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ASSALTATA SANTA SOFIA CONTRO VISITA DEL PAPA

Post n°60 pubblicato il 23 Novembre 2006 da Non_sono_comunista
Foto di Non_sono_comunista

ANSA - ISTANBUL -

Hanno fatto irruzione in Santa Sofia, gridando "No alla visita del papa. Allah è grande. Siamo i veri lupi grigi". La polizia ha dovuto fare uso di gas lacrimogeni e ne ha arrestati 39. Ma il gruppo degli assalitori potrebbe essere stato di oltre un centinaio di persone. Coloro che sono sfuggiti alla cattura probabilmente si sono confusi tra i turisti presenti ad ammirare il grandioso edificio che fu costruito nel VI secolo d.C. come la più grande chiesa del tempo dall'imperatore bizantino Giustiniano e fu poi una moschea dalla conquista musulmana di Costantinopoli nel 1453,
fino al 1934. In quell'anno il fondatore della Turchia moderna, Kemal Ataturk, ne ordinò la trasformazione in museo anche per evitare le rivendicazioni, dei cristiani ortodossi e dei musulmani, che ancora oggi serpeggiano ed ogni tanto ricompaiono pubblicamente.
Alla polizia i 39 arrestati hanno dichiarato di essere membri del movimento dei "Focolari di Alperen" ("Alperen Ocaklari"), l'organizzazione giovanile del partito ultranazionalista 'BBP' (Partito della Grande Unione) che fa capo a Muhsin Yazicioglu, un "ultra-lupo grigio".

Yazicioglu fu condannato a 7 anni e mezzo nel processo dei primi anni '80 intentato dai militari, dopo il loro colpo di stato, ai dirigenti ultranazionalisti accusati di avere istigato alcuni sanguinosi scontri tra estremisti di destra e di sinistra negli ultimi anni '70. Nel 1992 lasciò il Partito nazionalista di Arpaslan Turkes, da lui considerato "moderato", per fondare un nuovo partito, il BBP, affermando di avere voluto fondare il
movimento dei veri "lupi grigi" (una denominazione che si rifà al mitico lupo che guidò le prime tribù turche nel loro viaggio dalla Siberia all'Anatolia) in polemica con il movimento degli ulkucu ('idealistì), i più numerosi "lupi grigi" del Partito di azione nazionalista.

Il movimento giovanile del partito BBP , detto dei "Focolari di Alperen" ha avuto sin dall'inizio una connotazione sia nazionalista, sia islamica, dato che 'Alperen' significa sia "derviscio", sia "mujahid" (combattente del jihad). Sul loro sito in Internet si legge: "L'alperen è un lupo maschio e non
un'aseren (una lupa)".   L'assalto a Santa Sofia costituisce una conferma che le maggiori opposizioni ed i maggiori pericoli alla sicurezza della visita del papa Benedetto XVI in Turchia (28 novembre-1 dicembre) provengono dagli ambienti  islamo-nazionalisti, che combinano insieme ultranazionalismo e fondamentalismo islamico sulla base di una "sintesi" identitaria turco-islamica.   In quegli ambienti maturò probabilmente  l'assassinio del prete cattolico romano, Don Andrea Santoro, ucciso il 5 febbraio scorso mentre pregava nella chiesetta di Santa Maria di
Trebisonda. Secondo la stampa locale, l'assassino, Ouzhan Akdil di 16 anni, condannato poche settimane fa a 19 anni di reclusione, non era "un fanatico isolato", come hanno sostenuto la magistratura ed il governo turchi, ma faceva parte di un gruppo estremista islamo-nazionalista guidato da un anziano hoja (maestro), dal quale sarebbe stato inviato ad uccidere don Andrea, accusato di "fare proselitismo".

Ad ambienti islamo-nazionalisti è legato anche l'avvocato Aparslan Aslan che a maggio assaltò il Consiglio di stato turco uccidendo a colpi di pistola un magistrato e ferendone altri cinque perché avevano emesso una sentenza contro l'uso del velo islamico. Ad altri ambienti islamo nazionalisti faceva riferimetno Ibrahim Ak, che il 2 novembre sparò colpi di pistola di fronte al consolato italiano di Istanbul.
Dai giornali islamo-nazionalisti vengono le più aspre critiche in questi giorni alla visita del papa in Turchia.
Islamico radicale, ma anche nazionalista, è il partito Saadet (della Felicità) che fa capo all'ex premier Necmettin Erbakan e che ha organizzato per domenica ad Istanbul una "grande manifestazione" a cui spera di portare "un milione di persone", al grido "No all'alleanza dei crociati. No alla
visita del papa". Le dichiarazioni del papa sull' Islam all'Università di Ratisbona in settembre forniscono al partito il materiale polemico, evidentemente pretestuoso.   La campagna del Saadet ha ricevuto l'appoggio di circa 60 associazioni e sindacati vicini agli ambienti islamici e circa 2000 autobus trasporteranno ad Istanbul i partecipanti alla manifestazione di domenica.

Nel frattempo, è stato confermato che né il premier Erdogan, né il suo vice Abdullah Gul, né il ministro di stato per gli affari religiosi Mehmet Aydin potranno incontrare il papa "per precedenti impegni all'estero". Lo incontrerà invece, in rappresentanza del governo turco il vicepremier
turco, Mehmet Ali Sahin. "I massimi leader del governo turco non stanno scappando dal papa" - ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli esteri, Namik Tan, ma la stampa turca continua a parlare di una loro "fuga dal papa". Le misure di sicurezza che Ankara sta prendendo per la visita vengono definite "senza precedenti", ma, per prudenza, la visita del papa a Santa Sofia, programmata originariamente per il 1/o dicembre,  è stata anticipata al 30 novembre. Il 1/o dicembre è venerdì, giorno della preghiera e di mobilitazione per i musulmani, e la visita di venerdì avrebbe potuto essere interpretata come una provocazione o avrebbe comunque potuto dare adito ad aspre proteste per gli islamo-nazionalisti turchi, che non hanno rinunciato al progetto di fare ritornare Santa Sofia a moschea. Per i musulmani rigoristi, infatti, un edificio (o un lembo di terra), che sia stato musulmano anche una sola volta, è una moschea (o terra islamica) per l'eternità.

Quando smetteremo di sentire queste cose?

Quando verranno le condanne dall'islam moderato?

Quando gli islamici prenderanno provvedimenti al loro interno per evitare tutto questo?

Quando chi difende l'islam estremista si renderà conto che è potenzialmente pericoloso per l'umanità?

Aiutatemi a capire

 
 
 
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