mio diario
''<<Mi chiedo però se l'amore per una donna possa giustificare tante sofferenze.>> <<Ma non c'è altro, scusami, che altro c'è?>>'' I.Silone
A colui che ritiene la poesia
l'unica salvezza.
IL POETA RACCOGLIE
Il Poeta raccoglie i dolori e sorrisi
e mette assieme tutti i suoi giorni
in una mano tesa per donare,
in una mano che assolve
perché vede il cuore di Dio.
Ma la città è triste
perché nessuno pensa
che i fiori del Poeta
sbocciano per vivere molto a lungo
per le vie anguste della grazia.
Alda Merini
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ULTIMI COMMENTI
Scusa se ho
osato sognarti
ma la mia mente
sai, non m'appartiene più
come la barca
del pescatore
in tempesta
come il petalo
ghermito dal vento
all'Anemone
trasvola
i flutti
del sogno
estatico.
Carlo Bramanti
“Mi sembrava quasi di respirare, eppure continuavo a morire al pensiero che tu eri di un altro”.Carlo Bramanti
Post n°234 pubblicato il 23 Agosto 2012 da gblue2010
La mancanza di certe persone, a volte, è addirittura dolorosa. Forse non se ne rendono nemmeno conto perché, come ho detto altre volte, i sentimenti non sono sempre reciproci o, se lo sono magari non hanno la stessa intensità. Allora come sopportare che, mentre io guardo il telefono, controllando cento volte a quando risale la sua ultima chiamata o il suo ultimo messaggio, la persona in questione forse non mi pensa proprio? Non posso imporre a qualcuno di ricambiare il mio interesse con altrettanto interesse, no? Per distrarmi, da quando ho finito gli esami, mi sono buttatta nella lettura. "Chimaira" e "Il tiranno" di V.M.Manfredi, "La mennulara" di S.Agnello Hornby, "Il profeta" di G.K.Gibran, due short stories di J.Joyce, "Orgoglio e Pregiudizio" e "Ragione e Sentimento" di J.Austen. Oggi ho finito di leggere "Vino e Pane" di I.Silone. Tutti belli, ognuno a suo modo. L'ultimo è meraviglioso. Ora vado a "scavare" in giro per casa alla ricerca di un altro libro che voglia farsi leggere...
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Post n°233 pubblicato il 21 Agosto 2012 da gblue2010
Com'è possibile che, alla fine, l'unica a pagare sia io.
Mi sono svegliata all'improvviso, quando un sogno affascinante si era trasformato in un orrendo incubo. Ma gli altri sono sempre stati svegli e vigili. Si sono combattuti tra loro e poi si sono spartiti quel che restava. Per lasciarmi, al tempo stesso, vittima e colpevole.
Tutto sembra come prima di ieri. Come non fosse successo niente. Ma le cicatrici parlano. E io fingo.
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Post n°232 pubblicato il 09 Agosto 2012 da gblue2010
Saltellando qua e la tra i blog, ho trovato un post interessante. Parla dei diversi tipi di blogger e mi ha ricordato che, qualche tempo fa, scrissi a proposito di un certo tipo di persone ( beh era una in particolare) che scrivono in quello che loro ritengono essere inglese. Saltellando di blog in blog ho notato un altro tipo che, ferme restando le mie affermazioni di allora sulla libertà, devo ammettere che proprio non mi piace. Anzi, mi da un po' fastidio. Parlo di quelli che postano poesie e brani letterari altrui, a volte opera di grandi autori, senza citarli. Il mio blog non è nato per piacere a qualcuno. Il mio blog sono io, nel bene e nel male. Se a qualcuno non piace basta che passi oltre, dimenticandosi di averlo/avermi letto. Non dovrà restare al visitatore il dubbio ch'io sia una ladra di opere altrui o una millantatrice di capacità estranee al mio reale essere.
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Post n°231 pubblicato il 02 Agosto 2012 da gblue2010
Così recita un antico aforisma cinese. Oggi lo confermo io che, in questi giorni, di piccoli passi ne ho fatti più d'uno. Il primo, che ha lasciato a bocca aperta mio marito, è che ho fatto il bagno in mare. Ho avuto paura, per non so nemmeno quanto tempo, anche solo di guardare il mare. Ho evitato finché ho potuto di andare in spiaggia, mandando i miei figli con i nonni, con gli zii o con chiunque altro disposto a portarli, dicendo che avevo da fare, che dovevo lavorare. Mi spaventava anche solo la vista dell'acqua. Un piccolo passo. Il secondo: guidare in autostrada combattendo l'assurda paura delle discese e delle curve. Qualche tempo fa ho raccontato a mio marito di questa e altre fobie che mi hanno colpita negli ultimi tre, quattro anni. E così ha cominciato a capire il perché di certi miei comportamenti. Prima 170 km in un'ora e un quarto. Dopo 170 km in due ore e mezza. Era arrivato addirittura a sospettare una mia relazione extraconiugale. Ora sa e, mentre eravamo in vacanza, essendo costretto a chiedermi di sosituirlo alla guida perché troppo stanco, si è seduto dietro di me e, di tanto in tanto, mi stringeva le spalle e mi sussurrava:"brava". Un altro passo: la funivia. Mi ha chiesto conferma con lo sguardo. Poi mi ha presa per mano e per tutto il tragitto non ha smesso di sorridermi.
E' questo l'uomo che ho accanto. Sbagliavo a tenermi tutto dentro. Quello che non sapeva, cercava di indovinarlo. Ma, tra i suoi film e il mio stato mentale, siamo finiti in un vortice di dolore e incomprensione.
Ho fatto alcuni piccoli passi ma, per tornare quella che ero, quella che chi mi sta accanto si merita, devo fare ancora altri passi, piccoli, uno alla volta.
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Post n°230 pubblicato il 19 Luglio 2012 da gblue2010
[...] in una giornata d’inverno, rientrando a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di prendere, contrariamente alla mia abitudine, un po’ di tè. Rifiutai dapprima, e poi, non so perché, mutai d’avviso. Ella mandò a prendere uno di quei biscotti pienotti e corti chiamati Petites Madeleines, che paiono aver avuto come stampo la valva scanalata d’una conchiglia di San Giacomo. Ed ecco macchinalmente oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzetto di Madeleine. Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di biscotto toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa. M’aveva subito resi indifferenti le vicissitudini della vita, le sue calamità, la sua brevità illusoria, nel modo stesso in cui agisce l’amore, colmandomi d’un’essenza preziosa [...].M.Proust
L'esperienza sensoriale, descritta da Proust in questo brano, a me capita di provarla anche con la musica. Questa è, nel caso di una persona per me preziosa, la mia madeleine. |
Post n°228 pubblicato il 12 Luglio 2012 da gblue2010
Quella che vado voltando è una pagina grossa e pesante della mia vita. E voglio voltarla sperando che si porti dietro la zavorra accumulata negli ultimi anni. So che ognuno di noi, marionetta suo malgrado nel teatro della vita, ha il proprio bagaglio di guai , piccoli o grandi, col quale fare i conti. E so che ogni ostacolo che si incontra e si supera lascia tracce dentro di noi, più o meno dolorose. Si incontra e si supera. Ho incontrato e superato. E sofferto. Oggi, con l' ottenere una cosa che ho desiderato tanto, che più non potevo permettermi e più la sua mancanza mi torturava, cerco di mettere la parola fine ad un brutto film nella speranza di viverne uno tutto nuovo. Che io sia una marionetta, finalmente, senza fili.
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Post n°227 pubblicato il 06 Luglio 2012 da gblue2010
Stanotte ho avuto un incubo. Terribile. Gli esami non erano finiti. Dovevo fare una prova di italiano, l'insegnante di francese (!) mi porge un foglio protocollo, lo guardo e capisco che non so fare la prova. Abbandono l'aula e corro a casa ( si, certo, corro, 20 km!!!). Intorno a casa mia c'è una folla, gente a piedi in tutte le direzioni, cosa impossibile questa visto che la strada è senza uscita e serve solo un'altra casa oltre alla mia. Ma non è gente qualsiasi, sono zingari (magari come quei due che mi hanno rubato dalla macchina la borsa con tutti i libri!)che si sono accampati dietro casa mia!! Torno correndo a scuola e vedo che sono usciti tutti. L'insegnante mi dice che il tempo è scaduto ed una compagna mi porge un suggerimento scritto, roba da pazzi, su una striscia di carta igienica. Ma non posso leggere, la carta è coperta di geroglifici!!
Non ho mangiato pesante, ieri sera, giuro.
Mi sono svegliata con un feroce mal di testa che mi ha accompa- gnato per tutto il giorno e mio figlio, che mi vuole tanto bene, sta suonando un pezzo punk alla batteria giù in garage. Stasera, per cena, minestrina..poi una camomilla e a nanna. Anzi no, solo camomilla. Meglio due.
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Post n°226 pubblicato il 01 Luglio 2012 da gblue2010
Quante forme ha l'amore? O, meglio, quanti diversi modi abbiamo di provare o suscitare questo sentimento? Forse tanti quanti sono gli esseri umani, perché ognuno di noi è diverso anche nei sentimenti.
Ma quello a cui sto pensando io in questo momento è la sensazione di non poter più respirare nell'istante in cui il nostro sguardo si incastra negli occhi di un'altra persona. Quando tutto quel che c'era intorno un attimo prima, all'improvviso scompare. Restano solo quegli occhi e il soffocamento. E se la stessa sensazione tornasse al solo udire la sua voce? Se ci si ritrovasse a guardare il telefono, tentando di forzarlo a suonare col proprio pen- siero, senza il coraggio d'essere i primi a chiamare dimostrando così quanto teniamo a quella persona? Perché dimostrare di tenere tanto a qualcuno equivale a perdere d'un tratto abiti e armatura, mostrando l'anima nuda e fragile. Però, una sensazione così, magari una sola volta nella vita, vale comunque la pena d'essere provata.
E poi tirarla fuori ogni tanto come le vecchie foto, riviverla tutta nello spazio d'un sospiro, consapevoli che avere amato così intensamente equivale ad aver vissuto.
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Post n°225 pubblicato il 29 Giugno 2012 da gblue2010
"Sei fatta così, tu, vedi enormi i tuoi difetti e microscopiche le tue vittorie. Tra qualche giorno ti renderai conto di quello che sei riuscita a fare. Sei stata brava." Non volevo dar retta alla voce amica che pronunciava sorridendo queste parole. Penso sempre che avrei potuto fare un po' di più, un po' meglio. Ma, cavolo, ce l'ho fatta!
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Post n°224 pubblicato il 27 Giugno 2012 da gblue2010
Energia finita. Crediti 10 ( come privatista, questo mi spetta). Scritti 40/45. Orali..bene ma, quanto bene..? Soddisfazione...non ora..non ancora.. |
SILENZIO
Il silenzio
a me caro,
non posso lasciarti che quello...
e non confonderlo ti prego
con l'indifferenza,
l'ipocrisia
o la superbia
di tutti
e d'ogni giorno.
A me mancano le parole,
sono mancate sempre
ma il mio, ti giuro
mentre mordo la polvere,
è Amore.
Carlo Bramanti
Preghiera di serenità
Che Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguere tra le due. Vivere giorno per giorno, godersi un momento per volta, accettare le avversità come una via verso la pace, prendere, come Lui fece, questo mondo corrotto per quello che è,non per quello che vorrei, confidare che Lui sistemerà tutto se mi abbandonerò alla Sua volontà. Che io possa essere ragionevolmente felice in questa vita e sommamente felice accanto a Lui nella prossima, per sempre. Reinhold Niebuhr
Stopping By Woods on a Snowy Evening
Whose woods these are I think I know.
His house is in the village though;
He will not see me stopping here
To watch his woods fill up with snow.
My little horse must think it queer
To stop without a farmhouse near
Between the woods and frozen lake
The darkest evening of the year.
He gives his harness bells a shake
To ask if there is some mistake.
The only other sound's the sweep
Of easy wind and downy flake.
The woods are lovely, dark and deep.
But I have promises to keep,
And miles to go before I sleep,
And miles to go before I sleep.
Robert Frost
Saprai che non t'amo e che t'amo
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se
avessi nelle mie mani le chiavi
della gioia e un incerto
destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda
Se vuoi buttare
le ore vissute
insieme,
non aggiungere altro.
Basta il silenzio
a cancellare
le confessioni,
il mare
e tutto il resto.
Nel finestrino
del treno mai preso
i sogni
continuano a scorrere
come alberi spogli.
O forse no,
non scorre niente,
e anch'io
non sono che l'eterno
accenno di un sogno
dentro una valigia
che nessuno ha aperto.
A me basta il silenzio,
un finestrino,
il tuo sentire
nel mio ricordo,
perché, detto tra noi,
tu sei il viaggio
dal quale non ho più
fatto ritorno.
Carlo Bramanti
Inviato da: cassetta2
il 22/07/2020 alle 12:53
Inviato da: ultimo.1964
il 16/01/2015 alle 09:04
Inviato da: panpanpi
il 13/11/2014 alle 11:04
Inviato da: atlantide28
il 02/10/2014 alle 10:45
Inviato da: panpanpi
il 11/10/2013 alle 15:57