La Propoli dei libri

RACCOLTA DI PENSIERI, CITAZIONI, FRASI E POESIE PRESE DALLE MIE LETTURE. La propoli è una miscela di sostanze resinose di origine vegetale di colore giallo-bruno che le api raccolgono dai germogli e dalle cortecce degli alberi, modificandola mediante la secrezione di saliva e l'aggiunta di cere.Una volta formata, la propoli viene utilizzata per sigillare le fessure dell'arnia, per disinfettare le cellette dove vengono deposte le uova e per mummificare i corpi degli insetti che rimangono intrappolati nell'alveare. Questi procedimenti permettono di restringere l'ingresso dell'alveare soprattutto in concomitanza della stagione fredda, ostacolano l'ingresso di eventuali predatori ed evitano che si instaurino dei processi putrefattivi all'interno. LA PROPOLI E’ DUNQUE PER LE API UN BUON MATERIALE DI COSTRUZIONE E DI DIFESA CHE ESERCITA ANCHE UN EFFICACE POTERE ANTISETTICO; assicura infatti lo svolgimento delle normali attività nell'alveare in un ambiente sano e libero da microrganismi che potrebbero nuocere alla sopravvivenza delle api stesse. E' proprio da queste osservazioni che ha preso origine l'utilizzo della propoli nella medicina popolare. Si ritiene infatti che questa sostanza naturale possa esercitare azione antibatterica, antinfiammatoria e antivirale.LA LETTURA AIUTA LA COSTRUZIONE DELLA STRUTTURA PORTANTE DELLA TUA ESISTENZA, NUTRE IL TUO CERVELLO DI ESPERIENZE, PERMETTERE ALLA TUA INTELLIGENZA DI RACCOGLIERE LA PROPOLI DELLA VITA CHE TI CONSENTE DI ESSERE PIU’ UOMO TRA GLI UOMINI. SE NON RIESCI A FARTI CAMBIARE DA UN LIBRO, ALLORA TI SUGGERISCO DI PASSARE AI FUMETTI... :o)

 

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Dal Libro " Oceano mare" di Alessandro Baricco

Post n°12 pubblicato il 05 Maggio 2007 da GJ79
 

immagine“Sai cos'è bello, qui? Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate. Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente. Il mare cancella, di notte.La marea nasconde. E' come se non fosse mai passato nessuno. E' come se noi non fossimo mai esistiti. Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui. Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera. E' tempo. Tempo che passa. E basta.Sarebbe un rifugio perfetto. Invisibili a qualsiasi nemico. Sospesi. Ma c’è qualcosa che incrina questo purgatorio. Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare. Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere , oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama. Non smette mai, ti entra dentro, ce l’ hai addosso, è te che vuole,. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti.” 

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“Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta' a giocarci insieme, e te li smonta,un attimo, una frase e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire.
Gratitudine.”

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" ..... L'uomo porta alti stivali e una grande giacca da pescatore.Sta in piedi, di fronte al mare, rigirando tra le dita un pennello sottile.Sul cavalletto, una tela.....Continua a fissare il mare.Silenzio.Di tanto in tanto intinge il pennello in una tazza di rame e abbozza sulla tela pochi tratti leggeri.Le setole del pennello lasciano dietro di sè l'ombra di una pallidissima oscurità che il vento immediatamente asciuga riportando a galla il bianco di prima. Acqua. Nella tazza di rame c'è solo acqua. E sulla tela, niente.Niente che si possa vedere.....quest'uomo dipinge il mare con il mare - ed è un pensiero che dà i brividi."

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“ tanto più lei, che non possedeva propriamente un animo sensibile ma, per dirla con termini esatti, era posseduta da una sensibilità d’animo incontrollabile…….come una malattia, che una malattia non era, ma qualcosa di meno, se ha un nome dev’ essere leggerissimo, lo dici e già è sparito……E’ una specie di mistero, ma bisogna dimenticare quello che si sa in modo che l’ immaginazione possa vagabondare libera, correndo lontana dentro le cose fino a vedere come l’anima non è sempre diamante ma alle volte velo di seta, immagina un velo di seta trasparente, qualunque cosa potrebbe stracciarlo, anche uno sguardo e pensa alla mano che lo prende – una mano di donna – sì – si muove lentamente e lo stringe tra le dita, ma stringere è già troppo, lo solleva come se non fosse una mano ma un colpo di vento e lo chiude tra le dita come se non fossero dita ma…. – come se non fossero dita ma pensieri. Così. Questa stanza è quella mano, e mia figlia è un velo di seta”.

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“ Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo. Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma con il tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
- Ti aspettavo.
Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni – i giorni, gli istanti – che quell’ uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell’uomo
- Tu sei matto.
E per sempre lo amerà.”

immagineAlessandro Baricco

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“ – Cioè….vedete lì, dove l’acqua arriva….. sale sulla spiaggia poi si ferma…ecco, proprio quel punto, dove si ferma…dura proprio solo un attimo, guardate, ecco, ad esempio, lì....vedete che dura solo un attimo, poi sparisce, ma se uno riuscisse a fermare quell’attimo….quando l’acqua si ferma, proprio quel punto, quella curva….è quello che io studio. Dove l’acqua si ferma.
- E cosa c’è da studiare?
- Bè, è un punto importante….a volte non ci si fa caso, ma se ci pensate bene lì succede qualcosa di straordinario , di…straordinario.
- Veramente?
Bartleboom si sporse leggermente verso la donna. Si sarebbe detto che avesse un segreto da dire quando disse
- Lì finisce il mare.
Il mare immenso, l’oceano mare, che infinito corre oltre ogni sguardo, l’immane mare onnipotente – c’è un luogo dove finisce, e un istante – l’immenso mare, un luogo piccolissimo e un istante da nulla.”

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“- Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo aspettando.
    Silenzio.
- Che sia troppo tardi, madame.”
 

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“ Perché le cose diventano vere solo nella morsa della disperazione? Chi ha rigirato il mondo in questo modo, che la verità deve stare nel lato oscuro? ..… E’ una verità di chi? E’ una verità per noi?…… Questo mi ha insegnato il ventre del mare. Che chi ha visto la verità rimarrà sempre inconsolabile. E davvero salvato è solo colui che non è mai stato in pericolo……E per sempre noi che abbiamo conosciuto le cose vere, per sempre, noi figli dell’orrore, per sempre, noi reduci dal ventre del mare, per sempre, noi saggi e sapienti, per sempre – saremo inconsolabili.
  Inconsolabili.
  Inconsolabili."

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