Creato da eric.trigance il 02/05/2008

L'urlo della civetta

Osservare, descrivere il mondo di oggi...

 

Messaggi di Dicembre 2021

Buon Capodanno a tutti !

Post n°3496 pubblicato il 31 Dicembre 2021 da eric.trigance
 

 
 
 

Il governo pił intelligente del mondo !

Post n°3495 pubblicato il 30 Dicembre 2021 da eric.trigance
 

Il governo ha annunciato misure per la fine dell'anno : adesso è vietato bere o mangiare in piedi nei bar del paese. Forse perché la Covid attacca solamente le persone in piedi. Brava, abbiamo un governo molto intelligente che non si fa la domanda come fa la Covid nei trasporti di Parigi !
Nei concerti è vietato di avere più di 2000 spettatori ma non c'è un limite per i meeting politici. Il pass sanitaire non è obbligatorio per i meeting politici ma lo è per i concerti.

Ecco, l'anno finisce in bellezza ! Abbiamo il governo il più stupido del mondo.

   

 
 
 

Felice Natale a tutti !

Post n°3494 pubblicato il 21 Dicembre 2021 da eric.trigance
 

 
 
 

Votatemi !

Post n°3493 pubblicato il 16 Dicembre 2021 da eric.trigance
 
Tag: Sport

In una trasmissione televisa ieri sera, l'Imperatore Macron (detto Omacron) ha fatto piangere la gente, ma soprattutto ha iniziato la sua campagna elettorale ! Ha detto che si rammarica delle sue "piccole frasi ironiche" e che ha imparato a vivere vicino ai francesi... mamma mia, tirate fuori i fazzoletti ma soprattutto votatemi in aprile 2022 ! Non sono veramente sorpreso di questo presidente ipocrita e bugiardo. Per questa ragione, ho preferito guardare la squadra francese di pallamano che ha vinto la squadra feminile di Svezia e sarà domani sera in semifinale contro il Danimarca. 

 

 
 
 

La repubblichina

Post n°3492 pubblicato il 12 Dicembre 2021 da eric.trigance
 

“L'ho vista anch'io una rapatura delle donne fasciste, catturate nei giorni conclusivi della guerra civile. Era la fine di aprile del 1945 e andavo per i dieci anni. Oggi sono un vecchio signore curioso, ma già allora ero un ragazzino che si sentiva padrone della sua piccola città. Nell'attesa che riaprissero le scuole elementari, dove frequentavo la quinta poiché ero avanti di un anno, trascorrevo il tempo libero nella modisteria di mia madre Giovanna e nelle strade del centro. Conclusa la guerra e finiti i bombardamenti degli Alleati, non esistevano altri pericoli in città. In questo modo mi sono trovato di fronte a vicende che non pensavo di scoprire. Una fu la tosatura delle prigioniere repubblichine, avvenuta non in piazza del Cavallo come racconto in questo libro, bensì in una piazza secondaria, davanti a una caserma in sfacelo, diventata un rifugio di senzatetto e di prostitute malandate. Tra le donne sottoposte a quel supplizio, una era molto giovane e bella. La sua figura è sempre rimasta nella mia memoria, tanto da ispirarmi il personaggio centrale di questo libro: Teresa Bianchi, detta Tere. Una maestra elementare sui vent'anni, tanto appassionata della propria missione da prendere la tessera del Partito fascista repubblicano pur di insegnare in una scuola della città. Di solito i miei libri sulla guerra civile e sul dopoguerra sporco di sangue non hanno per protagonisti dei fascisti repubblichini se non come vittime delle vendette partigiane. Un revisionismo a senso unico ha fatto sparire i tanti italiani, civili e militari, rimasti fedeli a Benito Mussolini. Eppure furono soprattutto loro a sopportare gli eventi più angosciosi dell'ultima fase della guerra nel nostro Paese. Come le stragi provocate dagli aerei da bombardamento americani, spesso imprecisi e affidati a piloti che volevano liberarsi del loro carico micidiale e ritornare al sicuro nelle basi di partenza. Oppure come l'inferno delle violenze compiute dai marocchini in Ciociaria, con migliaia di donne stuprate sotto lo sguardo indifferente dei generali francesi, primo fra tutti Charles De Gaulle. La mia Tere affronta con fermezza e coraggio il furore dell'ultimo atto della guerra mondiale in casa nostra e il caos del dopoguerra. Di certo è una repubblichina, ma soprattutto un'italiana con una qualità che ho ritrovato in tutte le donne incontrate nella mia vita: la pazienza generosa.”

Giampaolo Pansa.

Un libro a leggere ! 

 
 
 
 

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