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Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Piovono rospi (tuttora).Piovono rospi 15 novembre 2014 Mi ha colpito la frase di quei tredici migranti di Tor Sapienza (nome nobile, ma di faticosa coniugazione con le notizie che ci vengono da quel quartiere) che sono tornati nelle case da cui sono stati cacciati dai residenti storici in plateale rivolta. 'Questa è la nostra casa.', pare abbiano affermato. Casa loro, già. Come tutte quelle assegnate in tutti quegli altri centri della Penisola dove sono stati stipati i cento ventimila e più migranti (pochissimi i 'rifugiati' aventi diritto) sbarcati sulle nostre coste grazie alla brillantissima operazione detta 'Mare Nostrum': un tam tam di chiamata a raccolta e fortissimo incentivo a 'provarci' che ben dieci paesi europei ci hanno rimproverato a muso duro. La nozione di 'diritto', in questo paese, si succhia già dal latte materno e fin dal primo toccare terra dei migranti che accogliamo ('accogliere' è parola grossa, a giudicare dalle notizie in cronaca). Meno facile è elaborare mentalmente il suo corrispettivo: 'Il dovere'. Dovere di rispettare le leggi vigenti, a cominciare da quelle che sono state scritte a difesa delle frontiere di terra e di mare e che i nostri migranti storici nelle Americhe rispettavano, a quanto mi costa, fin da quando si imbarcavano sulle navi a Livorno, Genova, Civitavecchia. Perché il fenomeno migratorio va governato e regolato e non subìto – come accade da noi che non sappiamo a che santo votarci e siamo il solo paese europeo che, da lunga fiata, non mostra i grafici di una pur modestissima ripresa economica che sempre auspichiamo - e danziamo la mitica 'danza della pioggia' perché arrivi finalmente! e ci batte perfino la Grecia, nell'ultimo semestre. 'Casa nostra.', dicevamo. Sogno di molti e di tutti - e le richieste di un alloggio popolare sono alle stelle da sempre così come le 'occupazioni' delle case in periferia che, a volte, includono anche appartamenti già assegnati nel rispetto delle faticose procedure. Diritto e dovere, appunto, da richiamare sempre congiunti. E rispetto della legalità repubblicana di cui giungono davvero pochissime notizie dalla cronaca del Belpaese. E chissà dove saranno ricoverati quei tredici che rivendicavano il diritto di una 'casa nostra', ma sono stati ricacciati dalla rivolta di piazza. Speriamo in Tirolo, dove il 'dovere' e il rispetto della legalità vengono sempre due e più passi prima di pronunciare la parola 'diritto'. Che nessuno si sogna di negare, ma a ragion veduta, dopo aver rimesso le 'cose a posto' - prima i residenti e, se avanzano risorse, anche i nuovi arrivati - in questo paese dove tutti gridano e la pacatezza sembra un 'sogno di mezza estate' piovosissima e, invece, di gocce d'acqua, piovono rospi. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38