Creato da gblue2010 il 14/07/2010

mio diario

''<<Mi chiedo però se l'amore per una donna possa giustificare tante sofferenze.>> <<Ma non c'è altro, scusami, che altro c'è?>>'' I.Silone

A colui che ritiene la poesia
l'unica salvezza. 

 

 

IL POETA RACCOGLIE

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini

 

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Scusa se ho
osato sognarti
ma la mia mente
sai, non m'appartiene più

come la barca
del pescatore
in tempesta

come il petalo
ghermito dal vento
all'Anemone

trasvola
i flutti
del sogno
estatico.

Carlo Bramanti

 

“Mi sembrava quasi di respirare, eppure continuavo a morire al pensiero che tu eri di un altro”.Carlo Bramanti

 

 

« QUESTA POI!!!!!Esame superato »

Con stupore.

Post n°150 pubblicato il 02 Settembre 2011 da gblue2010

Mercoledì è stata proprio una giornataccia. Sono preoccupata per il mio esame, ché studiare in un mese e mezzo, nei ritagli del lavoro e nei minuti rubati a casa, il programma di un anno di una lingua che non ho mai studiato, bhè, per quanto mi stia impegnando, facile non è. Poi l'arrivo di tre ospiti che, graditissimi, per carità, ma per una settimana vanno ad aggravare il mio già gravoso menage casalingo. Mia figlia con la ribellione adolescenziale un tantino in ritardo.

Io mercoledì credevo proprio di non superarlo. Ero al lavoro e non riuscivo a trattenere le lacrime. E' un controsenso ma proprio speravo non entrasse nessuno.

Poi mio marito m'ha telefonato. Lui doveva lavorare fino a tardi. M'ha detto "vieni da me". Ed io ho chiuso mezz'ora prima, ho preso il treno al volo e sono andata da lui. Quante coccole, quanto sostegno, cerca di distrarmi, di trattenermi dall'abisso. Se non fosse per la sua volontà, non ce la farei. Ieri pomeriggio mi ha convinta ad uscire con i nostri ospiti. Senza ragazzi, ché uno doveva studiare e l'altro si sarebbe di certo annoiato e stancato. Ma il mio senso di colpa, perché la mamma che non è sempre al servizio dei suoi figli, che li lascia a casa da soli mi sembra una mamma cattiva( anche se quelli la mamma intorno non la vogliono più) e il mio senso di inadeguatezza per il mio ruolo di madre, il fallimento nell'educazione dei figli. Che altro? Io me ne andrei.
A volte mi capita di vedere i barboni buttati sui marciapiedi intorno alla stazione o sull'erba nei tanti parchi della città e penso che vorrei essere così anch'io. Quelle persone non hanno niente e non devono fare niente. Niente impegni, niente responsabilità, niente critiche. Ma poi capisco che nn funzionerebbe perché quello da cui vorrei fuggire io è un peso che ho dentro, che mi porterei ovunque andassi, che non potrei lasciare da nessuna parte. Quel peso è proprio il mio stesso esistere.

Con stupore m'accorgo che quell'uomo schivo, che fatica ad esprimere a parole i suoi sentimenti, tiene così tanto a me da non permettermi di lasciarmi andare. Mi spinge avanti, mi costringe ad ignorare l'istinto distruttivo. E mi domando  perché lo faccia, Oggi lavora,  non tornerà prima di cena. Non so come ci arriverò io, che è già da un'ora che piango e fingo di essere raffreddata. Ma devo riprendermi, devo darmi da fare per l'esame di lunedì. Non voglio fallire in questo mio grande desiderio.

 

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Commenti al Post:
superfrancesca.79
superfrancesca.79 il 02/09/11 alle 12:31 via WEB
Io sono certa che ce la farai. :) e 24 ore prima (come quando facevo io all'università, la prima laurea, perchè la seconda l'ho presa quasi due mesi fa)chiudi i libri. In bocca al lupo!
 
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SILENZIO

               Il silenzio
              a me caro,
 non posso lasciarti che quello...
  e non confonderlo ti prego
        con l'indifferenza,
               l'ipocrisia
            o la superbia
                 di tutti
          e d'ogni giorno.
  A me mancano le parole,
     sono mancate sempre
         ma il mio, ti giuro
  mentre mordo la polvere,
              è Amore.

         Carlo Bramanti

 

Preghiera di serenità

 

Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due. Vivere giorno per giorno, godersi un momento per volta, accettare le avversità come una via verso la pace, prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei, confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà. Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre. Reinhold Niebuhr

 

 

Stopping By Woods on a Snowy Evening

Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.

My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.

He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound's the sweep
Of easy wind and downy flake.

The woods are lovely, dark and deep.
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.

 

Robert Frost 

 

Saprai che non t'amo e che t'amo

 

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se
avessi nelle mie mani le chiavi
della gioia e un incerto
destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

 

Se vuoi buttare
le ore vissute
insieme,
non aggiungere altro.
Basta il silenzio
a cancellare
le confessioni,
il mare
e tutto il resto.
Nel finestrino
del treno mai preso
i sogni
continuano a scorrere
come alberi spogli.
O forse no,
non scorre niente,
e anch'io
non sono che l'eterno
accenno di un sogno
dentro una valigia
che nessuno ha aperto.
A me basta il silenzio,
un finestrino,
il tuo sentire
nel mio ricordo,
perché, detto tra noi,
tu sei il viaggio
dal quale non ho più
fatto ritorno.

 

Carlo Bramanti

 
 
 

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