IL MIO UOMO
Ogni giorno
è vissuto per amare ed essere amati
senza chieder nulla
al tempo che scorre
ma solo chiederci
chi ci potrà amare per ciò che siamo”
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Danziamo
aspettando qualcosa
mentre aspetto il dopo
mentre già sono tua
mentre tutto a lento ritmo scorre
mentre i corpi avvinghiati
già si scaldano
al fuoco dei respiri
al calore dei baci
ti sento addoso in questo ballo
sei mio e non sei mio
ti muovi agile
mi tieni sulle spine
sai giocare con me
rallenti il tempo
mentre la musica scorre
la mente altrove
al poi che già ...
o forse no
ancora un attimo
mi fai impazzire
sempre al ritmo
dello stesso brano
per caderci dentro
ancora una volta.
Immagini di Giugno 2024
IL TUO SORRISO
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Pablo Neruda
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua liberta' bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arrivera' fino al cielo
cio' che stava sopito sulla tua anima.
È in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
Pablo Neruda
Inviato da: comelunadinonsolopol
il 30/01/2010 alle 18:25
Inviato da: dannato.bastardo
il 19/10/2009 alle 15:49
Inviato da: mirea780
il 19/10/2009 alle 12:20
Inviato da: dannato.bastardo
il 19/10/2009 alle 09:24
Inviato da: mirea780
il 18/10/2009 alle 23:48