Creato da nolibibi il 31/10/2007

Il danno

Accadono cose nella vita che sono come domande. Passano minuti o anni e poi la vita risponde.

 

 

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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 31 Dicembre 2007 da nolibibi

Adesso, pensai mentre l'ascensore ancora non era arrivato al mio piano. Misi la chiave nel reggiseno ed entrai in camera mia. Dormivano. Per un'attimo fui tentata di andare a cercare quella stanza...ma fu solo un'attimo.

Mi infilai nel letto e iniziai a vaneggiare.

La mattina seguente, scendemmo tutti insieme a fare colazione. Lui mi sorrise dandomi il buon giorno, sorrisi anch'io in maniera più generica, estendendo il mio sorriso anche ad altre persone. Lo notò, e da quel momento prese decisamente le distanze. Ora potevo guardarlo senza essere vista...evitava. Lo guardavo e il cuore accellerava il suo battito. Lo vedevo muoversi sicuro in quella divisa elegante, cordiale, educatissimo, simpatico...non gli mancava la battuta spiritosa...e vedevo lo gli sguardi delle donne seguirlo a lungo.

In quel preciso istante, mentre pensavo a quanto fosse meraviglioso, mi resi conto che il mio desiderarlo fosse qualcosa che andava oltre il sesso, oltre la passione per un ragazzino. C'era qulcosa dentro me che sublimava ogni gesto lui compisse. Lui non camminava semplicemente, camminava benissimo, non gesticolava...muoveva braccia e mani, come in una danza. I suoi non erano sorrisi, ma attimi in cui si scuarciava il cielo. Sentivo di volerlo con tutta me stessa, e allo stesso tempo, sapevo di averlo già.

Questa certezza mi accompagnava dal momento in cui lo avevo incontrato.

Si girò di scatto e mi guardò, quasi avesse sentito i miei pensieri...io rimasi immobile, con un mezzo sorriso sulle labbra. Scomparve il rumore dei cucchiaini che giravano nelle tazze...il vociare dei ragazzini, lo scricchiolio degli scarponi. Fummo avvolti dal silenzio di attimo magico... magico, come magica era la storia che vivevamo.

Verso le due ero seduta nella baita " Il soleren ", il mio piccolo giocava con altri bambini, le mie amiche prendevano il sole, il resto della banda sciava dalle 10 di mattina. Finalmente mi raggiunse mio marito, e io chiesi a Patty se mi accompagnava in Farmacia. " Non offenderti ma vorrei prendere un'altra oretta di sole".

Non mi offesi affatto!

Presi la seggiovia e scesi, poi di corsa mi diressi alla Farmacia, dove comprai del talco mentolato e pastiglie per il mal di testa. Telefonai a mio marito per dirgli che oramai non stavo a risalire...li aspettavo in albergo.

Arrivata in camera mi preparai il bagno e mi immersi nell'acqua calda, finalmente un pò di tempo solo per me. Mi lasciai cullare per venti minuti...poi schizzai fuori, mi asciugai al volo e senza nemmeno accorgermene ero alla ricerca della stanza n° 808.

Infilai la chiave con le mani che mi tremavano... entrai e la richiusi. La porta del bagno era semi aperta, e intravidi la sua figura sotto la doccia. Andai fino al letto e mi sedetti. Aspettai il tempo di una sigaretta, poi lui fa davanti a me, con i capelli che gli bagnavano le spalle e un'asciugamano stretto sui fianchi.

Mi venne vicino e si inginocchiò davanti a me, poggiando la testa sulle mie gambe.

Me le strinse forte, poi alzò lo sguardo e mi disse." Perchè non è il nostro tempo? Perchè non riesco a toglierti dalla testa? Non è giusto stare così male... ma non riesco a farmene una ragione!".

Mi scese una lacrima...non sapevo che rispondere. Non era il nostro tempo e non lo sarebbe stato mai. Vivevamo male dal momento in cui ci eravamo incontrati. Io ero diventata ciò che non volevo...mentivo a mio marito che amavo, lo tradivo ogni volta che pensavo a lui... anche se cercavo di impormi di non farlo.

Tutto ciò andava oltre. Troppo oltre, anche solo per essere compreso.

 

 
 
 
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Molti di coloro che fuggono davanti alla tentazione,
sperano in segreto,di esserne raggiunti.

G.Guareschi

 

Ed ho compreso che l'amore, anche se riposto nella propria anima, al sicuro da rimorsi o rimpianti, è destinato a rimanere per sempre, oltre il pensiero, oltre i nostri gesti, oltre le nostre parole, oltre i ricordi, oltre la vita.

ilpoetadellamore

 
 

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Io sono due donne: una desidera sperimentare tutte le gioie,

tutte le passioni, tutte le avventure che la vita può darci,

l’altra vuole essere schiava della routine, della vita familiare,

delle cose che si possono pianificare e raggiungere.

L’incontro di una donna con se stessa è un gioco che

comporta dei rischi.

E’ una danza divina.

Quando ci incontriamo siamo due energie sovrannaturali,

due universi che si scontrano. Se nell’incontro non c’è il rispetto

dovuto, allora un universo distrugge l’altro. 

(“Undici minuti” Paulo Coelho)


Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano...
(Paulo Coelho)

 

Quando non ho avuto più niente da perdere, ho ottenuto tutto.

Quando ho cessato di essere chi ero, ho ritrovato me stesso.

Quando ho conosciuto l'umiliazione ma ho continuato a camminare,

ho capito che ero libero di scegliere il mio destino

da Lo Zahir

 

Credevo di saperti amare,
forse non l'ho saputo fare,
ma è vero, giuro, è vero,
io ci ho messo la testa e il cuore,
e anche adesso ci vuole amore
per volerti come ti voglio, e lasciarti andare,
ma non dimenticarti di me.
Farai la vita che vuoi fare,
non ti dovrò mai più volere,
ma è vero, giuro, è vero,
tu per me resterai importante
non potrò cancellare niente
neanche quando la vita ti porterà distante,
ma non dimenticarti di me.
Ci si incontra, ci si prende, ci si perde,
scusa se non ho saputo far di più.
Solo tu, sempre tu
fuori e dentro di me,
senza te non mi so rassegnare.
Dove sei, cosa fai,
di che amore sarai,
come faccio per farti tornare.
Di qualunque delitto ti perdonerei
io che accetto di tutto per riaverti qui.
Solo tu.
Farai felice chi ti è accanto
farai l'amore come sai,
ma è vero, giuro, è vero,
non ci riesco a volerti male,
vorrei solo poterti avere
più di quanto non riesco a dirti con le parole,
ma non dimenticarti di me.
Certi amori van difesi fino in fondo
scusa se non l'ho saputo fare anch'io.
Solo tu, sempre tu
anche senza un perché,
anche se mi hai già fatto morire.
Cosa fai senza me,
dimmi il peggio di te
che così ti potrò cancellare.
Non ti posso pensare senza un'anima,
devi solo insegnarmi ad odiarti un po'.
Solo tu, sempre tu
fuori e dentro di me,
senza te non mi so rassegnare.

Solo tu.

 

Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. [Il tempo ritrovato-Proust Marcel ]

 
 

GRAZIE DI CUORE!

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"per le emozioni che sa trasmettere" da occhi_di_gatto

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 "perchè vedo in lei una grande donna e la sua vita mi tocca sempre l'anima" da Primula979

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"…perché lei è tutto tranne che un danno!Per le notti insonni che passo a leggerla inebriandomi delle emozioni e sensazioni che mi dona…[sarebbe un danno per me se andasse via!]" da Dolcetetide

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"Per lo stile semplice e garbato, perchè trovo originale ed avvincente l'idea di annodare le varie immagini di una storia, con un impalpabile filo di mistero e seduzione"  da Rumore Segreto

*

"perchè anche se entro sempre in punta di piedi, leggere da lei, dà sempre emozioni forti! "da Miss Margot

*

"perché questo blog è un romanzo, emozionante, vero, coinvolgente e pieno di vita."  da Chris



 

 
 
 
 

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