Letteratura Storia

Carissima Maria Alberta,sembrerebbe un ritorno al passato questa pubblicazione sul tuo blog della vecchia recensione del bel libro di Pasini, ma non è così. Infatti Albarella non è cambiata, tantomeno nella sua storia: è sempre bellissima e piena di vita ed ora me la sto godendo come semplice villeggiante. Giorgio

Carissima, scusandomi per il tempo lasciato trascorrere dall'ultima,sono qui per dirti che ho trovato il tempo per visitare l'ariosto a palazzo Diamanti.Il percorso storico è interessante,l'esposizione un po' sofferta e forse (per me modesto conoscitore dell'opera e del tempo dell'opera)mancante di riferimenti e simboli (e non solo minori)che avrei voluto trovarvi. Questi tempi, so bene, mal si accordano con l'arte e gli eventi, per ristrettezze economiche, da un verso o per agiatezze vincolate, da un'altro.In buona sostanza ho goduto di una esposizione che ha stimolato interesse ed emozioni, anche se non eccellente per il livello caratterizzante del luogo. Saluti cari, Gabriele

Complimenti!!! sei in Wikipedia

Ciao Gabriele! Sono entrata nel tuo Blog dai contenuti ricchi e profondi. Complimenti! A presto Alberta

www.bastianocontrario.blogspot.it

Ciao Gabriele! Grazie della tua visita. Ho visto i libri da te pubblicati, ma non riesco a trovare il tuo blog (non ricordo come si chiama). E' bene che tu me lo ricordi. Un caro saluto ed un augurio da estendere alberta

ben mo, ac' ciacarad. sebben ramingo son migrante (ad là da Po) ma nell'animo mio sempre la fiamma brucia. Este VIVA! Ciao Alberta carissima Gabriele

Ehilà che poesia! E che conoscenza di un personaggio della Corte Estense di Ferrara legato alla cucina! Sei ferrarese? Cordialità maria alberta

Che fosse il messer Messisbugo o altro, dello stuolo di suoi scalchi e aiutanti, poco importa. Importa il gioiello creato per la graziosa, allora; ma ora, mosso da tale solleticante invito, di gustarle farne a men non posso e, tosto, mi accingo, come da fionda uscito, al desco di cotal soave delizia. GB

Grazie del tuo apprezzamento! La grandezza dell'Ariosto sta anche nell'aver individuato i numerosi 'cortigiani' come uccelli rapaci spregevoli del suo tempo, ai quali contrapporre gli esigui scrittori veri e i poeti rari: tutte categorie di persone ancora oggi valide. Ricambio ciao con cordialità maria alberta