Creato da gblue2010 il 14/07/2010

mio diario

''<<Mi chiedo però se l'amore per una donna possa giustificare tante sofferenze.>> <<Ma non c'è altro, scusami, che altro c'è?>>'' I.Silone

A colui che ritiene la poesia
l'unica salvezza. 

 

 

IL POETA RACCOGLIE

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini

 

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Scusa se ho
osato sognarti
ma la mia mente
sai, non m'appartiene più

come la barca
del pescatore
in tempesta

come il petalo
ghermito dal vento
all'Anemone

trasvola
i flutti
del sogno
estatico.

Carlo Bramanti

 

“Mi sembrava quasi di respirare, eppure continuavo a morire al pensiero che tu eri di un altro”.Carlo Bramanti

 

 

« Che sonno!Hey you »

Oggi

Post n°51 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da gblue2010

è il 31 dicembre, ultimo giorno di un anno complicato ed intenso. Ma chiudere un anno non vuol dire chiudere automaticamente tutte le questioni che mi hanno impegnata. Ho dovuto combattere in tante sfibranti battaglie, schierando il mio piccolo ma fiero esercito, su tanti fronti e, a questo punto, momento giustamente deputato ai bilanci, non sono in grado di dire se e dove ho vinto, perso o chiuso senza infamia e senza lode.

Mi sono accorta che, alla soglia dei 40, sono ancora afflitta dalle insicurezze tipiche dell'adolescenza. Combatto contro me stessa e chi mi sta intorno per affermare la mia personalità e le mie capacità. Non so distinguere le manifestazioni di sincero e obbiettivo apprezzamento dai  falsi complimenti, attribuendo gli uni agli altri in ogni caso alla  seconda categoria.

Eppure, se fossi capace di guardarmi da fuori, come a volte tento di fare, credo che vedrei risultati decisamente positivi nelle mie quotidianità, affermazioni di valore, di scelte intelligenti. Ma ho paura di attribuirmeli. Assurdo,no? Di certo in controtendenza in una società in cui tanti si attribuiscono meriti  che non gli spettano, che si dicono intelligenti mentre dimostrano inequivocabilmente di non esserlo.

Anche e soprattutto nel lavoro mi sono dovuta imporre per portare avanti la mia idea, ho sprecato tante parole e, purtroppo anche tante lacrime nervose e stizzite. Potevo risparmiarmele perché sono stati i fatti e i numeri a darmi ragione. Ho sempre detto che detesto questo lavoro, che non mi sono cercata, che non ho scelto perché volevo fare tutt'altro nella vita. La verità è che sono capace. Posso fare, se voglio fare.

Chiudo quest'anno con un paio di tarli a scavarmi gallerie sempre più nascoste e profonde, mentre so benissimo che le questioni non chiarite non spariscono, ma come virus maligni, restano latenti, in attesa di sfogare la loro potenza devastante quando non te l'aspetti, quando sei indifeso.

Si dice che il tempo è galantuomo, ma io non accetterò che il suo scorrere sulle mie incertezze ne addolcisca le asperità, limandole come fanno le intemperie sulle rocce, fino a renderle irriconoscibili, fino a confonderle nei ricordi. Aspetterò il momento propizio e ucciderò i miei tarli...

Propositi per l'anno nuovo? Non ne faccio, preferisco navigare a vista...

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Commenti al Post:
violadubbio
violadubbio il 03/01/11 alle 10:49 via WEB
Buongiorno...un caro abbraccio Viola
 
patoepata2010
patoepata2010 il 13/01/11 alle 13:20 via WEB
Mi riconosco davvero molto nelle tue parole....quante incertezze, quante paure ataviche ci portiamo dentro come passeggeri indesiderati!!Auguriamoci di poterli sbattere fuori alla prossima fermata.....ti abbraccio!!!
 
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SILENZIO

               Il silenzio
              a me caro,
 non posso lasciarti che quello...
  e non confonderlo ti prego
        con l'indifferenza,
               l'ipocrisia
            o la superbia
                 di tutti
          e d'ogni giorno.
  A me mancano le parole,
     sono mancate sempre
         ma il mio, ti giuro
  mentre mordo la polvere,
              è Amore.

         Carlo Bramanti

 

Preghiera di serenità

 

Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due. Vivere giorno per giorno, godersi un momento per volta, accettare le avversità come una via verso la pace, prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei, confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà. Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre. Reinhold Niebuhr

 

 

Stopping By Woods on a Snowy Evening

Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.

My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.

He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound's the sweep
Of easy wind and downy flake.

The woods are lovely, dark and deep.
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.

 

Robert Frost 

 

Saprai che non t'amo e che t'amo

 

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se
avessi nelle mie mani le chiavi
della gioia e un incerto
destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

 

Se vuoi buttare
le ore vissute
insieme,
non aggiungere altro.
Basta il silenzio
a cancellare
le confessioni,
il mare
e tutto il resto.
Nel finestrino
del treno mai preso
i sogni
continuano a scorrere
come alberi spogli.
O forse no,
non scorre niente,
e anch'io
non sono che l'eterno
accenno di un sogno
dentro una valigia
che nessuno ha aperto.
A me basta il silenzio,
un finestrino,
il tuo sentire
nel mio ricordo,
perché, detto tra noi,
tu sei il viaggio
dal quale non ho più
fatto ritorno.

 

Carlo Bramanti

 
 
 

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