mio diario

?

Che strani equilibri si instaurano tra le persone, specie in amore. Si scende a compromessi anche su questioni su cui, in altri ambiti, saremmo irremovibili. E non si può fare altrimenti per non rischiare di mettere a repentaglio una situazione per la quale, magari, si è lavorato e sofferto o perché si ha paura di restare soli. Ma è giusto così? Dovremmo essere sempre coerenti anche immaginando le conseguenze?

^^^^^^^

Oggi mi sento proprio inquieta. Ho del lavoro importante e interessante da fare ma non riesco a decidermi. Vado su e giù per i blog degli altri e non riesco nemmeno a leggere. Sono nervosa. E' che le cose che non risolvi non spariscono solo perché le ignori. Restano in un angolo, in agguato, in attesa del tuo momento di debolezza, per saltarti alla gola e strozzarti. Non riesco a risolvere il mio "irrisolto" perché non ho il coraggio per affrontarlo. Ma non si può vivere col pensiero che la strada che non hai scelto poteva essere migliore. Arrivare alla scelta ha comportato mille ragionamenti, dolori, angoscie. Non si può ritornare al punto di partenza. E forse questo stato d'animo dipende solo dal fatto che in questi giorni non mi sento molto sicura di me. Devo tranquillizzarmi e andare avanti. G.  

xxxxxxxxxxxx

Rob mi lasci lividi che non fanno male. Ti amo tanto tanto.

***************

Oggi sono stravolta!! Questo weekend di sagra paesana mi sono massacrata di lavoro(grazie a Dio, fruttuoso). Però stamattina sono tutta acciaccata e, malgrado il terzo caffé, ancora stordita. Vado che ho un miliardo di cose da fare.

Se l'amica rosicona mi da fastidio, la posso eliminare?

MMMM quasi...quasi.....

Possibile che prenda sempre tutto come una sfida? Anzi no. E' troppo furba lei.  Mi sfida solo sui terreni in cui sa di poter essere in vantaggio. La verità è che non sono molti, ma lei li enfatizza bene. E quello in cui sa che non può competere lo ignora o lo minimizza. Mah, contenta lei. Quello che conta è che io sono tranquilla. Quello che mi piace lo faccio con  impegno. Quello che non mi piace ma so che lo devo fare, lo faccio con pazienza. Ho dei figli che mi fanno impazzire, ma sono i miei e non li cambierei con nessun altro. Ho un lavoro che tra alti e bassi porto avanti con costanza e, magari alla lunga, qualche soddisfazione me la da. Ho una casa che ho disegnato io e, anche se non è ancora finita a puntino, mi piace tanto. E' il nostro rifugio, il nostro buen retiro. Ogni piccolo lavoro che possiamo fare per portare avanti il completamento del progetto a noi sembra un passo avanti di proporzioni bibliche e ne siamo giustamente soddisfatti. E poi c'è il mio amore, il mio uomo, la mia metà o il mio doppio. Certo non è Raul Bova ( e io non sono la Bellucci) però è mio, e mi da' soddisfazioni, mi completa, mi fa sentire viva. Allora l'amica rosicona può andare a farsi benedire. Io la ignoro e vado per la mia strada. Ho di meglio da fare. G.

sempre 'sti figli!

Di certo non m'annoio. Però che stress! Il fatto è che gli adolescenti devono provare di essere cresciuti e, a volte, per farlo mettono in atto delle ribellioni, delle prove di forza che a noi adulti sembrano solo capricci. Come quando il mio diciassettenne mi telefona per chiedere se può rimanere a cena fuori e, quando io gli dico di no, insiste a chiedere spiegazioni che non dovrei dargli, perché sono sempre le stesse. Ma lui insiste perché cerca di prendere il nemico per sfinimento. Addirittura io gli dico no e lui chiama il padre che, più stanco e più snervato di me, gli dice si.  

In questi giorni poi ci si mette pure la grande che in due anni d'università ha dato solo quattro esami. QUATTRO!!

Meno male che c'è il mio piccolo, il bastoncino della mia vecchiaia, che fuori dalla scuola a mala pena mi saluta(è un ragazzo di prima media!!), ma appena torno a casa mi bacia,mi chiede come stò, e se mi vede stanca "Mamma apparecchio io la tavola. Tu guarda il tg." Siccome questo stato di grazia durerà si e no altri 3 o 4 anni, è meglio che me lo goda adesso il mio piccolo! Magari tra un po' mi toccherà leggere qui per ricordarmi com'era! G.

Devo cambiare lavoro?

Non lo so. Mi trovo bene a contatto con la gente ma, ultimamente, faccio sempre più fatica a sopportare la maleducazione e l'ignoranza che sembrano essere tra i pochi "beni" reperibili in quantità smisurata. Oggi si sono davvero impegnati a mettere a dura prova la mia pazienza al punto che la mia collaboratrice mi guardava scuotendo la testa come a dire "ma chi te lo fa fare?". Da un lato so che questo è il mio lavoro e la pagnotta a casa la devo portare. Dall'altro forse pure il carattere, che più la persona che ho davanti è maleducata, più io divento gentile. Se chi entra non saluta e se ne va girellando come se stesse a casa sua, io gli vado incontro, saluto e, con un sorriso a 36 denti, dico: "La posso aiutare?". Ogni tanto qualcuno si vergogna. Ma la maggior parte delle persone oggi fa sfoggio della sua ineducazione come se fosse un gioiello di Bulgari. Un giorno, dopo essere scesa dal tram con mio figlio, mi sono fermata per capire in che direzione andare e una ragazzina mi sorpassa dicendo "Ahò! C'avemo deciso?2 Eravamo a Roma evidentemente. Ma non poteva semplicemente aggirarmi e proseguire? Se mi fermo ( al lato della strada, tra l'altro) avrò pure i miei motivi, no? Tutti hanno fretta, di far che non si sa, però da me arrivano all'ora di chiusura solo per dare un'occhiata. Mah. Oggi è una giornata di quelle...

!

Proprio non gli garba l'idea del blog. Ha paura che mi faccia prendere dalla mania del web e mi disinteressi del lavoro, della famiglia. Certo è possibile e devo stare attenta perché internet è interessante, attraente, ti porta davvero in casa  il mondo intero, però la vita è altro, tanto altro. Io non voglio perdermi niente, cerco di dedicarmi a tutte le mie incombenze senza risparmiarmi. Però non perdo di vista le mie priorità, lui su tutto. E se per questo devo limitare il mio tempo davanti al pc...beh, pazienza. Non si può avere tutto dalla vita. G.

@@@@@@@@@@@

Ieri sono stata col mio piccolo ( si fa per dire..) al museo etrusco. Bello, bellissimo. Sono felice che almeno lui condivida la mia passione per la storia, così non mi tocca andar per musei sempre sola come per la mostra sull'impressionismo al Vittoriano. Non ero l'unica pellegrina raminga a dire il vero, però.. Mi rendo conto che sono gli ultimi scampoli d'infanzia della mia prole e devo abituarmi. Devo trovarmi altri interessi anche se, a pensarci bene,  tra il lavoro, la casa e (soprattutto ) il marito non credo che m'annoierò. Oh amore, non vedo l'ora che sia stasera! G.

sarà l'età?

E' quello che mi ha risposto il mio amore quando gli ho detto che non sono mai sazia di lui, che ci sono giorni che passerei a far l'amore fino a sfinirmi, che mi basta pensare a lui per provare sensazioni fortissime. Sarà l'età? E quanto durerà questo stato di grazia? Mi sento così bene che tutto quello che di negativo mi succede, me lo lascio scivolare via, metto in pratica quello che ho sempre cercato di tenere come stile di vita (accettare ciò che non si può cambiare). E allora tutti i problemi, gli inciampi quotidiani di una famiglia, di un lavoro, diventano insignificanti davanti alla prospettiva che lui tornerà a casa, e, chiusa la porta della nostra camera, non esisterà niente altro che la nostra passione.G.