La tv irachena Al Iraqiya è stata la prima a trasmettere le immagini dell'impiccaggione dell'ex dittatore iracheno Saddam Hussein. Immagini crude che non hanno alcun commento. In un mondo in cui si parla di pace e CIVILTA' UMANA assistiamo impotenti davanti all'orrore della PENA DI MORTE. Il RAIS, o per tutti Saddam Hussein, autore di omicidi e stermini durante la sua lunga dittatura è stato, si fa per dire, giustiziato.
Il Presidente americano Bush esprime la sua soddisfazione dicendo "l'atto di giustizia che lo stesso Saddam aveva negato alle vittime del suo brutale regime". L'Iran, acerrimo nemico degli iracheni, ha invece salutato l'esecuzione dell'ex presidente iracheno come «una vittoria degli iracheni» Lo ha detto Hamid Reza Assefi, viceministro iraniano degli esteri.
Il primo ministro iracheno Al Maliki in un comunicato ha detto «Si tratta di una lezione per tutti i despoti che compiono crimini contro il proprio popolo», ha aggiunto al Maliki, che ha colto l’occasione per un nuovo appello alla riconciliazione nazionale. "Come abbiamo già detto - ha proseguito il premier - noi rifiutiamo di considerare Saddam come il rappresentante di una religione o di una comunità del popolo iracheno"
La Libia ha decretato tre giorni di lutto nazionale per «il prigioniero di guerra Saddam Hussein». Annullate tutte le celebrazioni per la festa dell’Eid al Adha.
La maggior parte dei Paesi Europei hanno condannato l'esecuzione di Saddam Hussei, e il belga Louis Michel, ha definito l'impiccagione dell'ex rais un atto «barbaro», pur riconoscendo gli «orribili crimini» da lui commessi: «La pena di morte - ha commentato Michel - non è compatibile con la democrazia ed è contro i valori dell'Unione europea. Inoltre - ha aggiunto - la morte di Saddam Hussein rischia purtroppo di trasformarlo in martire». A condannare l'esecuzione di Saddam è anche l'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell'Ue, Javier Solana: «L'Ue - ha commentato la sua portavoce Cristina Gallach - condanna i crimini commessi da Saddam, ma anche la pena di morte».
Senza dubbio il mondo si è diviso nelle opinioni, ma in ogni caso non siamo così diversi dai GRANDI ROMANI o dal MONDO GRECO che resero l'Europa il centro del mondo per millenni, ma loro avevano la scusante di vivere ancora in una cultura "barbara" nella quale veniva DIVINIZZATA la guerra e la conquista dei territori. Oggi invece l'uomo non ha scuse. GUAI A COLUI, uomo politico o chi che sia, si permetta un giorno di parlare di un mondo CIVILE. Questo non lo è.
Per secoli ROMA è stata la LUCE del mondo, oggi il mondo non basta a illuminare una città.
Inviato da: pagni luca
il 09/05/2021 alle 11:44
Inviato da: commVampiri
il 14/07/2012 alle 21:21
Inviato da: marco
il 15/11/2011 alle 10:14
Inviato da: LUCA
il 29/05/2011 alle 09:32
Inviato da: Nanni Moretti
il 26/04/2011 alle 11:10