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Un blog creato da etologia il 28/01/2007

ETOLOGIA

SITO DI ARTICOLI SULL' ETOLOGIA

 
 

 

 COMMISSARIO REX SI SPOSA

Post n°35 pubblicato il 03 Marzo 2007 da etologia
Foto di etologia

'Rex e Lady, da oggi vi dichiaro marito e moglie'. Nulla di strano, una cerimonia di nozze come un'altra, se non che ad essere uniti in 'matrimonio', ieri pomeriggio alle 18, sono stati due cani. Due pastori tedeschi, uno dei quali e' il celebre interprete della serie tv 'Il Commissario Rex' e che, in pochi lo sanno, ha sangue toscano nelle vene in quanto e' nato nell'allevamento 'Turboland' di Spianate, nel Comune di Altopascio (Lucca).
La particolare cerimonia nuziale è stata celebrata da un vero funzionario pubblico, il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, nella splendida cornice di Villa La Reggia, che dista non molto dall'allevamento Turboland in cui il celebre cane poliziotto ha visto la luce, nel maggio del 1998. La fortunata che si unisce a Rex si chiama Lady, e sara' lei che avra' l'onore di partorire i primi e unici cuccioli che il proprietario del pastore tedesco vuole per il suo pupillo.
Anche Lady proviene dall'allevamento Turboland della signora Antonella Niccolini e pare che tra Rex e la futura sposa il colpo di fulmine sia scoccato quest'estate, durante una visita fatta dal cane poliziotto, assieme al suo padrone Salvatore Battaglia, nell'allevamento che ha visto muovere i primi passi del divo a quattro zampe piu' celebre del mondo. Lady e Rex, da vere star hollywoodiane, arriveranno al loro matrimonio in limousine. Subito dopo la cerimonia, come ogni coppia che si rispetti, festeggeranno con 40 amici selezionati dal padrone Salvatore Battaglia, nel ristorante di Villa
La Reggia.
Al ricevimento e' stata allestita una piccola panca apparecchiata, su cui i due novelli sposi potranno consumare il cibo. Il menu? E' stato top secret, ma da Villa La Reggia assicurano che per i due celebri ospiti è stata approntata una cena toscana, impreziosita dal celebre olio extravergine delle colline lucchesi.
Rex, che fuori dal set in realta' si chiama 'Alex', e' comparso anche nella fiction 'Don Matteo' e nella vita di tutti i giorni ha compiuto alcune azioni eroiche, come dimostrano i risultati delle operazioni di soccorso della Protezione civile nazionale a cui ha partecipato. Il 27 agosto del 2000, infatti, il pastore tedesco fu premiato per aver salvato un anziano di 80 anni che si era allontanato dalla casa di riposo di Cinto Romano. Per scovarlo, Alex-Rex segui' le tracce dell'uomo per oltre 10 chilometri.
Ed era stato sempre il commissario a quattro zampe a scovare i corpi dei tre vigili del fuoco morti sotto i detriti della palazzina di via Ventotene a Roma. Ma l'impresa forse piu' celebre fuori dal piccolo schermo, Rex l'ha compiuta negli Stati Uniti, a New York.
Dove, dopo l'attentato dell'11 settembre alle Twin Towers, ha partecipato ad alcune fasi di recupero dei superstiti sotto le macerie. Nelle scorse settimane, il cane lupo piu' celebre del mondo ha partecipato alla realizzazione di un calendario con altre star dello spettacolo come Monica Bellucci e Fiorello, per sensibilizzare sul problema dell'abbandono in strada degli animali domestici. Dopo una frenetica vita mondana da star tv, a otto anni di eta' (che corrispondono circa ai 50 degli esseri umani), il commissario Rex ha deciso di sistemarsi e cosi' oggi convolera' a nozze con Lady. I loro cuccioli, dicono ad Altopascio, andranno a ruba.
(Fas/Col/Adnkronos)

 
 
 

STRESS?GLI UCCELLI DI CITTA' LO SOPPORTANO MEGLIO

Post n°34 pubblicato il 03 Marzo 2007 da etologia
Foto di etologia

5 settembre 2006 - Gli uccelli che volano e vivono in città hanno imparato a sopportare e a resistere allo stress meglio dei loro simili che vivono in boschi e foreste. Alcuni ornitologi, del 'Max Planck Institute' di Seewiesen in Germania, hanno dimostrato infatti che i merli nati in citta' hanno una risposta piu' bassa, e quindi migliore, allo stress rispetto a quelli che abitano le foreste. Questa ridotta reattività allo stress, secondo i ricercatori che hanno pubblicato il loro studio su 'Ecology', ha una base genetica e potrebbe essere il risultato di una particolare 'selezione urbana' indotta dalle pressioni cui sono esposti gli uccelli delle citta'.
Molte specie hanno sviluppato una relazione simbiotica con gli umani. I merli europei, ad esempio, gli storni e i passeri sembrano trarre beneficio e profitto dal microclima piu' caldo e dai surplus di cibo delle citta'. Ma devono anche affrontare potenziali fonti di disturbo provocate dagli uomini, come la loro presenza costante, l'alta densita' di cani e gatti, il rumore, la luce e l'inquinamento provocati dal traffico.
Tra i meccanismi fisiologici di difesa adottati dai vertebrati, inclusi gli umani, per assicurarsi la sopravvivenza in condizioni ambientali avverse, c'e' la risposta allo stress acuto, caratterizzata dal rilascio di ormoni glucocorticoidi e steroidi. La secrezione di questi ormoni nel breve periodo fa bene, perche' aiuta a mettere in relazione un comportamento di adattamento a una risposta fisiologica. In situazioni di stress prolungato tuttavia, livelli costantemente elevati di glucocorticoidi in circolazione nel sangue possono danneggiare le funzioni riproduttive, immunitarie e cerebrali. Per questo motivo gli animali selvatici soffrirebbero a vivere in citta', a meno di non adattare la loro risposta allo stress cittadino.
Gli scienziati tedeschi, per verificare questo risultato, hanno messo nella stessa stanza, per un anno, i merli presi dal centro di Monaco e dalla foresta vicino la citta', distante in linea d'aria 40 chilometri. I due gruppi di animali hanno cosi' vissuto nelle stesse condizioni ambientali. In questo modo si è visto che in condizioni normali, cioe' senza essere disturbati, entrambi i gruppi di merli avevano lo stesso livello di corticosterone. Ma, trascorso l'autunno, le cose cambiavano decisamente durante il primo inverno e primavera: la risposta allo stress dei merli di città era infatti decisamente piu' bassa rispetto a quella dei merli della foresta.
'Questi risultati mostrano - spiega Jesko Partecke - che la vita di citta' cambia i meccanismi fisiologici di adattamento negli animali selvatici necessari alla sopravvivenza. Una ridotta risposta ormonale allo stress potrebbe essere molto diffusa e presumibilmente necessaria per tutti gli animali che prosperano in quegli ecosistemi esposti a frequenti disturbi di origine umana tipici delle aree urbane'. Secondo gli scienziati la differente risposta allo stress a livello ormonale tra i due gruppi e' dunque determinata geneticamente ed e' il risultato di un'estrema selezione 'naturale' fatta dalla città.

 
 
 

LA PAURA

Post n°32 pubblicato il 01 Marzo 2007 da etologia
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La paura è un'emozione involontaria governata dall' istinto che permette la sopravvivenza di un individuo ad un presunto stimolo di pericolo;  scatenando ogniqualvolta si presenti un possibile stimolo che metta a rempetaglio  la propria incolumità,  accompagna un'accelerazione del battito cardiaco e delle principali funzioni fisiologiche di difesa (es.aggressività, sudorazione, risata,chiudere gli occhi,scappare)

Le principali reazioni istintive alla paura possono essere:

  • L'innalzamento dell' attenzione
  • fuga
  • protezione istintiva del proprio corpo (cuore, viso, organi genitali)
  • ricerca di aiuto (con l' utilizzo della voce)

La paura è la causa spesse volte   di modificazioni comportamentali permanenti, riconosciute come sindromi ansiose: ciò accade quando la paura non è più scatenata dalla percezione di un reale pericolo, bensì dal disagio del soggetto. In questo senso, la paura perde la sua funzione primaria, legata alla naturale conservazione della specie, e diventa invece l'espressione di uno stato mentale.

La paura di oggetti o contesti può essere appresa; negli animali questo effetto è stato studiato e prende il nome di paura condizionata.

Gli stadi  della paura

La paura ha differenti stadi dipendenti dalla loro  intensità : persone che vivono intensi stati di paura hanno sovente atteggiamenti irrazionali e/o pericolosi. Può essere descritta con termini differenti a seconda del suo grado di intensità:

Terrore

Il terrore si riferisce ad un evidente stato di paura 

Paranoia

Paranoia è un termine per descrivere una psicosi di paura (es.la paranoia d' essere pedinati)

Gelosia

La gelosia è considerata la paura di perdere qualcuno ,anche se in etologia viene considerata Possessività

 
 
 

ANIMALI FILMATI CON SCENE DI TORTURE

Post n°28 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da etologia
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REGGIO CALABRIA - La Polizia postale ha sequestrato un sito internet gestito da una donna residente in Lombardia attraverso il quale era possibile vedere filmati di scene di torture e di uccisione di piccoli animali. La persona che gestiva il sito è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria con l'accusa di maltrattamenti ed uccisione di animali. Secondo quanto ha riferito il Compartimento di Polizia postale e delle comunicazioni di Reggio Calabria, che ha avviato le indagini sulla base delle segnalazioni di alcune persone che avevano visto i filmati riprodotti nel sito, nelle scene di torture si vedeva una donna che, calzando scarpe con tacchi a spillo, torturava ed uccideva insetti, crostacei e piccoli mammiferi, realizzando i cosiddetti "crush video". I filmati venivano posti in vendita e potevano essere richiesti attraverso posta elettronica. Il sito, per sfuggire ai controlli, era stato registrato presso un provider danese. Nei confronti della titolare del sito era stata avviata altra indagine da parte della Polizia postale di Milano alla quale la donna aveva presentato una denuncia contro ignoti per diffamazione. Indagine che aveva portato all'accertamento degli stessi reati nei confronti della donna per i quali procede la Procura di Reggio Calabria. Nell'abitazione della titolare del sito sono stati sequestrati alcuni computer e centinaia di cd rom pronti per la vendita.

 
 
 

NO ALLA STRAGE DEI DELFINI E DELLE BALENE IN GIAPPONE 

Post n°20 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da etologia
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I cetacei sono in grave pericolo  causati dalle attività umane.
Per fare qualche esempio :l’inquinamento degli oceani con veleni , rumori assordanti che impediscono le funzioni di ecosonar e il reperimento di compagni e di località di nutrizione condivise, eliche delle barche  che uccidono. Non dimenticando l’uccisione  degli animali a scopo di ricavo economico delle loro carni .
Il Giappone non osserva le regole e i divieti di caccia imposti dalla commissione baleniera internazionale ,continuando ad uccidere nonostante la gran parte dei cittadini del mondo dica STOP.
Abbiamo ora la possibilità di dire la nostra, firmando una petizione on-line indirizzata al Primo Ministro del Giappone. Probabilmente non servirà, ma se anche solo potessimo far sentire la forza dello sdegno, non sarà uno sforzo invano.

Preghiamo tutti i lettori di firmare:

http://www.PetitionOnline.com/golfinho/

Fonte:www.asetra.it

 
 
 

PREGHIERA DEL CANE AL SUO PADRONE

Post n°17 pubblicato il 18 Febbraio 2007 da etologia
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LA PREGHIERA DEL CANE....

O MIO PADRONE, TU SEI IL MIO SIGNORE

E COME TALE IO TI SERVO IN GRANDE UMILTA'.

SE A VOLTE NON TI COMPRENDO

RIPETIMI IL TUO COMANDO, SENZA IRA SENZA BATTERMI.

DAMMI IL TUO SGUARDO,LA TUA PAROLA,IL TUO AFFETTO.

DAMMI ACQUA PURA E CIBO MODESTO,

IN VASI PULITI; SONO LA MIA SALUTE.

DAMMI UN ANGOLO AL RIPARO DAI VENTI DALLA PIOGGIA,

MA CHE CONOSCA IL SOLE SE MI TERRAI LEGATO.

METTIMI PURE UNA CATENA,MA CHE MI PERMETTA

IL MOVIMENTO;CHE MI BASTERA'.

LA MIGLIORE MEDICINA O IL MAGGIORE PREMIO

SARA' UN PO' DI LIBERTA' TRA L'ERBA.

AFFIDAMI SOLO ALLE PERSONE CHE CONOSCI E STIMI.

METTI PURE IL MIO NOME SUL COLLARE,

MA CON L'INDIRIZZO DELLA TUA CASA,PERCHE'

SE IO MI SMARRISSI, POSSO ESSERTI RESO

E NON FINIRE IN MANI SPIETATE.

NON  SCACCIARMI QUANDO SARO' VECCHIO E MALATO

E NON TI POTRO' PIU' SERVIRE.

SE NON POTRAI CURARMI E TENERMI

PROCURAMI TU STESSO DOLCE MORTE

DOPO UN' ULTIMA CAREZZA.

ALLORA GUARDAMI NEGLI OCCHI,

CAPIRAI CHE IO TI AMO ANCORA.

                                    IL TUO CANE.....

 
 
 

TROVATO LAGER PER ANIMALI NELLE VICINANZE DI CHIAVARI

Post n°16 pubblicato il 15 Febbraio 2007 da etologia
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Chiavari (GE) - Un lager per animali è stato scoperto dietro una casa a Ne, nell'entroterra di Chiavari. Diciotto cani, due dei quali in fin di vita, quattro cavalli, due colombi e un coniglio sono stati trovati dal servizio veterinario della ASL4, tutti in grave stato di salute e denutriti. La proprietaria dell'abitazione, una donna 56enne, è stata denunciata dalla Procura per maltrattamento di animali. I cavalli sono stati trasferiti in una struttura sulle alture di Genova, i cani ad Alessandria.
Gli dava fastidio il cane del vicino e ha deciso di freddare lanimale con il fucile
 
di MASSIMO BOCCUCCI

SEMPRE QUESTI ARTICOLI TROVO. MA QUANDO SMETTERANNO DI FARE DEL MALE AGLI ANIMALI?
GUBBIO (PG) Gli dava fastidio il cane del vicino e ha deciso di freddare lanimale con il fucile. Forse tra le due famiglie dirimpettaie i rapporti si siano guastati da tempo, allora è possibile che basti davvero poco per accendere la miccia. Fatto sta che un trentenne artigiano eugubino ha imbracciato improvvisamente dopo un alterco animato il fucile da caccia e ha preso di mira il cane del vicino senza lasciargli scampo.
Sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Gubbio, guidati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, che hanno denunciato il giovane. Dovrà rispondere di esplosioni pericolose, uccisione di animali e minacce gravi. La segnalazione allautorità giudiziaria apre di fatto liter, al momento caratterizzato dalla fase istruttoria.
Luomo rischia fino a quattro anni di reclusione anche in base alla nuova legge, varata un paio di anni fa, che tutela gli animali inasprendo la pena. Il fucile del giovane era regolarmente denunciato, con regolare possesso del porto darmi.
Per precauzione e come forma preventiva, temendo possibili più gravi ripercussioni, i carabinieri hanno deciso di porre sotto sequestro tutti i fucili e le munizioni in possesso dellartigiano eugubino formulando alla prefettura di Perugia la proposta di emettere un provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni.
Il fatto è accaduto nella periferia sud della città. I due capofamiglia sembra, secondo le prime testimonianze raccolte, che non avessero buoni rapporti e che anzi ogni situazione di banale frizione tra i due diventasse il pretesto per discussioni e diatribe. A farne le spese il cane, forse colpevole solamente di abbaiare troppo forte.
I carabinieri hanno anche arrestato un marocchino ventisettenne ed un ucraino ventinovenne clandestini, che in passato a diversi controlli avevano sempre fornito generalità diverse. I due giovani risultano colpiti da provvedimenti di espulsione e sono stati arrestati. Identificati anche altri cinque stranieri, tre dei quali sono risultati non in regola con il permesso di soggiorno. Un italiano di 43 anni è stato invece denunciato perchè sorpreso dai militari alla guida della propria auto sotto l'effetto della cocaina e un cinquantenne per possesso di arnesi da scasso perchè trovato in possesso di tronchesi, pinze e cacciaviti. Entrambi sono risultati già inquisiti in passato
 

 
 
 

CASO MORINI

Post n°13 pubblicato il 09 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

Una grande ignoranza
I tirapiedi si danno da fare...

La delirante lettera che segue, partorita dalla mente di tale Resmi Giacomo di Barco di Bibbiano in provincia di Reggio Emilia è la conferma che la ditta Morini sta grattando il fondo del barile e cerca tramite le lettere dei suoi sgherri il supporto dell'opinione pubblica.
Chi volesse replicare può scrivere al giornale che ha avuto il coraggio di pubblicare un simile obbrobrio: lettere.re@gazzettadireggio.it

"La ditta Morini ha diritto di riaprire
Gentile direttore, le scrivo in merito al "caso Morini". La suddetta ditta, per quel che ne so, ha ottemperato fino in fondo alle normative. La Corte di cassazione ha annullato quel pateracchio di legge regionale nota, appunto, come legge Morini.
La ditta attende che l'incomprensibilmente tentennante sindaco di San Polo, firmi, con atto dovuto, l'autorizzazione che le consentirebbe di riprendere regolarmente la propria attività.
Ambientalisti e animalisti vari, con l'appoggio di non meglio specifiati ricercatori, hanno disseppellito l'ascia di guerra pronti all'azione.
Partiti e associazioni guardano alla finestra. Un'assemblea "aperta" (da chi?, a chi?), tenutasi non si sa bene dove, né quando, in un volantino ci fa sapere che: "... rappresentanti di circa cinquanta associazioni, politici, cittadini e funzionari di ditte del territorio, si sono riuniti in assemblea aperta, per esaminare il caso Morini e hanno condiviso l'intento di procurare al sindaco sostegno nel processo decisionale)". (Leggi: firmare o no, l'autorizzazione alla vendita).
A pagina 2, gettata la maschera, si legge: "Crediamo che una questione di puntiglio di una singola persona, (...) non possa essere prioritaria anche rispetto ai problemi di ordine pubblico per l'intera cittadinanza: problemi che, inevitabilmente, in seguito a infausta decisione da parte sua (il sindaco), si verificherebbero alla ripresa dell'attività di vendita da parte dell'allevamento Morini."
In altri termini: "Caro sindaco, o non firmi, o ti assumerai tutta la responsabilità d'eventuali, probabili, anzi più che certi disordini e violenze nei confronti della cittadinanza che rappresenti. A questo proposito chiederei alle associazioni, quelle vere, di commercianti, imprenditori, allevatori ecc., ai partiti e sindacati, ai lavoratori in genere e agli abitanti tutti, di prendere forte e chiara una posizione contro le violenze, le minacce, l'arroganza e la supponema di persone "volutamente ignoranti", affinché chi di dovere, questura in testa, svolga fino in fondo il proprio compito per evitare ulteriori malversazioni nei confronti di una Val d'Enza che vuole mostrarsi unita nel difendere gli interessi di tutti, poiché, senza peli sulla lingua, oserei dire che oggi tocca alla Morini, ma domani?
Sarebbe bene che anche i sindaci degli altri Comuni si dessero una mossa. Una cosa anche a medici, farmacisti e a chi si prende cura della salute dei nostri genitori, nonni, figli, nipoti, mogli e mariti ecc., ricordando a tutti noi che quei farmaci, di cui spesso faremmo volentieri a meno, attraversano, prima che giungano a noi, maglie strettissime di controlli incrociati che prevedono necessariamente anche test su esseri viventi.
Puo' non piacere, ma tutte le volte che, per ragioni di malattia siamo costretti a rivolgerci ai farmaci, sarebbe bene ci ricordassimo di ciò.
Tornando a noi, cerchiamo di non permettere che quattro facinorosi possano calpestare diritti fondamentali della nostra vita. La salute sarebbe certamente tra i primi posti in un'eventuale graduatoria. Anche la libertà di pensiero, d'azione, di sperimentazione, d'imprenditorialità, di confronto sano e costruttivo, ecc., dovrebbero avere diritto di cittadinanza in qualsiasi ambito della conoscenza. Non lasciamo che si arroghino diritti che non hanno, come quello posto regolarmente e prevedibilmente in atto nei confronti di un dipendente della ditta Morini. Se la memoria non m'inganna già un'altra o più volte, ciò è accaduto. Non si può permettere ulteriormente che si attenti ail'incolumità ed alla tranquillità di persone che, dall'ultimo arrivato fino alla signora Soprani, svolgono coscienziosamente e onestamente il loro lavoro.
Giacomo Resmi
Barco".

Dovrà impegnarsi molto il Sig. Resmi per tenere aperta la ditta Morini...

TRATTO INTEGRALMENTE DAL SITO: http://www.chiuderemorini.net

n.b. (nota del blog) : non ho inserito le foto crude del sito, perchè le trovo molto toccanti ed è terrificante pubblicare delle foto che provano come sempre...quando siamo bestie.Pertanto preferisco pubblicare una loro foro presa dal sito del loro allevamento.

 
 
 

INCRIMINATO PER UN REATO NON COMESSO

Post n°11 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da etologia
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SARA' ABBATTUTO QUESTO CANE CORSO, PERCHE' HA AGGREDITO UNA BAMBINA DI 11 ANNI FACENDOLE PERDERE UN OCCHIO.

NON CAPISCO PERCHE' INCRIMARE UN ANIMALE CHE NON HA CAPACITA' DI INTENDERE E DI VOLERE.

IO PROPORREI DI INCRIMINARE I GENITORI DEI BAMBINI CHE LI HANNO LASCIATI IN CUSTODITI ED IL PROPRIETARIO DEL CANE.

RICORDATEVI SEMPRE CHE I BAMBINI NON VANNO MAI LASCIATI SOLI  CON I CANI ANCHE SE SONO  I PIU' BUONI DEL MONDO...PERCHE' UN ERRORE DI COMUNICAZIONE INTERSPECIFICO (FRA SPECIE DIVERSE) PUO' PROVOCARE DEGLI INCIDENTI.

 
 
 

Poliziotto ucciso

Post n°10 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

CATANIA,

UCCISO POLIZIOTTO DURANTE LA PARTITA CATANIA-PALERMO.

SUBITO DOPO AVER APPRESO QUESTA NOTIZIA, MI VIENE IN MENTE LE 1000 PROPOSTE DI LEGGE CONTRO I CANI PERICOLOSI.

COSA CENTRA DIRETE VOI....

...BHE L' AGGRESSIVITA' INTRASPECIFICA FRA CANI NON PORTA ALL' UCCISIONE MA ALLA COMUNICAZIONE (DIFESA,STABILIZZAZIONE DELLA GERARCHIA) INVECE

L' AGGRESSIVITA' INTRASPECIFICA FRA ESSERI UMANI PORTA ALLA MORTE...PER LA MAGGIOR PARTE LE VITTIME SONO INNOCENTI.

PORGO LE MIE CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA DEL POLIZIOTTO UCCISO E PORGO UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE SULL' ACCADUTO A VOI LETTORI ,SPERANDO IN UN CAMBIAMENTO E IN LEGGI PIU' SEVERE CHE CONTROLLINO QUESTI FENOMENI ANZICHE' INCRIMINARE RAZZE...CHE PER LORO SFORTUNA HANNO PER LA MAGGIOR PARTE PROPRIETARI CHE FREQUENTANO GLI STADI.

 
 
 

Uccisa a coltellate istruttrice di delfini

Post n°9 pubblicato il 05 Febbraio 2007 da etologia
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Tamara Monti, 37 anni, è stata uccisa da un vicino di casa perché disturbato dai suoi due cani

RICCIONE - Tamara Monti, 37 anni, originaria di Como ma trapiantata a Riccione (Rimini) dove faceva l'addestratrice di delfini è stata assassinata con venti coltellate dal vicino del piano di sopra perché i suoi cani disturbavano. Una morte assurda, frutto di banali litigi tra condomini. L'uomo che l'ha aggredita nell'atrio di casa - Alessandro Doto, 35 anni, disoccupato di Riccione - è stato arrestato venerdì sera, subito dopo il fatto dai carabinieri. È stato trovato in strada, come un autonoma, con il coltello ancora sporco di sangue.

STAVA PER CAMBIARE CASA - Quella di Tamara Monti doveva essere l'ultima notte in quella casa: assieme al convivente aveva trovato un'altra casa proprio perchè Doto - di cui i vicini dicono avesse problemi «di testa» e che ora probabilmente chiederà una perizia psichiatrica - rendeva la loro vita impossibile: si sarebbe dovuta trasferire proprio sabato, con i suoi due cani e il gatto, ma non ha fatto in tempo. Le sue urla disperate sono state sentite da alcuni ragazzi al piano terra della palazzina che seguivano un corso di computer, e che hanno potuto vedere l'agghiacciante scena nell'atrio del condominio, prima di chiamare i carabinieri. Il delitto ha creato grande sconcerto e dolore nella città di Riccione, che aveva adottato con simpatia la donna, ritenuta una delle migliori istruttrici di delfini.
 
 
 

CONCETTO ETOLOGICO DELL' AMORE

Post n°8 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da etologia
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"AMARE VUOL DIRE DESIDERARE DI INVECCHIARE CON IL PROPRIO PARTNER"

L' amore non è altro che un sentimento passionale che porta una coppia (della stessa specie) , ad effusioni di contatto e di corteggiamento (strugginamento ,affetto, passione fisica).

L' amore è facilmente distinguibile dall' affetto (che si può provare per un familiare o per un amico) ,perchè in quest' ultimo sentimento non vi è presente la passione fisica ed il corteggiamento.

 La maggior parte delle reazioni o delle pulsioni amorose  sono soggettive e variano da coppia a coppia.

Gli psicologi suddividono l' amore in 3 frasi :

1)Attrazione (fisica e/o mentale/culturale). In questa fase viene utilizzato l' istinto sessuale ,utilizzando in questo periodo il proprio aspetto fisico per conquistare il proprio partner (o futuro)

2)Infatuazione (l' innamoramento)

3)Attaccamento (che porta nella coppia la fedeltà e la passione).

Con la maturazione della relazione , la prima fase (l' attrazione) incomincia a venire meno , sviluppando maggiormente le successive fasi ,mantenendo sempre un equilibrio che regola le basi di una relazione.

Quando una persona condivide con un'altra un amore per un lungo periodo di tempo, sviluppa un "attaccamento" sempre più forte verso l'altro individuo.

Secondo studi scientifici , dopo 30 mesi (perido biologico per l' accoppiamento , per il parto e per crescere la prole)  la passione diminuisce da amore romantico all' piacere di stare insieme.

Di solito una relazione che si basa su più fattori (affetto, attaccamento, stima, attrazione sessuale) ha più possibilità di riuscita di una basata sulla sola attrazione sessuale

Amare è la paura di perdere la persona o la cosa amata, accompagnano spesso un sentimento di protezione (chiamata erroneamente gelosia) verso il proprio partner.

Un eccessivo attaccamento morboso è la causa della rottura di molte relazioni, perchè impedisce di condurre una vita normale con i propri spazi indispensabili per non creare monotonia in un rapporto .Questo comportamento che presenta problemi patologici secondo gli spicologi si chiama ATTACCAMENTO MORBOSO (Iperattaccamento).

 
 
 

FRA L'UOMO ED IL CANE CHI E' LA BESTIA?LEGGETE E FATEMI SAPERE

Post n°7 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

Riporto un post letto in un altro gruppo di google (educatore
cinofilo), che credo sia bene che circoli il più possibile........

Barbara.

Salve sono Elisa Manna Responsabile del GREYHOUND ADOPT CENTER ITALY,

Adozioni Levrieri maltrattati. In Data 3 dicembre sono stati
sottratti dalla signora ALDA, (non metto cognome per indagini in
corso) vostra iscritta sotto il nome di WINDHORSE, due nostri
levrieri greyhound adottati da lei. Non ci sono parole per descrivere

il modo in cui ha tenuti i nostri levrieri rescue, la femmina dopo
settimane dal ritrovamento è morta. La signora in questione si stà
laureando in tecniche dell'allevamento e comportamento animale
all'Università di Pisa. Presto sarà radiata. è una mina vagante.
Stiamo avvertendo i centinaia di forum  e di cinofili dove lei si
spaccia come "Professionista". Al momento c'è una denuncia in atto e

speriamo sia fatta giustizia. Credo che le foto parlino da sole, vi
prego di allertare i vostri "iscritti".
Leggendo il vostro forum, mi è venuto freddo pensando alla lucidità

di questa persona a poche ore dal ritrovamento dei nostri
cani......sono senza parole
Vi allego il collegamento al nostro sito:http://
www.adozionilevrieri.it/spiegazione_maltrattamento.html
Grazie
Elisa Manna
www.adozionilevrieri.it

 
 
 

ORDINANZA DEL 12-12-06 SUI CANI PERICOLOSI

Post n°6 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

ROMA - Nella Gazzetta ufficiale oggi in edicola spicca l'ordinanza del
ministero della salute sui cani pericolosi. Anche i predecessori del
ministro Turco, prima Sirchia e poi Storace, avevano emesso ordinanze
provvisorie in attesa di un disegno di legge mai arrivato. Quest'ultima,
chiamata "Tutela dell'incolumità publica dall'aggressione di cani", riprende
quella messa a punto da Storace ma rispetto a questa contiene novità
interessanti, ad esempio il divieto dei cosidetti tagli estetici di orecchie
e coda, e l'obbligo di museruola e guinzaglio nei luoghi pubblici.
Animalisti soddisfatti? Non esattamente. Ci sono molti punti che non li
vedono affatto d'accordo, Lega Anti Vivisezione in prima fila.

L'ordinanza è una misura provvisoria, datata 12 dicembre 2006 ma effettiva
da ieri e per 12 mesi, ufficialmente in attesa di una legge definitiva. Il
tratto di continuità con quelle firmate da Sirchia e da Storace è il fatto
che sia stata stilata una lista di razze considerate pericolose.
Diciassette, più i loro incroci, per le quali vigono delle regole
particolari. Eccole: American Bulldog, cane da pastore di Charplanina, cane
da pastore dell'Anatolia, cane da pastore dell'Asia centrale, cane da
pastore del Caucaso, cane da serra da Estreilla, dogo argentino, fila
brazileiro, perro da canapo majoero, perro da presa canario, perro da presa
mallorquin, pit bull, pit bull mastiff, pit bull terrier, rafeiro do
alentejo, rottweiler e tosa inu.

Per tutte le razze, invece, divieto degli interventi chirurgici "non resi
necessari dalla salute dell'animale". Concretamente dovrebbe scomparire la
pratica diffusa dei tagli "estetici" di orecchie e coda e compare l'obbligo,
per le "razze pericolose" di museruola e guinzaglio in tutti i luoghi
pubblici. Altre novità interessanti sono il divieto di addestramenti votati
ad aumentare l'aggressività dell'animale e dei collari elettrici o "altri
congegni che procurano paure e sofferenza" perché possono provocare reazioni
di aggressività. Quest'ultimo divieto era presente anche nell'ordinanza
Storace, scaduta da quaranta giorni, ma non chiaro e dunque inapplicato.



Persistono divieti già vigenti, anche se poco noti, come l'obbligo per i
proprietari delle "razze pericolose" di stipulare una polizza di
responsabilità civile per i danni a terze persone, cosi da garantire
l'indennizzo in caso di aggressione. In termini morali è nuovo anche
l'obbligo di "vigilare con particolare attenzione al fine di evitare ogni
possibile aggressione a persone".

La reazione della Lav (lega anti vivisezione) a questa ordinanza è di
parziale delusione. Ciro Troiano, responsabile "maltrattamenti" in seno
all'organizzazione, spiega: "Aspettavamo questa nuova ordinanza, confidando
in una inversione di rotta rispetto alle precedenti, invece siamo delusi e
preoccupati". Troiano è chiaramente soddisfatto delle novità riguardo ai
tagli estetici e collari elettrici ma deplora la persistenza di un elenco di
razze per cui la normativa è diversa. Ma ci sono anche altri punti a
sollevare critiche. Per esempio il comma che incoraggia i proprietari che
non si sentono in grado di far rispettare le nuove norme ai loro animali di
informare i servizi veterinari. E insieme a loro valutare le misure da
attuare, "compresa la soppressione per comprovata pericolosità". La Lav teme
che la discrezionalità lasciata ai padroni sul momento in cui disfarsi del
proprio animale e la menzione riguardo all'eventuale soppressione possa di
fatto generare una prassi sbagliata. Ciro Troiano insorge contro questo
punto: "Con questa ordinanza, per la prima volta nel nostro ordinamento
giuridico, si arriva a prevedere l'abbattimento dei cani in base alla razza
di appartenenza e non più solo in base al loro stato di salute o
comportamentale". Il presidente della Lav, Gianluca Felicetti, chiede
pertanto al ministro della Salute di "ritirare subito dall'ordinanza
l'articolo che prevede la possibilità di abbatimento in base alla razza".

(15 gennaio 2007)

 
 
 

ART 727 MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

Post n°5 pubblicato il 02 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

Chiunque incrudelisce verso animali senza necessità o li sottopone a strazio o sevizie o a comportamenti e fatiche insopportabili per le loro caratteristiche, ovvero li adopera in giuochi, spettacolo o lavori insostenibili per la loro natura, valutata secondo le loro caratteristiche anche etologiche, o li detiene in condizioni incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'ammenda da lire due milioni a lire dieci milioni.

La pena è aumentata, se il fatto è commesso con mezzi particolarmente dolorosi, quale modalità del traffico, del commercio, del trasporto, dell'allevamento, della mattazione o di uno spettacolo di animali, o se causa la morte dell'animale: in questi casi la condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca degli animali oggetto di maltrattamento, salvo che appartengano a persone estranee al reato.

Nel caso di recidiva la condanna comporta l'interdizione dall'esercizio dell'attività di commercio, di trasporto, di allevamento, di mattazione o di spettacolo.

Chiunque organizza o partecipa a spettacoli o manifestazioni che comportino strazio o sevizie per gli animali è punito con l'ammenda da lire due milioni a lire dieci milioni. La condanna comporta la sospensione per almeno tre mesi della licenza inerente l'attività commerciale o di servizio e, in caso di morte degli animali o di recidiva, l'interdizione dall'esercizio dell'attività svolta.

Qualora i fatti di cui ai commi precedenti siano commessi in relazione all'esercizio di scommesse clandestine la pena è aumentata della metà e la condanna comporta la sospensione della licenza di attività commerciale, di trasporto o di allevamento per almeno dodici mesi.

 

Come applicare l'Art. 727 del Codice Penale

La nuova formulazione del testo dell’art. 727 C.P in materia di maltrattamenti ed uccisioni gratuite di animali apre nuove strade per perseguire gli illeciti in materia. Vediamo i punti essenziali a livello pratico-operativo per ciascun cittadino e/o associazione.

1)immediata ed orale (di persona a per telefono) per illeciti in corso, con richiesta di intervento onde impedire il protrarsi della situazione antigiuridica;

La denuncia può essere: Un privato cittadino e/o un’associazione possono rivolgersi ad un qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria segnalando uno dei casi di illeciti previsti dal nuovo art. 727 e richiedendo un intervento per accertare il reato ed impedire che questi venga portato ad ulteriori conseguenze ai sensi dell'art. 55 C.P.P..Trattandosi dunque di reato è competente ad intervenire qualunque organo di polizia giudiziaria: Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Vigili Urbani, etc... Non è assolutamente vero che questo è un reato di competenza solo delle guardie zoofile. Tutta la polizia giudiziaria è obbligata ad accertare questo come qualsiasi altro reato. La Cassazione ha ribadito che tutti gli organi di Polizia Giudiziaria sono competenti per tutti i reati in materia ambientale e di tutela animali (Cass. Pen. Sez. III, n° 1872 del 27/9/91).

  • scritta in carta e forma libera (non serve carta da bollo o altre forme) per casi di minore immediatezza, da presentarsi presso l’ufficio di qualunque organo di Polizia Giudiziaria o direttamente presso la cancelleria del Procuratore della Repubblica presso la Pretura Circondariale del luogo (meglio se di persona).

  • il nome, cognome e l’indirizzo del denunciante (in caso di associazione, oltre alla intestazione della stesso sarà necessario indicare il nome del firmatario)

  • una esposizione chiara, riassuntivo e precisa dei fatti;

  • elementi per giungere, direttamente o indirettamente, alla individuazione dei responsabili;

  • i nomi di eventuali testimoni che possano riferire sui fatti;

  • ove possibile alcune fotografie o documenti di altro tipo o supporto di quanto esposto;

  • data e firma.

 


Dopo aver presentato la denuncia, sarà opportuno non limitarsi ad attendere gli esiti (non vi è obbligo di avvisare il denunciante dell’evolversi della procedura...) ma sarà opportuno chiedere, dopo un relativo lasso di tempo, l’epilogo del caso all'organo al quale è stato presentato l’atto. In caso di inerzia dell’organo di Polizia Giudiziaria si può segnalare il fatto ai superiori ed al Procuratore della Repubblica. In caso di archiviazione presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica sarà opportuno richiedere copia del provvedimento di archiviazione per valutare i motivi della stessa. Nel caso in cui invece la denuncia si evolva in un procedimento penale sarà opportuno per le associazioni costituirsi subito parte civile al fine di entrare di diritto nel processo; non attendere il momento del giudizio ma costituirsi parte civile in precedenza in modo da poter seguire le fasi antecedenti al dibattimento.
La denuncia è una esposizione di fatti concreti (non valutazioni o impressioni) che si sottopone alla Polizia Giudiziaria ed al magistrato per segnalare un reato e chiedere il loro intervento. Ogni denuncia pertanto deve contenere in modo chiaro: Il nuovo art. 727 C.P. resta reato. Non è stato infatti depenalizzato. Questo è un punto fondamentale, perché se fosse stato depenalizzato si sarebbe trasformato in una semplice infrazione amministrativa di ordine pecuniario, senza procedimento penale e soprattutto senza le possibilità di intervento preventivo consentito per mezzo della polizia giudiziaria sulla base del codice di procedura penale (perquisizioni, sequestri, etc ...).

 
 
 

I FIORI DI BACH PER GLI ANIMALI

Post n°4 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

 

PROPRIETA’

 

Edward Bach nasce nel 1886, nel periodo storico del positivismo scientifico e materialismo storico, da un lato e psicanalisi di Freud dall'altro. E' proprio questo il periodo dove nasce l' idea che dietro ogni disturbo fisiologico ci sono dietro delle turbe emotive (ovvero patologie caratteriali). Bach comunque era di natura positiva con un forte senso dell'umorismo, ma era anche meditativo, silenzioso e amava la natura. Fu durante il lavoro nella fonderia di suo padre che prese coscienza dei disagi umani, tanto che la sua voglia di studiare medicina crebbe e si laureò così nel 1914 a Londra. Fu durante il tirocinio negli ospedali che Bach, credendo che gli studi teorici fossero superficiali, cominciò ad osservare direttamente i pazienti, studiando le differenze di reazione di vari pazienti alla medesima cura, scoprendo che le razioni variano da paziente a paziente; arrivando alla conclusione che per curare una malattia è fondamentale tenere conto della personalità del paziente (oltre al corpo).

Ma la spinta per lo studio dei fiori l'ebbe con il nascere di un tumore che lo costrinse ad accellerare i suoi studi volendo raggiungere risultati significativi nel campo della immunologia e battereologia. Così cominciò a studiare erbe e piante e le loro caratteristiche principali preparando vaccini che venivano   somministrate ai pazienti con determinare tipologie caratteriali; pensava infatti che la cura più efficace era quella dove mente e corpo venivano appagati.

Bach capì che la mente, attraverso il sistema nervoso, controlla tutti gli organi e i tessuti del corpo; se un disturbo mentale prende il sopravvento si ha un effetto catastrofico che causa la perdita del controllo della funzioni vitali. scoprendo anche che tutta l'energia delle piante si trova concetrata nei suoi fiori.

Nel 1935 Bach aveva così trovato i 38 rimedi che curavano altrettante alterazioni dello stato d'animo. tali alterazioni negative sono 7: paura, incertezza, insufficienza di interesse per il presente, solitudine , ipersensibilità, disperazione, cura eccessiva per il bnessere altrui. Lo stesso Bach consigliava che tali metodi non dovevano essere utilizzati solo dai medici, ma anche e soprattutto, da chiunque voglia curare se stesso.

 

IL SUO METODO

 

Si basa su l'uso di 38 rimedi naturali che derivano dai fiori (chiamata anche fitoterapia) e che agiscono come sottili vibrazioni energetiche. Importante per tale cura è non perdere di vista che persone e animali sono costituite da psiche e corpo. La guarigione Bach infatti si basa sulla armonizzazione della coscienza, infatti la vibrazione energetica, che si trova in uno stato bloccato, comunque errato, viene riequilibrato. E' da tenere presente che la maggior parte delle malattie che affliggono uomini e animali sono inconsapevoli, nel senso che creano disarmonia interiore e sfociano in problemi di tipo fisico. per attuare, o eliminare i disagi fisici ed iniziare un processo di guarigione profonda e duratura è necessario riequilibrare la personalità. Nella fitoterapia di Bach, non viene considerata solo la parte materiale della pianta (tipo erboristeria), ma la parte energetica, il suo interagire con l'uomo dal punto di vista spirituale.Così come gli stati d'animo non sono un nemico da combattere, ma attraverso la consapevolezza che l'uomo e l'animale si è creato un ostacolo  che deve essere rimosso. Tale rimozione si articola in due stadi: la accettazione dello stato d'animo negativo con conseguente sfruttamento della vibrazione positiva emanata dall'energia dei fiori.

 

DOSAGGIO

 

Assunzione è molto semplice: 4 gocce direttamente sulla lingua per almeno 4 volte al giorno. Nei casi più gravi la somministrazione del rimedio può essere più frequente, anche ogni 30 minuti fino a diminuzione dei sintomi. Importante per la riuscita è osservare i vari miglioramenti sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico. questo è fondamentale perchè se la cura non dovesse avere i risultati sperati si corregge in corso d'opera. I rimedi non hanno un tempo massimo di assunzione, infatti la durata della cura varia a seconda della sensibilità del soggetto, dalla sua capacità di reazione, e della gravità del problema da risolvere.

 

ANIMALI

 

Quanto detto sopra per gli esseri umani vale anche per gli animali. Le somministrazioni possono essere fatte in diverse modalità a seconda della scelta del padrone dell'animale: pasto, acqua o direttamente in bocca, in quest'ultimo caso si deve stare attenti a non infastidire la bestia, perchè non vedrà più la cura come rimedio di cui ha bisogno ma solo come punizione. Si possono effettuare anche impacchi nel caso di morsi o tagli o utilizzando le goccie direttamente nella ferita. Anche nel caso degli animali non ci sono contro indicazioni e possono essere assunti per periodi più o meno lunghi.... fino a guarigione del sintomi.

 
 
 

LA PET THERAPY NELLE SCUOLE O ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA

Post n°3 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da etologia
Foto di etologia

La diffusione della Pet therapy è ormai una realtà consolidata da molti anni nei paesi stranieri quali  U.S.A e  nord Europa.

In Italia si è sviluppato un interesse concreto nei confronti di questa “Terapia d’ accompagnamento” che trova modalità d’ intervento in diversi campi d’ azione come quello educativo ,sociale, medico- ospedaliero e riabilitativo.

Dal punto di vista socio- educativo ,i luoghi d' applicazione della Pet Therapy sono due: le scuole e le comunità di recupero.

Nelle prime è possibile organizzare progetti sia a valenza educativo-umanitaria verso gli animali, suscitando senso di responsabilità  ed empatia a valenza sanitaria, volti all’ apprendimento della convivenza domestica con l’ animale stesso.

L’ azione della Pet therapy può essere sviluppata in diversi settori quali la didattica e l’ educazione

Umanitaria e ambientale.

La conoscenza delle razze canine prevede ad esempio un percorso storico e geografico legato all’ evoluzione di ogni razza. Allo stesso tempo viene proposto agli studenti un percorso di formazione sulla corretta gestione del cane, che comprende l’ educazione,cure sanitarie, allevamento ,responsabilità civile , rispetto e senso di compassione nei confronti delle creature viventi,ecc.

Notevoli benefici sono stati riscontrati in studenti affetti da deficit d’ attenzione e/o iperattività:

la presenza del cane in classe è in grado di attirare la loro attenzione ,di metterli all’ ascolto ,di indurli ad intervenire nella discussione,di motivare nella produzione di componimenti sul tema “animali” ciò per quanto concerne le scuole primarie e  secondarie.

Per le scuole materne, un programma di Pet Therapy deve essere organizzato con modalità differenti: la presenza dell’ animale visitatore può essere diversificata ,mentre il percorso didattico viene sviluppato sulle immagini e sul disegno, che sono gli studenti relazionali più efficaci per questa fascia d’ età.

 

 

 
 
 

CHI SONO

Post n°2 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da etologia
Foto di etologia

Marcello Messina, nato e vive a Palermo, Comportamentista cinofilo esperto dell’ universo cinofilo a 360 gradi, nella sua vita cinofila ha ricoperto numerosi ruoli di spicco :allevatore amatoriale, conduttore in gare sportive, handleer (colui che prepara e presenta i cani in gare di bellezza), istruttore cinofilo, pet operator (colui che conduce i cani in progetti di pet therapy e zooantropologia didattica), toelettatore, consulente cinofilo, giudice in gare amatoriali per la valutazione morfologia. Ritenuto da molti suoi colleghi profondo conoscitore della mente del cane e dell’ etologia applicata agli animali domestici.Docente in numerosi corsi e stage ,studente in scienze biologiche, presidente nazionale Animal Wellness, giudice prove cani da protezione civile e pet therapy Rescue Team (Roma), ha studiato negli U.S.A. le nuovissime tecniche per la riabilitazione comportamentale.

Per info e contatti: mar.romeo@libero.it

 
 
 

Concetto etologico di aggressività

Post n°1 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da etologia
Foto di etologia

Ognuno di noi almeno una volta avrà sentito o letto del fenomeno dei cani pericolosi o meglio aggressivi.
Tali notizie hanno recato notevoli disaggi nella nostra società, etichettando per cani "Killer" ,molte razze canine .

Cosa è l'aggressività?
Gli psicologi definiscono come aggressivo ogni comportamento teso a fare del male, fisicamente o psicologicamente ad un'altra persona o un altro essere vivente.
Dal punto di vista biologico l' aggressività viene scatenata da componenti genetiche (predisposizione familiare), ambientali e ormonali.
Fra i numerosi studi fatti sull' aggressività nell' uomo si è notato in una buona parte degli esaminati delle anomalie nel cromosoma X portando danni alla sintesi di serotonina e dopamina, neurotrasmettitori regolatori dell' umore.
Il comportamento aggressivo è una caratteristica importante per la salvaguardia della specie.
Nell' etogramma animale (incluso l' uomo) è presente l' aggressività come capacità dell' individuo 
di reagire ad uno stimolo negativo (minaccioso), rivolto a se stesso (aggressività difesa), o al suo territorio (aggressività territoriale o materna). Per tanto l' aggressività è una dote naturale che non potrà mai mancare in un individuo.

Classifichiamo l' aggressività in relazione al contesto in cui si verifica:

AGGRESSIVITA' PREDATORIA (Caccia): impulso che porta l' individuo alla ricerca e all' uccisione di un individuo di specie differente per cibarsene.

AGGRESSIVITA' GERARCHICA (Sociale): impulso che compare in presenza di conflitti gerarchici fra individui della stessa specie appartenenti al medesimo branco. Per riequilibrare o chiarire gli ordini gerarchici all' interno del branco.

AGGRESSIVITA' COMUNICATIVA: inseriscono questo tipo d' aggressività perché non credo nell' aggressività gerarchica all' interno di un branco misto (uomo-animale), ma sono causati da problemi di comunicazione e d' incomprensione nel rapporto uomo-animale.

AGGRESSIVITA' TERRITORIALE: è un impulso che porta all' animale a difendere il proprio spazio territoriale e ciò che ne fa parte.

AGGRESSIVITA' MATERNA: impulso verificabile solo nelle femmine per difendere la propria prole da possibili nemici.

AGGRESSIVITA' DA PAURA (Difensiva): impulso poco diffuso, visto che l' animale preferisce fuggire che aggredire.Compare solo quando la fuga non è possibile.

L' aggressività fra con specifici è ritualizzata, prima d'arrivare all' aggressione, mostrando una serie di segnali posturali ,che hanno lo scopo di far evitare lo scontro fisico e tutte le sue conseguenze.
Nel cane avviene il ringhio come avvertimento, chiamata fase appetitivia, succeduto dal morso (fase consumatoria) e terminato dal ritorno dell' equilibrio del cane (fase d' appagamento), quando tale sequenza non è completa il problema è di tipo psico-patologico.

Ma esistono razze più aggressive delle altre?
Esistono razze più inclini all'aggressività, grazie alla selezione dell' uomo per esaltare tale impulsi per la caccia, la lotta, la difesa e la guerra.
Ma ciò non deve farci cadere nell' errore di classificare determinate razze potenzialmente pericolose.
Nella lista Sirchia troviamo il pit bull, fra le razze pericolose, ma oltre ai combattimenti, questa razza viene largamente utilizzata negli Stati Uniti come cane da pet therapy con un elevato successo.
Dal mio punto di vista e dalla mia esperienza trovo questa razza una dei migliori cani da famiglia.
Ho lavorato numerosi pit bull, ma mai nessuno per aggressività verso l' uomo, ho solo riscontrato aggressività verso altri cani dello stesso sesso e fobie sociali (timidezza).
Il successo dei i pit bull nella pet therapy sta nella socializzazione. Far socializzare il cane fin dalla più tenera età ,specialmente durante il periodo critico chiamato fase della socializzazione (fra la terza e la decima settimana di vita del cane), bisogna proporgli delle esperienze positive con altri cani, animali e persone, in modo che il cane possa conoscerle per non diventare una volta adulto diffidente verso questi stimoli. Nei cani poco socializzati in età adulta si presentano degli atteggiamenti aggressivi dovuti alla diffidenza nei confronti di altri cani, animali e nell'uomo, in quanto "non ti conosco e quindi ti temo".

Sono più aggressivi i maschi o le femmine?
I maschi manifestano comportamenti aggressivi ogni giorno, per confermare il loro ruolo gerarchico all' interno del branco, per la difesa del proprio territorio e di tutto ciò che gli appartiene; le femmine si dimostrano più aggressiva durante l 'allattamento fino allo svezzamento dei propri cuccioli (aggr.materna).
Fra le cause che scatenano l' aggressività possiamo non escludere una componente organica , causate da patologie che colpiscono gli apparati organici ,fra le più diffuse troviamo: la neoplasia, i traumi cerebrali, le infiammazioni muscolari, le otiti e le artrosi.
I deficit visivi ed auditivi sono anche essi causa alcune volte di comportamenti aggressivi, l' animale non vedendo o sentendo bene può confondere il nostro atteggiamento pacifico in minaccioso.
Ho riscontrato alcuni problemi d' aggressività nei Bobtail e negli Schnauzer ,per via delle loro "frange", che limitando il campo visivo creavano delle incomprensioni nella comunicazione uomo-animale, i problemi sono stati risolti accorciando la frange.
Per quanto riguarda i problemi auditivi ho avuto moto di riscontrare tale problema nei bull terrier, negli alani albini e nei dalmata, la soluzione si è trovata utilizzando delle tecniche di contro condizionamento e di modellamento specifiche per il caso.
Nei prossimi articoli parleremo dei vari tipi d' aggressività in modo più specifico e scientifico, senza mai parlare del loro trattamento olistico, comportamentale e farmacologico, perché ogni trattamento è personalizzato da soggetto a soggetto e deve essere fatto solo da personale competente, che abbia trattato altri casi simili e che si tenga sempre aggiornato.

Il mio consiglio è quello di chiedere sempre consiglio al vostro medico veterinario, per farvi consigliare una soluzione al problema o contattando un comportamentista cinofilo.

 
 
 
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