mio diario

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Spesso capita di trovare conforto dove non lo cerchiamo o dove non ce lo aspettiamo. Forse è questa una delle meraviglie della vita. Perché di essere delusi da chi abbiamo accanto, da chi ci dovrebbe capire al volo, senza nemmeno chiedere, capita tutti i giorni. Invece un sorriso o un saluto inaspettato ti cambia il segno di una giornata e ti da modo di affrontare il quotidiano con un po' più di leggerezza. E purtroppo non sappiamo nemmeno riconoscerle, queste perle, presi dall'indifferenza e dalla diffidenza.

Non piango da tre giorni. Si, li conto. Anche i giorni senza pianto sono perle.

Sono presa dagli studi, Dio quanto mi piace!! Mi sembra d'esser nata per questo, ma la trama della mia vita si dev'essere ingarbugliata in qualche punto, tanto da trasformarsi in qualcosa che non avevo e non avrei mai previsto. Non posso lamentarmi, non ho passato tutti i miei anni nel nulla, però i sogni, beh i sogni...dice bene il mio caro amico P., mai smettere di sognare, non possiamo farne a meno, ci salva la vita.

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Io credo che chi compila oroscopi tiri ad indovinare. Non considero l'astrologia una scienza. Ma chi ha scritto questo, oggi ha proprio indivinato. Devo fargli i complimenti!

Lunedi, 26 Marzo
Esegui ogni compito con regolarità e rispetta le esigenze di chi collabora con te. Tira fuori tutta la tua pazienza con partner e familiari. I problemi che devi affrontare non si conciliano bene con la fretta. Concediti una pausa, dando priorità solo agli impegni importanti e scaccia dal tuo animo diffidenza, pessimismo e quell'insano desiderio di rinunciare alle cose che ti piacciono. Autopunirti non servirebbe a niente.

Ommmmmmiioooooddddddiiiiooooooooo

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E invece è vero che sono un po' più tranquilla. Il motivo? Innanzitutto dormo, grazie alle gocce, ma dormo. Quindi non passo le notti con gli occhi sbarrati nel buio alimentando il nervosismo. E poi mangio. E si capisce che sfogo il nervoso mangiando perché ho tirato fuori gli abiti più leggeri e NON MI ENTRA PIù NIENTE.
Carina la psico. Dice:" se per stare più serena, vivere in pace con chi ti sta intorno, portare a termine i tuoi progetti, mangi di più e metti su qualche chilo...chi se ne frega" . Dice lei. Vorrei cacciar fuori un urlo come Fantozzi!

Non si può avere tutto dalla vita, no? O schizzata e in forma o cessa serena!!!

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Qualche giorno fa, sono andata a trovare una persona a cui tengo molto. La prima cosa che mi ha detto è stata: " Ti vedo più tranquilla". E in seguito ha ripetuto questa frase ed io non so perché si sia sentita in dovere di dirlo. Non so se fosse per penuria di argomenti, per rompere il ghiaccio di una conversazione un po' imbarazzata o perché, invece, sa come sono. Io non sono capace di vedermi come gli altri mi vedono. forse credo di saper nascondere bene i miei tormenti ma questi emergono sul mio viso, nei miei gesti, dalle cose che dico. Mentre io invece vorrei che le mie pene restassero segrete. Non vorrei dover spiegare, non sopporto quando mi chiedono:"che hai?". Mi sono accorta di cercare la solitudine come se fosse un riparo.

La psico mi ha rimproverata, dice che mi sto un po' perdendo e non mi impegno abbastanza nel mio progetto. E anche la persona che ho visto l'altra sera mi ha fatto capire che mi devo impegnare. Il fatto è che la prima perché mi conosce, la seconda perché forse intuisce, entrambe sanno che io non accetterei un fallimento quanto una riuscita mediocre. Non ce la farei. Perciò devo farmi forza e organizzarmi meglio. Io voglio riuscire. Anche se la tristezza ed il malumore mi assalgono all'improvviso e mi spingono ad abbandonare tutto, compresa l'urgenza di respirare.

Scusate

se non so rispondere ai vostri commenti. Però mi consolate, davvero. Forse perché siete donne o forse perché siete sensibili, mi capite e tanto basta. 

...

Non sono sempre triste. Volevo chiudere il blog e, prima di farlo, sono tornata a guardare un po' indietro i vecchi post. E ho capito, leggendo, che io non sono sempre triste. Eppure, in questi giorni, l'impressione che ho è quella di aver vissuto un'intera vita al buio. Mi sembra di non aver fatto altro che piangere. Tutti i giorni che riesco a ricordare sono bui e tristi. Ma allora chi ha scritto in questo diario prima di me? Un'altra persona? Un'altra me? Forse ha ragione Pant. I giorni di malumore e quelli di buonumore fanno parte dei miei giorni. Si dividono il mio tempo prevalendo a turno. Devo accettarlo? Forse si, dato che combattere sarebbe inutile. Come potrei combattere la tristezza che mi invade subdola senza ch'io me ne accorga. Da un momento all'altro, dal sorriso al pianto, dall'impellenza di vivere all'incapacità di sopravvivere. Sono io. Tutto questo sono io. 

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Grazie Pant.

titolo obbligatorio...

mi sento sola

ogni volta che vedo la psico vomito un rospo

e non mi sento meglio

anzi, mi sento sempre peggio

tutta la mia vita è un errore

e non la voglio più

!

Le persone non sono sempre come ci appaiono. Evidentemente, nemmeno noi siamo come crediamo di essere e come appariamo agli altri. In genere questo argomento non mi interessa ma sono ancora troppo fragile e questa mia fragilita' mi rende suscettibile e sospettosa. Allora mi ritrovo a guardarmi allo specchio da tutte le angolazioni, a ripetermi nella mente tutto quel che ho detto o che mi hanno detto. E mi domando, mi torturo, mi scervello per capire i motivi, gli scopi, i secondi fini...ma perche' non mi limito ad andare per i fatti miei, perche' mi lascio ancora influenzare dalle opinioni altrui Non sono piu' una ragazzina. O meglio, per l'anagrafe non sono una ragazzina. Dalle mie incertezze, dalle mie paure emerge la ragazzina sofferente che credevo d'aver abbandonato.
Lo so che questo stato d'animo fa parte dei miei alti e bassi pero' stasera sono cosi'. Magari domani andra' meglio e avro' dimenticato queste strane elucubrazioni.  

Ancora dubbi

A tutt'oggi non ho ancora internet a casa, quindi non riesco più a tenere aggiornato il mio blog come vorrei, come facevo prima. 

Però sono pure molto impegnata perché mi sono buttata in un progetto che chiamarlo ardito è un eufemismo.

Follia è, pura follia. 

Qualche mese fà , mentre avviavo alla chiusura la mia attività e prospettavo un periodo di inattività(parola assente dal mio vocabolario!!), e scusate le rime involontarie, ho deciso di prendermi il diploma a cui avevo dovuto rinunciare a diciassette anni, mentre frequentavo il quarto anno. Ma, non contenta di rimettermi a studiare e basta, esagerata come sempre, ho deciso di fare 4° e 5° insieme così, in tre mesi, mi preparo per l'esame d'accesso all'esame di Stato, con prove in tutte  le materie e, se non finisco in manicomio, do' l'esame. Cioè prendo la maturità. Lo so, alla mia età dovrei essere matura a prescindere, però..

Ah, per tranquillizzare la Superfra', non sono andata in un diplomificio. Frequento una statale. Contenta?

Ma io, ce la farò? Un giorno si ed uno no.