Post n°220 pubblicato il 23 Febbraio 2018 da fenormone0
Un amico è una persona con la quale io posso essere sincero. Davanti a lui io posso pensare a voce alta. Sono finalmente in presenza di un uomo reale e pari a me, e posso far cadere quelle maschere di dissimulazione, cortesia, e pensiero doppio, che gli uomini mettono fuori, e posso trattare con lui con la semplicità e la completezza con cui un atomo incontra un altro. |
Post n°219 pubblicato il 24 Febbraio 2017 da fenormone0
"è quando non lavoro che le cose si fanno strane. Comincio a trascinarmi per casa, non riesco a concentrarmi... è facile che accada, figliolo. Diamine,per un sacco di anni la mia attenzione ha vagato in tutte le direzioni. Ero strafatto e vagavo per tutto l'universo. Non sapevo cosa diavolo stesse succedendo. Sto tornando. Ora che l'ho detto tocca a me dimostrarlo. è il mio lavoro. non si smette mai di dover dimostrare le cose, in questa vita, figliolo. Se lo fai sei morto. Ma Io lo faccio ancora perché posso e voglio farlo. Non devo provare niente a nessuno! Mi piace soltanto spaccare il culo a tutti." (Jerry Lee Lewis) Non vi chiedo molto. Solo un paio di ali. |
Post n°218 pubblicato il 04 Febbraio 2017 da fenormone0
C'è qualcosa che mi interessa realmente? Penso che in questo momento sia Waldemar; non Waldemar in sé, ma ciò che rappresenta. Mi identifico talmente in lui che vedo questo viaggio attraverso i suoi occhi. Ciò che amo in Waldemar è l'innocenza e il candore della sua esperienza, il suo ingenuo desiderio di avventura. Amo il suo egoismo e la sua mancanza di senso di colpa. Lui non hai una coscienza che lo obblighi ad agire o a pensare in un certo modo. è libero, indifeso e solo. Lo amo come si ama un animale. Non pretendo nulla da lui, se non che resti giovane, sfacciato e un po' matto. Pretendo cioè l'impossibile. (Christopher Isherwood - Ritorno all'inferno) Non moriremo. Perché è impossibile morire nella mente degli altri. |
Post n°217 pubblicato il 05 Gennaio 2017 da fenormone0
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Post n°216 pubblicato il 29 Novembre 2016 da fenormone0
Ma poi, in che cosa si differenzia un morto da un uomo che si fa grave, che rinuncia al tempo e si chiude in sé per meditare in silenzio su qualcosa la cui soluzione lo angustia da tempo? In mezzo alla gente non ci si può nemmeno ricordare del Padrenostro, come del resto di qualunque altro nesso oscuro che forse non è fatto di parole ma di avvenimenti. Bisogna ritirarsi in disparte, in un silenzio inaccessibile e forse i morti sono proprio quelli che si sono ritirati per meditare sulla vita. Avete mai trovato dei morti che parlano ai vivi? |
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