Creato da gblue2010 il 14/07/2010

mio diario

''<<Mi chiedo però se l'amore per una donna possa giustificare tante sofferenze.>> <<Ma non c'è altro, scusami, che altro c'è?>>'' I.Silone

A colui che ritiene la poesia
l'unica salvezza. 

 

 

IL POETA RACCOGLIE

Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.

Alda Merini

 

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Scusa se ho
osato sognarti
ma la mia mente
sai, non m'appartiene più

come la barca
del pescatore
in tempesta

come il petalo
ghermito dal vento
all'Anemone

trasvola
i flutti
del sogno
estatico.

Carlo Bramanti

 

“Mi sembrava quasi di respirare, eppure continuavo a morire al pensiero che tu eri di un altro”.Carlo Bramanti

 

 

Oggi

Post n°133 pubblicato il 21 Giugno 2011 da gblue2010

sono tanto ma tanto nervosa. Ma proprio tanto. Mi sento una rabbia furiosa che mi sale dentro. Potessi , tornerei a casa e mi metterei a  lavorare fuori, in giardino. Ma mica a levar le erbacce ai fiori come Jessica Fletcher. Intendo lavoro vero tipo spaccare la legna, potare le piante...anzi, meglio di no. Perché quando sono di questo umore faccio danni.

I clienti di oggi sembrano aver lasciato a casa il cervello...e io vorrei aver lasciato anche il mio!!

 
 
 

Non si sa mai

Post n°132 pubblicato il 20 Giugno 2011 da gblue2010

da dove ti può venire un aiuto o un'idea utile. Allora meglio non sottovalutare cose un tantino insignificanti tipo un certo romanzetto un po' osé (che, ci tengo a precisare, non ho comprato, mi  è arrivato in omaggio con una rivista a cui ero abbonata). La protagonista un giorno si sente male, ha dei fortissimi crampi e perde i sensi per via del dolore. E nel delirio si ritrova a ricordare e rivivere certe esperienze che nel passato l'avevano segnata. Nel corso della sua vita, ogni sofferenza, ogni pianto, ogni delusione, si erano accumulate dentro di lei fino a renderla incapace di sperare in una vita felice. Lei non credeva nemmeno di meritare la felicità. Questo suo  travaglio interiore si trasforma in un travaglio vero in cui, come in un parto, lei si trova ad espellere una ad una tutte le esperienze negative della sua vita. Beh finisce con la sua guarigione psicologica, s'innamora, visse per sempre etc. etc.

Che c'entra questo con me? La mia doc dice che il mio malessere attuale è frutto delle mie esperienze passate. Giusto, no? E allora, parlando, cominciano a venir fuori certi ricordi dolorosi, accumulati profondamente dentro di me.
Io ho sempre tenuto diari, per sfogarmi scrivendo. Ma mi sono accorta che certe cose non sono mai stata capace, non solo di dirle, ma neppure di scriverle.
Quando avevo dieci anni, una mia cugina morì di leucemia. Aveva cinque anni ed era bellissima. Perfino quella volta mi sono sentita in colpa. Pensavo che avrei dovuto morire io. Perché sentendomi meno amata, pensavo che la mia morte avrebbe causato meno sofferenza. Chissà?

 
 
 

Sul post del 17 giugno

Post n°131 pubblicato il 18 Giugno 2011 da gblue2010

Non è facile capire che esistono effettivamente mali che non si vedono. Ma la sofferenza, anche quando impariamo a nasconderla bene, in qualche modo viene fuori. E chi la conosce per se stesso la riconosce negli altri. Ho avuto momenti terribili, non l'ho mai detto a nessuno, meditavo di morire, immaginavo di non esistere, sono stata davvero sull'orlo dell'abisso, e guardare dentro quell'orrore non mi faceva paura. E' il forte senso di responsabilità nei confronti dei miei figli a tenermi al di quà, ad impedirmi di fare il passo. E, purtroppo o per fortuna, capisco che devo imparare a star bene, che la vita ha sempre ragione anche quando io non ne conosco i motivi. Ora riconosco altri che, a loro volta, mi riconoscono. E mi sento almeno un po' compresa. Grazie.

 
 
 

A volte basta poco

Post n°130 pubblicato il 18 Giugno 2011 da gblue2010

Ieri sera, quando sono tornata a casa, ho trovato un subbuglio, un traffico umano, una bolgia, non so come definirla...casa mia con tutta la famiglia! Si perché quando si hanno tre figli che, ovvio, prima sono neonati, poi sgambettano, pian piano crescono e son sempre dispersi ai quattro angoli della terra perché, ancora più ovvio, ognuno ha il suo daffare, beh ad un certo punto si ritrovano tutti insieme a casa e..ci vuole un vigile! La sera prima ci eravamo trovati, mio marito ed io, come Sandra e Raimondo, soli soletti, una noia. Poi, ieri, la grande che torna perché ha un po'di giorni liberi prima di un esame e si viene a riposare( cagnetta, tartarughe e fidanzato al seguito) da mammà. Il quasi diciottenne( ormai mancano pochi giorni) che resta  a cena con la sua morosa e il piccolo( lo so, 1.70 x 11anni non si può definire PICCOLO) che non gli pareva vero di riavere tutti intorno. E poi cani, cuccioli, il gattone nero, le bruschette quasi incenerite perché, invece di guardare il braciere, cercavano di acchiappare le lucciole...

Bisogna saper guardare le cose per il giusto verso. E' una bella famiglia. Ed è la mia.

 
 
 

Ah che soddisfazione!

Post n°129 pubblicato il 17 Giugno 2011 da gblue2010

Scoprire che per almeno quattro anni abbiamo pagato più tasse del dovuto perché la nostra consulente è (scusate la rima) un'incompetente. Però a riscuotere le parcelle è un fenomeno!!!!

 
 
 

La

Post n°128 pubblicato il 17 Giugno 2011 da gblue2010

doc dice che io non mi amo. Le chiedo: come si fa? Mi risponde che si impara da piccoli, da cuccioli, viene con le cure dei genitori. E mentre l'ascoltavo piangevo e pensavo: io  sto insegnando ai miei figli ad amarsi? Io li amo. Non è sufficiente?

Domenica ho incontrato una coppia che conosco da una vita, miei coetanei, una figlia bellissima, sempre sorridenti, battuta pronta, barzellette per tutti i gusti, ecc. Una coppia felice, no? Eppure lei è ammalata dall'età di diciotto anni e lui, che la tiene come un cristallo prezioso, qualche mese fa ha avuto un malore che per poco non c'ha rimesso la vita. Però ancora sorridono, non si lamentano mai. Loro dovrebbero piangere e lamentarsi, le loro sofferenze hanno un motivo reale. Io che cos'ho?

La doc dice che anche lo spirito s'ammala, come il corpo, che bisogna trovare la causa e poi la cura. E guarire.

 

 
 
 

Forse

Post n°127 pubblicato il 16 Giugno 2011 da gblue2010

è un comportamento un po' infantile, forse è vero che certe questioni irrisolte nel tempo, continuo a portarmele dentro e mi pesano e mi corrodono.  Il fatto è che io continuo ad avere una tristezza latente che mi accompagna e, non appena trova spazio, m'invade gli occhi e i gesti. Ammutolisco. Faccio fatica ad uscire dal letto la mattina e durante tutto il giorno non vedo l'ora di tornarci. Non ho proprio sonno, è più il desiderio o forse una vera necessità di spegnere i neuroni e mettermi in stand-by. Almeno, da quando la sera prendo le gocce, riesco a dormire, perché fino ad un mese fa il mio stare nel letto con gli occhi sbarrati era davvero pietoso.  Voglio uscire da questa palude. Chi mi conosce dice che la vera me non è così e mi esorta a sforzarmi di tornare com'ero. Ma io non ho ricordi positivi.

Ieri sera dentro "Cime tempestose" ho trovato una foto in cui una me diciassettenne  sorrideva all'obbiettivo, trattenendo i lunghi capelli con le mani, mentre il vento  le appiccicava i vestiti mettendo in mostra l'eccessiva magrezza. Io non ero diversa da ora: sapevo fingere meglio.

 
 
 

Ho

Post n°126 pubblicato il 15 Giugno 2011 da gblue2010

vissuto per tutta la notte in un sogno bellissimo. Stamattina non riuscivo a riemergere, o forse non volevo, dalla realtà meravigliosa di quelle ore, in cui la mia illusione sembrava tanto reale quanto nella realtà è fasulla. Continuo ad attribuire nella mia fantasia doti e virtù a chi non appartengono. Poi apro gli occhi al giorno, le maschere si strappano dai volti e tutto quel che resta, oltre al sapore amaro  della disillusione, è un fiume di lacrime che tenta di fuggire dagli occhi.

 
 
 

Non ho tempo

Post n°125 pubblicato il 14 Giugno 2011 da gblue2010

Non ho tempo per fare quello che vorrei. Lavoro e basta.

 
 
 

Delle idee, dei pregiudizi, delle opininioni

Post n°124 pubblicato il 11 Giugno 2011 da gblue2010

Chiamatele come volete, ma esse regolano tutti i rapporti che intercorrono tra noi e il nostro prossimo. Non possiamo fare a meno di decorare con la nostra opinione qualunque fatto, qualunque persona. L'obbiettività non esiste, non può esistere. Non siamo capaci di accettare l'evidenza di un fatto per quella che è. C'è sempre quel ma, quel beh però, a personalizzare le cose. Questa considerazione non la faccio riferendomi agli altri o a qualcun'altro in particolare. Sono io la prima che non riesce a guardare le persone senza il filtro di quel che so di loro. Specialmente se è negativo. Ma anche io mi troverò sotto quella lente allora, no? E se io considero gli altri negativamente per il male che mi hanno fatto, qualcuno farà lo stesso con me. L'insegnante di Jane Eyre, quando la ragazzina si lamenta delle cattiverie subite in famiglia, le risponde che è molto facile vedere il male che riceviamo, ma non altrettanto facile vedere il bene che ci viene fatto.
Sforzarsi di vedere le persone in modo positivo ci fa sicuramente sentire meglio, ma non ci mette al riparo dal male. Mica le persone diventano buone nei nostri confronti solo perché noi lo desideriamo, no? Magari!

 
 
 

SILENZIO

               Il silenzio
              a me caro,
 non posso lasciarti che quello...
  e non confonderlo ti prego
        con l'indifferenza,
               l'ipocrisia
            o la superbia
                 di tutti
          e d'ogni giorno.
  A me mancano le parole,
     sono mancate sempre
         ma il mio, ti giuro
  mentre mordo la polvere,
              è Amore.

         Carlo Bramanti

 

Preghiera di serenità

 

Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due. Vivere giorno per giorno, godersi un momento per volta, accettare le avversità come una via verso la pace, prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei, confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà. Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre. Reinhold Niebuhr

 

 

Stopping By Woods on a Snowy Evening

Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.

My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.

He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound's the sweep
Of easy wind and downy flake.

The woods are lovely, dark and deep.
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.

 

Robert Frost 

 

Saprai che non t'amo e che t'amo

 

Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se
avessi nelle mie mani le chiavi
della gioia e un incerto
destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda

 

Se vuoi buttare
le ore vissute
insieme,
non aggiungere altro.
Basta il silenzio
a cancellare
le confessioni,
il mare
e tutto il resto.
Nel finestrino
del treno mai preso
i sogni
continuano a scorrere
come alberi spogli.
O forse no,
non scorre niente,
e anch'io
non sono che l'eterno
accenno di un sogno
dentro una valigia
che nessuno ha aperto.
A me basta il silenzio,
un finestrino,
il tuo sentire
nel mio ricordo,
perché, detto tra noi,
tu sei il viaggio
dal quale non ho più
fatto ritorno.

 

Carlo Bramanti

 
 
 

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