DanyLove

Ho creato questo blog dopo che mi sono laureato per dar la possibilità a tutti, chi vuole, di potermi inviare del materiale, e di pubblicarlo nel blog, esaltando i problemi della gioventù e non solo. Ho creato diversi tag su cui potete scrivere e pubblicare il vostro pensiero.L'indirizzo email è danygiorgio@virgilio.it

 

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Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

L'esercito delle dodici scimmie

dodici_scimmie.jpg


Il corpo elettorale non è fatto da cinquanta milioni di italiani. E’ formato da una dozzina di persone. I capi di partito. Un gruppetto di individui che senza una ragione apparente, ma grazie a una legge indecente,
ha deciso chi deve rappresentare gli elettori. E chi deve fare il
ministro. O il sottosegretario. Prodi, Rutelli, Casini, Berlusconi,
Bertinotti, Pecoraro Scanio, Diliberto, Di Pietro, Fini, Bossi,
Pannella, D’Alema. Gli altri mancia.
La democrazia è morta. In parlamento siedono amici, parenti, mogli, amanti, lacché, sodali, avvocati. Tutta roba loro. Tutti con chiamata diretta. Tutti con la vocazione.
Prima delle elezioni il centrosinistra voleva salire sull’Aventino.
Adesso sta benone a Montecitorio. Tutti hanno fatto una scorpacciata di
maiale. La legge porcata è buona, tanto buona, irresistibile dopo
averla assaggiata.
Ora si parla di referendum per una nuova legge
elettorale. Si ammicca (Amato), consiglia (Napolitano), converge
(Berlusconidalema), proclama (Prodi), minaccia (Bossi). Un teatrino
indegno. Che proseguirà nella reggia di Caserta. La legge elettorale va abolita
e ripristinata quella precedente. Che consentiva di scegliere il
candidato. Dopo. Solo dopo, si potrà discutere su come migliorarla. Se
una legge può dirsi illegittima, l’attuale legge
elettorale lo è. Il Parlamento è fatto dalle segreterie di partito.
Questo governo è stato eletto per cancellare questa porcata. Non per
discuterla con gli allevatori di porci. C’è stato un golpe. Tutti lo sanno. Nessuno dei partiti lo ha subito. Solo gli italiani.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Pedalare Prodi, pedalare...

prodi ciclista.jpg


L’Unione ha vinto, dopo qualche sobrio spumantino chiediamo al nostro dipendente Romano Prodi di mettersi subito al lavoro da domani mattina iniziando dagli inceneritori.
Pedalare Prodi, pedalare...

 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

La Posta e le vecchiette

postelocandina.jpg



Chi va in posta per spedire un pacco o una raccomandata si deve guardare intorno.

Ormai quasi tutti gli sportelli trattano solo conti correnti ed
investimenti. Le poste hanno cambiato pelle e pensano soprattutto a fare concorrenza alle banche.
E non solo, fanno concorrenza pure ai negozi vendendo musica, libri e oggetti improbabili.


Una volta c’erano solo i Buoni Fruttiferi Ordinari, che per molti sono stati un affarone. Chi vent’anni investì 1.000 lire si ritrova 6.250 lire (3,23 euro). Risultati simili i clienti dei fondi obbligazionari li hanno visti col binocolo.
Ora
gli impiegati postali propongono obbligazioni dai regolamenti astrusi,
fondi d’investimento e previdenza integrativa. Gli stessi prodotti
cari, rischiosi e opachi che rifilano le banche. I consulenti globali
inseguono le vecchiette con la pensione in mano per proporgli i futures.


Tuttavia ogni tanto le Poste sfornano anche qualcosa di commestibile. Per esempio i Buoni fruttiferi indicizzati all’inflazione,
appena usciti e più sicuri degli stessi Buoni ordinari. I loro pregi e
i loro pochi difetti sono spiegati in dettaglio nel sito del Dipartimento di Matematica dell’Università di Torino.


A chi volesse invece rovinarsi suggerisco di comprare le azioni delle società di Borsa più indebitate per
permettere ai loro manager e agli azionisti di controllo con quote da
prefisso telefonico stipendi da milioni di euro e stock option.
Rovinatevi per loro. Apprezzeranno.





 
 
 

Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Emissioni d'aria

emissione aria.jpg



Moderni stregoni, i politici hanno il potere che noi gli attribuiamo.
Riempiono di significati magici le parole. Usano le loro arti per
trasformarle in realtà illusorie. Dignità del lavoro, mezzogiorno,
lotta alla criminalità, informazione, sviluppo, innovazione, istruzione
sono solo palloncini pieni d’aria, colorati. Fatti volare nel cielo per
renderci contenti, leggeri, partecipativi.

I nomi di questi sciamani sono essi stessi armi,
strumenti di magia potenziati dai media che li trasformano da
ectoplasmi in sostanza e gerarchia. Pronunciati esigono rispetto,
timore, reverenza.

Un nome qualunque, Verdi, Rossi, Bianchi è solo un nome.

Un nome mediatico, Mastella, Casini, D’Alema è un atto di potere.


Persi in questo incubo non ci accorgiamo che siamo in adorazione di nuovi vitelli d’oro, di faraoni televisivi, di imperatori del nulla.

La cui consistenza è quella dei miraggi, evanescente.

I loro discorsi, le loro azioni sono sottratti al nostro giudizio. Sacralizzati dalla ripetizione dei media, assimilati alle litanie dei riti religiosi.

Stasera in televisione, domani aprendo un quotidiano, i loro volti, i loro nomi ci appariranno come in un incantesimo, e così il giorno dopo, e il giorno dopo ancora.


I media sono i loro unici amuleti, i loro filtri magici, vere armi di distruzione di massa utilizzate per la loro sopravvivenza.

Senza tornerebbero nel nulla al quale appartengono.

Scoregge nello spazio profondo.

 
 
 

Post N° 78

Post n°78 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Cos'è la destra? Cos'è la sinistra?

la grande abbuffata.jpg


Parlare di destra e sinistra non ha più senso, bisogna parlare di persone oneste o disoneste.

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

La verità fa male

nessuno mi puo giudicare.jpg



In Italia nessuno è depositario della verità, ma molti lo sono della menzogna. La buona propaganda
che si faceva qualche anno fa, che diceva e non diceva, e magnificava
le virtù di questo e di quello è stata sostituita dalla normale
esplicita, spudorata, applaudita menzogna.



Il mentire non è più un’arte, qualcosa da celare, da nascondere, anzi, più è plateale, meglio è.

La menzogna è un atto esplicito di governo, viene ripetuta per darle corpo e sostanza con l’utilizzo di tutti gli spazi visivi: muri, giornali, televisioni.

All’appello manca solo la carta igienica da leggere sulla tazza del cesso, ma ci arriveremo presto.



La menzogna è usata come sovvertimento dell’evidenza, della statistica, della matematica.

Come affermazione e rivincita dei tromboni, dei politici, dei
finanzieri, dei giornalisti sulla realtà quotidiana. Che viene sommersa
e annullata da un grande nulla.

La menzogna è ormai parte integrante del buon politico, quello a cui gli italiani, ammirati da una tale impudenza,
danno il proprio voto. Anche per la loro sopravvivenza, perchè non
potrebbero sopportare la verità sulla realtà cialtrona in cui vivono.

 
 
 

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Magistrati in attesa di giudizio

detenuto attesa giudizio.jpg



Il parto delle liste elettorali sta per concludersi. Leggerò i nomi dei candidati con interesse. Se ci sono dei pregiudicati ne darò visibilità su questo blog per permettere a chiunque di scegliersi il pregiudicato che desidera.

Perché in democrazia è giusto che anche i pregiudicati abbiano rappresentanza.



Alcuni segretari di partito mi hanno telefonato per chiedermi da che parte sto. Per vedere che aria tira dalle parti del blog.

E io ho deciso finalmente di schierarmi, di dare la mia indicazione di voto:

non votare nessun partito con condannati in via definitiva in lista”.

Per aiutare i cittadini pubblicherò l’elenco dei partiti SENZA pregiudicati nelle liste.



Il dipendente Casini ha dichiarato che la magistratura deve fare pulizia al suo interno, quella stessa magistratura che la pulizia la vuole fare all’interno del partito di Casini.

Un partito piccolo elettoralmente, ma grande nel numero degli inquisiti.



Il dipendente Casini non reputa corretto che un giudice si candidi per entrare in parlamento.

Qualunque professione va bene per lui, ma non quella del giudice.

Un pregiudicato è meglio di un giudice.

Come dargli torto? Il giudice le leggi le conosce e, quando glielo permettono, le fa pure applicare.

 
 
 

Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

I vampiri della telefonia

vampiro.jpg


Che la telefonia, fissa o mobile, diventerà gratuita l’ho già detto. E anche che i prezzi delle compagnie telefoniche sono in realtà di cartello. E che la nostra Authority per le telecomunicazioni dovrebbe
darsi una mossa. E che i prezzi praticati in Italia sono tra i più alti
d’Europa. E che il costo delle ricariche telefoniche (CINQUE EURO!)
dovrebbe essere azzerato.



Tutte cose che sapete già e che vi fanno inc..zare ogni volta che ricevete una bolletta telefonica o vedete la pubblicità (pagata da voi) di meganegaledesicaadriana.



Lo scorso anno dissi che si poteva telefonare con pochi centesimi all’estero, dall’Australia all’Argentina, con Skype, un programma Voip installabile sul vostro pc.



Oggi esiste VoipStunt un’alternativa
ancora più conveniente, nel senso che, dopo aver pagato 10 euro e le
tasse, si può telefonare per tre mesi senza limiti nella maggior parte
dei Paesi nel mondo ed anche in Italia.

3,33 euro al mese per telefonare 24 ore al giorno tutti i giorni per tre mesi sulle linee fisse.



Telefonare costa sempre meno, tra un po’ non costerà più nulla.

E’ così, è dimostrato.

Ma se è così, perché dobbiamo pagare il canone e cifre mostruose agli operatori telefonici, tra cui il tronchetto?

E perché di questo enorme risparmio per gli italiani non viene data notizia in prima serata, in prima pagina?

Risparmiate e fateli fuori!

 
 
 

Post N° 82

Post n°82 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Solo chi prolifera può proliferare

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Cina, Russia, Francia, India, Pakistan, Gran Bretagna e Stati Uniti dispongono di ordigni nucleari.

Ufficialmente.

Israele ne dispone.

Ufficiosamente.



Facciamo un test.

Ci sono delle dittature tra le nazioni del club delle atomiche?

E queste dittature potrebbero usare ordigni nucleari per scopi aggressivi?

Io penso di si, e non credo che chi possiede armi atomiche sia legittimato a decidere chi può averle e chi no.

Al massimo può proporre che nessun Paese le abbia.

Su questo sarei d’accordo.



Mi sembra quindi una barzelletta che i cinque Paesi membri permanenti (Cina, Russia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti) abbiano deciso di deferire l’Iran al Consiglio di sicurezza ONU per il suo programma nucleare.

E che chiedano all’Iran di “ripristinare la sospensione delle attività collegate all’arricchimento dell’uranio”.



Perché non chiedono invece alla Cina di distruggere tutte le sue atomiche? Alcuni mesi fa il generale cinese Zhu in una intervista concessa a Wall Street Journal, Financial Times e New York Times dichiarò che un conflitto locale per Taiwan potrebbe trasformarsi in una guerra nucleare.



Ma forse per entrare nel club delle atomiche bisogna avere alcune buone qualità che ancora mancano all’Iran. Come, ad esempio, essere membro permanente dell’Onu, o una superpotenza o, meglio ancora, alleato degli Stati Uniti.



Ed è giusto così, infatti, in base al Trattato di non proliferazione nucleare, può proliferare solo chi ha già proliferato.

 
 
 

Post N° 83

Post n°83 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Matrioske

matrioske.jpg


Scusate oggi sono volgare, anche se con i puntini puntini:

non me ne frega un c…o della par condicio o della impar condicio!



Lasciamo che i nostri dipendenti parlino, straparlino, si ingozzino di spazi televisivi, cartelloni, giornali, isoradio, interviste in terza pagina con il richiamo in prima.

Che si indignino, che controbattano, che precisino e puntualizzino.

Che facciano il loro mestiere di professionisti dell’insulto, dell’attacco personale, del teatrino dei pupi in cui a turno si scambiano il bastone.



E tutto questo senza dire nulla di energia, innovazione, trasporti, salute, economia.

Senza proporre niente in modo chiaro e verificabile dai cittadini.



L’informazione è contenuto, i media sono i contenitori.

Questi sono diventati loro stessi i contenitori: vuoti a perdere senza contenuto.

Sono diventati loro il prodotto, come Mike Bongiorno quando faceva la pubblicità del prosciutto Rovagnati.



Matrioske che contengono matrioske.

Dopo fassinodalemabondi, trovi berlusconirutellicasini, e poi finigiovanardicalderoli e poi lunardimaroniviolante, fino allo sfinimento.



Nelle matrioske vorrei trovare solo il programma di governo, magari letto da un’annunciatrice televisiva.

I nostri dipendenti, al massimo, dovrebbero passarle i fogli.

 
 
 

Post N° 84

Post n°84 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Divertitevi!

bambino.jpg



Esiste un archivio fotografico mondiale che sta crescendo alla velocità della luce.

Chiunque può inserire le sue fotografie.

E si può, con il programma Retrievr, disegnare una qualunque immagine, per esempio un bambino,

e vedere subito le fotografie simili nell'archivio.

E’ bellissimo, provate a farlo.



Ps: usate i colori!

 
 
 

Post N° 87

Post n°87 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Gli scheletri dell'Unipol

scheletri-danzanti.jpg



L’Unipol è nella bufera. I suoi massimi dirigenti sono indagati per aggiotaggio con Giampiero Fiorani. Il piano per impossessarsi della BNL rischia di saltare, benché benedetto da Antonio Fazio, o forse proprio per questo.



Eppure si poteva capire da tempo che qualcosa girava storto nella compagnia d’assicurazioni delle cooperative rosse. Solo che quasi tutta la stampa italiana ha preso sotto gamba una vicenda che invece ha dell’incredibile.



Una vera vicenda "submarine".



Infatti nel 2002 l’Unipol aveva in cassa 408 miliardi di lire raccolti con due obbligazioni a tassi molto bassi, in gran parte addirittura al 2,25% annuo.

Perché decise di rimborsarle anticipatamente tre anni prima della scadenza? Bastava comprare titoli di Stato, allora al 4,65%, per guadagnare 27 miliardi di lire in tre anni, puliti puliti. Perché i dirigenti dell’Unipol diedero un calcio a tutti quei soldi?



Qualcuno, grazie a una soffiata, aveva comprato molti di quei titoli a 93 poco prima del rimborso a 100.



Ma questo si chiama insider trading ed è un reato.



Ovviamente sarà la Magistratura a stabilire se i colpevoli siano davvero Emilio Gnutti, Giovanni Consorte o altri. Il fatto inquietante è il rimborso stesso di quelle obbligazioni, dannoso per i soci dell’Unipol.



È come se il direttore di una banca prendesse dalla cassaforte mazzette di banconote e le gettasse dalla finestra. Certo che è peggio se, proprio in quel momento c’è un suo amico che passa lì sotto.

E comunque non va bene che butti via soldi di altri.



Ora l’Unipol ha chiesto e ottenuto dai suoi soci 2,59 miliardi di euro per scalare la Bnl. Se tanto mi dà tanto, viene da temere che butterà via anche quei soldi.



Gli scheletri negli armadi promettono molto bene.



Dati e riferimenti esatti sono disponibili all'indirizzo: http://www.dm.unito.it/personalpages/scienza/unipol.htm

 
 
 

Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Tassiamo chi inquina

cassonetto.jpg



Quando compriamo una rivista dobbiamo eliminare la plastica esterna, gli inserti pubblicitari, le cartoline, i buoni sconto.

E al primo cestino buttiamo via tutto.

Le edicole sono diventate il punto di distribuzione dei rifiuti.

Infatti, se notate, i cestini sono piazzati dalle autorità comunali proprio vicino alle edicole.

Uno spreco. Perché non gettiamo nell’edicola questa spazzatura o, con signorilità, l’abbandoniamo sul bancone?

Si fa prima ed è anche più giusto, noi non abbiamo comprato spazzatura, che se la tengano loro.



E gli spazzini, lo smaltimento dei rifiuti, tutti gli impiegati delle aziende municipali per la nettezza urbana sono pagati da noi, non dall’Espresso o da Panorama.

Suggerisco che la quota parte di pertinenza dello smaltimento di plastica e inserti pubblicitari delle riviste sia pagata dagli editori.

Magari direttamente alla fonte, con una tassa ecologica, così si fa prima.



Ma le riviste sono solo un esempio.



Ogni volta che facciamo la spesa dovremmo ragionare sull’inquinamento e sul degrado che produciamo.

Un dentifricio lo possiamo comprare dentro una scatola oppure no, nel secondo caso non dobbiamo buttare via la scatola, nel primo caso va tassato il produttore.

Chi inquina deve pagare, oggi chi inquina viene sovvenzionato.



Sovvenzioniamo miniere, petrolio, trasporti.

Dobbiamo sovvenzionare invece risparmio energetico, fonti di energia rinnovabile, produzione per il consumo locale.

Le tasse al mondo sono circa 7.500 miliardi di dollari, il 95% è applicato sui redditi, sui profitti da impresa, sul commercio.

Non viene tassato l’inquinamento.

Il danno ecologico, pagato oggi dal consumatore, deve essere pagato dal produttore.

 
 
 

Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Il delitto paga sempre

il crimine non paga.jpg

Immagine: www.crimeboss.com



Giulio Andreotti è il testimonial della 3, seduto in aereo si nasconde dietro a un giornale, ma viene riconosciuto da un attore che gli dice “Lei sa tutto, così dicono…”.

Quando gli toglieranno la scatola nera che nasconde in una gobba finta magari sapremo qualcosa anche noi.

Andreotti, va detto, ha devoluto il suo compenso in beneficenza.



La 3 introduce nuovi orizzonti per la pubblicità con l’utilizzo di un prescritto e noi, già esausti di vedere il prescritto Andreotti ospite permanente in televisione e opinionista a tempo pieno di Paolo Mieli sul Corriere, dobbiamo subirlo, tra un film e l’altro, anche negli spot.

Incredibile Andreotti.



Adesso mi aspetto che i parlamentari condannati in via definitiva siano reclutati, a loro volta, dalle aziende come testimonial a suon di milioni di euro.



Mi permetto di dare, gratis, qualche suggerimento.

Tra i condannati in via definitiva sceglierei Maroni per l’Alitalia, Dell’Utri per l’Impregilo e Gianni De Michelis per l’Eni.



Prescritti e condannati d’Italia non preoccupatevi se non verrete rieletti: il vostro futuro è ormai assicurato dalla pubblicità.



E poi dicono che il delitto non paga…

 
 
 

Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Un terzomondino tutto nostro

nuovi-mendicanti.jpg

Foto: simone.seet.com



Si cerca in tutti i modi di far sparire la povertà con meeting incontri, seminari: la conseguenza è il suo incremento.

La ricchezza in sè non esiste, lo stesso vale per la povertà. Esistono solo delle differenze che provocano fenomeni di scambio.



Se siamo poveri uguali, o anche ricchi uguali, non ci sarà nessuno scambio.



L'economia si fonda su queste differenze di potenziale che vanno mantenute a tutti i costi.



Nessuno si sognerebbe di eliminare i poveri, è necessario mantenere le differenze!



E' più facile trasformare un ricco in un povero (fenomeno
anche spontaneo) che il suo contrario. I ricchi lo sanno bene, a non
saperlo sono quelli che stanno "appena appena bene" o "benino" (al
momento sono quelli che transumano negli hard discount, acquistano con rateazioni a 10 anni e accendono mutui per andare in vacanza).



Alla fine del processo di impoverimento controllato,
una volta perse le garanzie (credit card e accesso al credito) i nuovi
poveri devono pagare tutto in contanti. Ecco spuntare il terzo mondo,
il pool dei futuri morti di fame autarchici italiani su cui si baserà la ripresa, il nuovo boom.



Per chi non ce la può fare rimangono sempre il furto delle fette biscottate dai discount, la sottrazione della rucola dagli orti e della legna del vicino per la stufa, come ai tempi di guerra.

Tutte cose che succedono veramente in Italia.



Questo governo sta creando un “terzomondino” tutto nostro che assicurerà la ripresa degli scambi.

Un esempio pratico, sotto gli occhi di tutti, è il sogno americano nel
quale il povero vive, anche mentre dorme, la sua differenza con il
ricco, sogna di diventarlo e fa di tutto per questo scopo fornendo la spinta al sistema.



Abbiamo anche i primi deportati a Sharm el Sheik e in altri posti esotici.

Sono loro a seguire i soldi e
non il contrario, vanno dove è necessario per il sistema e sono
contenti. Il povero, insomma, è quello che segue i soldi e il ricco
quello che viene seguito dai soldi.



La povertà è il vero motore dell’economia, bisogna sempre averne una modica quantità per incrementare il PIL.

 
 
 

Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

La Banda Bassotti

banda-bassotti.jpg

Fonte: www.jlcomicart.de



I nostri manager, i nostri dipendenti in Parlamento guadagnano, guadagnano, guadagnano.



Ma quanto guadagnano?

Più di tutti gli altri.



In Europa siamo, anche in questa classifica, saldamente al primo posto.



Di cosa ci lamentiamo, vogliamo mettere in discussione uno dei pochi primati che ci rimangono, insieme al debito pubblico?

Se fossero pagati in base al rendimento non potrebbero neppure vivere in case popolari e fare la spesa nei discount.



L' Alitalia ipoteca la flotta e Cimoli ha uno stipendio di 2.284.500,00 euro all'anno, pari a 190.375,00 euro mensili (le principali compagnie aeree europee sono in utile e i loro amministratori delegati guadagnano molto meno).



Telecom ha un'indebitamento di 45 miliardi di euro e i suoi manager sono i più pagati in Europa.



I parlamentari italiani sia qui che all'Europarlamento surclassano i loro colleghi europei.



Perchè sono pagati così tanto?

Forse sono, gira che ti rigira, sempre gli stessi, lo stesso clan, che governa e fa il c..o che vuole e si divide il bottino, che rispondono solo al potere e non agli azionisti e ai cittadini.

 
 
 

Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Il marciapiede

macchine e marciapiede.jpg





Il marciapiede. I cani ci fanno i loro bisogni, ci trovi le macchine parcheggiate, quasi sempre SUV.

Ci sono lavori in corso, uno dopo l’altro e poi di nuovo da capo: per il cablaggio, l’energia elettrica, l’acquedotto, il gas, l’impianto fognario.

Transenne per i traslochi, pali, archetti, panettoni, rifiuti ingombranti.

Vi transitano, nei due sensi di marcia, biciclette, ciclomotori, pitbull senza museruola.



Un luogo pericoloso per i pedoni che spesso scelgono la strada e si mettono in coda con le macchine.

Mamme con la carrozzina, disabili, ciechi pur di non affrontare il marciapiede non escono di casa.



Anche le prostitute non battono più sul marciapiede, ma direttamente sulla strada.



Vi racconto un episodio a cui ho assistito a Roma.

Il cane lupo di un cieco ha atteso il verde per farlo passare. Non è riuscito a farlo salire sul marciapiede opposto per le macchine parcheggiate sulle strisce.

Lo ha trascinato allora per decine di metri seguendo le auto in doppia fila prima di trovare uno spazio e farlo salire.





Si è detto che la civiltà di una nazione si misura da come sono tenuti i cessi pubblici, se fosse misurata sui marciapiedi l’Italia sarebbe ultima.

 
 
 

Post N° 95

Post n°95 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Davanzale e lavandino

salvadanaio.jpg





Da buon risparmiatore so che ogni soldo risparmiato è un soldo guadagnato.

Il risparmio energetico parte dalle piccole cose, dalla nostra casa, e in questo blog d’ora in poi vi darò qualche suggerimento.

Oggi vi parlerò del davanzale e del lavandino.



Davanzale



Hai messo i doppi vetri, coibentato il sottotetto e installato un cappotto di sughero attorno ai muri della tua casa?

Adesso stai al caldo consumando pochissimo riscaldamento e ogni volta che annunciano un aumento del prezzo del petrolio sghignazzi.

Ma quando apri le finestre per
cambiare aria alle stanze il calore se ne va e entra il freddo. Eppure
questo si può evitare. Basta cambiare i davanzali delle finestre e
mettere al loro posto un «davanzale attrezzato per il risparmio energetico, il condizionamento e la salubrità degli ambienti».

Per ora esiste solo sotto forma di prototipo. È una scatola di metallo che
si inserisce sotto le finestre. Sui lati il coperchio è più largo del
contenitore per dare all’aria la possibilità di entrare e uscire sia
dall’interno che dall’esterno. Dentro il contenitore due piccole ventole aspirano
l’aria, una dall’interno, l’altra dall’esterno, la incanalano in due
circuiti e la fanno uscire dalla parte opposta. Un condotto aspira
l’aria viziata dalla stanza e la porta all’esterno, l’altro aspira
l’aria dall’esterno e la porta nella stanza, senza aprire le finestre.
Nel suo percorso dentro il davanzale attrezzato l’aria in ingresso
viene purificata da filtri fonoassorbenti e deodorata con carboni attivi.

C’è anche il controllo della temperatura dell’aria esterna. Quando
d’estate è inferiore e d’inverno superiore a quella interna i ricambi
avvengono direttamente. Quando invece la temperatura esterna d’estate è
più calda e d’inverno più fredda di quella interna l’aria in ingresso
cede il suo calore a quella in uscita o in entrata con un rendimento dell’85%. Con una spesa inferiore a quella per l’acquisto un davanzale normale e un termosifone, si risparmiano 60 metri cubi di metano o gasolio nel solo riscaldamento invernale.

Moltiplica per le finestre della tua casa e fai il conto.



Lavandino



Nei paesi industriali avanzati il 5% del consumo di fonti fossili è assorbito dal riscaldamento dell’acqua sanitaria, che nella maggior parte dei casi viene utilizzata come acqua corrente e quando finisce nello scarico è ancora calda.

Perché sprecare
tutto quel calore, se può essere riutilizzato per riscaldare altra
acqua? In base a questo principio una trentina di anni fa è stato
realizzato un lavandino termodinamico, che recupera il calore dell’acqua di scarico per riscaldare il flusso dell’acqua calda corrente.

Il tutto nasce da un riscaldatore elettrico collegato
col rubinetto in modo da evitare le dispersioni termiche nelle
tubazioni tra scaldabagno e sanitari. Avviato il processo, uno
scambiatore di calore collocato nel sifone recupera la potenza termica
dell’acqua calda che defluisce nello scarico e la fa confluire nel
riscaldatore, che la integra per innalzare alla temperatura voluta l’acqua fredda proveniente dall’acquedotto.



Così si riscalda soltanto il flusso tra il rubinetto e lo scarico
del lavandino. Nei tubi da cui arriva al rubinetto l’acqua è ancora
fredda, quando scende nel tubo di deflusso è di nuovo fredda. Questo
dispositivo con una potenza elettrica di 1,5 chilowatt eroga un getto
d’acqua calda della potenza termica di circa 4,5 chilowatt.
L’efficienza di questo lavandino consente di ridurre di 18 volte i consumi energetici per riscaldare l’acqua.



È conveniente economicamente, ecologicamente e in termini di autosufficienza energetica costruire nuove centrali termoelettriche a cicli combinati alimentati a metano, o sostituire i milioni di scaldabagni elettrici ancora in funzione con milioni di apparecchi che recuperano l’energia termica dell’acqua calda di scarico?

 
 
 

Post N° 96

Post n°96 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

Basta con i pensionati

segnaletica.jpg





Per andare in pensione bisogna sperare in due cose:

- vivere a lungo

- che l’INPS non fallisca.



Di fatto oggi i pensionati sono pagati dai contributi dei lavoratori, i versamenti fatti a suo tempo da chi è in pensione non ci sono più.



Noi non mettiamo da parte i contributi per la pensione, ma stiamo pagando la pensione a qualche vecchietto, se lo vedete ai giardinetti chiedetegli i soldi indietro.



All’italiano toccagli tutto, ma non la pensione.



Ma se chi lavora, vorrà, giustamente, mettersi da parte i soldi e non darli più all’INPS cosa succederà?

L’INPS con le casse vuote e senza gettito come farà? Il numero dei pensionati aumenta e le quote contributive diminuiscono.



Io prevedo tra pochi anni una guerra tra poveri, tra chi tira avanti con lavori precariaprogettoatermine, insomma la nuova occupazione a 6/700 euro di cui va fiero questo governo, e i pensionati che si vedranno ridurre drasticamente la pensione.



Per risolvere il problema si può spostare, piano piano, l’età pensionistica fino a 85 anni e sperare nella legge di natura, o affrontare il problema di petto.



Il governo di certo non si tirerebbe indietro e potrebbe, dopo la finanza creativa, cercare di risolvere il problema con una soluzione finale.

 
 
 

Post N° 97

Post n°97 pubblicato il 10 Gennaio 2007 da doctodany

MILLECINQUECENTOQUARANTADUEMILIARDI VIRGOLAQUATTRO

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Fonte: www.antoniodecurtis.com



Il debito pubblico dell’Italia cresce allegramente, senza porsi troppi problemi, da maggio è cresciuto di 25,2 miliardi di euro ed è arrivato a quota 1.542,4 miliardi di euro.

Il numero è così grande che ormai non ci si fa più caso, miliardo di euro in più o in meno cosa cambia?

Cambia, cambia…



Le nostre tasse, le tasse pagate dalle imprese, coprono il debito pubblico, in pratica le tasse servono per pagare gli interessi sui debiti contratti da chi ci governa e ci ha governato.



Soldi per infrastrutture, per la spesa sociale, per innovare il Paese non ce ne sono.

Prima dobbiamo pagare il mutuo dello Stato, ma è un mutuo eterno, in cui il valore della rata aumenta invece di diminuire.



Ognuno di noi ha un debito pubblico di circa 26.000 euro, neonati compresi.

Quando sbarcano i clandestini a Lampedusa non lo sanno, ma appena mettono piede sull’isola sono già indebitati…



Se tutti noi perdiamo dalla crescita del debito pubblico, chi ci guadagna da questa situazione?

I politici, il debito pubblico è finanza elettorale, al politico serve a mantenere il suo posto di lavoro.



Ma se non ho i soldi come faccio a spenderli? Chi mi autorizza a indebitare le generazioni future?

Possibile che non ci sia una legge che proibisca di spendere soldi pubblici in assenza di fondi?



E intanto oggi la Banca Mondiale ci ha retrocesso al settantesimo posto mondiale per la capacità di attrarre investimenti per nuove imprese. Solo lo scorso anno eravamo tra i primi quaranta Paesi.

 
 
 
 
 

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