Esperienze d'Aborto
La parola alle donne che hanno fatto l'IVG, che hanno avuto un raschiamento, che hanno rinunciato per sempre al loro figlio. Basta chiacchiere e giudizi è ora di leggere.
IL MONUMENTO DEL BAMBINO NON NATO
di Martin Hudáček
Il monumento non solo esprime il rammarico e il pentimento delle madri che hanno abortito, ma anche il perdono e l’amore del bambino non nato verso sua madre. L’idea di realizzare un monumento ai bambini non nati è stata di un gruppo di giovani donne (Movimento di Preghiera delle Mamme), madri che sono consapevoli del valore di ogni vita umana e dei danni che si infliggono, non solo nella perdita irreparabile dei bimbi non nati, ma per il declino permanente della salute mentale (e a volte fisica) di ogni donna che decide, spinta da diverse situazioni, ad abortire suo figlio.
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Non fermatevi solo a leggere i post scritti da donne, mamme o ragazze, ma leggete in mezzo ai commenti, spesso si trovano altrettante storie e testimonianze che magari possono esservi d'aiuto: Tutti i commenti
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"Sono da questa mattina stesa su di una barella, con un ago infilato in un braccio, in attesa di un intervento che mai avrei pensato di fare, a farmi compagnia sono solo le mie lacrime e gli ultimi momenti insieme con la vita che doveva crescere dentro di me. Mi distraggo con le urla di una mamma e del ginecologo che le consiglia di spingere perchè già si intravedono i capelli rossi...è nata la piccola Erika mentre dentro di me sta per morire..."
Era il 26 marzo 2015 e dal reparto di ginecologia queste sono state le sensazioni e le emozioni che sono riuscita ad esprimere con queste parole, per mezzo di un sms, attimi di lucidità e di piena consapevolezza di ciò che sarebbe accaduto, un attimo prima della fine, mentre le lacrime calde mi rigavano il viso e scendevano lente sulla mia nuca. Il vento soffiava forte fuori quella mattina ma quello stesso vento non sarebbe riuscito a spazzare via il dolore di quella triste giornata insieme agli istanti ed i momenti che indelebili sarebbero rimasti nella mia memoria fino all'ultimo attimo in cui avrei avuto vita. Sarei stata al mio settimo mese di gravidanza oggi se avessi avuto il coraggio necessario, se solo qualcuno, chiunque, con un solo cenno mi avesse fermata in tempo, impedendomi di compiere il gesto più sporco, vigliacco e crudele che si possa compiere nei confronti di un altro essere umano. Il ricordo di te rannicchiato dentro di me resterà nascosto nell'angolo più profondo e segreto del mio cuore. Il mio grembo sarebbe dovuto essere un nido sicuro e privo di pericoli e invece non lo è stato, rivelandosi un posto atroce e fatale, anche se ho tenuto la mia mano stretta sul mio ventre come a voler difendere il mio piccolino fino agli ultimi istanti in cui avrebbe respirato dal mio respiro nonostante la piena consapevolezza che a breve carne della mia carne mi sarebbe stata strappata via. Non passa giorno in cui io non ci ripensi, è una ferita profonda che sanguina ogni notte nel pianto soffocato sul mio cuscino. Ogni pancione, ogni racconto di piccoli cuccioli che crescono, ogni scena di una mamma che accudisce il proprio pargolo me lo ricorda e mi lacera ancor di più la cicatrice che mai si rimarginerà. Quanto amore ti avrei dato e che cosa mi avresti detto se solo tu avessi potuto parlarmi quel giorno? Quale spiegazione avrebbe giustificato il mio gesto, ti avrei potuto rispondere che eri stato concepito per errore ma chi sono io per poter arbitrariamente deliberare che cos'è un errore, non è matematica e non si tratta di una formula, o ancora avrei potuto rispondere che avresti avuto tratti somatici e colore di pelle diversi da quelli di tuo fratello maggiore o ancora dire che eri il frutto di un amore clandestino, quindi, questo poteva sufficientemente bastare per non farti nascere?
E nello stesso momento in cui una vita moriva dentro di me, nel ventre di un'altra donna, quello stesso padre stava per concepirne un' altra (quasi come fosse una nuova fecondazione assistita del futuro), condannandomi a patire e pagare il mio caro conto come un dannato nel girone dell'Inferno di Dante costretto per la legge del contrappasso a scontare duramente la propria pena contando tutte le candeline che mai si sarebbero spente. Come ha potuto l'uomo che diceva di amarmi infliggermi tale colpo? Avremmo dovuto superare insieme e con la forza del nostro amore "questo lutto" e invece...lui altro non è stato che il mio aguzzino, del quale, per qualche assurda legge del destino non sarei mai riuscita a farne a meno.
Questa è la mia triste storia, fatta di tanto dolore e sofferenza ma che spero possa spingere chiunque legga queste righe a tornare indietro nella propria decisione, se solo avessi letto io queste parole adesso starei probabilmente ad accarezzare dolcemente la mia pancia e a decidere il suo nome perchè nessuna morale, nessun etica, nessun giudizio altrui e nessun vincolo matrimoniale possono e devono sovrastare l'amore incondizionato di una madre...
QUESTA È LA MIA STORIA
Io sono Ilaria (nikname: ilariapensieribimbi e ildiariodellalinda) ho fondato questo blog perchè tutti si riepivano la bocca con parole sull'IVG, sulla legge 194 e la pillola del giorno dopo e sembrava che nessuno ascoltasse le storie di queste mamme a metà, le storie dei pensieri di bambini che ci hanno toccato e il dolore che portiamo costantemente nel cuore. E così ecco uno spazio dove potete leggere, scrivere post se siete registrate, altrimenti tutti, possono commentare e scrivere storie sotto altre storie, io risponderò sempre. Vi abbraccio con tanto affetto e coraggio ... il coraggio di lottare per qualcosa che amate e che amerete sempre.
Ilaria
ilab721@inwind.it
NON SOLO CELLULE
E' semplicemente un link ad una ricerca di GOOGLE per vedere come è il vostro "pensiero di bambino" se vi sentite cliccate sopra e vedrete le varie immagini relative alle settimane e allo sviluppo.
TELEFONO ROSSO FARMACI IN GRAVIDANZA
QUANDO L'ATTESA SI INTERROMPE
MATERNITÀ INTERROTTE
Maternità interrotte
Le conseguenze psichiche dell’IVG
Tonino Cantelmi, Cristina Cacace, ELISABETTA PITTINO
Un libro che fa luce su un "malessere negato e per aiutare chi ne è colpito a superarlo, nell'auspicio di contribuire a ridurre l'atto che quel malessere genera: la soppressione del figlio non ancora nato "
Oggi la gravidanza è quasi sempre rappresentata come un evento gioioso e atteso, ma in alcuni casi può avere un'evoluzione estremamente dolorosa: l'aborto volontario.
Si tratta di un evento tragico, una soluzione violenta e mortifera, che da molte donne viene vissuto come un trauma. Alla morte fisica del bambino, infatti, corrisponde la morte di una parte della psiche della madre.
In questo libro gli autori parlano di aborto a partire dalle donne e dalle sofferenze che questa decisione spesso determina in loro e nell'ambiente che le circonda.
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GENITORI DI UNA STELLA
Un associazione per chi, come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio. Un’associazione di mamme e papà a servizio di altre mamme e papà, che si propone innanzitutto di offrire un aiuto immediato per lenire, per quanto possibile, la solitudine e lo smarrimento iniziale.
L'associazione è nata dall'incontro mio e di Giovanna, avevamo condiviso le stesse emozioni, e provato la stessa voglia di essere mamma, forse di una stella, ma mamma comunque, ma soprattutto avevamo la stessa voglia di aiutare gli altri.
Inviato da: ildiariodellalinda
il 21/05/2019 alle 10:25
Inviato da: Francesca
il 04/05/2019 alle 20:50
Inviato da: Francesca
il 04/05/2019 alle 20:41
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il 14/08/2018 alle 15:02
Inviato da: Elena
il 17/01/2018 alle 08:57