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La Luce di Mizar

 
 

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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

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www.chicel'hail.g?

Post n°218 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da mizar_s_light
 

Sabato sera, aspettando che si liberasse un tavolo in pizzeria, mi è capitato tra le mani un periodico locale. Lo apro, lo sfoglio e la mia attenzione è catturata da un titolo:
Donne: il punto G esite... ma non tutte ce l'hanno.

Diciamolo maschietti, almeno una volta ci è capitato di pensare ma dove mai sarà?  Esiste davvero questo fantomatico angolo di donna che regalerebbe alla partner un piacere più intenso?

Facciamo prima un po' di chiarezza.
Il punto G, dal nome del ginecologo tedesco Ernst Grafenberg che per primo lo descrisse,  sarebbe in realtà un inspessimento della parete vaginale denso di terminazioni nervose che, se stimolato, può dare il piacere dell'orgasmo vaginale oltre che di quello clitorideo. Dico sarebbe perché potrei scriverci su tranquillamnte uno dei miei post sui misteri, visto che da più di mezzo secolo è tra gli argomenti più chiacchierati e discussi del complesso universo sessuale femminile, senza che abbia mai potuto ricevere la consacrazione della scienza. Almeno fino a qualche tempo fa'. Infatti il sessuologo italiano Emmanuele A. Jannini, sulla rivista Journal of Sexual Medicine, ha pubblicato uno studio in cui dimostra, attraverso un semplice strumento utilizzato per esami di routine come l'ecografia vaginale, che "il punto G è fotografabile, visibile e misurabile. Ed è una variabile anatomica, che alcune donne hanno, altre no, senza che questo voglia dire che sono malate o penalizzate"

Ebbene cari amici maschietti, tutta fatica sprecata. Se da un lato il buon prof ci da la certezza che il punto G c'è! , dall'altra ci condanna alla probabile irreperibilità del corpo del reato. E' inutile quindi scegliere posizioni che ben si spendano alla causa o peggio ancora lanciarsi in un'affannosa ricerca. Non ci resta che chiedere ma te, ce l'hai?, oppure, in alternativa, optare per questo splendido ecografo portatile... potremmo sempre far finta di aggiornare il nostro blog.


Ho scoperto cos'è il punto G delle donne...
è l'ultima lettera di "shopping".


(Silvio Berlusconi)

In contemporanea con giornodimaggio sul blog senzasoggetto...
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INFO


Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

AREA PERSONALE

 

MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

VIAGGIO VERSO L'ORSA...

...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.

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PER ME, IL POSTO PIÙ BELLO DEL MONDO

 

 

 

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01 Febbraio 2009 - Diga San Giuliano - Matera

 

 

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