Titillalapupilla

Bob, un conto sono i film/docu o i già visti filmoni (a cui credo ti riferisca tu), un conto sono questi filmetti da quattro palanche che tentano di ripulire la feccia del nostro paese, attribuendole una veste quasi tradizionale.. in cui, sinceramente, non mi rispecchio e trovo vergognoso che la si utilizzi. Una delle cose che mi infastidiva di più, quando giravo spesso all'estero, era dovermi sentir appiccicare la solita frasetta tipo: Italia mandolino, mafia e pizza. Negli ultimi anni, all'elenco si andava ad aggiungere berlusconi. Ora, non è il caso di prendere in seria considerazione di cambiare?

impunità velata da quel finto populismo che oltre ad averci rotto gli zebedei, contribuisce a esaltare la nostra grettezza italica. come se il caput mundi fossimo davvero noi.

Inoltre in TV sono anni e anni che ci rimpinzano di detective e carabinieri che sinceramente è da un bel pezzo che mi fanno vomitare...alché avendo scorto una pubblicità di un imminente "sceneggiato" titolato "I briganti", mi ha fatto un effetto rinvigorente... ma bisogna sempre operare dei distinguo, non tutto quello che ci dicono è bene fa bene nè viceversa, comunque un mio mito è Arsenio Lupin ed anche il personaggio reale che lo ha ispirato °_°

Non saprei, dipende come li sviluppano questi film...ci sono vari aspetti da considerare. Non mi soffermo oltre, ma girare ad es. un film sulla 2a guerra mondiale non è negativo semplicemente perché si parla di guerra, a meno che non voglia essere un inno ad essa, alla violenza gratuita (certo a un sadico questo potrebbe piacere, de gustibus)... Sarebbe come dire che il genere horror è un sottogenere...o peggio indegno di essere rappresentato. Io credo che un bel film si possa ravvisare nell'armonia delle tante componenti che lo animano, fuse con l'idea del regista e la chiave di lettura che si vuole porre al centro del film... che non sempre si può condividere o può essere realizzata. Se invece, la chiave di lettura di questi film (che io nn ho visto) è quella che evidenzi tu... potrei anche essere d'accordo con te al 100%, ma solo nel caso di sadica gratuità (non si va al di là di...); viceversa, non lo sarei poiché è cmq un fatto che fa parte della nostra storia, brutta se vogliamo, a cui a questi film è lasciata forse la memoria di un perché. Miao! :)

la storia del polpo è questa http://blog.libero.it/LaDonnaCamel/2866962.html giudica tu ;)

Sono nauseato, sì NAUSEATO!, quanto te. E' la prima cosa che ho pensato diverso tempo fa quando ho visto i cartelloni pubblicitari di "Romanzo Criminale".
Viene da pensare che ci sia veramente una mentalità profondamente delinquenziale radicata nell'italico pensiero...
E' che a pensarla in questo modo, risulti bigotto.
Ma del resto, le folle acclamano papponi inquisiti e pseudo predicatori analfabeti. E tutti fanno a gara a chi la spara più grossa. Perché se c'è una certezza, è quella dell'IMPUNITA'!

della serie..tira di più un pelo di fica che un ncarro di buoi??? ancora?

è che ci mettono sempre delle strafighe....

è come se avessi allargato le pareti dello spazio blogghico.
e quello del turbolentissimo peregrinar tuo interiore.
per questo deve essere complicato starti appresso nel tuo mica fermarti tanto. ma - suppongo - fottutamente interessante...

Ho letto. MA SPIEGAMI LA STORIA DEL POLPO, CHE SECONDO ME E' L'UNICA VERA:))))))))))