FILO DI VENTO
Come un sognatore me ne sto tra la folla. Attraverso la strada guardo Passa un abito........... poi un altro, a volte non passa nessuno, a volte un sorriso, a volte un filo di vento..
L’Amore è come la Storia, pochi eroi e milioni di vigliacchi.
grazie e tu hai il mio sempre
« Solo tu. | Lina » |
Post n°91 pubblicato il 18 Dicembre 2018 da FILODIVENTO
Non ci sono lacrime quando parlo con me stesso e trovo molta differenza tra di noi. Siamo due che lotta tra la morte e l'agonia, non vivere in una I o una scrofa e, sono morto quando ho trovato l'espressione, sono morto sofferenza distorta che raffigura demoniaco prima di me in preda a la disperazione del cucito.
Sono condannati da sentimenti insopportabili, paranoici reazioni organiche allungati sono legate terrore dal mio cuore soffre ogni esperienza, anche nel momento in cui ho potuto e sentito felice. Posso solo respirare la sofferenza.
La sofferenza è diventato un modo di vita che io esisto, essendo approcci differenti inaccessibile alla vita, la necessità di difendere la mia anima da qualsiasi attacco esterno che posso scuoterlo in silenzio freddo dove lo abbiamo chiuso.
Non trovo il bisogno di sentirmi quando mi ha causato così tanta amarezza, tanta solitudine. Non mi permetto di credere nella passione che si è radunata in me in una follia di sensazioni.
Buon Natale a chi non posso vedere avete i messaggi su gmail perdonate la mia poca presenza e di non intervenire in questa Comunità ma ci vuole tempo per tutto. Per qualsiasi cosa sapete come trovarmi.
il vostro Marko Fiume
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A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutto mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.
p.salinas