Schegge di vetroAd averlo saputo prima, me ne stavo nel Beleriand! (Le immagini riprodotte su queste pagine sono di proprietà dei rispettivi autori, sperando che la dichiarazione mi sollevi dalla promozione di cause civili, che non ho tempo) |
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Bello, molto carino. Su Libero ho scoperto un blog gradevolissimo scritto in bellissimo stile: ironico e divertente, inserito tra i preferiti di molti bloggers. Ha un piccolo difetto, però. E' copiato. Tutto, di sana pianta, da vari blog sparsi altrove. Eh si, eolotricks, il tuo "Ruggito del Pollo" è una fotocopia della creatività altrui. Di tuo, il solo e miserevole sforzo del copia incolla. Non sei il primo, non sarai l'ultimo. Anzi, in questo Paese probabilmente troverai (o hai già trovato) una collocazione altolocata perchè hai la grande fortuna di vivere nel paradiso dei millantatori. Nel prossimo blog, perchè suppongo che tra un po' il pollo smetterà di ruggire, abbi l'accortezza di cambiare qualche parola perchè "Google" è spietato. Oggi ti ha tradito lo scippo a personalitaconfusa, ma indagando bene si scopre che il messaggio 138 è di Selvaggia Lucarelli, il 137, almeno per la prima parte, è stato scippato a Gianluca Chiappini, il 136 è preso integralmente da Alberto Angelici .... Vado avanti? No, finiamo qui il grottesco elenco. Buon proseguimento, Mr Canon. Mthrandir Nota delle 21.32 Al pollo hanno tirato il collo. Il Padrone del volatile deve aver avuto timore degli effetti devastanti dell'annunciata febbre avicola. Non ci sono più gli allevatori di una volta.... Rinota del 16. settembre 2005 Per dovere di trasparenza, l'individuazione del ciclostile umano è stata resa possibile grazie alla fattiva collaborazione di Tintallie che sopporta l'onere di dividere con me gran parte del suo tempo. Se non fosse stato per la sua passione per la lettura degli altrui scritti (recitati, qualche volta, anche al telefono) questo atto di giustizia non sarebbe stato possibile. A Lei vada il mio personale e sentito ringraziamento e, credo, anche il Vostro. Mthrandir <a href="http://technorati.com/claim/6bm3q2hc47">Technorati Profile</a> |
Da qualche mese si aggira minaccioso nei corridoi un personaggio sinistro il cui ruolo e le cui mansioni sono ancora sconosciute. Si apposta dietro gli stipiti delle porte, sui pianerottoli, pianifica trappole accuratissime, lascia messaggi allarmati su ogni tavolo: appena lo incroci, ti si para davanti affrontandoti con un - “Cercavo proprio Lei” - il cui tono, a metà tra il suadente e l’imperativo, fa da premessa all’imminente richiesta di almeno un’ora di tempo che ti costringerà a spendere in articolate analisi della situazione attuale e delle prospettive di sviluppo. Il suo ingaggio, partendo dal presupposto che non abbia il fine di produrre alcunché di praticabile o di operativamente utile, credo che abbia lo scopo di sondare le doti di resistenza di ognuno e di conseguenza, individuati gli elementi deboli della struttura, procedere alla loro eliminazione. Una volta terminato il compito, si autodistrugge e scompare perfino dalla memoria dei sopravvissuti. Quello di cui ci hanno dotati è un ultrasessantacinquenne in apparente pensione, “ex” appartenuto a quasi tutte le aziende del mercato, “ex” ruoli di alto livello, abbigliamento troppo casual che lascia l’impressione che, per venire ad incontrare te, abbia dovuto abbandonare a metà la cura della siepe mollando il decespugliatore al parcheggio degli scooter. Capelli ovviamente bianchi, fondamentale riferimento visivo e metaforico alla sua lunga esperienza, radi e, spesso, riportati in posizioni del cranio sorprendenti ed acconciati secondo schemi che sfidano le elementari leggi della fisica. Il Nostro, che è un artista, ce l’ha doppio con onda tirabaci. Denti bianchissimi teutonicamente allineati, giovani eredi di plastica degli originali. Orologio enorme, cassa d’acciaio inox a triplo fondo antiaderente con coperchio e valvola per un veloce pasto cotto a pressione; Mont-Blanc appesa al taschino di una camicia a quadri maliziosamente aperta fino al secondo bottone: sullo sfondo, i malinconici resti del vello che fu esibiti con un orgoglio giovanilistico il cui studio approfondito farebbe la felicità di schiere di psichiatri (Ste’, a parte segnalerò gli estremi). In aggiunta, ha un rapporto insanabilmente compromesso con acqua, saponi e detergenti ed il suo arrivo è annunciato dall’inconfondibile profumo di cinghiale sloveno che lo precede, accompagna e segue ovunque. Se non fosse per il fastidioso effetto serra che produce durante le sue riunioni (sarà considerato il suo caso nei protocolli di Kyoto?), parlare con lui avrebbe anche aspetti di grande soddisfazione intellettuale. Infatti, parla utilizzando un curioso idioma, vagamente simile ad una versione ridotta dell’esperanto, le cui frasi contengono termini e costruzioni grammaticali prese da varie lingue (italiano e inglese soprattutto, ma non disdegna francese e qualcosa di latino) i cui significati possono essere letti a diversissimi livelli, a patto di escludere concetti di senso compiuto. Pensando di fare cosa gradita, ho collezionato alcune perle che desidero mettere a disposizione di chiunque perché la pensione, prima o poi, arriva per tutti e l’uso appropriato di queste frasi potrebbe aiutare a recuperare consulenze utili ad arrotondare la magra prebenda statale che ci attende. “Prima di entrare nel dettaglio delle operatività, è bene allineare i linguaggi….”; “Spostare il focus sull’home market per capire il potenziale del cross selling….”; “Identificare un target ben clusterizzato e scomporlo in microsegmenti sufficientemente ampi da rappresentare un’area test significativa…..”; “Indagare la capacità dell’investimento di produrre una significativa utilità al margine….”; “Valutare la possibilità di uno shift di mission che includa la vocazione al web-oriented….”; “E’ un problema di definizione delle politiche di CRM, nel senso che va capito il ruolo di un call center anche nella fase post vendita…..”; “Vale la pena, in un’ottica di project management, di costruire una flow chart che monitorizzi tempi e budget per decidere se sia più efficiente optare per una soluzione standard o tailor made…..”; “Avete fatto una rilevazione delle skills?” Ma, soprattutto, eviterei una domanda che mi pose qualche tempo fa: “Ma, in questa Azienda, qualcuno si è mai chiesto quale sia il real plus della consulenza di direzione?” Tacqui, perché non sono nella fortunata situazione di poter rinunciare allo stipendio, ma la risposta era ovvia. La mia espressione deve essere mutata di parecchio dandogli l’occasione di realizzare che il destino aveva voluto essergli benevolo facendogli fare la domanda giusta alla persona sbagliata. Mthrandir (Nella foto, il suo decespugliatore) |
…… Non me ne voglia la Signora Caterina Bonci, trentottenne di Fano, se associo la sua vicenda ai versi di De Andrè i quali, va sottolineato, non sono stati scritti per un’insegnante di religione. E la combinazione non vuole significare alcuna comunanza professionale con la protagonista della canzone. Tuttavia, la trama della canzone e la vicenda reale in cui la Signora è rimasta coinvolta hanno più di un punto in comune. Per farla breve, la Bonci insegnava religione alle elementari da 14 anni e, nel 1995, ha divorziato dal marito. Quest’anno (2005), è stata licenziata dalla Curia poiché il suo stato civile la rende inadatta al compito. E se ne accorgono dopo 10 anni? Invero, don Alcide Bardelli, responsabile dell’Ufficio Scolastico della Diocesi di Fano, dice: «Mi chiamavano spessissimo per dirmi se una donna così avvenente potesse continuare ad insegnare religione. Mi dicevano che si presentava anche con la minigonna. Ah, lo so io le proteste che ho ricevuto». Pover’uomo, quanto lo capisco, specie quando ribadisce: «L’abbiamo lasciata nel suo posto malgrado il divorzio perché convinti che la rottura del matrimonio fosse stata colpa del marito. Ma poi l’insegnante ha partecipato ad un concorso senza attendere il nostro certificato di idoneità e questo ha fatto precipitare le cose perché noi, appena lo abbiamo saputo, siamo corsi ai ripari annullando la sua prova. Era divorziata, e allora non poteva partecipare. Ci sono stati scambi di lettere legali e si è arrivati alla rottura totale». Rincara la dose lo scrupoloso prelato: «Ci abbiamo pensato e ci dispiace ma non possiamo tornare sulle nostre decisioni. Siamo stati misericordiosi nel lasciarla in quel posto per 14 anni perché era sola con una figlia, ma adesso basta. Non possiamo più tollerare la sua presenza anche perché ci ha trascinato davanti al Tar e al Consiglio di Stato. Non c’è nessun motivo per riaprire la discussione sulla professoressa Bocci. Abbiamo preso la decisione con troppo ritardo. Dovevamo bloccare la pratica dieci anni fa, ma siamo stati caritatevoli». Inutile dire che anche il vescovo, Monsignor Vittorio Tomassetti, appoggia su tutta la linea la decisione, anche perché la Bonci, che deve essere una bella testa di legno, non ha ascoltato nemmeno i saggi consigli che le avevano dato: «Non ci ha ascoltato. Le avevamo consigliato di avviare le pratiche per l’annullamento del matrimonio e nel frattempo, in attesa della decisione della Sacra Rota, avrebbe potuto continuare. Ha preferito partecipare a quel concorso senza il nostro certificato di idoneità. Ora ecco le conseguenze. Per lei non c’è più posto». E così, le gerarchie ecclesiastiche dimostrano ancora una volta quale sia il loro concetto di equità in campo morale: il Cardinale LAW, quello che ha tentato di coprire gli scandali degli abusi sui minori in Nordamerica, viene promosso alle celebrazioni delle messe funebri del predecessore di Benedetto XVI e la Bonci viene licenziata perché divorziata. O perché è una minaccia alla proliferazione ormonale dei mariti delle comari. O perché ha sgarrato e portato la Curia in Tribunale. In ogni caso, non perché non si sia dimostrata in grado di svolgere l’incarico. E, mentre le comari godono per l’allontanamento auspicato e realizzato con la collaborazione dei capoccia della Diocesi, osservo che quella che costoro considerano una vittoria è un’altra rovinosa sconfitta della Chiesa Cattolica. La quale, convinta che chiusura ed ortodossia strettissima siano le risposte che chiede il nostro mondo, si allontana ogni giorno di più dalla realtà e dai bisogni dei singoli. E’ anche il segnale che la Chiesa Cattolica, consapevole di non potersi candidare a fulgido esempio in campo morale, ha scelto di rifugiarsi nel moralismo. Perché un esame di coscienza serio imporrebbe di riassumere la Bonci e licenziare intere nomenclature. Ma, per esaminarla, la coscienza bisognerebbe averla. Mthrandir (Testi delle dichiarazioni e foto sono state “scippate” a La Nazione) |
Il “pacchetto sicurezza” contro i terroristi è, finalmente, Legge dello Stato. Bene, bravi, bis. Quando la situazione si fa difficile, il nostro Paese non esita a mostrarsi compatto e capace di superare gli interessi di parte. Specie se si deve introdurre un provvedimento di facciata la cui utilità pratica e applicabilità fa veramente ridere (chi voglia conoscerne i dettagli, può andare qui o qui, dove preferisce). In primo luogo, perché mi piacerebbe sapere quali siano i requisiti per essere considerati “pericolosi” – la norma riguarda gli stranieri, quindi se si tratta di “nazionali”, come i terroristi anglo-pakistani, non serve – e meritarsi l’espulsione. Guarda caso, gli autori degli attentati non erano considerati pericolosi da nessuno ed avevano passaporti nazionali. Si conserveranno le tracce delle comunicazioni telematiche per almeno due anni. Bravi, di sicuro i terroristi si scambiano mail con i dettagli dei piani e i disegnini utilizzando tutti i termini filtro che i nostri fenomeni inseriranno per rizzare le orecchie. Così, una mail inviata alla “Gazzetta dello Sport” che contenesse la frase: “Ibrahimovic, con una bomba dal limite, disintegra la difesa della Roma” finirebbe dritta all’esame dell’intelligence. Non c’è che dire, da oggi mi sento più tranquillo. Il Presidente del Consiglio potrà delegare a Sismi e Sisde il potere di chiedere alla magistratura l’autorizzazione all’intercettazione telefonica preventiva. Così, tra deleghe, richieste e autorizzazioni saremo certi che intercetteranno i commenti entusiasti sulla riuscita del blitz. Specie se il magistrato dovesse appartenere alla scuola della Forleo la quale, è cosa nota, è capace di sofismi di grande spessore nell’emanare sentenze. Visti i risultati in termini di lotta alla criminalità organizzata, estendere le medesime norme al terrorismo mi sembra, francamente, inutile. Pensate che è stata prevista la possibilità di arrestare fuori flagranza chi possiede giubbotti antiproiettile o autoblindati. Quindi consiglio spassionatamente a chiunque possieda un Centauro di liberarsene immediatamente o passerà un guaio. E poi i permessi premio ai delatori. Se oggi non sono pochi quelli che venderebbero l’anima al diavolo per averne uno, anche falso, da domani basterà segnalare qualcuno che ti sta sulle scatole per avere l’agognata ricompensa. E siamo alla domanda epocale: MANCA QUALCOSA? Io non sono un “tecnico”, ma l’unico provvedimento che manca riguarda ciò a cui chiunque avrebbe pensato. L’organizzazione di questi “eventi” richiede la disponibilità di cospicue somme di denaro, difficilmente accessibili a chi, di professione, fa il cuoco o il muratore. Dove li prendono i soldi questi bastardi? Chi glieli da? Come li pagano? Senza scomodare i grandi teorici di politologia e di sociologia, basta aver letto la fiaba di Pollicino per arrivarci: decapitare (azz, il termine mi segnalerà all’intelligence?) queste organizzazioni si può, basta togliere loro la risorsa indispensabile per acquistare armi, esplosivi, biglietti aerei, et coetera. Il denaro, appunto. Non sarà che annusare le tracce del denaro possa portare in luoghi nei quali sono custoditi anche altri capitali? Il conosciutissimo detto del Divino Giulio, che di queste bazzecole si intendeva, e si intende tutt’ora, appare più che mai attuale: a pensare male si fa peccato, ma, spesso, ci si azzecca. Intanto, fieri dell’unanimismo che accompagna il giro di vite, ce ne andiamo tutti al mare convinti di essere più protetti, ma è solo un’illusione. Restiamo gli stessi bersagli, facili, di ieri perché questa Legge è solo una vendetta. Di carta. Mthrandir <a href="Technorati">http://technorati.com/claim/6bm3q2hc47">Technorati Profile</a> |
Apprendo con rammarico di essere finito nel novero degli irrilevanti al cospetto di una delle più colte e brillanti figure (el.brazo.onofre) di questo secolo, uno che ha studiato “filosofia con i migliori maestri” e che “continua a seguirli e a studiarli” (non so se mi spiego). Oddio, non che sia una tragedia in sé, anzi, direi che la faccenda può ritenersi di importanza del tutto trascurabile. Ho peccato di scarso garbo nel commentare un Suo messaggio, credo si riferisca a questo (per chi abbia la voglia di andarselo a leggere), proponendo una irrilevante versione alternativa alla storiellina di Stefano Benni sui gorilla addestrati da Oriana Fallaci. Poco male, ognuno è libero di giudicare come crede. Ma, in virtù di questa libertà, che vale anche per me (spero), mi permetto di proporre al diretto interessato alcune osservazioni che partono da due premesse che vado ad elencare: Prima: non ho insistito oltre nel commentarti, e nel leggerti, poiché avevo già capito da solo (ho fatto i corsi serali per maturare questa sensibilità) che la cosa non ti andava a fagiolo. Pensavo che, usando solo il buon senso, e non la “cultura”, i nostri rapporti epistolari potessero tacitamente considerarsi conclusi. Evidentemente, così non è; Seconda: poiché il commento era un po’ provocatorio, mi sono firmato con il mio nome di battesimo (azz, ho citato un sacramento) autentico. Era un modo forse troppo criptico (è giusto il termine?) per farti sapere che, sebbene le mie idee differiscano notevolmente dalle Tue (?), ero disposto a ragionarne i modo aperto e senza pregiudizi. Certo, non potevo sapere ancora di essere irrilevante, e mi sono illuso (ci tenevo così tanto….). Veniamo al nocciolo della questione. Mi sono letto anche i Tuoi scritti successivi, i commenti ricevuti e lasciati sia lì sia altrove (nello specifico, dal vecchiodelmare). Io sono sgarbato, Tu hai ammesso di esserlo in uno di questi commenti, ma ci divide un banale dettaglio: se ho qualcosa da dirTi, Te lo scrivo direttamente senza “citazioni subliminali” mentre scrivo a qualcun altro. E’ la differenza tra un ignorante che gioca pulito e un (presunto) fenomeno della "cultura" che gioca sporco. Tra i due, mi preferisco. Quanto poi alla Tua autoreferenziata superomìa (visto? Scrivo anch’io le paroline di moda nei salotti, l’ho letto su Evatremila), si potrebbe discuterne. Sostieni di essere uno dei Fantastici Quattro perché hai studiato filosofia con i migliori maestri e perché continui a seguirli; peccato che “migliori” sia un concetto assai poco oggettivo e che, quand’anche fosse oggettivamente dimostrata – o dimostrabile – tale frequentazione, questo non significherebbe necessariamente che Tu ne abbia tratto profitto. Nemmeno un eventuale voto di laurea a quattro cifre (perché tre non saranno bastate nel Tuo caso) sarebbe una prova sufficiente, perché sappiamo bene entrambi (io solo per sentito dire, ma da fonti molto attendibili) quale razza di intellettuali producano le Università italiane. A conforto dell’ipotesi che la Tua superiore qualità intellettuale sia più presunta che reale, basti rileggere quello che Tu stesso scrivi. Dai dell’ignorante a destra (soprattutto) e a manca (un po’ meno) a proposito dell’etimologia corretta di “se-ducere” senza preoccuparTi di verificare l’univoca correttezza di quanto scrivi (bel metodo di indagine hai appreso), a chi paventa che i Tuoi (?) scritti siano copia-incolla, rispondi con un’affermazione a dir poco grottesca: “È ben certo che tutto il senso del discorso non è mio, del resto le citazioni parlano chiaro. Vanno semmai aggiunti Cacciari (cui si deve il giudizio sulle varie sciocchezze ratzingeriane) e Ruggenini ai riferimenti. Ma altro è il SENSO (e le eventuali topiche sono tutte mie, non di Heidegger, Galimberti o chi altri), altro è il TESTO” Non è, quindi, copia-incolla testuale, ma copia-incolla di idee. Ergo, un copista di Raffaello (i colori sono del copista) vale quanto Raffaello stesso. Se sei convinto Tu….. Sostieni che la storiella è ironica, ma, una volta mutati ragionevolmente gli attori in modo che siano meno allineati scopo propagandistico originale, invece di rispondere “Così non è ironica”, rispondi che gli altri non hanno sense of humor. Anche se non ho studiato quanto Te, la differenza tra ironia e ridicolo mi è chiara. Per concludere, caro il mio el.brazo.onore, vorrei ricordarTi che l’abisso che separa l’essere Colti dall’essere Molto Informati è piuttosto profondo e Tu appartieni, senza ombra di dubbio, alla seconda categoria. Ora interrogaTi pure sul senso dell’essere, LA Seinsfrage (perché è femminile, no?). Senza rancore. Mthrandir – Mauro (Nella foto, un superdotato) |
Le menti migliori di questo Paese, per fortuna, non albergano esclusivamente a sinistra. Anche la classe dirigente della maggioranza, bisogna ammetterlo, ha i suoi campioni. Tra l’enorme varietà di spunti che questi illuminati offrono giornalmente per farsi quattro amare risate, un posto di rilievo lo occupano senza dubbio coloro che, in questi anni, si sono occupati finanza pubblica. Dopo la finanza creativa di Tremonti, che per allungare la coperta si è venduto questo mondo e quell’altro, dopo l’idea di venderci anche spiagge e strade (caduta nel dimenticatoio, ma sono pronto a scommettere che qualcuno la riesumerà), siamo tornati al rassicurante pragmatismo democristiano che, escludendo tassativamente correttivi alla finanziaria, introduce al 2 di luglio un bell’aumento di centesimi 10 per ogni pacchetto di sigarette. Facciamo due conti: se i fumatori italiani sono 18 milioni e fumano, in media, un pacchetto al giorno, nei prossimi 182 giorni (dal 2 luglio al 31 dicembre), lo Stato si metterà in saccoccia nientemeno che 327,6 milioni di euro aggiuntivi e si garantirà per l’esercizio successivo altri 657 milioncini di euro. Dunque, la prossima finanziaria ha già trovato fondi per quasi un miliardo di euro. Mi sembra chiaro che il posto di Ministro dell’Economia non richieda professionalità di eccellenza, ma è altrettanto chiaro che l’eccellenza non serva nemmeno per il ruolo di Primo Ministro. Cito, infatti, da “Discorsi per la Democrazia” del Signor Berlusconi Silvio da Arcore del 1997: “……Il governo delle sinistre ha varato centoventi provvedimenti fiscali in trecento giorni. Vuol dire una nuova legge fiscale pensata, annunciata, approvata ogni due giorni e mezzo. Dal primo giorno in cui si è insediato, questo governo ha messo nuove tasse o inasprito quelle che già c’erano su tutto ciò che gli capitava sottomano. Nuove tasse sui capitali che entrano in Italia portando ricchezza e occupazione. Nuove tasse sui buoni pasto. Nuove tasse sulle auto aziendali. Nuove tasse sulla benzina. Nuove tasse sulle sigarette. Nuove tasse sugli alcolici……” A 8 anni di distanza, pare che abbia cambiato idea. In fondo, visto che il nostro vizio rende alle casse esangui della seconda repubblica poco meno di nove miliardi di euro all’anno, era inevitabile che l’ayatollah Sirchia sarebbe stato incoraggiato a ritornare alla Sua onorevole professione per cedere il posto ad un Ministro della Sanità più adatto a dare l’esempio. Quindi, cari colleghi fumatori, sappiate che abbiamo l’epocale responsabilità di resuscitare il PIL di questo Paese. E poi dicono che il fumo uccide.....mah..... . Quanto a voi, non fumatori o ex tali, mettetevi una mano sul cuore e piantatela di rompere i coglioni perchè se non pagassimo noi, sareste chiamati a contribuire alla causa. Baci. Mthrandir (La foto è stata scippata a qui) |
Inviato da: minsterr999
il 25/03/2009 alle 01:14
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 23:01
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 23:01
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 22:56
Inviato da: minsterr999
il 24/03/2009 alle 22:38