Creato da tantiriccirossi il 02/01/2008

*Incedere Silente*

In punta di piedi in silenzio ti cerco...in silenzio sparisco. Affinchè le notti non abbiano l'unico suono del sospiro di chi soffre e tace, ora quel sospiro avrà una voce...e l'avrà qui.

 

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Favola

Post n°96 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da tantiriccirossi




C’era una volta …

C’era una volta il mondo e poi c’era la vita, c’erano monti e valli e deserti infiniti di miliardi di granelli di sabbia che riempivano pugni e sfuggivan tra le dita. C’era … c’era una volta il cielo di un azzurro pulito che guardava stupito ogni campo, ogni terra. Si tingeva a ogni alba dei colori più belli; rosa, gialli e violetti, strie di mille pennelli. S’incendiava al tramonto degli aranci e dei rossi di quel fuoco che il sole regalava alla fine del giorno. C’era il sole, si... quello … era fiero era bello, e nel lento passare, lui inseguiva la luna ch’era bella … si! C’era anche quella! Indossava un mantello tempestato di stelle e splendeva nel buio di una notte ruffiana, non fermava il suo passo non fermava il suo tempo lei … inseguiva il vento. Vento…che soffiava tra i merli di torrioni svettanti di castelli abitati da ricordi e fantasmi, e soffiando pian piano, regalava il segreto, di una voce celata. Suono, musica, ...melodia … ad uscire dalle canne di un organo e poi...era poesia.E il suo dolce soffiare increspava le acque e fermava le onde che volevano andare e … c’era il mare! Mare che non chiudeva mai gli occhi, per guardare le stelle e cullava con dolcezza barche prive di vele. Vele come gabbiani che sfuggiti a tempesta si posavan su scogli senza erba né muschi e con le ali stanche, rivolgevano il capo alle fitte pinete che facevano ombra ai bei gigli di mare. C’era una volta l’acqua e c’era anche il sale! C’erano prati e alberi e giardini incantati,dove il tempo si fermava a guardare, dove i sogni si nascondevano alla luce del giorno, dove un principe sapeva giustamente regnare e  c’era la sua principessa si!  C’era …ed era sempre la stessa. Lei tra i fiori o tra le foglie, lei fra trine e cuscini, aspettava il mutare delle ore in stagioni che, arrivavano in punta di piedi a cambiare il giardino. Ora crocchi o narcisi, o clematidi e rose , o nasturzi e piccini...c'erano i ciclamini. E c'era il gelo e quei fiori traformava in  cristalli di ghiaccio infilati in sottili fili d’erba, ogni corolla un diamante ed ogni boccio una perla.  C’era … c’era una volta il presente e c’era anche il passato, una storia, un racconto ed un libro incantato. Principi, principesse…c’erano tanti sogni e c’erano promesse … tutto questo c'era e poi non c'era niente. A costudire il tutto, un’ampolla preziosa trattenuta da fili e da dita sottili, nulla ad intaccarla niente ad aprirla, su una targa d'argento c’era impresso qualcosa … c’era scritto “ E’ la vita”.

Giuly


 

 
 
 
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questo è per Giuly

Per te, che ti fai i cavoletti tuoi ma che ti preoccupi sempre dei cavoletti altrui.

Giuly


.Sai...io lo leggo dai tuoi post e dai commenti che lasciano i tuoi amici

Potevo forse non far incidere che sei una forza della natura?

...e cos'altro dire?

Ogni altra parola sarebbe solo banale.
Ciao, carissima amica!
Grazie Theo "ogni altra parola sarebbe solo banale" se detta ad un amico che sa leggerti nel cuore.

 

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