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« Altro giro altra corsa a...Appartenenza - Dal Blog di Hydra »

Sulla via del ritorno

Post n°204 pubblicato il 25 Marzo 2009 da DiarioDiViaggio0
 

Questo l'ho scritto venerdi, ma solo oggi ho avuto il tempo di pubblicare

Finalmente si torna a casa … viaggio lungo questo … ho avuto poco tempo per stare al pc e scrivere e comunicare con il resto del mondo.

Solitamente sfrutto le settimane fuori anche per masturbarmi, mi piace farlo è un sesso diverso, questa volta tutto troppo di corsa tutto troppo in fretta.

Il cucciolo non è mica molto contento che sia partito due settimane di seguito, e ieri quando gli ho detto che la prossima non parto ha fatto i salti di gioia. A proposito proprio ieri ho ricevuto il mio prima tema sul babbo, comincia a fare casino fra babbo e papà e questo mi ha sciolto, nel tema ha scritto alcune volte babbo altre papà. Squilla il telefono e rispondo sto correndo per andare a posare la macchina, per prendere il treno, penso che sia la mia donna invece appena dico pronto, e già pronto a dire ti telefono fra 10 minuti sento la sua voce che comincia a declamarmi il suo tema, non ci sono riuscito a dirgli niente ho atteso con calma che finisse.

Un viaggio nato male questo e finito forse, aspettiamo sino a lunedì, anche peggio.

E’ nato fra cattivi presagi, io che non ero sicuro di partire, io che perdo il treno la mattina, il ritardo del treno nel pomeriggio, la nottata trascorsa fra treno taxi e stazione di Ventimiglia, l’arrivo a Marsiglia con la camicia sporca di sangue per via dell’essermi fatto la barba in treno.
Insomma avrei fatto volentieri dell’altro.
Il viaggio serviva a confermare quello che sapevo e non erano notizie buone.
Il casino degli spostamenti, il dormire in mezzo al nulla e non poter neanche avere vicino una di quelle stupide macchinette che danno i MARS quindi salti cena.

La macchina il giorno dopo che non aveva il navigatore, però guidare è sempre un piacere.

Poi ieri sera di corsa a Marsiglia per prendere il treno per tornare a casa, ma, ma c’è la GREVE, che io gli scioperi in Italia li avevo già vissute avevo già fatto i conti con questo, ma la GREVE francese maiiiiiiiiiii … e va beh mica mi hanno ucciso, ma andare da Marsiglia a Nizza in pullman mica è una bella esperienza.

Poi pensare che da Ventimiglia a casa ci vogliono circa 9 ore di treno è pazzesco. Proprio pazzesco.
Il ritorno non sarà meglio, la situazione non è chiarissima, ma tanto è e tanto devo prima di tutto a me e poi anche all’azienda.
Bello il mare che mi ha accompagnato per gran parte del mio viaggio. Belle le montagne della Liguria e del sud della Francia veramente belle anche le alpi.
I profumi della primavera mi hanno inebriato.
Sta stagione pazza tra il caldo e il freddo.

Va beh alla prossima.

Sto sempre meglio. So esattamente cosa c’è davanti e come mi devo muovere. Adesso devo solo far si che cominci a muoversi il lato finanziario … per il resto va bene, sto ritrovando quella serenità interiore che mi serve.

 
 
 
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Tanti passano di qua magari per la prima volta e non possono leggere tutti sti post, allora io ho pensato, ma se a loro piace il mio blog come posso aiutarli, e soprattutto fra un anno come posso aiutare me a rileggerlo, bisognerebbe mettere delle orecchie a questo diario per i passi piu' importanti.

Ed eccole le orecchiette.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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DA RADIOFRECCIA - 1998 LIGABUE

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
 
 
 
 
 

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