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Il fuoco che non ti aspetti

Oggetti che bruciano senza che vi venga avvicinata alcuna fonte di calore, inspiegabilmente. Il tris di misteri che in qualche maniera hanno a che fare con il fuoco inizia con una storia tutta italiana, che risale a quest'estate. 

E' accaduto a Ginestra Fiorentina, una frazione del comune di Lastra a Signa a pochissimi chilometri da Firenze. Il primo caso, alla fine di Giugno dello scorso anno, ha riguardò un giocattolo coperto da un telo che lo proteggeva dalla polvere. Si pensò che a provocare la combustione fosse stata una cicca di sigaretta spenta male.
Poi a Luglio gli episodi si sono moltiplicati, così sono finiti in cenere uno strofinaccio e una sedia di legno, un grembiule per bambini ed altri giocattoli. Il proprietario di una delle due abitazioni in cui si sono verificati la maggior parte degli incendi non ha mai nascosto l'imbarazzo, tanto da aver dichiarato alle forze dell'ordine "Non vi ho chiamati prima e per telefono non vi ho spiegato cosa stesse succedendo perché temevo che non mi credeste" 
Proprio in occasione di uno degli interventi, il 17 Luglio, vigili del fuoco e carabinieri hanno visto con i propri occhi le fiamme sprigionarsi da un cuscino e un materasso . Bruciati «come se prendessero fuoco dall’interno». Senza spiegazione e, anche questa volta, senza che fossero rinvenute tracce di innesco o elementi che avrebbero potuto provocare i roghi.
Eventi inspiegabili che ricordano molto quelli accaduti nel Febbraio del 2004 a Canneto di Caronia, nel Messinese. In quel caso furono anche elettrodomestici e cavi elettrici a prendere fuoco, pur dopo che le autorità avevano provveduto a far staccare la corrente elettrica. Le indagini dei tecnici delll'Enel e delle Ferrovie dello Stato (la piccola località del litorale messinese si trova ridosso della linea ferroviaria) non diedero alcun esito. Si fecero ipotesi esoteriche, qualcuno parlò anche di esperimenti militari effettuati con armi, realmente esistenti, in grado di generare grosse quantità di impulsi elettromagnetici che avrebbero potuto provocare gli incendi. A nulla valse l'intervento del Cnr, dei Ris e della Marina Militare, le autocombustioni cessarono di verificarsi alla metà di Marzo senza che nessuno abbia saputo dare una spiegazione. Le 39 anime che vivevano a Canneto, ed erano state sgomberate, tornarono nelle loro case ed il caso fu archiviato.

L'unico altro episodio  analogo riportato dalle cronache italiane riguarda quello di una famiglia fiorentina che nel 1979 dovette abbandonare la propria abitazione a causa di incendi che si autoinnescavano continuamente. Anche in questo caso non ci furono risposte certe alle domande, ed il mistero, con il suo fascino e le sue contraddizioni rimane tutto. Succederà ancora?