Creato da: marialberta2004.1 il 03/12/2007
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sexydamilleeunanotte
sexydamilleeunanotte il 26/08/16 alle 12:10 via WEB
adoro questo tipo di blog. ottimo articolo. Ciao da

cr-edilizia

 

 
giorgio.2007
giorgio.2007 il 10/08/16 alle 12:16 via WEB
buoni e interessanti le ricette!
 

 
giorgio.2007
giorgio.2007 il 19/05/16 alle 15:43 via WEB
“ Le donne, i cavalier, l’arme, …. “ che suggestione questi versi, e quale struggente ricordo di quando negli anni ’50 frequentavo la scuola professionale Teodoro Bonati di Ferrara dove la brava, anziana, corpulente Signorina Bonazzi, mia insegnante di Italiano, dall’alto della cattedra con il braccio destro alzato, quasi a voler scandire il ritmo, declamava rapita questi versi. Solo in queste occasioni la numerosissima e solitamente turbolenta mia classe zittiva sopraffatta dall’ispirata insequante.
 

 
giorgio.2007
giorgio.2007 il 22/11/14 alle 19:46 via WEB
In queste buie serate invernali trovo piacevole visitare il tuo blog e leggere qualcosa. Giorgio
 

 
giorgio.2007
giorgio.2007 il 22/04/14 alle 15:34 via WEB
Maria Albeerta ti ringrazio per esserti tanto adoperata per la riuscita di questa iniziativa. Dopo essermi cuccato ore e ore di RAI YOJO in compagnia del nipotino Elia sorò lieto di vedere , in Piazza Ariostea il 4 maggio, tanti altri nonni e nonne e papà e mamme che si sono sorbiti per troppo lungo tempo tale minestra; tutti però grati ai personaggi di Peppa Pig che, avendo tanto intrattenuto i pargoli davantti alla televisione, hanno consentito anche a loro un poco di pace e tranquillità.
 

 
giorgio.2007
giorgio.2007 il 29/01/13 alle 15:48 via WEB
Il tema e l'autore sono talmente..... e la recensione accattivante che leggerò il libro
 

 
ninograg1
ninograg1 il 21/03/11 alle 21:56 via WEB
un punto di viata particolare che può servire a eliminare il velo d'ipocrisia che si nasconde dierto la retorica del risorgimento
 

 
marialberta2004.1
marialberta2004.1 il 03/02/11 alle 16:58 via WEB
Caro Edoardo,mi ha fatto un piacere profondo leggere i tuoi pensieri e le tue parole affabili e coltissimi. Sono convinta infatti che aiutino a far comprendere come uno studio di per sè minuzioso, quale è questo di Pigaiani, possa piacere a tante persone ed aiutare la nascita e la crescita di una cultura spessa che richiede testa, impegno e sacrificio. Grazie di cuore maria alberta
 

 
Shishismv
Shishismv il 03/02/11 alle 15:36 via WEB
Il lavoro storico dalle qualità certosine pubblicato nel Gennaio 2011 di Luciano Pigaiani, “Il territorio della pieve di Santa Maria in Trenta e il castello di Ficarolo” ha trovato la sua presentazione ideale nella serata organizzata a Ficarolo (RO) alla presenza delle autorità locali e provinciali, coadiuvata dalla bella introduzione della Professoressa Maria Alberta Faggioli Saletti, con la quale l'autore durante l'evento ha instaurato un gioco di rimbalzi, di vicendevoli agganci che hanno trasformato la conferenza di lancio dell'opera in un divertissement erudito, in un viaggio a ritroso nel tempo che ha coinvolto felicemente la platea, offrendo squisiti dati tecnici, spunti di riflessione e motivi di meraviglia fruibili ad ogni livello dagli spettatori e instillando la sana curiosità per gli eventi che solo i veri amanti della Storia sanno infondere agli altri. Termini latini, moderne riprese satellitari, analisi sul campo, toponomastica di ieri e di oggi, indagini il cui raggio d'azione si è esteso lambendo più regioni italiane e più etnie, popolazioni e lingue hanno concorso nel saggio di Pigaiani a rendere un'immagine vivace degli uomini e delle donne vissuti nel territorio in esame, un territorio di confine, di mescolanze, crogiuolo di antiche nazioni e passaggio obbligato sulla via maestra fluviale di comunicazione e commercio, il Grande Fiume. Partendo dal dato tecnico, dalla ricerca quasi maniacale dell'autenticità delle fonti, remoti manoscritti custoditi in biblioteche clericali incrociati con certezze storiche, placiti firmati da mani vive e palpitanti come quelle dei moderni mezzadri e redatti da antichi notai tornano a narrare non solo di limiti geografici ma anche di storia sociale, di necessità, di bisogni e di problemi della vita; gli antichi nomi delle strade, dei quartieri fanno nascere una nuova identità nelle moderne vie, nei paesi vicini, una consapevolezza perduta che torna alla luce, fatta di strade percorse dagli uomini del XIV secolo come le percorrono ora quelli del XXI, della stessa terra lavorata e rivoltata centinaia di anni fa come lo è oggi. Nella ricerca delle informazioni confortanti le teorie di Pigaiani sulla Pieve che dà il titolo al libro, vengono alla luce vere e proprie scoperte storiche di importanza capitale per la storiografia locale quali il divampare di un incendio che in periodo basso medievale ridusse in cenere il villaggio circostante e ne causò la dislocazione; informazione persa negli archivi e non riportata dai cronisti che acquista d'improvviso attendibilità e si incastra alla perfezione nel complesso puzzle composto dall'autore, andando a formare un affresco diacronico e sincronico della storia di un gruppo di paesi dell'alto Polesine e della loro gente, persone con nomi propri e con storie personali non dissimili da quelle attuali; il sipario nebuloso del Tempo si apre e lascia intravedere nelle sue profondità cronologiche chiese battesimali edificate in legno, fondi medievali costruiti su ancora più antiche centuriazioni romane, oratori di silenti frati che si susseguono e si moltiplicano nei territori circostanti, e, di lontano, la potente voce degli alti prelati in città remote riecheggiante nei manoscritti ufficiali. Il volume di Pigaiani, tramite una originale tecnica espositiva che pone il focus su precisi argomenti trattati di volta in volta, presenta uno scheletro di rigorosa indagine storica sul quale si costruiscono ipotesi ardite e che ospita informazioni di natura sociale, economica, toponomastica, etnica, definitivamente umana. Dott. Edoardo Malavasi
 

 
marialberta2004.1
marialberta2004.1 il 23/01/11 alle 19:51 via WEB
Grazie, caro Giorgio,dell'esauriente e vivo commento. Le tue parole mi fanno capire quanto hai apprezzato lo stile dell'esposizione di argomenti specialistici ardui, ma seducenti per i presenti che si riconoscevano nei contenuti trattati. Cordialità e complimenti Maria Alberta
 
 
 

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