Creato da fenormone0 il 14/03/2013

Il Fornaio

Guadagnarsi la Pagnotta

Schönen Sommer

Post n°11 pubblicato il 04 Aprile 2013 da fenormone0

A quei tempi era sempre festa. Bastava uscire di casa e traversare la strada, per diventare come matte, e tutto era cosí bello, specialmente di notte, che tornando stanche morte speravano ancora che qualcosa succedesse, che scoppiasse un incendio, che in casa nascesse un bambino, e magari venisse giorno all'improvviso e tutta la gente uscisse in strada e si potesse continuare a camminare camminare fino ai prati e fin dietro le colline. – Siete sane, siete giovani, – dicevano, – siete ragazze, non avete pensieri, si capisce –. Eppure una di loro, quella Tina che era uscita zoppa dall'ospedale e in casa non aveva da mangiare, anche lei rideva per niente, e una sera, trottando dietro gli altri, si era fermata e si era messa a piangere perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria. (Cesare Pavese/La Bella Estate).

Nuova corsa.

Ho perso i piedi,

ritrovando le mani.

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Schönen Sommer

jezabels il 04/04/13 alle 16:32 via WEB

Non si può avere tutto:**)...fai come Tina, ridi:)) ( Hai una gran cura nello scegliere i pezzi da pubblicare...Pavese, la musica le tue parole si sposano a meraviglia**)

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fenormone0 il 05/04/13 alle 10:57 via WEB

Grazie. ho voluto fare un azzardo. Non è da tutti i giorni sposare Godspeed You Black Emperor con le delicatissime parole di Pavese. C'ho provato e, a leggere Te, ci sono riuscito...è una bella soddisfazione :-)

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emma01 il 05/04/13 alle 11:04 via WEB

me lo immagino senza difficoltà pavese, qui, ora. intelligentissimo, depresso, rompicazzo, superego colmo di vergogna e angoscia. così come, senza difficoltà, mi fu panem dell'adolescenza. a filo, su quegli occhi neri, vagheggiavo veleggiavo navigavo ragionando di non aver capito il senso o di averlo capito sin troppo bene. che senso, non sapevo. oppure lo sapevo. non era importante. chè desideravo proprio tanto capire. poi disfacevo, ricominciavo. lui è stato l'abbraccio disaccogliente. la lettura che ti nutre ma anche di nero afoso.la riflessione. l'allontanamento. quelle sue donne, dio come le ho annusate. sempre sudate, sempre pronte. quei suoi uomini, brache calate, amicizia e coltello. la sua scrittura è densa, satura, vitale, colorata, profumata e, alla fine, disperata.

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fenormone0 il 05/04/13 alle 11:14 via WEB

Non posso, proprio non posso, Umanamente, aggiungere altro.

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alice_insonne il 05/04/13 alle 12:09 via WEB

Perdona se vado giusto un pò fuori rotta, ma mi risale all'occhio il commento di Emma ( a quello che è già uno scritto degno di lode azzeccatissima le colonne sonore) che è da incorniciare.
...e di quella Tina poi, sapessi quante ce ne sono, diversamente di Pavese, solo UNO.

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fenormone0 il 05/04/13 alle 13:04 via WEB

Sono d'accordo. Emma ha scritto magnificamente (si vede che è cresciuta a pane e Pavese...) per quanto riguarda Lui...l'ho scoperto da poco: quello che mi impressiona è la sua maniera di lacerare la carne per farne spuntare delle Rose. La Speranza, insomma. La stessa che, in ultimo, lo ha forse abbandonato quando si è calato quelle dieci bustine di sonnifero :(

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lilith666dgl0 il 05/04/13 alle 14:19 via WEB

------perché dormire era una stupidaggine e rubava tempo all'allegria. Pavese grazie. buon week. fornaio^_^

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fenormone0 il 05/04/13 alle 16:46 via WEB

così è. Buon We lilith

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Marion20 il 05/04/13 alle 16:00 via WEB

Non ho letto questo libero di Pavese, ma condivido nel brano il fatto che ad unacerta età tutto sembra bello, nuovo, divertente, insolito, fantastico, quasi irreale... poi con gli anni viene a galla la realtà, fatta anche di problemi e di delusioni... Ma l'importante è mantenere in se' la capacità di stupirsi! Ciao Marion

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