Creato da gblue2010 il 14/07/2010

mio diario

''<<Mi chiedo però se l'amore per una donna possa giustificare tante sofferenze.>> <<Ma non c'è altro, scusami, che altro c'è?>>'' I.Silone

A colui che ritiene la poesia
l'unica salvezza. 

 

 

IL POETA RACCOGLIE

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini

 

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Scusa se ho
osato sognarti
ma la mia mente
sai, non m'appartiene più

come la barca
del pescatore
in tempesta

come il petalo
ghermito dal vento
all'Anemone

trasvola
i flutti
del sogno
estatico.

Carlo Bramanti

 

“Mi sembrava quasi di respirare, eppure continuavo a morire al pensiero che tu eri di un altro”.Carlo Bramanti

 

 

...........

Post n°163 pubblicato il 18 Ottobre 2011 da gblue2010

Sono stanca di sopportare!

Sono così arrabbiata e amareggiata che non riesco nemmeno a scrivere quello che mi succede. La verità è che io sono sempre pronta a sacrificarmi per gli altri. E non mi lamento. E non glielo rinfaccio. Poi quando tocca a me, niente. Ognuno pensa ai fatti suoi. 

E io mi sono rotta!

 
 
 

OGGI MI SONO SVEGLIATA COSì!!

Post n°162 pubblicato il 15 Ottobre 2011 da gblue2010

 
 
 

La libertà

Post n°161 pubblicato il 05 Ottobre 2011 da gblue2010

assoluta non esiste. In un modo o in un altro dobbiamo sempre rispondere delle nostre azioni, delle nostre opinioni.
Non si possono nemmeno coltivare i propri sogni, la responsabilità verso le cose reali  fa sentire in colpa. Come se il sognare, il desiderare, fossero perdite di tempo.
Io non riesco nemmeno a pensare in libertà. I miei desideri veri non li esterno mai. Con nessuno. Certi concetti non li esprimo per timore d'essere fraintesa.
Che esistono modi diversi d'amare, che malgrado il male che si riceve,  si può continuare a provare sentimenti positivi, non lo dico più. Mi guardano male. 

Vorrei sperimentarla davvero una volta, la libertà vera. Parlare senza freni, tirar fuori tutto quello che non si può, per non ferire. Perché mentre freno la lingua per non ferire gli altri, avveleno me stessa.

Beh, oggi va così. Sono un po' negativa.

 
 
 

La prima volta é sempre la prima volta!

Post n°160 pubblicato il 02 Ottobre 2011 da gblue2010

Ecco. Già tutti a malignare.

La prima volta di cui parlo è la prima esibizione di mio figlio su un palco, in mezzo ad una piazza, davanti alla gente vera, cioè, non solo famigliari ed amici.
Suonava con un tale vigore che, ad un certo punto, credevo avrebbe spezzato le bacchette o sfondato la grancassa. Beh in garage è già successo tante volte. C'è una cassa piena di frammenti di legno, parti metalliche, avanzi insomma che lui non si decide a buttare perché, dice, potrebbero servire, mah! E le scarpe? Quando vedo ai suoi piedi le Converse o le Vance consumate, da brava mamma, gli do i soldi per comprarsele nuove. Bene. Ma le vecchie? Non si buttano mica, perché sono più morbide e ci si suona meglio. Quando le guardo, mi vengono in mente quei vecchi western dove, dopo una lunga marcia, gli indiani si riparavano le calzature con la pelle dei daini appena cacciati. Io tutt'al più potrei usare la pelle di daino della cucina...

Però bravo il mio ragazzo! E' stato tenace e suona la batteria da autodidatta, che si meravigliano tutti di come abbia fatto ad imparare così. Io non so se la musica sarà nel suo futuro un lavoro. Però so che adesso è per lui una grande soddisfazione. Ed anche per me.

 
 
 

Ieri

Post n°159 pubblicato il 28 Settembre 2011 da gblue2010

di ritorno dal suo viaggio, mio marito m'ha detto " ti sostituisco io al lavoro, così tu puoi andare al tuo appuntamento". Sono rimasta sbalordita. Ma soprattutto grata perché, come dice Poohlover, tutto torna. Specie dalle persone che ci amano. Mio marito, ringraziando il cielo, non è un ingrato. Capisce i miei sacrifici e ci tiene che anch'io abbia le mie soddisfazioni. Che potrei desiderare di più oggi?

 
 
 

Care Pan e Pant

Post n°158 pubblicato il 28 Settembre 2011 da gblue2010

io sono orgogliosa d'essere così. Sono le tizie mosce che si dovrebbero vergognare perché sono delle incapaci. Noi "donne di ferro" riusciamo sempre a venir fuori da tutte le situazioni, anche le più dolorose. E che importa se le "amiche" o le sorelle piccole nascono l'invidia dietro una smorfia di disprezzo. Io non ne voglio pù sapere niente di queste persone, sto benissimo senza. E voi?

 
 
 

Sul post precedente

Post n°157 pubblicato il 27 Settembre 2011 da gblue2010

devo chiarire. Io sono felice del mio essere generosa, è spontaneo, è naturale. Anche e soprattutto quando non è richiesto. Ma spesso esagero al punto di sacrificare qualcosa di mio per accontentare gli altri. Qualcuno se ne rende conto, la maggior parte no. Ma non è questo che conta perché altrimenti il mio dare/fare non sarebbe più spontaneo. E' solo che a volte vorrei essere anch'io aiutata, sostenuta, compresa. Non chiedo mai niente a nessuno, anche quando il compito che mi prefiggo è immane. E invece di sentirmi dire : "aspetta che ti do una mano", il risultato varia dall'ignorare il fatto, all'invidia nemmeno tanto celata, all'irrisione ( perché mi sbatto a far qualcosa che potrebbero fare altri?) fino al sms di mio marito che si complimenta per la mia tenacia. 

Invece le mie "amiche" sono tutte moscie, si fanno fare i servizi di casa dalle madri, dalle suocere, dai mariti. Per partorire un ranocchietto di due chili fanno una fatica d'Ercole e tutti li a compatirle ( i miei tre non me li ha portati la cicogna e stavano tutti sui 4kg), poi li portano a far ripetizioni private già in 1° elementare dicendo " beh sono cambiati tutti i programmi, queste cose che fanno loro noi mica le abbiam fatte!" Eh? Tesorine mie le tabelline e l'alfabeto sempre quelli sono. Mah! 

Oggi sono proprio acida. E forse il motivo vero è che per consentire a mio marito di esaudire il suo  desiderio d'andare a Monaco per l'Oktoberfest, io ho dovuto rinunciare a due dei già scarsi giorni che avevo preventivato per il mio grande e sacrosanto desiderio! 

Ma non mollo!! Ce la farò lo stesso. Malgrado, a quanto pare, tutto il mondo mi sta remando contro. Sono tenace, no? 

 
 
 

I proverbi...

Post n°156 pubblicato il 26 Settembre 2011 da gblue2010

saggezza popolare. Eh beh, si dice dalle mie parti che tra l'essere buoni e l'essere fessi c'è un confine molto sottile....mi sa che l'ho superato.
Quando, io vorrei sapere quando mi tornerà indietro quello che do. Magari non tutto, almeno una parte. Sono stanca di dare e basta. Provo sempre gioia nel farlo e non mi sono mai aspettata nulla in cambio. Però adesso il fatto che non ci sia mai il tempo per me, che nessuno intorno a me pensi mai che io mi stia sacrificando e non è giusto, questo ora mi pesa troppo.
E invece di parlare, di chiarire, di spiegare che non posso più andare avanti così, immagino di piantare tutto e tutti e sparire.

 

 
 
 

E se..

Post n°155 pubblicato il 19 Settembre 2011 da gblue2010

se la prima canzone di stamane è Karmapolice dei Radiohead, e se sono reduce da una domenica di relax totale, e mi sono addormentata con negli occhi le immagini di un libro su Monet, e visto che stanotte ha piovuto e l'aria oggi è frizzantina, è comprensibile la mia lentezza nel fare gli stessi gesti di ogni giorno?

Ora mi riprendo, però, eh?! Che non è da me. Anche perché la prima cliente è entrata correndo....

 
 
 

OGGI

Post n°154 pubblicato il 17 Settembre 2011 da gblue2010

non ho voglia di far niente. Ad occhio e croce dovrei avere ancora due o tre mesi di apertura. Però vorrei che il tempo accelerasse, mi sento un'ansia di chiudere non solo con questo lavoro, ma proprio con questa fase della mia vita. Ho voglia di fare altro, sono già proiettata verso nuovi progetti, nuove idee. E queste quattro mura mi stanno strette.

 
 
 

SILENZIO

               Il silenzio
              a me caro,
 non posso lasciarti che quello...
  e non confonderlo ti prego
        con l'indifferenza,
               l'ipocrisia
            o la superbia
                 di tutti
          e d'ogni giorno.
  A me mancano le parole,
     sono mancate sempre
         ma il mio, ti giuro
  mentre mordo la polvere,
              è Amore.

         Carlo Bramanti

 

Preghiera di serenità

 

Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due. Vivere giorno per giorno, godersi un momento per volta, accettare le avversità come una via verso la pace, prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei, confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà. Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre. Reinhold Niebuhr

 

 

Stopping By Woods on a Snowy Evening

Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.

My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.

He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound's the sweep
Of easy wind and downy flake.

The woods are lovely, dark and deep.
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.

 

Robert Frost 

 

Saprai che non t'amo e che t'amo

 

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se
avessi nelle mie mani le chiavi
della gioia e un incerto
destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

 

Se vuoi buttare
le ore vissute
insieme,
non aggiungere altro.
Basta il silenzio
a cancellare
le confessioni,
il mare
e tutto il resto.
Nel finestrino
del treno mai preso
i sogni
continuano a scorrere
come alberi spogli.
O forse no,
non scorre niente,
e anch'io
non sono che l'eterno
accenno di un sogno
dentro una valigia
che nessuno ha aperto.
A me basta il silenzio,
un finestrino,
il tuo sentire
nel mio ricordo,
perché, detto tra noi,
tu sei il viaggio
dal quale non ho più
fatto ritorno.

 

Carlo Bramanti

 
 
 

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