risorse diminuiscono non si taglia il necessario, ma il superfluo. Questo succede in un sistema economico sano. Noi viviamo in un sistema economico totalmente fuori sintonia con i bisogni delle persone. C'è un accumulo di ricchezze letale che stravolge i mecanismi della distribuzione delle risorse. Avete mai visto un animale che accumula cibo con la consapevolezza che lo farà andare a male? Quando i predatori si sono saziati lasciano il resto del cibo agli altri, non se lo portano via. L'uomo ha stravolto questo meccanismo e attua accumuli di ricchezze incredibili che privano i suoi simili del necessario. Il punto cruciale è proprio questo: privano gli altri del necessario. E non se ne rendono neanche conto, non lo vedono, non lo sentono, fanno finta di niente. Poi fanno la beneficenza. Ma, caro Amato, ti piacerebbe vivere di beneficenza?

Adesso il problema è: come dobbiamo fare per affidare le casse dei nostri soldi a persone sicure, di buon senso, che li spendano in maniera oculata ed equa? Questa è la domanda. Risposta: prima di tutto dobbiamo liberarci dai malfattori. Come possiamo fare? Non li votiamo più, semplice.  Non votiamo più le persone malate che vanno ricoverate in case di cura per disintossicarsi dalla dipendenza da potere e da denaro pubblico. Votiamo cittadini che conosciamo personalmente come persone equilibrate e sensate che restino al potere per cinque anni e boh, percependo lo stipendio di un impiegato statale, con rimborsi di trasferta come gli impiegati statali. Abbiamo questo potere, possiamo pretendere equità. Spero proprio che, oltre a Grillo, qualcun altro si prenda carico di portare avanti un programma politico serio, che serva a tutti per riequilibrare la situazione prima che succeda di peggio. Fuori il PDL, il PD, e tutti coloro che non vogliono mollare la cassa. Che cosa aspettiamo? Le prossime votazioni devono essere decisive per aiutare il paese ad essere la patria di tutti.

E non fateci anche oggi i discorsi sulla libertà con parole retoriche e melense. Basta parole! Vogliamo provvedimenti che consentano a tutti i cittadini una vita libera dal bisogno e soprattutto dalla beneficenza di Amato. Se tu prendessi 3000 euro al mese i cittadini non avrebbero bisogno della tua beneficenza!

 
 
 

Homo strafottensis populi, una specie protetta

Post n°178 pubblicato il 24 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Abbiamo creato dei mostri! Ormai sono persone irrecuperabili, riescono a sopravvivere soltanto in strutture protette come il parlamento e il governo, con il nutrimento di decine di migliaia di euro al mese. E' una nuova specie di homo, è l'homo strafottensis populi, e sembra una specie resistente al voto popolare.

In Trentino il 50 % degli elettori ha dichiarato di non voler essere rappresentato da questa specie, ma loro vanno avanti imperterriti. Se la storia ci ha insegnato qualcosa sappiamo che dopo la repubblica a Roma si è instaurato l'impero. E non è che non ci abbiano provato: hanno perfino ucciso Giulio Cesare. Dopo i Comuni nelle città italiane del Rinascimento si sono insediati i Signori e anche lì la lotta non è mancata. Purtroppo arriva il momento nel quale la democrazia si inceppa, non garantisce più pluralità e attenzione al popolo, e allora il popolo si abbandona a coloro che, in cambio di disciplina e ordine, impongono la loro tirannide.

Occorrerebbe trovare dei meccanismi correttivi della democrazia. Non è democratico un sistema che non si ricicla continuamente, che paga cifre spropositate per la politica, che si avvita in lotte di potere anziché affrontare i problemi del paese. Come vogliamo classificare un partito che per non essere impopolare rinuncia a governare? Sarebbe come un chirurgo che per non far male al paziente si rifiutasse di operare.

In Italia siamo sull'orlo dell'ingovernabilità, in una situazione di crisi economica da paura. Ci sono gli estremi per cascare dalla padella alla brace. E siamo nelle mani di un pugno di irresponsabili che non vogliono governare, non vogliono andare al voto, vogliono solo starsene protetti e sicuri nel loro habitat rosicchiando i nostri soldi fino a farne indigestioni. E noi stiamo a guardare.

 
 
 

Conquisteremo l'ultimo posto nell'universo

Post n°177 pubblicato il 21 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Bella politica, bella politica! Non muovono neppure un sassolino altrimenti crolla tutto! Già cambiare un presidente di 88 anni con uno di 80 sarebbe stato per loro un salto nel vuoto. Sono i "begli addormentati nel bosco". Immobilizzano il paese, si arroccano, e continuano nel loro tran tran mentre il paese crolla ai loro piedi. E noi sotto, a franare giorno per giorno, facendo da scudi umani per la loro salvezza. Siamo da psichiatri! Mi raccomando, non facciamo mancare niente a questi "eletti". Facciamo come le api operaie che si affannano tutto il giorno per ingozzare l'ape regina che sta lì ferma, immobile. Guai a cercare i nostri diritti di cittadini! Non vi verrà per caso in mente di pretendere una legge elettorale con le preferenze, l'abolizione dei costi della politica, le regole per eliminare la corruzione e il malaffare, i provvedimenti per incrementare il lavoro ... Ohè, siam mica pazzi? Non vorrete che i vostri figli abbiano l'opportuntà di inserirsi nel mondo della produzione? Non vorrete eliminare le presidenze varie che consentono a questi poveretti di ricollocarsi? Che cosa vi siete messi in testa? 

Lo sanno questi "politici" che stanno giocando con il fuoco? Al di là del loro naso riescono a vedere solo il modo di continuare a mantenersi dove sono, costi quel che costi. Mi scoppia la testa se penso che siamo in mano a una banda di malfattori e se penso che forse solo 1 cittadino su 2 si è accorto di ciò che sta avvenendo: il 25  % che non è andato a votare e il 25% che ha votato il M5S. Adesso tornerà Berlusconi, magari con Renzi, e allora siamo belli che sistemati. La nostra vita finisce nello squallore di un paese che pian piano conquisterà l'ultimo posto nell'universo. Qui sì che c'è da piangere!

 
 
 

Italiani cittadini senza patria

Post n°176 pubblicato il 20 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Aspetta e spera che qualcuno pensi ad affrontare i nostri problemi. Certo che è ben difficile mettere insieme tanti irresponsabili. Noi ci siamo riusciti e anche molto bene. Viva la democrazia! 

Forse dovremmo fare dei corsi per capire che il potere è in mano al popolo e che se chi governa fa i ca....  propri il popolo ne deve prendere atto. Che segnale dà chi va a votare alle primarie del PD dando anche 2 euro a chi ci rapina tutti i giorni? Che segnale dà chi va a votare con una legge anticostituzionale?

Avete eletto una massa di incapaci, "ora pro me", sordi e ciechi. Anche la Chiesa ha capito al volo di che cosa c'è bisogno adesso. Ha capito che questa massa di diseredati che si è creata ha bisogno di essere ascoltata, e ha subito colto l'occasione per proporsi come punto di riferimento forte e deciso.

E il PD, partito che ha come compito quello di difendere i lavoratori, non ha spiccicato una sillaba in loro favore, non ha ascoltato le grida di quella parte di paese che muore cacciata fuori dal sistema produttivo, di quegli italiani che hanno perso ogni collocazione nella società, di quei cittadini che non hanno più né città né patria perché non hanno più diritti. Vergognatevi! Parassiti del popolo che spolpate senza ritegno per il vostro tornaconto, per salvare il frutto delle vostre rapine, senza un briciolo di amor proprio né di dignità. Andatevene! Nascondetevi! Non fatevi mai più vedere!

Sono così arrabbiata che non riesco neanche a fare un po' di ironia. Basta con questo cancro! Fuori tutti e che entrino a governare cittadini che non debbano difendere interessi propri e di partito, e che se ne vadano prima che abbiano imparato a rubare. Ci vuole poi tanto?

 
 
 

Le scale dell'Italia

Post n°175 pubblicato il 19 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Le scale della nazione Italia sono sempre più affollate. C'è chi le scende gradino per gradino, c'è chi ruzzola precipitosamente fino alle cantine, e c'è anche chi sosta nei pianerottoli. E poi c'è chi sale ai piani alti e va su sempre più velocemente.

Un tempo le scale della nazione Italia erano quasi deserte. Ciascuno trovava la sua collocazione in un piano e lì restava vita natural durante. Ci eravamo illusi che così sarebbe stato per sempre, invece abbiamo dovuto abbandonare la nostra posizione e, gradino per gradino, stiamo scendendo sempre più in basso. Ma in tutto questo via vai c'è chi si è barricato nel suo piano, non è sceso di un centimetro, e si tiene aggrappato alla propria posizione e dà calci a coloro che scendono perché si sbrighino e non intralcino il meritato bengodi. Vi piace tanto scendere le scale e prendere calci? Evidentemente vi piace, altrimenti vi sareste voltati e avreste preteso che tutti scendessero le scale, e che nessuno potesse darvi calci. Meditate, e ricordate che le situazioni cambiano dall'oggi al domani, senza nessun avvertimento. Oggi si può fare ciò che domani sarebbe impossibile. Controlliamo come vengono spesi i nostri soldi, pretendiamo dei tetti agli stipendi e alle pensioni, aboliamo la spesa per la politica e per le mille cariche che si sono inventati per rubare il nostro denaro, pretendiamo pulizia ed efficienza nelle istituzioni. Possiamo farlo, in primo luogo con il voto, e poi con l'attenzione all'operato di questi votati. Non distraiamoci, se non stiamo attenti corriamo il serio rischio di ritrovarci tutti nelle cantine dell'Italia con le ossa rotte.

E le cantine sono già affollate. Ci stanno i nostri figli, i licenziati, i disoccupati, i cassintegrati, gli esodati, i pensionati minimi, e tutti quelli che non conoscono le persone "giuste". I genitori, i piccoli imprenditori e artigiani, i commercianti, stanno lentamente scendendo le scale. Qualcuno ancora non si è accorto, ma non tarderà a trovarsi di sotto. C'è come una spinta invisibile che ti trascina verso il basso e non puoi farci niente. La chiamano crisi e si abbatte su quasi tutti i settori lavorativi. Secondo me è la decadenza del nostro sistema economico che non regge più e si sfalda pezzo per pezzo. Una crisi si risolve, la decadenza procede e lascia ruderi e  macerie. Credo che in tale situazione ai cittadini non resti altro che cercare di rendersi autonomi ed esigere dal sistema il minimo di intrusione e il massimo dell'efficienza. Solo con la libertà di lavorare e produrre la popolazione può sperare di riuscire a soddisfare i propri bisogni. Continuando a tartassare con la burocrazia e le tasse si otterrà solo una massa di diseredati e un paese nel totale caos. Qualcuno ai vertici è in grado di capirlo? Lo dimostri!

 
 
 

Raddrizziamo la schiena!

Post n°174 pubblicato il 17 Aprile 2013 da giovannatilocca
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A parte il fatto della scorta per la spesa nell'Ikea non capisco perché ci siano le scorte e perché siano pagate da noi. Se qualcuno si sente tanto in pericolo (?) forse farebbe bene a lasciare l'incarico, oppure potrebbe pagarsi personalmente la scorta. Come si può continuare a scialacquare il denaro pubblico quando c'è chi non riesce a sopravvivere, chi si trova per strada da un giorno all'altro, chi si suicida non trovando alcuna risposta da parte delle istituzioni? Paghiamo le scorte e lasciamo gli imprenditori nel più totale abbandono? E lasciamo i giovani in un limbo senza fine? E tagliamo sui servizi sociali, sanitari, scolastici,...? Se in questa specie di paese non riusciamo a tirar fuori le persone giuste, quelle che non guardano in faccia nessuno e ragionano in base all'emergenza sociale e all'equità possiamo dire che ci troviamo nella peggiore delle dittature. Non mi sembra un paese libero quello che ci fa votare le liste bloccate, quello che permette che non si formi un governo dopo le votazioni (fatte con il porcellum), quello che impedisce lo sviluppo delle nuove generazioni mentre privilegia al massimo chi ha già una collocazione. Dov'è la libertà? Siamo liberi di perdere il lavoro, di non avere alcun sostegno, di sentirci morire di vergogna per una vita che finisce nel fallimento a causa di uno stato tiranno, liberi di impiccarci. Questa è la nostra libertà. Però forse dovremmo riflettere perché anche noi abbiamo qualche colpa. Andare a votare con il porcellum è stata una nostra colpa. Un popolo con la schiena dritta si sarebbe rifiutato di votare con una legge anticostituzionale. Un popolo che ha ben chiara la propria dignità non chiede favori, ma reclama i diritti. Un popolo degno di rispetto non si lascia incantare dalle sirene ma pretende governanti validi, capaci e corretti e non li tiene per decenni, ma esige un ragionevole ricambio che non può in nessun caso superare i dieci anni. Siamo preparati per diventare un popolo con la schiena dritta? Lo vedremo quando saremo richiamati a votare.

 
 
 

Istituzioni. Fuori il marcio!

Post n°173 pubblicato il 16 Aprile 2013 da giovannatilocca
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In questo momento vedrei bene Susanna Camusso al governo. Mi sembra determinata, informata, e corretta. La vedrei bene anche al Quirinale. La Gabbanelli è un'ottima giornalista ma non mi pare adatta per il Colle. Forse anche lei potrebbe entrare al governo. Se si va a cercare si trovano sicuramente tante ottime persone per risanare il marcio che permea tutte le istituzioni italiane. Basta volerlo.

 
 
 

Reddito di cittadinanza

Post n°172 pubblicato il 15 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Reddito di cittadinanza sì, ma in cambio di servizi utili alla comunità. Formare i cittadini al controllo della pulizia e decoro delle strade cittadine, delle spiagge e dei boschi, dei giardini e parchi pubblici, etc. Le persone senza reddito dovrebbero essere iscritte in particolari liste a disposizione dei comuni che potrebbe impiegarle per la sorveglianza della città e dintorni. Si potrebbero istituire dei servizi di supporto ai vigili urbani per disciplinare i posteggi, i rumori molesti come quelli di alcune moto e motorini, i padroni dei cani che lasciano sporca la strada, e quant'altro è di intralcio a pedoni e automobilisti. C'è da fare un grosso lavoro di disciplina per tenere pulite le strade e per dare un senso di appartennza alla città a tutti coloro che hanno in spregio quei minimi gesti di decoro urbano che farebbero tanto bene all'igiene e alla vista.

Anche l'assistenza a chi ha necessità di un aiuto a casa o all'esterno potrebbe essere un settore da sviluppare, ma veramente se ci fosse la volontà di far funzionare la città come un organismo coeso e solidale ci sarebbe solo da guardarsi un po' intorno per trovare idee.

Posto che ci siano le risorse economiche per un reddito di cittadinanza. Ma credo che se si volesse veramente intervenire sulla corruzione e sulle fughe di denaro all'estero i soldi si troverebbero. Tuttavia ritengo negativo dare dei soldi senza richiedere niente in cambio. Secondo me è poco dignitoso vivere di sussidi quando, tutto sommato, le cose da fare in una città ci sono, e sono davvero tante. Certo, occorre anche cambiare la testa alla gente perché molti sono convinti di avere tutti i diritti, compreso quello di gettare la carta per terra, sporcare i muri con le scritte, far diventare la propria "amata" città un cesso. Salvo poi vergognarsi quando si va in un paesino dove tutto è lindo e pulito. Potrebbe funzionare una sorveglianza? Provare per credere.

 
 
 

Chi ha la rogna che se la gratti!

Post n°171 pubblicato il 12 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Care italiane, cari italiani. a noi non ce ne frega proprio niente di voi. Vi ammazzate? Peggio per voi. Andate alla Charitas, invece, chiedete l'elemosina, un euro non si nega a nessuno.  Noi adesso stiamo pensando esclusivamente a come continuare a prendere il meritato stipendio per l'onorevole lavoro che svolgiamo ormai da decenni e poi non vorremmo certo perdere i privilegi! Ci siamo abituati, noi di certo non possiamo andare alla Charitas!

Pensate al rischio che corriamo perché se non dovessimo essere rieletti dovremmo vivere con i risparmi di una vita, alcuni milioni portati al sicuro, ok, ma anche quelli si consumano. Meno male che voi siete brava gente, brontolate, vi lamentate, ma al momento opportuno andate tutti come tante pecorelle in fila a darci il voto, anche con il porcellum. Avete visto come è dura per noi? Litighiamo per le poltrone, cerchiamo di arraffare il più possibile, vi tartassiamo, e facciamo tutto questo per sbarcare il nostro lunario. Avete visto? Facciamo persino finta di commuoverci ai vostri funerali, ma poi la vita continua. Non riusciamo a staccarci dalla cassa, e non lo vogliamo proprio fare.

E adesso c'è anche il M5S che vorrebbe cambiare tutto. Speriamo invece che cambino loro e che facciano in fretta a capire che un bengodi così non lo trovano certo ad ogni angolo di strada. Se lo tengano stretto, e ci lascino vivere. E voi arrangiatevi. Non c'è lavoro, perdete la casa, siete affogati nei debiti, non potete mandare i vostri figli a studiare ... La vita è dura. E, udite udite, la situazione va a peggiorare. E noi che cosa possiamo fare? Ciascuno ha i suoi problemi e li risolve come può. Ma non illudetevi pensando che noi dobbiamo risolvere le vostre emergenze. Chi tè la rogna che sa ra gratti (chi ha la rogna che se la gratti) dicono ad Alghero. Capito?

E la prossima volta non mancate di andare a votare, magari con il porcellum.

 
 
 

Ma come si fa a ridurre un popolo così?

Post n°170 pubblicato il 10 Aprile 2013 da giovannatilocca
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Cronistoria di una tragedia-farsa
1° - Ad un certo punto Berlusconi è stato costretto a dimettersi. Ma nessuno se la sentiva di andare al voto in una situazione economica talmente critica da rasentare la bancarotta. Il governo avrebbe dovuto prendere provvedimenti drastici e impopolari per ridare all'Italia la necessaria fiducia all'interno dell'UE. L'altro compito del governo era rifare la legge elettorale per sostituire il porcellum che oltre tutto è incostituzionale.
2° - Allora Napolitano, acconsentendo alle pressioni che arrivavano dall'Europa e per accontentare i politici italiani, ha designato un governo tecnico che facesse il lavoro "sporco". Monti si è messo di buona lena e ha iniziato a spremere dove era più facile. Quando poi ha cercato di andare a toccare le caste ha dovuto fare un deciso stop. Le caste non si toccano.
3° - A quel punto una persona coerente avrebbe dovuto dimettersi. Invece Monti ha continuato per la sua strada fino a portare una parte della popolazione sull'orlo della disperazione e del suicidio.
4° - Napolitano si è sgolato per mesi e mesi ricordando ogni giorno al parlamento di rifare la legge elettorale. Il parlamento ha fatto continuamente orecchio da mercante e anzi molti ribadivano che la legge andava bene così. E ti credo!
5° - Napolitano ha pregato di far completare al governo tecnico il mandato fino alla naturale scadenza del parlamento in modo da far coincidere il nuovo esecutivo con il nuovo presidente della repubblica. Ma Berlusconi con l'occhio fisso ai sondaggi ha pensato bene anticipare le votazioni. A quel punto se gli italiani fossero stati una popolazione dignitosa e rispettosa di sé avrebbero dovuto dire: - Non avete cambiato la legge elettorale. A noi non sta bene andare a votare la lista dei vostri prescelti e non andiamo a votare.
Ma evidentemente la metà degli italiani sono di bocca buona e sono andati a votare i vecchi partiti. L'altra metà è rimasta a casa o ha votato M5S dicendo chiaramente di rifiutare i vecchi tromboni della "politica".
Risultato: Con il porcellum non si riesce a fare un governo vista la spaccatura in tre degli elettori e il presidente negli ultimi sei mesi di mandato non può sciogliere le camere per indire nuove elezioni che, comunque, si sarebbero fatte con il porcellum.
6° - Visti i risultati Bersani avrebbe dovuto prendere atto della situazione e si sarebbe dovuto dimettere da segretario del PD oltre a lasciare libero Napolitano di agire con il suo buon senso.
7° - Napolitano ha proposto un governo di scopo che faccia la nuova legge elettorale e riduca i costi della politica per andare a nuove elezioni con maggiori garanzie per la formazione di un governo politico. Ma Bersani è come un bambino che finalmente ha avuto il giocattolo e non lo molla. E non c'è un meccanismo che lo faccia desistere.


Siamo in mano a una banda di malfattori e capisco bene che Napolitano non veda l'ora di andarsene. Per prendere tempo, è stato costretto a nominare ben due commissioni.
Non ne possiamo più, siamo angosciati, le persone vanno a trovare gli amici in cerca di confronto e di conforto, ci sentiamo braccati in una trappola dalla quale sentiamo di non poter uscire. I figli annaspano alla ricerca di un inserimento, pensioni e stipendi sono bloccati e sono a rischio, imprenditori e artigiani aspettano un salvagente mentre si dibattono in un mare in tempesta, i disoccupati non trovano lavoro. Dovremmo andare alla carità pubblica? Ma come si fa a ridurre un popolo così?

 
 
 

Ci dobbiamo ammazzare tutti?

Post n°169 pubblicato il 06 Aprile 2013 da giovannatilocca
Foto di giovannatilocca

Bravi, continuate ad andare a votare con il porcellum, e poi lamentatevi. Scommetto che, anche se non verrà cambiata la legge elettorale, andrete ancora a votare. Hanno fatto mille porcherie. Invece di votare a legislatura scaduta si sono anticipati i tempi. Risultato: nonostante la situazione drammatica il presidente della Repubblica non può sciogliere le camere perché è negli ultimi sei mesi di mandato. Napolitano ha pregato per un anno che si facesse la legge elettorale e ha sconsigliato di anticipare il voto. Non hanno ascoltato nessuno, hanno fatto solo ed esclusivamente il loro comodo e continuano a farlo alla nostra faccia.

Ma di questi casinisti che cosa ce ne facciamo? Stanno distruggendo le nostre vite, ci stanno impedendo di risolvere le nostre situazioni. Ci dobbiamo ammazzare tutti? Vi piacerebbe! Ma dove credete che ci stiano portando? Stiamo andando al macello con le nostre gambe, magari anche cantando, da perfetti incoscienti e irresponsabili, come quando siete andati a votare con una legge chiaramente incostituzionale. Ma come si fa a votare con una legge incostituzionale? Ma dove è il rispetto delle leggi? Ma vi accorgete di vivere in una fogna con un'aria putrida e fetida, in attesa della decomposizione? Avevamo una splendida occasione per liberarci dai malfattori. Bastava disertare le urne e poi avrei voluto vederli governare con, mettiamo, il voto del  20% dei cittadini spartito tra tutti i simboli presenti. Io non dò la colpa a Bersani, la colpa è nostra, perché ancora non abbiamo capito che meritiamo rispetto, e non dobbiamo lasciarci incantare dalle voci delle sirene. Bersani è un losco individuo che si approfitta della nostra buona fede per fare i suoi loschi affari, per i quali ha avuto il nostro avallo. Che cosa pretendiamo adesso?

E se ci saranno altre primarie, mi raccomando, non mancate e soprattutto ricordatevi di sganciare gli euro richiesti perché li meritano. E non muovetevi quando sentirete i loro piedi sopra il vostro collo, altrimenti rischiano di perdere l'equilibrio e di cadere.

 
 
 

Grazie, "politici"

Post n°168 pubblicato il 30 Marzo 2013 da giovannatilocca
Foto di giovannatilocca

Siamo con l'acqua alla gola e continuano ad aprire rubinetti. Credo che ormai il fiuto politico sia stato sostituito da un altro fiutare. Non è possibile che tanti "politici" non siano in grado di vedere quello che vede ormai qualsiasi essere vivente. Non avete capito che, comunque, qualsiasi cosa facciate, è finita? Anzi forse se vi ritirate in buon ordine potete ancora salvare la faccia, se ancora ne avete una presentabile. Ci vuole tanto ad acquisire che quando una partita è persa non si può poi pretendere di prendere il premio? Certo che anche a fare un casino simile ci vuole arte. E' in congiunture come questa che poi si precipita in situazioni molto, molto spiacevoli. Grazie, "politici"! Speriamo che nel frattempo ci crescano le branchie.

 
 
 

Difendetevi il parlamento!

Post n°167 pubblicato il 27 Marzo 2013 da giovannatilocca
 
Foto di giovannatilocca

Battiato ha decisamente sbagliato parola. Il parlamento è un mercato fatto di parassiti e di questo abbiamo le prove. Battiato lo ha elevato a casino, ma lì si lavora mentre in parlamento si mercanteggia e basta. Mi dispiace che la frase abbia dato adito ai malfattori di mostrarsi offesi e di ribattere e soprattutto mi sorprendo che tanti cittadini siano convinti che i parlamentari siano stati offesi. Per loro è stata un'occasione d'oro per riprendere quota agli occhi del paese. Figuriamoci le donne! Insomma con una sola parola Battiato ha provocato una crociata formata dalle donne e dagli "onorevoli" parlamentari.

Un'altra volta parla più chiaro. In parlamento ci sono i nostri killer, pagati per sopprimere il paese, non le t.... pagate per ben altro. Oltre tutto ti risparmi le ire delle donne. E finché non si riuscirà a cacciare tutti i vecchi mestieranti della politica per me è questo il parlamento sotto accusa.

 
 
 

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