Creato da icives il 16/10/2008

CIVES CANALE SUM

Canale Monterano, Comune, Riserva, Università Agraria, Usi Civici e Beni Collettivi

 

Consiglio U.A. 28/04/2010

Post n°32 pubblicato il 03 Maggio 2010 da icives
Foto di icives

Gruppo Consiliare “I Cives”

Dell’Università Agraria di Canale Monterano

 

 

Al Presidente

e al Consiglio di Amministrazione

   dell’Università Agraria

   di Canale Monterano

 

Il nostro Gruppo esprime voto contrario in quanto:

dagli schemi di Bilancio in approvazione, non si evince chiaramente l’avanzo di gestione, infatti ribadiamo, e gli schemi di bilancio in nostro possesso ne sono la conferma, che il risultato di Amministrazione, a chiusura dell’esercizio 2009, è rappresentato interamente da fondi a destinazione vincolata (proventi di: legittimazioni, affrancazioni e migliorie dei boschi), quindi, l’Ente, che “giustamente” persegue la redditività del Capitale, anziche trattenere tali introiti su un banalissimo c/c bancario, dovrebbe o meglio deve, come previsto per legge, investirli in titoli di debito pubblico, traendo, a beneficio della collettività tutta, interessi di gran lunga più vantaggiosi rispetto a quelli attuali.

Inoltre, altro elemento da non sottovalutare, è la differenza di tassazione, prevista per i due tipi d’investimento, se d’investimento possiamo parlare, visto che i nostri soldi giacciono su di un conto corrente bancario ordinario, con un tasso d’interesse vicino allo zero, che prevede una tassazione pari al 27% contro quella prevista per titoli di debito pubblico pari al 12,5%.

Tutto ciò senza considerare il rischio, forse poco probabile ma non impossibile, alla luce dei recenti crack finanziari di importanti istituti bancari di rilevanza mondiale, vale a dire della perdita del Patrimonio, allora di chi sarebbero le responsabilità? e soprattutto chi risarcirebbe i cittadini?

Infine, l’altro dato che salta ai nostri occhi, è l’arbitraria estinzione, come residui passivi, di somme accantonate in conto capitale per il miglioramento dei boschi la cui cancellazione non ci risulta essere stata autorizzata da parte della Regione Lazio, cosi come dovrebbe avvenire per tali fondi a destinazione vincolata.

In considerazione di tutto quanto sopra, alla luce delle nostre attente osservazioni degli atti presenti e passati di questo Ente, siamo convinti che tale situazione non è da addebitare esclusivamente all’attuale gestione di questo Consiglio d’Amministrazione, ma anche a tutte le altre che l’hanno preceduto.

Ferma restando la trasmissione degli atti della deliberazione odierna, di cui la presente dichiarazione è parte integrante, agli organi di verifica e controllo, considerando l’esiguità delle entrate e avendo a cuore le sorti di questo Ente, siamo disposti, ancora per l’ennesima volta, ad una onesta e costruttiva collaborazione, chiedendo l’istituzione di una commissione su tale problematica al fine di poter al meglio tutelare i diritti dei nostri concittadini tutti.

Noi i “Cives” Rimedia Riccardo (Capogruppo), Ravoni Gianluca (Consigliere), Marziali Marco (Consigliere), D’Aiuto Giovanni Antonio (Consigliere)  “Quelli del No” come qualche pseudo giornalista ha osato definirci, ma questa è un’altra storia.

Canale Monterano 28 aprile 2010

 

 

 
 
 

Ponte Antico

Post n°31 pubblicato il 03 Maggio 2010 da icives
Foto di icives

Gruppo Consiliare “I Cives”

Dell’Università Agraria di Canale Monterano

 

USCIRE DALLE CONTRAPPOSIZIONI

Con queste poche righe intendiamo prendere ufficialmente le distanze, in qualità di membri del Consiglio di Amministrazione della locale U.A., nei confronti dei vari comunicati e azioni amministrative poste in essere dai due rappresentanti dei locali Enti in merito alla vicenda di Ponte Antico e al pessimo modo in cui da tempo si continua a gestire il patrimonio collettivo della nostra comunità.
Da sempre come minoranza della U.A ci siamo resi disponibili, con il gruppo di minoranza alla U.A., a un confronto istituzionale e non personale, cercando di risolvere insieme, le problematiche che impediscono il buon andamento amministrativo dei nostri Enti, rispettosi nei confronti di tutte le figure istituzionali di amministratori e in particolar modo sia del nostro Presidente e sia del nostro Sindaco.
Leggendo i comunicati affissi nei locali pubblici,da parte della Amministrazione Comunale e gli articoli riportati nell’editoriale della U.A. il Giobbe, ci rendiamo consapevoli del fallimento dell’opera proposta dal nostro gruppo consigliare di minoranza, di far uscire dalle contrapposizioni le nostre due Amministrazioni coinvolte in questa vicenda da una azione, nel pieno del suo diritto, instaurata presso il T.A.R. del Lazio da un cittadino del nostro paese.
A nostro modesto parere, la vicenda poteva e andava risolta chiaramente sin dall’inizio, ora non rimane che aspettare il giudizio del T.A.R. e gli eventuali ricorsi presso il Consiglio di Stato o il suo ritiro da parte del privato che lo ha proposto.
Ma la cosa che più ci sta causando disagio, cosi come crediamo lo stia creando agli ignari cittadini, sono il cattivo modo con cui i rappresentanti dei due Enti continuano a confrontarsi per le vie del paese, non più sul piano politico/amministrativo ma personale.
Vogliamo ricordare che per legge deve essere rispettato il buon comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle loro funzioni, improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto tra funzioni, competenze e responsabilità degli amministratori e quelle proprie dei dirigenti delle rispettive amministrazioni.
Chiudiamo invitando i due rappresentanti, urgentemente, nel porre in atto azioni tramite i rispettivi consigli di amministrazione, capaci di risolvere istituzionalmente e chiaramente questa vicenda visto che ancora oggi si può parlare di vertenze legali in campo amministrativo e non continuare in un conflitto istituzionale coinvolgendo la nostra popolazione in uno personale.
Chiediamo scusa per questo ulteriore fastidio che stiamo provocando alla nostra popolazione, ma questi comportamenti sono un chiaro segnale della nostra incapacità nel gestire la cosa pubblica.

Gruppo Consiliare “I Cives”

Canale Monterano 25 Aprile 2010

 
 
 

Referendum acqua

Post n°30 pubblicato il 03 Maggio 2010 da icives
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A presto per la raccolta delle firme con appuntamenti e orari.

Acqua in bocca a tutti

 
 
 

la legna?

Post n°29 pubblicato il 27 Settembre 2009 da icives

Lo scorso anno la nostra Associazione usando dei soldi a destinazione vincolata ha promosso l'acquisto di legna da ardere presso un rivenditore locale. Tale azione è stata promossa come una manovra anticrisi, ricordiamo che solo poche famiglie ne hanno potuto usufruire e che tale spesa rischia di crare una crisi al bilancio della nostra Associazione, oltretutto non ci risulta che sia stato usato un criterio per valutare a quali famiglie siano andate queste agevolazioni.

La distribuzione della legna, a prezzi vantaggiosi, da ardere a tutta la polazione è un Diritto, per noi amministratori è un dovere, ma la maggioranza da sempre pronta a rivendicare tale diritto non è capace di metterlo in pratica con azioni amministrative lecite.

Non sappiamo cosa intendono fare, di sicuro non possiamo permettere quello che è stato fatto l'anno scorso.

    

 
 
 

Consiglio Salvaguardia Equilibri

Post n°28 pubblicato il 27 Settembre 2009 da icives

La Maggioranza continua nel dire che non ci sono problemi di cassa, e noi continuiamo a chiedere:

DICHIARAZIONE DI VOTO:

In merito al punto n.1 all’ordine del giorno di questo Consiglio di Amministrazione in seduta Straordinaria, il nostro gruppo rende voto contrario, con allegata la seguente motivazione:

Visto l’art 193 del d.lgs 267/00 che ci obbliga ad effettuare la ricognizione sullo stato dei programmi ed a ripianare il disavanzo di amministrazione derivante dal rendiconto dell’esercizio precedente e l’eventuale disavanzo di gestione o di amministrazione dell’esercizio in corso.

Visto l’art.187 del D.lgs 267/00 che obbliga a dividere l'avanzo di amministrazione distinto in fondi non vincolati, fondi vincolati, fondi per finanziamento, spese in conto capitale e fondi di ammortamento.

Visto che nel rendiconto dell’esercizio precedente l’avanzo di amministrazione non veniva distinto ai sensi dell’art 187 del D.lgs 267/00 ma riportato come unica voce.

Ci risulta non comprensibile valutare né la presenza di un avanzo o disavanzo dell’esercizio precedente, mentre ci risulta ,per l’anno corrente, il ricorso a entrate avente specifica destinazione per la copertura di uscite.

Nel caso in esame,

prendendo atto della possibilità del ricorso in termini di cassa per l’utilizzo di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti,

prendendo atto che la Corte dei Conti con sentenza n.34 del 13/03/1995, ha affermato che non costituisce danno erariale e non comporta responsabilità amministrativa degli amministratori, l’utilizzo temporaneo in termini di cassa di entrate a destinazione vincolata e il mancato temporaneo versamento in un conto vincolato, specie se l’operazione è volta ad evitare un maggiore aggravio di interessi passivi, ove vi fosse ricorso ad una anticipazione di tesoreria lasciandoli bloccati sul conto vincolato.

Occorre sottolineare:

che tale manovra è consentita a patto che con i primi introiti non soggetti a vincolo di destinazione, venga ricostituita la consistenza delle somme vincolate, utilizzate per il pagamento di spese correnti;

che tale manovra è una forma di finanziamento a breve termine, cui l’ente ricorre per far fronte a momentanei problemi di liquidità.

Il ricorso a tale forma d’indebitamento, soprattutto se reiterata nel tempo, oltre a produrre aggravio finanziario per l’ente, potrebbe costituire il sintomo di latenti squilibri;

che alla data odierna tale somma non ci risulta essere stata reintegrata con le prime entrate disponibili.

Ciò premesso chiediamo:

che ci venga indicato con risposta scritta, la/le cause che hanno determinato gli squilibri nella gestione di cassa, individuando l’origine degli scompensi prodotti rispetto al bilancio di competenza e distinguendo i risultati ottenuti fra parte corrente, conto capitale e partite di giro ed, in termini analoghi, per quelli derivanti dalla gestione dei residui;

che ci venga indicato con risposta scritta quando e con quali entrate sarà ricostituita l’importo delle somme a destinazione vincolata.

Che venga inviata, la presente delibera con allegata la nostra dichiarazione,per il controllo dovuto ai sensi della Delibera di Giunta Regionale n.2024 del 21 dicembre 2001, all’organo di competenza regionale.

       Che venga inviata, ai sensi dell’art.37 della L.R. n.14/1999 al Comune di Canale Monterano.

Canale Monterano 25 settembre 2009  Gruppo Consigliare “CIVES”:

 
 
 

Adesso basta...

Post n°27 pubblicato il 15 Settembre 2009 da icives

Salve siamo ritornati dalle ferie e ci si chiede di rispondere ancora sulla frana di Ponte Antico. Dovremmo dare sette risposte,dovremmo rispondere seriamente? ma a che cosa? Povera carta e inchiostro sprecato, tutti conosciamo le vicende, gli interessi, le responsabilità e come va a finire, e crediamo che sia già finita. Meglio cosi, adesso comincerà il tempo delle vacche grasse per la nostra comunità, dello sviluppo, della perequazione sociale, del bene comune, della partecipazione e finalmente potremmo andare a esercitare sti famosi usi civici, tanto acclamati a Vejano . Noi domani andiamo ad acquistare una mucca e la chiameremo Lola, che bello. Guardate naviganti che il pesce marinato è pronto, farina e lattarini e buon appetito. Ma qualcuno ha coraggio a dire che sono in corso i lavori a Ponte Antico? Noi nooo!! Adesso abbiamo la Mucca Lola e tanto latte.

Comunque noi avevamo già risposto, e quindi si allega la risposta e un consiglio; prendiamola con ironia questo va di moda nel nostro paese .

Ci hanno chiesto chi erano i personaggi nella realtà, ma fateci il piacere per favore

  

LE BALENE SONO DEMOCRATICHE E DI SINISTRA,specialmente la grande Balena Bianca Nera o Rossa o addirittura Arcobaleno!

Pinocchio, lo sappiamo, era bugiardello, e fini' un giorno nello stomaco di una balena! Che non era un cattivo posto: poteva starsene la' ad aspettare tranquillo, mentre fuori la gente si agitava, gridava, sudava, si affaticava! Ma poi la balena lo risputo' fuori, e tocco' pure a lui agitarsi, gridare, faticare! E smettere pure di dire bugie!

Ma lo sapete voi che il vostro grilletto e' andato ad esplorare il ventre della balena per vedere chi ci sta dentro adesso? Brrr! che paura! Sapeste chi ci ho trovato! Il Gatto e la Volpe, nientemeno! Che se ne stavano la' pure loro ad aspettare, buoni buoni, e pare che abbiano un grosso pasticcio per le mani, per cui! Meglio starne alla larga! Pare, non ci crederete, che si siano messi in affari, e che affari! Certi loro compari, mi hanno detto, hanno fatto amicizia con un pesce grosso, grossissimo. Piu' di una casa, piu' di una nave, piu' di questa balena! E questo pesce ha sempre tanta sete, e gli serve tanta acqua! E allora loro gli hanno offerto tutta quella che avevano, l'acqua di un paese intero! Pero' i villici hanno cominciato a fare baccano, non erano cosi' contenti dell'affare, si ricordavano la storia dell'albero delle monete d'oro! E allora i due hanno detto loro ''non abbiate paura, non lo vedete come siamo! Democratici? Come siamo! di Sinistra? Fidatevi, amici, il pesciaccio su di noi dovra' passare, se si vorra' abbeverare! Pero' adesso, lasciateci pensare! Dobbiamo ponderare! Mica possiamo improvvisare! E i buoni villici gli hanno creduto, e loro cosa' se ne stanno acquattati dentro il pesciaccio!Oddio, non sara' mica proprio QUEL pesciaccio? Ogni tanto mandano a dire ai villici che stanno con loro, e certo che, impegnati come sono a pensare, a ponderare, non hanno il tempo ''poverini!'' di partecipare! Eh, si', perche' i villici si sono organizzati, e si riuniscono in piazza, e nel palazzo comunale, ma loro non ci possono andare! No che non ci possono andare, loro devono trovare la soluzione giusta, la pietra filosofale! E chissa', dice il vostro Grillo, che alla fine pure loro, come Pinocchio, non riescano a diventare buoni! A non dire piu' le bugie! Quando la balena li rivomitera' fuori, magari, se pure lei li dovesse trovare un po' indigesti! Speriamo solo che i villici glielo diano, il tempo per imparare ad essere buoni! Perche' li ho visti un po' arrabbiati, con questi animaletti cosi' simpatici! E cosi' Democratici, cosi' di Sinistra!

Per ridare senso alla politica ... Il NUOVO CHE AVANZA ANZI RITORNA..... A BREVE FATTI E MISFATTI Perdonateli, amici, hanno gia' tutti questi pregi: non e' troppo chiedergli pure di non dire piu' le bugie?

 
 
 

problematiche bilancio U.A.

Post n°26 pubblicato il 18 Agosto 2009 da icives

PROBLEMATICHE DI BILANCIO U.A.

ci sono anche serie……

La nostra U.A. non è un Ente Pubblico, ma una Associazione Privata, che per loro scelta (amministratori di maggioranza) ha deciso con lo Statuto  attuale di essere assimilata e paragonabile alla stessa stregua.

Detto ciò per loro scelta la vita amministrativa della nostra Associazione Privata e in questo caso la gestione amministrativa del bilancio deve rispettare quanto previsto nel Tuel 267.

Non possiamo continuare a affermare che

 “ l’accertata disponiblità di cassa ha consentito di poter affrontare i programmi di intervento e di attività amministrativa”

Quando con delibera n.67 del 23 maggio 2009 si dispone in via provvisoria e ai sensi dell’art 195 del tuel 267 l’utilizzo, in termini di cassa, della somma di euro

42. 452,00 da utilizzarsi per il finanziamento di spese correnti nell’anno in corso.

Queste somme sono i proventi introitati per alienazioni del patrimonio.

Non si può continuare a non dividere l’avanzo di amministrazione ai sensi dell’art. 187 del tuel 267, facendo risultare un avanzo di gestione di 399.000,00 euro quando ci risulta che 475.000,00 euro sono la somma dei fondi a destinazione vincolata, quindi emerge un disavanzo di competenza o l’obbligo di ricostruzione dei fondi vincolati.

Nel caso in esame, pur prendendo atto che il ricorso alle anticipazioni di tesoreria, rispetta il disposto di legge, non superando il limite previsto dall’art.222 del TUEL, occorre sottolineare che la fattispecie è sintomo di possibili anomalie nella gestione finanziaria. L’anticipazione di tesoreria è una forma di finanziamento a breve termine, cui l’ente ricorre per far fronte a momentanei problemi di liquidità. Sulla somma concessa in anticipazione maturano interessi passivi per il periodo nel quale essa viene effettivamente utilizzata. Il ricorso a tale forma d’indebitamento, soprattutto se reiterata nel tempo, oltre a produrre aggravio finanziario per l’ente, potrebbe costituire il sintomo di latenti squilibri. Ciò premesso è necessario che l’Amministrazione proceda all’analisi ed al monitoraggio delle cause che hanno determinato gli squilibri nella gestione di cassa, individuando l’origine degli scompensi prodotti rispetto al bilancio di competenza e distinguendo i risultati ottenuti fra parte corrente, conto capitale e partite di giro ed, in termini analoghi, per quelli derivanti dalla gestione dei residui. Solo così sarà possibile adottare le misure correttive necessarie per evitare che nel futuro si possano ripetere le disfunzioni evidenziate.

Ma queste cose dalla Maggioranza sono interpretate come isterie del nostro gruppo e non come nostro dovere di organo di controllo essendo l’opposizione a servizio della democrazia e del buon andamento della Nostra Associazione Privata.

Le casse da ormai troppo tempo sopravvivono solo per le entrate di canoni di affrancazioni o di affitto, non ci sono nuove entrate ma eventualmente nuove uscite quindi solo una semplice gestione ordinaria e certamente non da apprezzare incondizionatamente.  

 
 
 

le balene sono di sinistra?

Post n°25 pubblicato il 11 Agosto 2009 da icives

LE BALENE SONO DEMOCRATICHE… E DI SINISTRA!

Pinocchio, lo sappiamo, era bugiardello, e finì un giorno nello stomaco di una balena…
Che non era un cattivo posto: poteva starsene lì ad aspettare tranquillo, mentre fuori la gente si agitava, gridava, sudava, si affaticava…
Ma poi la balena lo risputò fuori, e toccò pure a lui agitarsi, gridare, faticare… E smettere pure di dire bugie!
Ma lo sapete voi che il vostro grilletto è andato ad esplorare il ventre della balena per vedere chi ci sta dentro adesso?
Brrr….che paura! Sapeste chi ci ho trovato… Il Gatto e la Volpe, nientemeno!
Che se ne stavano lì pure loro ad aspettare, buoni buoni, e pare che abbiano un grosso pasticcio per le mani, per cui… Meglio starne alla larga!
Pare, non ci crederete, che si siano messi in affari, e che affari! Certi loro compari, mi hanno detto, hanno fatto amicizia con un pesce grosso, grossissimo. Più di una casa, più di una nave, più di questa balena!
E questo pesce ha sempre tanta sete, e gli serve tanta acqua… E allora loro gli hanno offerto tutta quella che avevano, l’acqua di un paese intero!
Però i villici hanno cominciato a fare baccano, non erano così contenti dell’affare, si ricordavano la storia dell’albero delle monete d’oro…
E allora i due hanno detto loro “non abbiate paura, non lo vedete come siamo… Democratici? Come siamo… di Sinistra? Fidatevi, amici, il pesciaccio su di noi dovrà passare, se si vorrà abbeverare! Però adesso, lasciateci pensare! Dobbiamo ponderare! Mica possiamo improvvisare!”.
E i buoni villici gli hanno creduto, e loro così se ne stanno acquattati dentro il pesciaccio…Oddio, non sarà mica proprio QUEL pesciaccio?
Ogni tanto mandano a dire ai villici che stanno con loro, e certo che, impegnati come sono a pensare, a ponderare, non hanno il tempo – poverini! – di partecipare… Eh, sì, perché i villici si sono organizzati, e si riuniscono in piazza, e nel palazzo comunale, ma loro non ci possono andare… No che non ci possono andare, loro devono trovare… la soluzione giusta, la pietra filosofale!
E chissà, dice il vostro Grillo, che alla fine pure loro, come Pinocchio, non riescano a diventare buoni… A non dire più le bugie… Quando la balena li rivomiterà fuori, magari, se pure lei li dovesse trovare un po’ indigesti… Speriamo solo che i villici glielo diano, il tempo per imparare ad essere buoni… Perché li ho visti un po’ arrabbiati, con questi animaletti così simpatici… E così Democratici, così di Sinistra…

Per ridare senso alla politica ... Il NUOVO CHE AVANZA ANZI RITORNA.....A BREVE FATTI E MISFATTI


Perdonateli, amici, hanno già tutti questi pregi: non è troppo chiedergli pure di non dire più le bugie?

 
 
 

TERRE COLLETIVE

Post n°24 pubblicato il 06 Agosto 2009 da icives

Terre collettive ed usi civici

Il demanio civico è compreso, tra i beni soggetti a tutela, nel T.U. 490/99 (ex Galasso) sui beni culturali ed ambientali e, conseguentemente dovrebbe essere regolamentato dalla Regione secondo gli indirizzi di tutela previsti per il suo valore e controllato in primis dalle nostre amministrazioni locali .
Altre caratteristiche  sono la imprescrittibilità, la non usucapibilità e l’inalienabilità, per cui spesso, nei nostri comuni, sono nate controversie dovute alla mancanza di inventari delle terre civiche e al “possesso” incontrastato di parte di esse.
Da quanto detto, essenzialmente scaturiscono, queste tematiche: la valenza ambientale dei beni civici; il cambio di destinazione di fatto, ma non legittimato, di parte di tale demanio; l’inclusione delle terre collettive in strumenti urbanistici; il possesso ritenuto in buona fede un titolo di proprietà e, perciò, la validità di atti di compravendita; le occupazioni arbitrarie e le possibili speculazioni su un patrimonio collettivo.
In estrema sintesi,  se si vuole salvare quanto è rimasto del patrimonio di uso civico, per destinarlo a finalità di miglioramento della qualità della vita e di salvaguardia ambientale, è più che mai necessario definire tutte le pendenze, prendendo atto che in molti casi, di fatto, vi è stato un cambio di destinazione delle terre civiche e che, pertanto, a nulla giova sostenere mere questioni di principio. Allo stesso modo, però, non sono accettabili sotterfugi e frettolose tesi di “liquidazione” indiscriminata, anche perché impercorribili. Occorre senso della cosa pubblica e buon senso , anche alla luce di esperienze. Non esistono scorciatoie. La questione va affrontata di petto, le leggi vanno rispettate e, se inadeguate, riformate, con il concorso di tutti, tenendo presenti le istanze di cui tutti sono portatori: dalla generalità dei cittadini titolari di diritti al Comune che ne deve rappresentare gli interessi, cercando di conciliarli con iniziative privatistiche, se di stimolo allo sviluppo delle collettività; dagli operatori economici alle associazioni ambientaliste, agli enti e alle istituzioni preposti alla tutela ambientale (Ente Parco, Forestale, Regione,  Provincia, Associazione Agraria, ecc.).quindi emerge la necessità, impellente e improcrastinabile, di una “conferenza di servizio” tra gli enti interessati alla questione, per evitare soluzioni improvvisate che, spesso, aggrovigliano ancor di più la matassa. E’ necessario fare il punto sulla normativa (nazionale e regionale), sugli strumenti di inventario delle terre civiche, sui regolamenti da adottare, per ridare alle popolazioni consapevolezza dei propri diritti e per consentire l’uso razionale di un bene prezioso da conservare e consegnare alle generazioni future, anche, e soprattutto, in concomitanza della redazione  del Piano del Parco.

 
 
 

trasparenza e partecipazione

Post n°23 pubblicato il 05 Agosto 2009 da icives

Riprese audio video del consiglio comunale.

Egregio sindaco del comune di Tuscania, durante la prima seduta del consiglio comunale, lei prima di iniziare i lavori, ha voluto specificare che, non essendo previsto dal regolamento, non si potevano effettuare riprese audio video, vale la pena ricordare che se il regolamento non prevede le riprese, nemmeno le vieta.

Non avendo cognizioni legali sull’argomento, il sottoscritto, Luigi Pica si è rivolto a chi di queste cose se ne intende, per cui ho posto una domanda al prof. Donato Antonio Limone, ordinario di informatica giuridica e docente di Scienza dell’Amministrazione Digitale, Università della Sapienza, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, Università telematica Telma .

Questa, la domanda che ho posto al prof. Limone:

“Prof. Limone, il sindaco di Tuscania, nella prima seduta del consiglio comunale pubblico, non ha concesso di effettuare le riprese audio-video della seduta consiliare. Che cosa dice la legge a proposito e quali sono eventualmente gli adempimenti che l'operatore deve assolvere per effettuare le registrazioni?"

Questa la risposta del prof. Limone:

La registrazione audio video delle sedute del consiglio comunale e la loro pubblicazione sul sito dell’ente non solo è possibile ma doverosa (nel rispetto del trattamento dei dati sensibili).
La registrazione è possibile in base alle leggi:

  • Legge 241/90 (e successive modifiche),art.1: si stabilisce che l’attività amministrativa è retta dai criteri della economicità, pubblicità,efficacia,trasparenza;
  • Legge 150/2000(comunicazione pubblica):obbligo delle amministrazioni di informare i cittadini sulle attività delle stesse amministrazioni ;
  • Dlgs 267/2000(testo unico sulle Autonomie Locali: l’art.10 stabilisce il diritto di accesso e di informazione su tutto l’operato degli organi comunali e dell’amministrazione;l’art. 38,comma7 stabilisce che le sedute del Consiglio sono pubbliche salvi i casi stabiliti dal regolamento del funzionamento del Consiglio; l’art.42 stabilisce le attribuzioni del Consiglio ed elenca una serie di atti fondamentali dello stesso Consiglio rispetto ai quali non si prevedono trattamento dei dati sensibili.


La registrazione è doverosa se si considera che la legislazione sopra citata è orientata a supportare tutto ciò che può contribuire a rendere “trasparente” e “pubblica” l’azione amministrativa e politica. Come si possono quindi considerare ”non pubbliche” (o riservate) le sedute del Consiglio quando delibera il bilancio, il piano regolatore urbanistico, i regolamenti comunali, nomine, partecipazioni o costituzioni di società, di consorzi, ecc. ? Tutte le attribuzioni del Consiglio portano a sostenere che le sedute devono essere pubbliche e che quindi non ci sono ostacoli alla registrazione audio video delle stesse sedute.

Quali dati personali di queste sedute possono creare problemi alla “privacy” dei consiglieri o dei cittadini che partecipano alle sedute? Nessun dato personale: si tratta di consiglieri eletti e quindi di soggetti che operano nella veste di pubblici ufficiali. La registrazione audio video delle sedute ha valore legale se archiviata e firmata con firma digitale secondo quanto stabilito dal codice dell’amministrazione digitale: quindi la seduta digitale costituisce essa stessa atto pubblico. E’ inutile ricorrere alla normativa sulla tutela dei dati personali (ad eccezione dei dati sensibili) per non permettere la registrazione delle sedute consiliari: le sedute consiliari non hanno come oggetto dati personali sensibili (se ci dovessero essere si provvede ad oscurare tali dati).

Qualche suggerimento all’amministrazione comunale di Tuscania (ma ciò vale per tutti i comuni):

  • Registrare tutte le sedute consiliari in ragione delle attribuzioni di cui all’art.42 del dlgs 267/2000;
  • Archiviare le stesse sedute digitali secondo le norme tecniche di cui al codice dell’amministrazione digitale.
  • Pubblicare sul sito dell’ente le sedute registrate del consiglio
  • Permettere ad altri soggetti (diversi dai consiglieri) che partecipano ai consigli di registrare le sedute. Questi soggetti sono tenuti a pubblicare le sedute in modo integrale, senza manipolazioni o commenti che possano arrecare pregiudizio nel trattare dati personali in modo illecito e non corretto.
  • Modificare il regolamento del funzionamento delle sedute del consiglio nel senso di quanto sopra indicato.
  • L’obbligo di trasparenza e di pubblicità nella società dell’informazione comporta per il sindaco e per tutti i consiglieri comunali una maggiore attenzione alle sedute consiliari (attenta preparazione per le questioni all’ordine del giorno; usare un linguaggio chiaro e comprensibile in quanto le sedute saranno registrate; utilizzare documenti e supporti che possano garantire la chiarezza, la comprensibilità, la completezza di informazione nella seduta; regolamentare le sedute nel rispetto dei principi della pubblicità, della trasparenza e delle sedute digitali. Il Comune è la casa di tutti e quindi deve essere una casa di vetro.

prof. Donato Antonio Limone

- - - - - - - - - - - - - - -

Credo ci sia poco da aggiungere a quanto già ben illustrato dal prof. Limone, auspico che si giunga presto ad un rapporto di trasparenza, di comunicazione e di partecipazione tra chi ci amministra e il cittadino.
Con la presente, chiedo di poter effettuare la registrazione audio, del prossimo consiglio comunale e, salvaguardando i dati sensibili esposti dal prof. Limone, di poterla pubblicare sul mio sito www.toscanella.it per metterla a disposizione dei cittadini.

La ringrazio anticipatamente, auguro a lei e a questa amministrazione, un buon lavoro.

Tuscania, 6 luglio 2009

 
 
 
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