* FoLLiA FiAbEsCA *

2012 fuori dalle balle

E' il 5 gennaio 2013. E' sabato pomeriggio ed è una splendida giornata invernale.

Abbiamo da poco preso a calci questo dannato 2012 ke si è preso gioco del mondo.

Il mio 2012 è stato costellato di alti e bassi. Marzo e aprile sono stati i mesi di piena follia. Anche un pò di disperazione, direi. Lavori nuovi. Quando non sai cosa fare, ti aggrappi un pò a tutto e il pensiero di fare soldi fa perdere ogni cognizione, ogni dimensione. Ed è stato tutto tra il vero e il non vero. Fottutissima mente ke si prende gioco d' ogni cosa. Non sono mai contenta, me ne accorgo. E' solo quando appoggio la testa sulla sua spalla ke tutto sparisce e respiro la vita vera. Sono stata un pò ansiosa. Sono stata un pò irritabile ed anche insopportabile. Non sono stata capace di crescere, forse ho soltanto sviluppato un senso di rifiuto verso certe situazioni. Ma insieme tutto è possibile e ce l' abbiamo fatta anche con i miei isterismi. Più ke altro Lui, povero Amore! Quanta pazienza!

Due perdite importanti nella mia vita, una parente ed il papà d' una mia amica, a me molto caro. La prima, non è per cattiveria, ma mi ha toccata un pò meno. Nel senso ke comunque doveva andare così, non era giusto ke vivesse ancora in quello stato. Non era più lei e poi comunque era un bell' impegno da sostenere per i miei genitori. Era lampante la stanchezza di quel tanto da fare per niente. Mi dicevano ke i suoi occhi erano vuoti e quando gli occhi sono vuoti, si è perso il mondo dentro. Avrà riacquistato vitalità lassù? Ma ke ne so...! Glielo auguro. Non so manco se sia polvere o un' anima fluttuante o un essere alato, o abbia un' altra vita in un corpo nuovo. Chissà..

La seconda perdita invece, mi ha colpita di più. E' avvenuta ad agosto, io ero in vacanza ed ho ricevuto la telefonata di questa mia cara amica ( compagna delle medie ), solo ke non avevo il cellulare dietro e l'ho vista dopo. Pensavo m' avesse telefonato per le solite rimpatriate delle medie così m' è passato di mente di richiamarla. L' indomani son partita per tornare a Monza e quando ho aperto facebook trovo il suo messaggio ke annunciava la morte del padre e il funerale, ke purtroppo ho saltato. Ho pianto fiumi di lacrime. MA FIUMI. Era un uomo veramente splendido, è difficile descriverlo. Una di quelle persone sempre col sorriso sulle labbra, sempre pieno di carica vitale, con una parola buona e felice ogni volta ke lo si incontrava.

Eh insomma..

Qualche giorno dopo ho visto la mia amica sotto casa. Abbiamo parlato, mi ha raccontato com' è successo, della sua malattia improvvisa con una lucidità agghiacciante...cercavo di essere forte, di dirle parole di conforto, ma non ne sono stata in grado, le stringevo la mano, lei al contrario di me, era così forte! Mi diceva di non aver pianto, di non esserci ancora riuscita, forse perchè ancora non era in grado di accettare la cosa. Io avevo le lacrime agli occhi. Mi ha detto ke si stava documentando sulla vita dopo la morte anche perchè suo padre era profondamente credente, infatti non aveva paura di andarsene. Ha lottato fino alla fine e se ne è andato con un sorriso.

Wow..

Settembre, ottobre, novembre, dicembre, sono volati. MA TANTISSIMO. VELOCISSIMI!

Il 2013 l' abbiamo accolto con gli amici in quel di Paderno d' Adda. Cazzo ke paese inculato! Ma è stato bello passare il Capodanno in compagnia. Abbiamo creato questa " famiglia alternativa " ke dà un sacco di soddisfazioni :)

(to be continued....)

Ke dire poi? Ho lavorato qualche giorno ed oggi boom! Stanotte se ne è andata anche una mia zia... Inaugurare il 2013 così non è il massimo, ma ci ha portato il sole invernale...Ma poi è tutto confuso nella mia testa. Ho voglia di piangere e di ridere, faccio la persona forte, mi ripeto di star bene e un pò me ne convinco, ma mi sento perdutamente instabile. Ho i muscoli facciali tremolanti. Stamattina ho avvertito io le mie sorelle e nel frattempo facevo le pulizie e intanto piangevo e poi ridevo e parlavo da sola. Una matta isterica! Ci credete ke mi sono lavata tre volte i denti perchè non ricordavo d' averlo già fatto? Ho passeggiato avanti e indietro pensando a cosa scrivere a mia cugina ma mi sono uscite solo banalissime parole, ma credo ke in questi casi non esistano nè parole giuste, nè sbagliate, basta sentirsi vicini e spero di averlo fatto. Lei mi ha risposto meravigliosamente dicendomi ke la zia se ne è andata serenamente dopo averla aspettata. Ho pianto miseramente, ma poi mi son sentita meglio perchè attraverso il messaggio di mia cugina, ho assorbito la forza di mia zia. Era una donna estremamente positiva, almeno era quello ke arrivava a me. Ogni notizia nuova ke ci riguardava era un " Che bello! " L' anno scorso ci siamo sentite per telefono. Parlavamo del mio sogno di aprire una ludoteca e ke nonostante la mia partecipazione a diversi bandi regionali, non sono riuscita ad ottenere le sovvenzioni statali. Lei mi disse: " Eh beh, non mollare ke prima o poi i risultati si ottengono! " Anche quando è morta la cugina di mamma, ha telefonato ed ho risposto io. Mamma non c' era. Lei mi disse: " La tua mamma è una donna forte, supererà anche questa. " Aveva sempre una parola buona, di conforto e d' appoggio e manca, cazzo se manca! Anche il fatto ke non la vedevo da anni, fa un pò male...

Penso a delle parole ke ho letto su un libro scritto da un africano. Uno di quelli ke vendono per strada. Sinceramente non ho voglia di prendere il libro per citare le parole testuali, ma più o meno dice ke l' uomo bianco assicura tutto: la casa, la macchina e persino la vita. L' uomo bianco corre sempre ed è pieno di frustrazioni. L' uomo bianco non è mai contento, vuole sempre di più ( ed io in questo post, sono un pò il riflesso di queste parole effettivamente. Ke schifo... ) L' uomo bianco non accetta una perdita, l' uomo bianco piange se una persona muore. Mentre gli Africani accolgono la morte come una rinascita.

[ To be continued..... oggi va così ]

Il verbo accogliere, mi piace molto...ed il concetto è anche meraviglioso rapportato ad una morte. Il problema è ke nessuno ci prepara ad affrontarla. Nessuno ci dice come reagire, come accogliere...sì i preti parlano tanto di una nuova vita accanto a dio, ma a me sinceramente non basta.  Forse è anche perchè io fondamentalmente sono senza dio.. Sinceramente non posso credere ciecamente a ciò ke non posso vedere e toccare con mano per sentirne l' esistenza. Non ho mai affrontato il cammino della religione, questo già lo sapete...e non mi ha mai interessato più del tanto. Anche perchè guardando esternamente una persona di fede, non mi sembra proprio il ritratto della serenità. Mia nonna, per esempio. Lei prega ogni santo giorno, va in chiesa, accende lumini...ma è una donna profondamente ansiosa! Piena di timori! Allora mi chiedo perchè dovrei trovare una fede, se poi devo subire tutto questo tormento interiore. Io di ansie ho già le mie, non ne voglio altre! Ma capire quale sia la strada giusta, è veramente dura. Forse davvero dovremmo anche noi abbracciare la morte e viverla come una festa.......

Dopo tante riflessioni, vi lascio con le parole di Audrey Hepburne, ke non c' entrano niente, ma a lei credo ciecamente.

Io credo nel rosa. Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie. Io credo nei baci, molti baci. Io credo nel diventare forte quando tutto sembra andare storto. Io credo che le ragazze felici siano le ragazze più belle. Io credo che domani sarà un altro giorno, ed io credo nei miracoli.

da PensieriParole