Creato da maria.carrassi il 27/02/2010

Nell'Infinito

... tentai di conoscere me stessa

Messaggi di Gennaio 2016

CONOSCI TE STESSO

Post n°3707 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

La capacità di stare da soli è la capacità di amare.
Può apparirti paradossale, ma non lo è; è una verità esistenziale: solo le persone in grado di stare da sole sono capaci di amare, di condividere, di toccare il nucleo più intimo dell'altra persona, senza possederla, senza diventare dipendenti dall'altro, senza ridurla a un oggetto e senza diventarne assuefatti.
Le riconoscono libertà assoluta, perché sanno che se l'altro se ne va saranno felici come lo sono adesso: l'altro non può privarli della loro felicità, perché non è da lui che arriva.

Osho

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3706 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 
Tag: STEINER

 

 

TERZO OCCHIO

di Rudolf Steiner
Immaginate un mondo di ciechi nati ai quali perciò le cose e i loro nessi siano noti soltanto per quel che ne rivela il tatto. Andate a parlare loro dei colori e delle altre condizioni che esistono soltanto in virtù della luce e della vista. Parlerete a vuoto e sarà una fortuna se ve lo dicono.
Non bisogna al contrario dubitare nemmeno un istante della possibilità di "aprire gli occhi" a chiunque vi cooperi con la buona volontà.
Fondandosi su questa premessa parlarono e scrissero tutti coloro che si sentirono di aver sviluppato l'organo della percezione interiore capace di riconoscere la vera natura dell'uomo celata ai sensi esteriori. Perciò fin dai tempi più remoti si è sempre continuato a parlare di una "saggezza occulta".
Anche uomini ancora lontani, dal momento in cui si aprirà la possibilità di indagini Spirituali proprie, lo possono comprendere.
In questa comprensione è racchiusa una forza che a poco a poco deve condurre ai gradini superiori della conoscenza. Quel sentimento che forse da principio nulla vede di quanto gli viene esposto e di per sé il mago che aprirà l'occhio spirituale.
Ogni occhio spirituale può essere aperto; è solo questione di tempo. Esso può aprirsi tanto uomo semplice quanto nel dotto.
La sola scienza può spesso essere piuttosto di intralcio che di aiuto. Per sua natura essa ammette come realtà unicamente quel che cade sotto i sensi ordinari. Essa crea una quantità di preconcetti che precludono l'accesso alle Verità Superiori.

Tratto da: TEOSOFIA di Rudolf Steiner

Dall'album: RUDOLF STEINER https://www.facebook.com/media/set/...

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3705 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

 

Perché quando alcuni parlano tutti ne sono affascinati, mentre altri possono trattare lo stesso argomento senza suscitare il minimo interesse ?
Con tutti i loro ovvi difetti, i dittatori esercitano un'influenza enorme.
Qual' è il segreto di questo potere ? E' il magnetismo.
Il magnetismo spirituale, invece, è qualcosa di diverso: è il potere che l'anima ha di attirare o di creare ciò che le occorre per raggiungere un benessere e una felicità completi. Il magnetismo di molti esseri umani non è molto evoluto; prevale in loro un magnetismo animale o fisico, soggetto all'ipnosi cosmica di maya, o illusione terrena, che si manifesta soprattutto sul piano materiale.
Coloro che mangiano troppo non sono magnetici, mentre coloro che digiunano regolarmente accrescono il proprio potere magnetico.
Dovete sempre dominare il corpo e non permettere mai che sia il corpo a dominarvi.
Voi siete l'anima, che per sua natura è di gran lunga superiore a un effimero corpo di carne.

Paramhansa Yogananda

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3704 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Avere fede significa essere aperti alle possibilità. Significa che siamo disposti a permettere alla vita di sorprenderci,che osiamo entrare nell'ignoto e smettere di avere paura di ciò che ci sembra incerto. Ogni volta qualcuno ha fede,il suo cuore si apre. Molte volte rimaniamo bloccati e giriamo intono allo stesso luogo per mancanza di fede e paura dell'ignoto. Vale la pena di imparare dal seme, il quale,nonostante la propria inabilità ad immaginarsi un'orchidea,ha il coraggio di aprirsi, rompersi, e affidarsi al processo solamente per germogliare dalla superficie della terra ed emergere alla luce. Un cuore pieno di dolore e paura non può immaginare cosa si prova ad essere amato o ad essere in pace. E' così per tutto. Spesso dobbiamo rompere i vecchi schemi , i vecchi modi di pensare e le vecchie credenze. Tutto ciò implica dover passare un tunnel scuro e a volte dover sentire dolore, ma è l'unico modo per uscirne a testa alta e vedere la luce ... cit.


Pace e Amore ...Maria Carrassi

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3703 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Lasciate che i morti partano tranquillamente, non tratteneteli col vostro dolore e la vostra sofferenza. Pregate per loro, inviate loro il vostro amore, pensate che si liberino e si elevino sempre più nella luce. Se li amate veramente, sappiate che sarete un giorno con loro. Questa è la verità. Là dove è il vostro amore, là un giorno sarete anche voi. Per incontrare nuovamente quell'essere là dove si trova ora, l'unico mezzo infallibile consiste nel fare lo sforzo di coltivare le stesse qualità che si sentivano e si apprezzavano in lui quando era in vita. Se volete veramente ritrovare un essere a voi caro, non avete altra soluzione che cercarlo attraverso le sue virtù, perché un tale incontro può verificarsi soltanto per la legge di affinità. Sviluppando le sue stesse qualità, ritroverete il suo spirito, che è realmente quell'essere.


O. Mikhaël Aïvanhov

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3702 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Il perdono cosa è?

Si può perdonare chi ci ha feriti, ingannati, torturati, offesi?

Nell'accezione corrente della parola sembra impossibile ...

troppo grande il rancore ed il desiderio di vendetta ma se analizziamo la parola dividendola  in "PER  DONO" allora la dimensione cambia e in chi ci ha fatto del male dobbiamo riconoscere la persona o l'accadimento che ci ha permesso di modificare la nostra vita, cambiando direzione e di trovare l'occasione per migliorarci. 

Alcuni diranno che non sono realista, ma analizzando il dopo di ogni situazione drammatica si può notare che

"NON TUTTI I MALI VENGONO PER NUOCERE" ...

IL BENE non può ESISTERE SENZA IL MALE,

perché non comprenderemmo cosa significa BENE,

ma la soluzione sta solo in noi e noi continueremo a vivere nella dualità fino a quando non saremo

UNA SOLA VOLONTA', UNA SOLA COSCIENZA, UN SOLO POPOLO @

Maria Carrassi

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3701 pubblicato il 24 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

IL MONDO ASTRALE HA MOLTE DIMORE 

Quando ci svegliamo la mattina, siamo esattamente gli stessi che eravamo prima di essere andati a dormire. Analogamente, quando noi e i nostri Cari ci svegliamo nel mondo astrale, dopo la morte, siamo sempre gli stessi e, in genere, abbiamo un aspetto più giovanile e sano.

Non diventiamo angeli solo perché siamo morti. Se siamo angeli sulla terra, saremo angeli anche nell'aldilà. Se siamo personalità oscure e negative sulla terra, lo saremo anche dopo la morte. Nel mondo coesistono tuguri e splendidi paesaggi naturali, e anche nell'aldilà accade la stessa cosa. Nel regno astrale andrete in una regione bella, o in una più oscura, a seconda del modo in cui avete vissuto sulla terra, dove avete condotto una vita buona e pura, o un'esistenza meschina e cattiva. Anche Gesù ha fatto riferimento a queste regioni quando ha detto: "Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore".

I piani astrali sono caratterizzati da atmosfere, o vibrazioni diverse, e tutte le anime provenienti dalla terra sono attratte da quel tipo di atmosfera che è in armonia con la loro specifica vibrazione. Proprio come i pesci vivono nell'acqua, i vermi nella terra, gli uomini sulla superficie terrestre e gli uccelli nell'aria, così nel mondo astrale le anime vivono nella sfera più consona alla loro vibrazione. Più gli esseri umani si comportano nobilmente e spiritualmente sulla terra, più alta è la sfera da cui saranno attratti e più grandi saranno la libertà, la gioia e la bellezza che percepiranno.

La vita sui pianeti astrali non dipende dall'aria, o dall'elettricità. Gli esseri astrali vivono di raggi di luce multicolore. Nel mondo astrale la libertà è più grande di quella che si può avere nel mondo fisico. Le ossa non si possono rompere perché non esistono corpi solidi; tutte le cose sono fatte di raggi di luce, e tutto avviene per mezzo del potere del pensiero. Ad esempio, quando le anime astrali desiderano un giardino si limitano a volerlo; il giardino, allora, si manifesta e dura finché l'anima lo desidera e si dissolve quando l'anima vuole farlo scomparire.

LA COMUNICAZIONE CON IL MONDO ASTRALE E' UNA SCIENZA CUSTODITA SEGRETAMENTE

Comunicare con le anime del mondo astrale non è facile. E' una scienza custodita segretamente dalla natura. Dio non vuole che il nostro amore sia riservato solamente ai familiari, ma desidera che impariamo ad amare il mondo intero. E affinché ciascuno di noi possa apprendere questa lezione, i nostri cari ci vengono tolti uno per uno; riusciremo, allora, ad amare anche agli altri. Ma se il nostro amore è puro e altruistico, e ci evolviamo spiritualmente, possiamo imparare la scienza segreta che ci consente di rimanere in contatto con i nostri cari anche dopo la loro morte.

Il cuore umano è così forte e spesso così irragionevole! Un ragazzo incontra una ragazza; si innamorano, crescono, si sposano, hanno dei figli, e pensano: "Questi bambini ci appartengono". Il senso di possesso fa dimenticare agli esseri umani che prima di conoscersi erano soltanto degli estranei, che la morte spezzerà il loro legame, che i figli non sono una loro proprietà, ma vengono affidati ai genitori esclusivamente perché se ne prendano cura nel corso di una sola esistenza. Quando la morte rapisce le persone amate, gli esseri umani si disperano e cominciano a domandarsi che senso abbia la vita.

La forza degli affetti umani è tale che la perdita delle persone care suscita una profonda e dolorosa nostalgia e, spesso, un sentimento di ribellione interiore. Benché fossi ancora un bambino, sapevo nel profondo del cuore - molto tempo prima della sua morte - che mia madre doveva andarsene. Quando morì, mi disperai moltissimo. La cercai dappertutto, ma non riuscii a trovarla.

"Madre Divina", pregavo, "se ci sei, devi rispondermi. Perché hai voluto che amassi tanto la mia mamma e poi me l'hai tolta? L'hai fatto per punirmi e torturarmi?". E un giorno, la Madre Cosmica mi rispose dicendo: "Chi ti ha dato un padre e una madre? Sono io che ti ho dato la tua bellissima mamma".

Quando compresi che dipendeva da Dio se avevo avuto una mamma così meravigliosa, pensai: "Solo Dio possiede la chiave del mistero della vita", e cominciai a cercare dentro di me e a pregare. La Madre Divina rispose e mi disse perché la mamma mi era stata tolta: "Sono stata io a prendermi cura di te, una vita dopo l'altra, nella tenerezza di molte mamme! Contempla nel mio sguardo gli occhi neri, quegli splendidi occhi perduti che cerchi!".

Dopo aver trovato la Madre Divina, nel mondo astrale ho trovato anche la mia mamma terrena e ho parlato con lei. E' possibile comunicare con i nostri cari che ci hanno lasciato. Voi potete trasformarvi in uno strumento ricevente e trasmittente al tempo stesso. Se cercate uno dei vostri cari scomparsi, meditando profondamente e ininterrottamente su quell'anima, riceverete una risposta. Ma se il vostro desiderio non è abbastanza forte, i pensieri irrequieti disturberanno la concentrazione della vostra meditazione. Se i vostri pensieri corrono di qua e di là, mentre inviate a un'anima il messaggio del vostro cuore, la trasmissione si interromperà. Dovete avere un fortissimo desiderio e una concentrazione davvero molto intensa per mettervi in contatto con un'anima che è andata nell'aldilà. E dovete inviare i vostri pensieri a quest'anima senza interruzione. Inoltre, coloro con cui cercate di comunicare devono essere abbastanza evoluti per ricevere il vostro richiamo e riuscire a rispondere. E' più facile mettersi in comunicazione con le anime che sono al vostro livello di coscienza e con cui avete avuto una profonda affinità e stretti legami affettivi. Per comunicare con le anime molto evolute è necessaria una concentrazione di gran lunga più potente.

LA TECNICA PER COMUNICARE CON LE ANIME DEI DEFUNTI

Per comunicare con i vostri cari scomparsi, meditate intensamente su Dio. Quando sentite dentro di voi la sua pace, concentratevi profondamente sul centro cristico, il centro della volontà situato tra le sopracciglia, e inviate il vostro amore ai cari scomparsi. Visualizzate nel centro cristico la persona con cui volete comunicare. Mandate alla sua anima le vostre vibrazioni di amore, di forza e di coraggio. Se lo farete senza interruzione, e se il vostro interesse nei confronti della persona cara non diminuirà, la sua anima riceverà certamente le vostre vibrazioni, che le daranno un senso di benessere e le faranno sentire di essere amata. I vostri cari non vi hanno dimenticato, proprio come non lo avete fatto voi. Nella loro coscienza permane un lontano ricordo delle persone amate che hanno lasciato sulla terra.

Se volete avere una risposta da queste anime, concentratevi sul centro del cuore. Quando vi concentrate molto profondamente, inizialmente i vostri cari possono apparirvi nei sogni, perché sono in grado di farlo. In qualche caso potete fare più volte lo stesso sogno significativo. Infatti, non tutti i sogni sono privi di significato. Se la vostra mente è calma e in sintonia, saprete che qualcuno sta cercando di mettersi in contatto con voi attraverso quel sogno. Se continuate a progredire spiritualmente, i vostri cari potrebbero apparirvi durante la meditazione, e quando sarete molto evoluti, potrete vedere le loro anime proprio davanti a voi. San Francesco vedeva Gesù Cristo in carne e ossa, ogni notte. Ma prima di poter avere un'esperienza del genere dovete essere veramente molto evoluti. Dio vi mostrerà tutte queste cose, se mediterete profondamente su di lui.

Invece di piangere e di provare un senso di sconforto dopo la morte dei vostri cari, inviate loro il vostro amore. In questo modo aiuterete la loro anima a progredire ed essi potranno aiutare voi. Non tratteneteli con sentimenti irragionevoli di dolore e di attaccamento egoistico. Dite semplicemente: "Ti amo".

Mandate ai vostri cari pensieri di amore e di comprensione, quando ne sentite il desiderio; ma fatelo almeno una volta l'anno, ad esempio in occasione di qualche ricorrenza speciale. Dite mentalmente: "Un giorno ci incontreremo ancora e continueremo ad approfondire il nostro amore divino e la nostra amicizia". Se continuate a inviare loro pensieri di amore, certamente un giorno li incontrerete ancora. Saprete che questa vita non è la fine, ma soltanto un anello dell'eterna catena che vi lega ai vostri cari.

Il vero amore attira le anime l'una verso l'altra, vita dopo vita

Anche se non ricordiamo nulla di preciso sui rapporti che abbiamo avuto nelle vite precedenti, l'amore - o anche un forte sentimento di odio - attira le anime, l'una verso l'altra, vita dopo vita. Ecco perché in questa incarnazione vi siete sentiti fortemente attratti da alcune persone e non da altre. Venite attirati naturalmente da coloro che avete conosciuto in precedenza e non è possibile stabilire un rapporto di profonda amicizia con qualcuno, se non lo aveste già incontrato nelle vite precedenti. Questo è certo. Quando pensate a qualcuno come a un vero amico è perché avete conosciuto quell'anima nel passato, e il vostro rapporto precedente vi fa sentire più vicini. Cercando di conoscere e di capire gli altri, passando da un'incarnazione all'altra, arricchiremo il nostro forziere di amici e di persone care.

Se in questa vita siete attratti da anime che vi piacciono, ma con le quali si determinano incomprensioni e litigi continui - come talvolta accade tra i membri della stessa famiglia - e dovete sforzarvi costantemente di andare d'accordo, vuol dire che nella vita precedente eravate amici e nemici allo stesso tempo. Un esempio di questo caso fu Giuda, che tradì Gesù. Giuda aveva conosciuto il Cristo in altre vite ed era destinato a far parte della meravigliosa famiglia dei suoi discepoli. Pur essendo stato tradito da Giuda, Gesù lo amava incondizionatamente, come una madre ama anche un figlio cattivo.

Gesù e i dodici apostoli si erano già conosciuti. Questa è la ragione per cui i discepoli furono istantaneamente attratti da Gesù ed ebbero fede in lui.

Analogamente Krsna riconobbe il suo discepolo prediletto: "Arjuna, tu ed io siamo passati attraverso molte nascite. Io le conosco tutte mentre tu non le ricordi".

Fra tutti, il rapporto tra il guru e il discepolo è il più bello perché è incondizionato ed eterno: attraverso tutte le incarnazioni, essi rimangono sempre in contatto. E al momento della morte, il guru guida il discepolo nel passaggio dal corpo fisico al cielo astrale.

In questa vita ho incontrato moltissime anime che avevo già conosciuto e che a loro volta mi hanno riconosciuto. Nelle vite precedenti mi hanno amato e io le ho amate. Avevo già conosciuto la maggior parte delle anime che mi hanno raggiunto in questa vita.

Possiamo ricordare non soltanto le persone che abbiamo conosciuto e amato nelle vite precedenti, ma anche i luoghi. Quando mi sono fermato a Londra nel mio viaggio di ritorno dall'India, ho visitato alcune località in cui ero stato in una vita precedente. Il loro ricordo era racchiuso nella mia coscienza. Forse anche voi avete avuto esperienze simili: una località sconosciuta vi sembra così familiare, che siete sicuri di esserci già stati in precedenza."

 

Paramahansa _Yogananda, da *Il Divino Romanzo*


 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3700 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Ogni religione ha un giorno riservato in modo particolare al culto: per i cristiani è la domenica, per gli ebrei il sabato, per i musulmani il venerdì ... Tuttavia, agli occhi del Creatore del cielo e della terra, tutti i giorni sono sacri. Ci sono il venerdì, il sabato e la domenica, ma anche il lunedì, il martedì ecc. per santificare il Suo Nome e per fare il bene. Altrimenti tutto questo non avrebbe alcun senso. Per sei giorni si trasgrediranno tranquillamente le leggi, e il settimo giorno si andrà in chiesa, alla moschea o alla sinagoga per cercare di cancellare gli errori commessi durante gli altri sei! Chi ha vissuto sei giorni nell'incoscienza e nella trivialità, in quale stato giungerà dinanzi al Signore? Dio apprezzerà forse quell'ipocrisia? Soprattutto, però, questo suo atteggiamento non gli porterà nulla.
Non ci si deve fare illusioni: un giorno alla settimana non solo è insufficiente per progredire nella via della saggezza, dell'amore, della purezza ... ma inoltre quel che si vive il settimo giorno dipende dal modo in cui si sono vissuti gli altri sei. Ogni giorno, dunque, per tutto il giorno e per tutta la notte si devono fare degli sforzi per essere nella chiesa di Dio, e la chiesa di Dio è l'intera creazione. »

- Omraam Mikhaël Aïvanhov -

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3699 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 
Tag: OSHO

 

 

L'amore non deve avere un oggetto preciso.
L'amore non deve essere indirizzato verso l'altro.
L'amore orientato all'altro non è vero amore,
l'amore inteso come relazione non è vero amore.
L'amore come stato del tuo essere è vero amore.
Si può amare una donna, si può amare un uomo,
si possono amare i propri figli,
si possono amare i propri genitori,
si può amare una rosa, si possono amare altri fiori,
si possono amare mille e una cosa,
ma queste sono tutte relazioni.
IMPARA ad ESSERE AMORE!
Così non è più una questione su chi indirizzi il tuo amore,
è semplicemente una questione di essere in amore.
Seduto da solo, l' amore continua a fluire.
Assolutamente solo, fermo, che puoi fare?
Proprio come quando respiri...
non respiri per tua moglie; non è una relazione.
Non respiri per i tuoi figli; non è una relazione.
Semplicemente respiri!
E' vita!
Proprio come respirare è vita per il corpo,
l'amore è vita per l'anima,
uno è semplicemente amore!
E solo allora uno capisce che amore è Dio.

(Osho)

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3698 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Ciò che è certamente importante è la consapevolezza senza scelte, perché la scelta porta con sé il conflitto.
Colui che sceglie è nella confusione, quindi sceglie, se non c'è confusione non c'è scelta.
Solo la persona confusa sceglie quello che dovrebbe o non don dovrebbe fare.
Nessun che sia nella chiarezza e nella semplicità sceglie: è ciò che è.
L'azione basata su un'idea è ovviamente l'azione della scelta e tale azione non è liberatoria, al contrario, crea solo ulteriore resistenza e ulteriore conflitto, in relazione a quel pensiero condizionato.
La cosa importante quindi, è l'essere consapevoli, momento per momento, senza accumulare l'esperienza che la consapevolezza offre, perché nel momento che si inizia ad accumulare, si è consapevoli solo in rapporto a quanto si ha accumulato, in accordo con quello schema e con quella esperienza.
La tua consapevolezza,è l'accumulo dei condizionamenti e quindi non c'è più osservazione, ma mera traduzione.
Dove c'è traduzione c'è scelta, e la scelta crea conflitto, e nel conflitto non c'è comprensione.

La vita è un fatto di relazione, e per comprendere la relazione, che non è statica, ci vuole una consapevolezza flessibile, una consapevolezza allerta e passiva, non aggressivamente attiva.''

H. Krishnamurti

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3697 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Perfino i mistici hanno confessato che la ricerca di Dio, dell'Assoluto, è lunga e deludente, e che spesso avevano l'impressione di annaspare nel vuoto. È vero, quando si cerca Dio si può avere l'impressione di dibattersi nel vuoto; ma è solo un'impressione e non bisogna scoraggiarsi.
Prendiamo come esempio un'immagine. Un uomo scava un pozzo per avere dell'acqua e placare la sua sete. Non sa a quale profondità la troverà e, in quell'incertezza, potrebbe essere tentato di rinunciare. Ma egli ha nella mente, nel cuore e nell'anima l'immagine, il riflesso di quell'acqua. Egli vive con l'idea, con il pensiero e la speranza dell'acqua, e sebbene quell'acqua non scaturisca ancora fisicamente, già scaturisce in lui. Allo stesso modo, chi cerca Dio - benché in apparenza non trovi nulla - lavora con una realtà molto potente che vive in lui. Egli può dire a se stesso: «Certo, non ho ancora trovato realmente Dio, ma Egli si manifesta attraverso i miei pensieri, i miei sentimenti e i miei desideri». E quella speranza e quella fede sono già Dio... »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3696 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Chi ha intrapreso un cammino di luce deve realizzare in sé il distacco necessario per non lasciarsi condizionare psicologicamente da tutto ciò che può generare ansia o paura ... né lasciarsi coinvolgere da confidenze che hanno simili contenuti ... è scontato che chi si confida riversa, in chi ascolta, le sue paure e le sue ansie ma chi le riceve deve essere schermato e non lasciarsi coinvolgere emotivamente perché la suggestione può operare in maniera subdola ... se per es.ci hanno confidato il timore che qualcuno possa fargli del male, questo pensiero è il primo veicolo per attirare le condizioni che creano panico ... es. oggi una persona, con la quale ieri ho avuto una conversazione analoga, mi ha telefonato per sapere se, anche io come lei, avessi avuto particolari sensazioni negative a riguardo ... gli ho semplicemente risposto con questa domanda ... chi ti ha fatta stare male : quella persona che tu temi o la tua paura di essere plagiata? Chi è debole di spirito teme e vede fuori di sé nemici ovunque ... ma non tiene conto dei nemici interni a se stesso ...ricordate che i nemici più pericolosi non sono quelli esterni ma quelli interni ... sono le nostre paure, le nostre insicurezze che ci attirano situazioni che ci destabilizzano ... una buona e quotidiana schermatura vi proteggerà contro ogni forma di aggressione psichica volontaria e involontaria ... se vi trovate in stato di paura ... lasciate scorrere questa energia negativa e abbandonatevi fiduciosi facendo mente locale su pensieri positivi ... abbiate fiducia in un aiuto divino e nulla vi accadrà @

L' energia d'amore sia la vostra guida ... Maria Carrassi

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3695 pubblicato il 20 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

 

Friedrich Nietzsche nel suo libro "Così parlò Zarathustra". raffigura L'EVOLUZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA in tre livelli rappresentati da: il Cammello, il Leone e il Bambino.

Il Cammello è sonnacchioso, ottuso, appagato. Vive nell'illusione, credendo di essere la vetta di una montagna, ma di fatto si preoccupa tanto dell'opinione altrui che gli resta ben poca energia per sé.

Dal Cammello emerge il Leone: allorché ci rendiamo conto di ciò che ci siamo lasciati sfuggire nella vita, iniziamo a dire di no alle pretese degli altri. Ci allontaniamo dalla folla, soli e orgogliosi, ruggendo la nostra verità.

Ma questa non è la conclusione: alla fine emerge il Bambino, né condiscendente né ribelle, ma innocente e spontaneo, e vero rispetto al proprio essere.


QUAL'E' IL SENSO DI TUTTO QUESTO?

La nostra evoluzione procede per gradi.

Qualsiasi sia lo spazio in cui ti trovi in questo momento

- assonnato e depresso, oppure ruggente e ribelle -

sii consapevole che, se lo permetti, si evolverà in qualcosa di nuovo.

Per tutti arriva il momento di crescere e cambiare...

lascia emergere il tuo bambino interiore con la sua innocenza e la sua spontaneità @

l' energia d'amore sia la vostra guida ... Maria Carrassi

 

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3694 pubblicato il 18 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 
Tag: STEINER

 

 

"Il materialismo rende gli uomini ciechi quando essi passano le porte della morte"

Colui che acquisisce sulla Terra la pratica della vita spirituale percepirà lo spirito nell' aldilà (dopo la morte), nella misura in cui la sua attività interiore qui glielo farà comprendere.

Gli uomini devono qui sulla Terra conquistarsi sempre di più rappresentazioni sulla vita dopo la morte per essere in grado di ricordarsene dopo la morte, onde portare con sé qualche cosa al di là delle porte della morte.

Ci nutriamo per tutto il tempo tra la morte e una nuova nascita e abbiamo fame di tali pensieri quando non ce li siamo formati qui sulla Terra.

Escludere il sapere sui mondi spirituali durante la vita sulla Terra vuoI dire rendersi cieco nel senso animico-spirituale per la propria vita dopo la morte.

E si penetra nel mondo spirituale proprio come un invalido, dopo la morte, se si abbia trascurato la volontà di sapere qualcosa del mondo spirituale sullaTerra.

- Rudolf Steiner -

 

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3693 pubblicato il 17 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

"I ruscelli che scorrono, le sorgenti che zampillano, la pioggia che cade, il fragore dei torrenti, il movimento incessante degli oceani e dei mari, il soffio del vento, lo stormire delle fronde, il richiamo degli insetti, il canto degli uccelli...

Tutto è musica nella natura.

Ed è questa musica che fin dalle origini ha risvegliato e alimentato il senso musicale nell'uomo, e lo ha incitato ad esprimersi a sua volta con uno strumento o con il canto, a evocare i momenti importanti della sua vita, a raccontare il suo amore, le sue gioie e le sue pene.

Con la musica egli traduce anche le proprie aspirazioni mistiche, canta le lodi del Creatore, e quando ascoltiamo quella musica, sentiamo che essa risveglia nella nostra anima il ricordo di una patria celeste, la nostalgia di un paradiso perduto. L'effetto è immediato. Istantaneamente ci ricordiamo che veniamo dal Cielo e che al Cielo ritorneremo...

Un giorno, quando la coscienza superiore si risveglierà nell'uomo, quando egli svilupperà possibilità di percezioni più sottili, inizierà a udire la sinfonia grandiosa che riecheggia attraverso gli spazi, poiché ogni essere creato, dalle pietre fino alle stelle, emette vibrazioni che si propagano in onde sonore. E l'uomo comprenderà allora il senso della vita."

- Omraam Mikhaël Aïvanhov -

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3692 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Quando lasciamo il piano fisico, ci troviamo immediatamente nel piano astrale.

L'energia nella quale ci troviamo rispecchia esattamente il grado di evoluzione interiore che abbiamo raggiunto durante il periodo della nostra incarnazione terrena.

Da questo si  comprende quanto sia importante condurre una vita in elevazione.

Il mondo astrale è essenzialmente un mondo di pensiero, dove il pensiero è realtà.

All'inizio però i pensieri riflettono la conoscenza delle cose nella loro struttura fisica, in pratica come le conoscevamo nel mondo terreno ... poi pian piano ci si affina anche nel pensiero così che si possa dare il via al processo evolutivo.

Il nostro stato iniziale viene quindi condizionato dai pensieri e dalle emozioni che abbiamo avuto in vita così paure, rancori o attaccamenti, modelleranno la "sfera" astrale in base a queste emanazioni che ci faranno soffrire e che potrebbero rappresentare quello stato di infelicità che l'uomo chiama "inferno" ...

al contrario un'anima evoluta vivrà anche nell'astrale in armonia con le energie mentali ed emozionali che l'hanno caratterizzato in vita e vivrà esperienze definibili come paradisiache.


Tali esperienze non sono quindi punizioni o premi calati dall'alto, ma sono le conseguenze delle proprie emanazioni interiori, consce ed inconsce.


L'esperienza nel mondo astrale è vissuta come un mondo di sogno (come nel caso di una trance o di una NDE)

ma per  coloro che vivono nell'astrale ...

(entità spirituali alte)  quel mondo è reale.


Diventa un mondo di sogno quando si risvegliano e richiamano l'esperienza.@  

In luce divina * Maria Carrassi 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3691 pubblicato il 13 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

LE IDEE NON NASCONO DALLA MENTE MA DAL CUORE

Dalla medicina cinese agli antichi greci fino alle
ricerche di oggi: pensieri, emozioni, ricordi non
vengono dal cervello. E anima batte nel nostro petto

Secondo l'antica medicina cinese il cuore è il re degli organi interni sia perché governa il sangue e i vasi sanguigni sia, soprattutto, perché "alloggia lo shen", e cioè le facoltà mentali ed emozionali dell'essere umano. La medicina egizia, ormai sepolta nel passato, partiva da un'analoga idea, che a noi pare del tutto fantasiosa; il cervello è importante soltanto perché è la sede di quattro dei cinque organi di senso, ma per il resto la fisiologia e le malattie ruotano attorno alla funzione centrale del cuore, considerato la sede dei sentimenti, della volontà e della personalità. Tanto che agli individui che venivano imbalsamati gli egizi toglievano il cervello, ma lasciavano il cuore, convinti che fosse indispensabile per la sopravvivenza nell'aldilà. Anche i greci avevano la stessa simpatia per il cuore: Omero e il filosofo Empedocle lo consideravano l'organo del pensiero. Solo per Aristotele era lo strumento del sentire. Poi la medicina moderna ha tolto al cuore quel suo antico primato e lo ha dato al cervello, promosso a organo della psiche e della coscienza. E così l'uomo è caduto nell'eccesso opposto: è diventato "cerebrocentrico", pronto a considerare il mondo e gli altri seguendo i dettami del cervello, che critica, calcola, e, spesso, pensa egoisticamente solo a se stesso.
Tuttavia, in tempi a noi vicini, è diventata famosa la teoria dello psicologo americano Paul Pearsall sulla centralità del cuore, a partire da alcune drammatiche vicende personali: prima la scoperta di avere un grosso tumore nell'anca, dal quale è guarito, e il nuovo rapporto con se stesso che ne è scaturito; poi i colloqui con un gran numero di persone cui era stato tra- piantato il cuore.
Ma cosa c'entrano i trapianti e cosa c'entra la sua clamorosa guarigione con l'idea che le funzioni del cervello vadano drasticamente ridimensionate? Tra i molti, stupefacenti casi che Pearsall usa come esempi (Il codice del cuore, Rizzoli), c'è quello di una bambina di otto anni che aveva ricevuto il cuore da una coetanea morta assassinata. Ogni notte la bimba si svegliava atterrita, dicendo di aver sognato l'assassino. Fu così che la polizia entrò in possesso di un identikit dell'omicida, insieme con una serie di dati su ora e luogo del delitto, arma e abiti dell'assassino, che fu quindi trovato e condannato Cosa aveva guidato la piccola nella sua prodigiosa rivelazione? Un altro caso. A un uomo di 52 anni fu tra- piantato il cuore di un ragazzo di 17 anni. Prima dell'operazione il paziente amava la musica da camera, dopo, invece, cominciò ad ascoltare jazz ad altissimo volume, proprio come se stesse vivendo una seconda adolescenza. «Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce», scrisse il filosofo francese Blaise Pascal. Tre secoli dopo, Pearsail ha fatto sua, letteralmente, questa massima. Secondo lui, infatti, il cuore è dotato di una sua specifica memoria cellulare e di una energia informativa (detta "L" da life, vita), che si trasmette a tutto l'organismo, a ogni altra cellula del corpo. Questa "info-energia" dell'attività cardiaca è il "codice del cuore".
Insomma, dice Pearsall, il cuore pensa e trasmette Come il cervello, anzi, ha un suo proprio cervello, un piccolo sistema nervoso che si trova nel nodo sino-atriale ed è grazie a questo motorino interno al muscolo cardiaco che il cuore trapiantato ricomincia a battere, quasi per mistero: uno stimolo si auto- genera in questo nodo e fa riprendere il ritmo ai battiti. Pearsail sostiene anche che la sottile intelligenza energetica del cuore o energia L è la "quinta forza" dopo le quattro forze della gravità, dell'elettromagnetismo dell'energia nucleare debole e forte. Questa energia non è localizzata, ma trascende il tempo e lo spazio, che sono le coordinate entro le quali opera il cervello. Invece il codice del cuore non obbedisce al tempo o allo spazio: i ricordi cellulari riaffiorano anche in un altro corpo.

- G. Belmonte in Scienza e Anima -

 

 
 
 

CONOSCERE

Post n°3690 pubblicato il 12 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 
Tag: SANTI

 

 

La storia di San Giorgio ed il Drago forse nasce durante il XII secolo, portata dai Crociati che tornavano dalla Terra Santa e narravano che il santo, (nato in Palestina e martirizzato, sotto Diocleziano per decapitazione nel 287), uccise un terribile drago che era in procinto di mangiare una giovane principessa.

Un secolo dopo, in Inghilterra, quando il re Edoardo III nel 1348 elesse San Giorgio protettore dell'Inghilterra, questo era ormai diventato l'assassino dei draghi per antonomasia, dipinto da tutti i pittori nel gesto di trafiggere il drago.

La leggenda di San Giorgio e il Drago fu diffusa notevolmente dalla Chiesa che raffigurava il Drago come il peccato e San Giorgio come la Grazia divina, la Fede o qualche altra forza benefica.
In alcuni paesi ad uccidere il drago ci fu un altro eroe come narra la leggenda di Sant'Efflem che racconta di un principe che decise di uccidere il drago che imperversava sul suo regno e per compiere l'impresa chiese l'aiuto ad Efflem un sacerdote della città.

Al momento di entrare nella tana del drago, il principe fu colto dal panico, ma Efflem rassicurò il principe esortandolo a non avere paura in quanto, essendo sotto la protezione di Dio, non avrebbe avuto problemi a sconfiggere il drago.

Ma il principe, raggelato dalla paura non riuscì a muovere un passo, mentre il sacerdote, entrato nella tana, giunto dinnanzi al drago, si fece il segno della croce ed il drago fuggì terrorizzato fino alla riva dell'oceano dove vomitò sangue; tutto ciò a testimonianza che a volte è più forte la fede interiore della spada.

- Monia TOMMASINI -

 

 

 
 
 

CONSAPEVOLEZZA

Post n°3689 pubblicato il 11 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

QUELLO A CUI OPPONI RESISTENZA PERSISTE

"Quello a cui opponi resistenza persiste" è una citazione che appartiene al psicoanalista e antropologo svizzero Carl Gustav Jung, e attraverso la quale egli ci spiega come tutto ciò che non abbiamo portato alla coscienza, e che quindi non abbiamo accettato interiormente, torna sotto forma di destino nel mondo esteriore. Cosa significa esattamente? Significa che non ha senso opporre continuamente resistenza in tutto ciò che si presenta nella nostra quotidianità, sperando così di poter vivere una vita migliore o addirittura migliorare il mondo, è tutto inutile. Per "vedere" dei cambiamenti nella nostra vita e nel mondo nel quale viviamo, dobbiamo entrare in un nuovo stato di coscienza, che non tende a opporre resistenza, ma tende ad accettare ciò che noi in realtà vogliamo. Perché sembra un paradosso, sembra una situazione tragicomica, ma se ci fate caso, vi accorgerete come noi tendiamo a dare importanza a ciò che in realtà non vogliamo, quindi opponiamo resistenza, e così facendo stiamo indirizzando la nostra energia, la nostra concentrazione, le nostre attenzioni, verso ciò che ... NON vogliamo!

Ecco perché questo mondo "gira al contrario", perché siamo proprio noi che sfidiamo le leggi Universali che lo regolano, in quanto ogni volta che opponiamo resistenza a ciò che si è "manifestato" non facciamo altro che aggiungere energia e potere a quell'avvenimento o a quella circostanza. Chi è contro la guerra crea altre guerre, chi è contro la droga crea la nascita di altre droghe, chi combatte il terrorismo crea altro terrorismo e via dicendo. Guardatevi attorno con sincerità e capirete che è realmente così, perché questa è la legge dell'Universo, e Jung quando disse "Quello a cui opponi resistenza persiste" intendeva proprio questo. La gente crede che per eliminare un problema sia necessario concentrarsi su di esso; ma tutto ciò è fuori luogo, che senso ha per noi focalizzare tutta la nostra energia per quel particolare problema anziché concentrarci sulla soluzione? In tutto ciò mi viene in mente la geniale affermazione di Madre Teresa di Calcutta quando la invitarono ad una manifestazione contro la guerra e rispose: "Non prenderò mai parte a una manifestazione contro la guerra, ma se ne organizzate una a favore della pace invitatemi". Questo significa "non opporre resistenza", che non vuol dire tralasciare il problema come in molti suppongono, ma significa focalizzare l'attenzione, quindi pensieri ed energia, in ciò che è la soluzione del problema. Invece di essere contro la guerra, siate a favore della pace, invece di essere contro il terrorismo, siate a favore dell'integrazione. Avrete notato, ad esempio, che alle elezioni politiche vince quasi sempre il candidato a cui la gente è spesso contraria! E secondo voi, perché succede?

Per le persone vale la stessa legge come per le situazioni e gli avvenimenti, più ricevono pensieri e attenzioni dalla folla, più diventano potenti. Ecco perché vale il detto del grande (pare fosse alto 1,91cm!)Oscar Wilde "Bene o male, purché se ne parli". Ed è il motivo per cui tutti tendono a comparire in Tv: più se ne parla, più attenzioni ricevono, e di conseguenza, maggiore energia e più potere. Se fossimo più "furbi" e non focalizzassimo l'attenzione su certe situazioni o persone, queste stesse smetterebbero di esistere, il problema si dissolverebbe e svanirebbe in breve tempo. Ma il mondo "gira al contrario" e alle persone piace focalizzare le proprie attenzioni sugli eventi negativi del mondo e in questo modo altro non fanno che amplificare questa negatività, come delle antenne trasmettitrici, introducendo nel contempo altre cose negative in questo mondo ma anche nella loro vita, perché per risonanza il simile attrae il simile. Quando vi appare una persona, un'emozione, una situazione o un'immagine che voi non volete, sta a voi cambiare il vostro modo di pensare ed emettere un nuovo segnale che sia di "soluzione". Pensate che i Telegiornali trasmettano "per caso" notizie di cronaca, morti, stragi e brutte notizie in generale? Certo che no e la colpa di queste notizie è soltanto nostra. Se gli indici d'ascolto s'impennano ogni volta che succede una catastrofe nazionale o internazionale, un motivo ci sarà, o no? I giornali e le tv ci forniscono un numero maggiore di notizie di cronaca, perché è questo che chiediamo noi come massa.

Il mondo tornerà a girare come natura comanda quando inizieremo a concentrare le nostre attenzioni su ciò che realmente vogliamo anziché su ciò che NON vogliamo. Noi, per il semplice fatto di esistere, abbiamo un grande potere, quello di creare la nostra realtà, ma dobbiamo imparare ad usarlo a nostro favore, per il nostro bene e per quello degli altri. Quando vi concentrate sulle cose buone, e vi sentite bene, state pur certi che porterete altre cose buone al mondo.

Ricorda: "Quello A Cui Opponi Resistenza Persiste"

e ripetilo come un mantra

dal web

 

 

 
 
 

CONOSCI TE STESSO

Post n°3688 pubblicato il 10 Gennaio 2016 da maria.carrassi
 

 

 

Quando siete rilassati portate in voi equilibrio e serenità ... il vivere quotidiano vi porta ad affrontare situazioni che a volte rompono i vostri equilibri ma nulla accade a caso ... gli ostacoli ... gli impedimenti giungono per fortificarvi ... questo è lo scopo dell'incarnazione ... diventare più forti e consapevoli attraverso il superamento degli ostacoli che siete costretti ad affrontare nella quotidianità. L'anima che si reincarna compie un grande sacrificio accettando di rinchiudersi in un corpo ma ne ha necessità perché senza l'esperienza terrena la sua conoscenza resterebbe pura teoria ... ecco quindi il corpo che agisce in funzione dell'anima e l'arricchisce con l'esperienza concreta ... @

Maria Carrassi

 
 
 

 

 

 

 

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