Creato da tantiriccirossi il 02/01/2008

*Incedere Silente*

In punta di piedi in silenzio ti cerco...in silenzio sparisco. Affinchè le notti non abbiano l'unico suono del sospiro di chi soffre e tace, ora quel sospiro avrà una voce...e l'avrà qui.

 

« FavolaUn Passo Di Danza »

la voce del silenzio

Post n°97 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da tantiriccirossi



Erano ore vuote, quelle passate ad osservare le maree, ore senza peso e apparentemente buttate in pasto ai gabbiani.
Lentamente il cammino del sole andava al finire. Solo silenzi, solo acqua che    si  muoveva nella mente dopo essersi riflessa nei suoi occhi, verdi come il mare.
Seduta sul quel dondolo, era ferma da molto tempo a guardare, le dune di sabbia che il vento soffiava con delicatezza, muovendone appena i secchi fili d'erba che spuntavano dai cespugli, e che portavano all'estremità piccole pannocchie di lumache arrampicate e strette vicine le une alle altre e che pigramente si lasciavano dondolare, come lei...proprio come lei, che senza quasi respirare guardava e riposava la sua mente, nascondendo il suo viso,sotto un cappello bianco dalla larga tesa, dal quale uscivano i suoi lunghi capelli; ed il nastro di seta celestre che nè  abbelliva la tesa e scivolava libero, di tanto in  tanto si sollevava svolazzando appena, mosso,ad ogni soffio di vento e lasciando capire che quella scena era reale e non un dipinto d'altri tempi.
Restava in silenzio, perchè non c'era altro da dire...in quel finire del giorno c'era già scritto tutto un racconto che non voleva più ascoltare né mai più sentire narrato da parole... ma solo dalla voce del mare, del vento...e … del silenzio! Di lì a poco, lo zampettare dei gabbiani avrebbe marchiato d'impronte la sabbia bagnata e si sarebbe aperta la caccia ai piccoli granchietti ma nessuno e niente avrebbe disturbato la sua mente né il suo viaggiare per terre lontane, dove non ci sono confini e dove non si ergono barriere né al corpo né al cuore né all'anima. Sussurra il vento e così facendo, sfoglia lentamente, apre e chiude, le pagine di un libro che lei ha posato sulle sue gambe.
Non lo guarda, ... non più ...ora che lo ha imparato a memoria, e quasi a trattenere, chiude le palpebre mentre una lacrima le scivola lungo una guancia e sulle labbra le si posa.
Resta con gli occhi chiusi e di quel libro che non vuole più guardare ... la lunga storia che v'è scritta l'ascolterà narrata, dalla voce del mare.

Giuly

 
 
 
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questo è per Giuly

Per te, che ti fai i cavoletti tuoi ma che ti preoccupi sempre dei cavoletti altrui.

Giuly


.Sai...io lo leggo dai tuoi post e dai commenti che lasciano i tuoi amici

Potevo forse non far incidere che sei una forza della natura?

...e cos'altro dire?

Ogni altra parola sarebbe solo banale.
Ciao, carissima amica!
Grazie Theo "ogni altra parola sarebbe solo banale" se detta ad un amico che sa leggerti nel cuore.

 

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