Creato da fenormone0 il 14/03/2013

Il Fornaio

Guadagnarsi la Pagnotta

 

Messaggi di Marzo 2013

endlose herbst

Post n°9 pubblicato il 29 Marzo 2013 da fenormone0

Una domenica mentre tutti erano ai Vespri Federico e Deslauriers, dopo essersi fatti radere e arricciare i capelli, avevano raccolto dei fiori nel giardino della signora Moreau, erano usciti dalla parte dei campi e, fatto un lungo giro attraverso i vigneti, eran tornati per la Peschiera e si erano infilati dalla Turca, sempre coi loro mazzi di fiori in mano. Federico aveva offerto il suo come un pretendente a una fidanzata. Ma un po' per il caldo che faceva là dentro, un po' per lo sgomento dell'ignoto, per una specie di rimorso, fors'anche per il piacere di vedere con una sola occhiata tante donne tutte a sua disposizione, Federico s'emozionò a tal punto che si fece pallidissimo e restava lì senza muoversi, senza parlare. Le ragazze, rallegrate dal suo imbarazzo, s'erano messe a ridere; credendosi beffato, Federico era scappato via, e dato ch'era lui ad avere i soldi, Deslauriers era stato costretto a seguirlo. Li avevan visti uscire, e n'era nata una storia di cui si parlava ancora dopo tre anni. Se la raccontavano da capo con tutti i particolari; ciascuno completava i ricordi dell'altro. Quand'ebbero finito: "Non abbiamo mai avuto niente di meglio, dopo" disse Federico. "Già, forse hai proprio ragione: non abbiamo avuto di meglio" disse Deslauriers. (Gustave Flaubert-L'Educazione Sentimentale)

I larici
sono alberi solitari.
Libellule rosse.
(Kawahigashi Hekigodo)

 
 
 

Wände des Windes

Post n°8 pubblicato il 27 Marzo 2013 da fenormone0

L'orologio della torre del municipio scoccò le sette e mezzo. D'altronde non importava che ora fosse; il tempo gli era completamente indifferente. Non provava interesse per nulla e per nessuno. Sentì una leggera compassione per se stesso. Molto fuggevolmente, non proprio come un proposito, gli venne l'idea di recarsi a una qualsiasi stazione, partire, non importava per dove, sparire per tutti coloro che lo avevano conosciuto, ricomparire in qualche luogo all'estero e incominciare una nuova vita, sotto spoglie diverse. Si ricordò di certi strani casi clinici che conosceva dai libri di psichiatria, delle cosiddette doppie esistenze: un uomo spariva improvvisamente dalla vita normale, veniva dato per disperso, ritornava dopo pochi mesi o dopo anni, senza ricordare dove era stato tutto quel tempo, finché in seguito qualcuno con cui s'era incontrato da qualche parte in un paese lontano lo riconosceva, ma lui non aveva più memoria di nulla. E in forma più lieve a più d'uno doveva capitare la stessa cosa. Per esempio dopo aver fatto un sogno? Certo, ci si ricordava… Ma sicuramente c'erano anche dei sogni che si dimenticavano del tutto, dei quali non restava più traccia, tranne un certo strano stato d'animo, uno stordimento misterioso. Oppure si ricordavano solo più tardi, molto più tardi, e non si sapeva più se si era fatta un'esperienza reale o soltanto sognato. Soltanto… soltanto…! (Arthur Schnitzler-Il Dr. Gläser, medico dei bagni)

 

 

Il vento forte
non riesce a respingere
i passeri dei campi.
(Murakami Kijo-Ina Suzume)

 
 
 

zurück in die Hölle

Post n°7 pubblicato il 25 Marzo 2013 da fenormone0

Galleggio sul dorso a braccia aperte e guardo il cielo. So soltanto che sono qui, ora. Questo corpo fluttuante potrebbe essere benissimo quello di un ragazzo o di un vecchio robusto, io a diciassette o a settant'anni: mi accorgerei appena della differenza. In genere sono sempre cosciente della mia età, perchè vivo sempre nell'ansia del futuro e nel rimpianto del passato. Ma non ora, non qui. (Christopher Isherwood- Ambrose).

 

 

 

 

Mi hai pregato
di accendere un solstizio
l'ho fatto strisciando
dei bastoncini
Poi, quando il Cielo
era abbastanza alto
ho gettato tutto
nella campagna riarsa
facendo finta
che i miraggi fossero
veri

 
 
 

Gehirne

Post n°6 pubblicato il 21 Marzo 2013 da fenormone0

Uscendo dall'impotenza di lunghi mesi e di incessanti ripulse-; Voglio occupare questa terra, pensò Rönne, e i suoi occhi strapparono il velo bianco della strada, lo palparono e lo confrontarono con gli strati più vicini al cielo e con il chiarore dei muri di una casa, e subito si perse di felicità nella sera, nel netto prolungarsi della luce, in questa fresca fine d'un giorno che era stato pieno di primavera. (Gottfried Benn).

Ogni parola è uno scherzo
il silenzio paga
e le melodie
escono dalla testa
già vestite di tutto punto
come Minerva

 
 
 

Der Mann ist ein einsames Herz

Post n°5 pubblicato il 19 Marzo 2013 da fenormone0

L'uomo non vive soltanto la sua vita personale come individuo, ma – cosciente o incosciente – anche quella della sua epoca e dei suoi contemporanei, e qualora dovesse considerare dati in modo assoluto e ovvio i fondamenti generali e obiettivi della sua esistenza ed essere altrettanto lontano dall'idea di volerli criticare quanto lo era in realtà il buon Castorp, è pur sempre possibile che senta vagamente compromesso dai loro difetti il proprio benessere morale. Il singolo può avere di mira parecchi fini, mete, speranze, previsioni, donde attinge l'impulso ad elevate fatiche e attività; se il suo ambiente impersonale, se l'epoca stessa, nonostante l'operosità interiore, è in fondo priva di speranze e prospettive, se furtivamente gli si rivela disperata, vana, disorientata e al quesito formulato, coscientemente o no, ma pur sempre formulato, di un ultimo significato, ultrapersonale, assoluto, di ogni fatica e attività, oppone un vacuo silenzio, ecco che proprio nel caso di uomini dabbene sarà quasi inevitabile un'azione paralizzante di questo stato di cose, la quale, passando attraverso il senso morale psichico, finisce con l'estendersi addirittura alla parte fisica e organica dell'individuo. Per aver voglia di svolgere un'attività notevole che sorpassi la misura di ciò che è soltanto imposto, senza che l'epoca sappia dare una risposta sufficiente alla domanda “a qual fine?”, occorre o una solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una ben robusta vitalità. (Thomas Mann)

Non ho alzato il capo
se non per bere
mangiare
svolgere tutte
le inevitabili
attività corporali.
Adesso So
che è il momento
di cambiare.

 
 
 

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