Messaggi di Aprile 2016
Post n°207 pubblicato il 23 Aprile 2016 da fenormone0
Mi ero messo lì come tutte le mattine a fare la mia parte di lavoro. Scrittore, si diceva. E come tale buttavo giù porzioni a volte ispirate, altre noiose e che non avrebbero mai visto la luce su una pubblicazione decente. Stavo sorbendo il mio the quando Lui si decise a entrare e a sedersi senza tante cerimonie accanto alla mia scrivania. Portava un lurido cappellino da baseball, pantaloni corti di jeans strappati in più punti, piedi nudi, maglietta talmente usurata da essere ormai lisa e capelli lunghi e unti, di un colore fra il rugginoso e il verde brillante. Era, efficacemente, la visuale permanente dell'ex narratore di successo, alternativo ed eccessivo, qualcuno che aveva scritto pezzi e romanzi molto ispirati, a metà fra lo steampunk e i neoclassici, in bilico fra Pynchon e Dumas padre; insomma un dono per le cronache di qualche tempo prima, anche grazie ai 4 matrimoni e al ricovero in 2 cliniche per la disintossicazione da crack. Lo fissavo mentre giocherellava con una confezione di biscottini tedeschi e parlottava a bassa voce, discutendo con sé stesso sul tempo e sulle royalties bruciate troppo in fretta. Non avevo il coraggio di affrontarlo; i peli mi si erano drizzati sulla schiena e le mani si erano tolte dal PC per cadere senza forza lungo i fianchi. Alla fine si era deciso a uscire dalle sue stanze dove trascorreva il tempo in una clausura acida, ma mai avrei creduto che avrebbe trovato il coraggio e la sfacciataggine di venirmi a tampinare durante le mie sedute di lavoro. Mai avrei pensato che lo avrebbe fatto in modo squinternato, straccione e impertinente, come stava facendo. Le ciglia incollate alle palpebre per il troppo sonno, le unghie nere e le labbra sottolineate da una strisciolina rosso carminio, quasi avesse sbagliato rossetto prima di uscire per la ricreazione. Io, dal mio canto, non riuscivo ad allungare neppure una riga sotto quello sguardo vacuo e inopportuno e dietro quel blaterare sordo e continuo, praticamente inintelleggibile. Restai qualche minuto immobile e imbarazzato finché mi decisi a borbottare qualcosa in risposta mentre allungavo la mano per prendere il suo gomito e cercavo di sollevarlo per allontanarlo dalla mia stanza. Lo pregai sommessamente di lasciarmi in pace, di andare una volta per tutte e riprendersi in mano la sua vita. Di cercare di mettere insieme i pezzi della sua ormai baraccata esistenza. Ma Lui nemmeno si degnava di farmi un cenno con il capo, continuava spento a giocherellare con l'accendino per la mia sensimilia. alla fine mi arrabbiai di brutto e cominciai ad alzare la voce riempiendolo di contumelie, fui talmente brutale da far accorrere mia moglie, che fece irruzione nel locale con gli occhi strabuzzati. Le urlai di darmi una mano a buttare fuori quel cialtrone seduto alla mia scrivania. "Chi?". Rispose Lei preoccupata. fu allora che mi accorsi del tragico silenzio che si stava posando su tutto. Ero solo, ero sempre stato solo. Mi passai la mano fra i capelli a metà fra il rugginoso e il verde brillante, lisciai i luridi jeans con i buchi e mi passai la mano sulla bocca per togliere la strana linea rossastra. Zoppicando mi sollevai e, passato fianco a mia moglie, mi trascinai in bagno a pigliare i miei antipsicotici. (produzione propria - 21/04/16) Studio matto e disperatissimo |
Post n°206 pubblicato il 14 Aprile 2016 da fenormone0
Non ho alcuna intenzione di spacciare questi romanzi per letteratura immortale (beh, qualche volta lo farò, a dirla tutta); e soprattutto, i loro insuccessi mi interessano tanto quanto i loro successi. Sono convinto che scrivere un cattivo libro sia difficile come scriverne uno buono, e quel che possiamo imparare dalle sue incongruenze e dalla sua inconsistenza è altrettanto importante della luce abbagliante irradiata da opere più straordinarie. (James Sallis - Vite difficili) Si comincia da qui |
Post n°205 pubblicato il 09 Aprile 2016 da fenormone0
Non c'era più nulla in lui della compostezza e della dignità del nobiluomo. Milord, era necessario che il sipario del teatro della vita calasse per un quarto d'ora perché l'attore, stanco di recitare una parte imparata, abbandonasse la maschera per mostrare il volto reale? Peccato per lui che nella stanza non ci fosse nemmeno uno specchio. Forse avrebbe spinto il conte alla riflessione e alla cautela, perché sarebbe bastato che si aprisse una porta per far ricominciare la recita. Ma quel suo stato non era forse testimonianza del suo coinvolgimento? Una maggiore padronanza di sé non sarebbe stata prova di una finzione ancora più grande? Il vero attore resta nel ruolo anche quando è solo, considera spettatori perfino i muri. Nel suo intimo riconosceva ancora il tradimento, infuriavano ancora tempeste, la bestia ottusa che covava nel profondo aveva occhi ancora in grado di percepire i benedetti raggi del cambiamento. (Jakob Wassermann - Caspar Hauser o l'inerzia del cuore) Make up |
AREA PERSONALE
- Login
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
-
odeon 3.0
- arte milva
- Torri di carta
- Pensieri notturni
- Stolen
- the dead poets crew
- La vera me stessa
- Donna, lavoro e casa
- Lilith
- NUVOLE DI SABBIA
- pensieri
- mantis religiosa
- IMMAGINI
- Alice che dice?
- Terra Australis
- Devastazioni
- un giorno per caso
- Altre dimensioni
- Lingue e Oblio
- Note
- Parla
- Languida e Torbida
- Interni
- Viaggio nellarte.
- Altromondo17
- Storie e Teorie
- Oltre®
- Tu che tagghi i tag
- oltre...
- simba
- Al di là,
- blue eyes
- Viziosa_Mente
- Pensieri
- ... ININ-FLUENDO ...
- Note a margine
- Concept store
- Lory
- ricomincio da qui
- Merube
- Callyphora
- CAHIER DHIVER
- E tutto unipotesi
- OccasioniMancate
- FlautoDiVertebra
- La Tana del Lupo
- tImE of PePpErMiNt
- Two Of Us
- Malahierba
- ____________________
- Elena
- StatiDiGrazia
- LA FATA IGNORANTE
- Oceano
- EREMO MISANTROPO
- juliet
- idle
- Ecco, contagiamoci
- Prozac Nation
- WORDU
- Colpo di grazia
- NASTOUGHKED
- BLOG DI EMMEGRACE
- il cielo così
- la sete verde
- Pánta rêi
- Under the Moon
- Origami
- angy
- ....
- parlodime
- arte milva
- Torri di carta
- Pensieri notturni
- Stolen
- the dead poets crew
- La vera me stessa
- Donna, lavoro e casa
- Lilith
- NUVOLE DI SABBIA
- pensieri
- mantis religiosa
- IMMAGINI
- Alice che dice?
- Terra Australis
- Devastazioni
- un giorno per caso
- Altre dimensioni
- Lingue e Oblio
- Note
- Parla
- Languida e Torbida
- Interni
- Viaggio nellarte.
- Altromondo17
- Storie e Teorie
- Oltre®
- Tu che tagghi i tag
- oltre...
- simba
- Al di là,
- blue eyes
- Viziosa_Mente
- Pensieri
- ... ININ-FLUENDO ...
- Note a margine
- Concept store
- Lory
- ricomincio da qui
- Merube
- Callyphora
- CAHIER DHIVER
- E tutto unipotesi
- OccasioniMancate
- FlautoDiVertebra
- La Tana del Lupo
- tImE of PePpErMiNt
- Two Of Us
- Malahierba
- ____________________
- Elena
- StatiDiGrazia
- LA FATA IGNORANTE
- Oceano
- EREMO MISANTROPO
- juliet
- idle
- Ecco, contagiamoci
- Prozac Nation
- WORDU
- Colpo di grazia
- NASTOUGHKED
- BLOG DI EMMEGRACE
- il cielo così
- la sete verde
- Pánta rêi
- Under the Moon
- Origami
- angy
- ....
- parlodime
Citazioni nei Blog Amici: 40
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
Inviato da: cassetta2
il 09/12/2020 alle 11:44
Inviato da: fenormone0
il 23/02/2018 alle 15:39
Inviato da: EMMEGRACE
il 23/02/2018 alle 12:22
Inviato da: fenormone0
il 25/02/2017 alle 10:25
Inviato da: fenormone0
il 25/02/2017 alle 09:37