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« Cosa resterà del BerlusconismoQuelli che "tanto sono t... »

Il sorriso di Benny

Post n°23 pubblicato il 06 Febbraio 2013 da marina3210

               Benedetto Petrone è, nella memoria di mia madre, un dolcissimo, quasi surreale, ragazzo di 18 anni; nei miei ricordi di bambina, una valanga di lacrime nei suoi occhi.

 

Benny viveva a Bari, anzi a Barivecchia che poi è tutta un’altra cosa e spero che il mio amico Ottimista ve ne parli meglio di me. Faceva l’operaio da quando in famiglia era stato ben chiaro che i soldi per l’università non c’erano; era un militante comunista e l’anima più generosa fra quelle che, in quegli anni poi ribattezzati “di piombo”, potevi incontrare nei vicoli della città già deserti dopo il tramonto.

 

Anni terribili ma con il pregio della chiarezza. Allora i comunisti erano comunisti e i fascisti, fascisti. Di giorno ci si confrontava in fabbrica o fra i banchi di scuola, la notte ci si picchiava nei quartieri di periferia.

 

Benny era, e l’accadimento avrà nella storia la sua importanza, un ragazzo disabile, nato prima che la vaccinazione antipolio di massa fosse riuscita a debellare il problema. Quel 28 novembre 1977 i fascisti erano in tanti, i compagni solo tre. Uno sparì subito, il secondo, prima di essere accoltellato a sua volta, fece in tempo a vedere Benny morire sotto i colpi di chi, ben conoscendolo, non aveva avuto pietà né per i suoi anni, né per la condizione di disabilità che lo rendeva inerme ad ogni possibile difesa.

 

Una storia fra le tante che possono raccontarci i parenti che c’erano e le cronache in bianco e nero della televisione di stato.

Una storia diversa però, più triste di tante altre ma anche esaustiva per chi, non avendoli vissuti, poco sa di quei giorni.

Una storia, infine, dimenticata; un ragazzo ucciso due volte e non è solo un modo di dire.

L’indomani, a Torino, finivano i giorni di Carlo Casalegno, conosciuto ed apprezzato giornalista metropolitano; pochi mesi dopo quelli di Aldo Moro e della sua scorta.

 

Alla famiglia di Benny regalarono un colpevole di comodo, tale Franco Piccolo, subito dato per fuggiasco, ricoverato nei manicomi di mezza Europa e poi morto suicida in un carcere italiano. Dei tanti camerati con lui in piazza, nessuna traccia. Erano partiti da una ben nota sede barese del MSI ma tanto non bastò a far emergere altre, evidentemente scomode, verità.

 

A Benny, di recente e solo grazie al Presidente Nichi Vendola, è stata dedicata una strada; alla sua storia solo poche parole. Poche altre ricordano lo stile di Enrico Berlinguer, il sacrificio di Antonio Gramsci, le lotte di Giuseppe Di Vittorio…

 

            I nostri giorni hanno scelto altri eroi; il sorriso di Benny è stato sostituito dalle volgari risate che da Palazzo Grazioli hanno invaso la penisola, in fabbrica si ammirano solo i maglioni di Marchionne e nelle università, nella migliore delle ipotesi, l’unico urlo udibile è “forza Roma”.

 

Fra poco si vota; mi piacerebbe che nelle cabine elettorali ci accompagnasse il ricordo della generosità di Benny, della concretezza di Luciano Lama, dell’onestà intellettuale di Enrico Berlinguer, della serenità di Nilde Iotti. Nei sogni più belli mi spingo oltre, ad immaginare tutti i mercanti fuori dal tempio ma purtroppo, desolatamente e irrimediabilmente, non si intravede all’orizzonte nessun Gesù in azione.

 

Chiudo ancora gli occhi e ritorno a quegli anni in bianco e nero… Che bello sognare!

 

 

 

 

 

 
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Commenti al Post:
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 06/02/13 alle 09:13 via WEB
Ero militare di leva a Verona, in quel periodo...ed ancora lo ero ai tempi del rapimento Moro...ricordo che ci misero in stato d'allerta, pronti ad essere impiegati nelle strade...e ricordo che la notizia mi colpì molto...Sul Borgo antico molto è stato scritto, ma dai tempi del romantico e nostalgico "bianco e nero" molto è cambiato...era (ed è tuttora) una città nella città...perfino il dialetto e le inflessioni sono diverse dal resto della città...un mondo a parte con le sue leggi, i suoi tribunali, le sue regole, in cui lo Stato faceva fatica ad entrare...Separa, il borgo antico dal resto della città, un corso molto ampio, ricavato lì dove un tempo si ergevano le antiche mura, abbattute nell'800..ma idealmente le mura sono rimaste! Disse una volta il nostro sindaco che la fortuna o sfortuna di un ragazzo era riposta spesso in poche decine di metri: bastava essere nato al di qua o al di là di quel corso per avere un percorso di vita differente...di qua la scuola, la vita sociale, il lavoro....di là i piccoli lavoretti in nero (da bambino), il contrabbando o, nella migliore delle ipotesi, la pesca... E Benny era nato "di là..." ...Un bacione!
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 06/02/13 alle 09:36 via WEB
Grazie amico mio, grazie. Per motivi geografici ed anagrafici meglio di me potevi parlare della città, che in seguito fu anche la mia città, e di quel tempo che fu tuo senza la mediazione televisiva di cui invece devo necessariamente avvalermi io. A scanso di equivoci chiarisco subito che, ovviamente, fra i miei rimpianti non ci sono le imprese terroristiche che caratterizzarono gli anni 70 e 80, ma le persone che cito ed in particolare quelle dimenticate nell'oblio della storia, quelle come Benny che non sedevano in parlamento, non scrivevano sui giornali nazionali ma avevano la stessa voglia di vivere e di cambiare le cose che hai a 18 anni, soprattutto se ti capita di nascere dove la vita è una lotteria e il domani incerto per definizione.
(Rispondi)
 
aldo1212a
aldo1212a il 06/02/13 alle 16:27 via WEB
Non ricordo questa storia, ricordo invece quegli anni Marina e, credimi, non lo vorrei...
(Rispondi)
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 06/02/13 alle 17:19 via WEB
Ricordare, comunque, per non dimenticare. Buona serata, Saverio
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 10:06 via WEB
Si Saverio, ricordare, in particolare oggi in piena campagna elettorale. Spero proprio che qualcuno porti nella cabina anche il ricordo di Benny.
(Rispondi)
 
telunet
telunet il 06/02/13 alle 20:50 via WEB
ciao marina, ho visto nel blog di manu il nome di benedetto petrone, sono venuta da te per conoscere la sua storia, ho intuito che si trattava di un compagno ma non ho mai sentito il suo nome. leggere il tuo post su questo ragazzo mi ha commosso perchè era un ragazzo perchè ricordo quegli anni terribili e perchè ora a differenza di allora viviamo in una nebulosa tanto brutta. condivido tutto quello che hai scritto e grazie per avermi dato un nome in più da ricordare. ciao....lucia
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 09:47 via WEB
Grazie a te Lucia, splendida la tua frase "un nome in più da ricordare". In effetti, a fare la differenza in questa storia, è proprio l'oblio in cui è caduta. Non a caso nel post citavo le vittime cronologicamente più vicine, il giornalista Carlo Casalegno e il Presidente Aldo Moro, per le quale, correttamente, sono state spese ben altre parole. Per Benny niente, solo silenzi complici; per la sua famiglia solitudine ed abbandono, fisico e morale. La sede del MSI Passaquindici dalla quale la spedizione partì, continuò ad essere utilizza come se nulla fosse successo, in seguito divenne sede di AN ed oggi è contesa dal PDL e da FLI. Rileggere nell'articolo di Nico Lorusso e Nicola Magrone (un magistrato che si occupò del caso), questa storia che conoscevo dai racconti di mamma, mi ha regalato una notte di infinita tristezza e la voglia di farvela conoscere.
(Rispondi)
 
 
 
tftfyftyf
tftfyftyf il 22/02/13 alle 15:11 via WEB
Sede del MIS poi di AN poi contesa da PDL e FLI...insomma: tutto è rimasto come prima.
(Rispondi)
 
marzia_1910
marzia_1910 il 06/02/13 alle 22:29 via WEB
è di per se una tristezza dover ammettere che non vi è più traccia in nessun uomo politico di oggi della grandezza che albergava nei nomi che hai elencato...Non vi è più speranza in nulla, e questo devasta i popoli...Complimenti per il tuo blog, Marzia
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 10:01 via WEB
Benvenuta Marzia. La grandezza dei nomi che citavo non consiste solo nell'aver, non da soli naturalmente, contribuito alla rinascita post bellica del nostro Paese ma anche nella pacatezza dei toni, nella autorevolezza del pensiero, nell'impareggiabile mix fra concretezza e sogno che guidava il loro far politica. Aprire la finestra ed ascoltare i protagonisti di quest'ultima campagna elettorale mi fa sprofondare nella paura.
(Rispondi)
 
 
 
marzia_1910
marzia_1910 il 07/02/13 alle 12:59 via WEB
Condivido appieno la tua considerazione, ora i toni, le espressioni, sono strilli ricchi di volgarità e presunzione... sinonimo di quanto poco valore siano i protagonisti di questa "classe" politica...
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 14:22 via WEB
E la cosa che più stupisce è quanto siano evidenti volgarità e presunzione... Ma per gli italiani non conta nemmeno l'evidenza dei fatti, contano più ideologie e suggestioni.
(Rispondi)
 
 
 
tftfyftyf
tftfyftyf il 22/02/13 alle 15:12 via WEB
Sono stati così buoni, così bravi, così pacati, ma allo stesso auterevoli che guardate che bel mondo ci hanno lasciato!
(Rispondi)
 
 
 
 
tftfyftyf
tftfyftyf il 22/02/13 alle 15:14 via WEB
Errata corrige..Sono stati così buoni, così bravi, così pacati, ma allo stesso tempo così autorevoli che "guardate che bel mondo Vi hanno lasciato!". Pardon
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 23/02/13 alle 02:04 via WEB
Ritengo la pacatezza e l'autorevolezza condizioni necessarie, non certo sufficiente, per un buon governo. Comunque è evidente che la responsabilità di quello che è successo è prevalentemente da imputare a chi ha governato e, purtroppo dal mio punto di vista, un vero governo di sinistra non l'abbiamo mai avuto.
(Rispondi)
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 10:14 via WEB
A questo punto, per chi volesse conoscere meglio la storia, mi sembra opportuno inserire il link dell'articolo che citavo in un precedente commento e che credo sia esaustivo. http://www.sudcritica.it/index.php?option=com_content&view=article&id=532:petrone&catid=32:cultura-spettacolo&Itemid=41
(Rispondi)
 
briciolabau
briciolabau il 07/02/13 alle 11:09 via WEB
Freddo, acqua, neve e problemi di connessione con i blog, non mi impediscono di augurarti una felice giornata, con affetto un soffice abbraccio, Isa...(clicca)...
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 12:36 via WEB
Isa! La solita boccata d'aria pura, i tuoi saluti. Un abbraccio anche a te.
(Rispondi)
 
fata_delweb
fata_delweb il 07/02/13 alle 11:47 via WEB
Ciao non ricordo niente dei fatti di cronacha di quegli anni se non il rapinemento e l'uccisione di Aldo Moro e la bomba a piazza Fontana. Devo dire che sono anni che mi sanno di una tristezza e l'inizio di un declino che stiamo vivendo sempre di piu. Ti auguro una buona giornata Tiziana
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 07/02/13 alle 12:34 via WEB
Hai ragione Tiziana: prima la strategia del terrore, poi quella del silenzio, della perdita della memoria che prelude a quella dell'identità. A catena vennero gli anni dell'Edonismo Reganiano, di tangentopoli e, portatoci quasi in carrozza dagli eventi precedenti, del berlusconismo. Che stiamo profumatamente pagando.
(Rispondi)
 
briciolabau
briciolabau il 09/02/13 alle 13:44 via WEB
Ti auguro uno stupendo fine settimana carnevalesco, con uno scherzoso e strettissimo abbraccio, Isa...(clicca)...
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 11/02/13 alle 17:37 via WEB
Fine (ed inizio nuova settimana), sotto la neve. Per una volta, meglio vederlo in tivvù il carnevale. Ti abbraccio Isa!
(Rispondi)
 
HillStreet
HillStreet il 10/02/13 alle 20:23 via WEB
...come al solito... molto, molto bello :-)
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 11/02/13 alle 17:43 via WEB
Sicuramente sentito Hill, questo si. Lavorando a stretto contatto con molti ragazzi affetti da disabilità, questa storia, da sempre, mi commuove più di ogni altra. L'ho voluta ricordare a chi non c'era o, ulteriore vittima dell'informazione di regime, non la conosceva.
(Rispondi)
 
ovaieinfrantumi
ovaieinfrantumi il 12/02/13 alle 09:25 via WEB
Grazie Marina.Un altro nome da aggiungere alla lista di quelli in onore dei quali non piegherò la testa.Grazie di cuore.
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 12/02/13 alle 10:56 via WEB
Splendido commento amica mia, a Benny sarebbe piaciuto. Le cronache non potevano raccontarcelo ma non credo proprio che quella notte lui abbia piegato la testa. Motivo in più per non farlo noi.
(Rispondi)
 
 
 
aridipiu
aridipiu il 12/02/13 alle 21:41 via WEB
Pare che la tua posta sia intasata!
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 13/02/13 alle 10:12 via WEB
Hai ragione, ho controllato, succede quando per due o tre giorni di seguito non vado a leggere e cancellare i vecchi messaggi. Un giorno proverò a copiare quello che mi scrivono le decine di nick genere nazional-trombatore-popolare e farne un post, oppure, più semplicemente, a sostituire la foto con una senza cappello: adulatori ed affini scomparirebbero in un attimo senza colpo ferire...
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 13/02/13 alle 10:28 via WEB
Eccolo, vi regalo l'ultimo, in ordine di tempo, "intasatore", premettendo che non è il peggiore e che, per esempio, sul suo profilo ha scritto anche di peggio. Ometto il nome, segnalando però che almeno ha avuto il buon gusto di firmarsi, sia pure con il solo nome di battesimo. ///////////////////////////////// CON ME AVRAI SERIETA' SODDISFAZIONE PIACERE PULIZIA CORRETTEZZA GALANTERIA E MOLTO MOLTO ALTRO CI PUOI CONTARE...PROVACI ALMENO...DAMMI UN'OCCASIONE ..QUELLO CHE CERCHI TU LO CERCO ANCHE IO....POSSIAMO DIVERTIRCI MOLTISSIMO...UN BACIO D.
(Rispondi)
 
 
 
 
marina3210
marina3210 il 13/02/13 alle 10:36 via WEB
Non so in quale biografia, sicuramente non autorizzata, abbia letto "quello che cerco io", ribadisco che non sono una moralista e difenderò fino alla fine dei miei giorni il diritto alla libera trombata e alla possibilità di procacciarsela in tutti i modi leciti, ma credo anche che la linea editoriale di questo blog e, conseguentemente della sua autrice, sia ben evidente a chiunque abbia superato il traguardo delle scuole dell'obbligo.
(Rispondi)
 
saverio.ancona
saverio.ancona il 17/02/13 alle 17:55 via WEB
Serena domenica, Saverio
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 18/02/13 alle 14:20 via WEB
Va bene lo stesso se trasformo l'augurio in un buon lunedì? Ciao Saverio.
(Rispondi)
 
brigantepianetti
brigantepianetti il 17/02/13 alle 20:00 via WEB
In quegli anni ero operaio in una azienda metalmeccanica, per mia diretta esperienza posso dirti che sono stati anni terribili dove sedicenti gruppi di sinistra rischiavano di mandare in vacca sia le lotte operaie che l' azione della vera sinistra, senza contare la violenza della destra che si è manifestata in molti tragici episodi tra cui quello di Benny. A nome di Benny e di tutte le vittime della violenza fascista (comprese le brigate più o meno rosse) ti dico solo GRAZIE per questo ricordo! Luigi.
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 18/02/13 alle 14:27 via WEB
Grazie Luigi, sottoscrivo anche la tua conclusione: si trattò di violenza fascista; qualunque fosse il colore di cui questi gruppi si autoreferenziavano, restano i carnefici di una violenza cieca, fine a se stessa e quindi di matrice indiscutibilmente fascista.
(Rispondi)
 
 
tftfyftyf
tftfyftyf il 22/02/13 alle 19:14 via WEB
Invece, una volta sconfitti i sedicenti gruppi di sinistra ed annichilita la violenza delle brigate più o meno rosse, le lotte operaie hanno avuto un successo inimmaginabile.
(Rispondi)
 
 
 
marina3210
marina3210 il 23/02/13 alle 02:16 via WEB
Le lotte operaie non hanno avuto nessun successo inimmaginabile, ma preferisco perdere giocando lealmente che vincere piazzando qua e là qualche democratica bomba. Questi giochi li lascio volentieri alla cultura di destra e a chi vorrebbe combatterla utilizzandone le stesse armi senza nemmeno tener conto che in quella partita son più bravi loro. Mi tengo stretti i miei miti, i miei sogni, la voglia di cambiare le cose partendo da un rinnovamento culturale e morale che prima o poi dovrà pur arrivare.
(Rispondi)
 
 
 
 
tftfyftyf
tftfyftyf il 23/02/13 alle 17:43 via WEB
No, le bombe lasciamole mettere pure allo stato e ai sui sgherri fascisti e noi accontentiamoci di una bella catena lunga ed una ciotola sempre piena. E' 50anni che si gioca lealmente mentre gli altri fanno uscire gli assi dalle maniche. Siamo l' unico popolo al mondo così tanto leale da sembrare quasi idiota. In Francia, per molto meno, ci sono state sommosse durate settimane ed il governo ha dovuto fare marcia indietro. La verità è un altra: la nostra mentalità è borghese, anche se laviamo i pavimenti e la nostra guerra è solo tra poveri.
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PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 21/02/13 alle 21:01 via WEB
Mbè? Che è 'sto mortorio, qua?
(Rispondi)
 
 
marina3210
marina3210 il 22/02/13 alle 09:49 via WEB
Hai ragione Alfredo, sto trascurando questo blog (e non solo...). E poi mancavi tu! Comunque, come vedi, ai commenti rispondo sempre; almeno questo...
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