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« Fritte e 'in saor'.Dell'avere 'poca gioia... »

Segnali fortissimi e sogni soavi.

Post n°2904 pubblicato il 04 Dicembre 2023 da fedechiara
 

Segnali fortissimi e sogni soavi. 03 dicembre 2016

Comunque andrà (mo' mi vesto e vado al seggio) il segnale forte, fortissimo è stato dato. Le trombe di Giosafatte sono state suonate a toni altissimi e, seppure ci toccherà la sventura massima (Dio non voglia) di doverci tenere l'imbonitore fiorentino con la sua fragorosa batteria di pentole riformistiche che, a sentir lui, cuociono anche le suole (le note 'sole' renziane), ci penserà Hofer in Austria a tenere svegli di notte gli s-governanti europei di sinistra-centro con gli incubi di perdere la cadrega e vedersi castigati dagli elettori per le loro pessime politiche immigratorie e per aver consentito che le periferie urbane delle nostre città siano diventate gli slums delle occupazioni abusive e le discariche sociali del non lavoro e del mendicismo diffuso e della microcriminalità che lo surroga - e ci costa sotto forma di detenzioni nelle patrie galere e 'radicalizzazioni' più di quanto ci è costata in termini di pretesa e avvilente 'accoglienza' di caserme strapiene e sindaci e cittadini in rivolta per l'immissione forzata di migliaia di clandestini (in gran parte) nel fragile tessuto sociale di città e paesi pesantemente provati dalla crisi.
E nessun progetto di ampio respiro da parte del duo Renzi-Alfano bensì solo un avvilente stipare dovunque e quantunque e senza una ragionevole stima di compatibilità e 'impatto sociale' l'enorme massa di persone che attende sulle coste libiche di essere raccolta e trapiantata in terra di missione e occupazione. Italy bel suol d'amore. La Storia che va col passo del gambero.
Perché quello che non capiscono le anime belle infiammate neuronicamente sul web e nei 'social' sulla questione 'accoglienza' universale e 'no borders' è che la rivolta dell'elettorato della 'Brexit' e di Donald e di Hofer é la richiesta divenuta perentoria (un tempo verbo 'di sinistra') di tutti coloro che 'chiedono legge per ciò che risulta eccessivo' - rileggetevi la bella poesia di Celaya - e chiedono che si governi, finalmente! il disordine globale che sta cambiando i connotati delle nostre città e delle nostre vite.
Parole al vento, lo so, in quelle plaghe neuroniche infiammate e resistenti agli antibiotici di nuova generazione di renziani e piddini arroccati nelle trincee del 'hic manebimus optime', malgrado l'evidenza fragorosa dello sciogliersi del pupazzo di neve del loro progetto di s-governo.
Perciò tocca agli elettori dare il segnale forte e mandare a casa tutti coloro che hanno abbuiato il nostro orizzonte di futuro e ci rifilano una lodevole attitudine dell'anima a essere buona e caritatevole con chi ha bisogno per un progetto di s-governo permanente e pretesa 'accoglienza' e conseguenti conflitti sociali annunciati a migliaia.
S.p.q.r. - Sono persi-nel-nulla-dei-loro-sogni-soavi questi renziani.
Nessuna descrizione della foto disponibile.
  • Letture consigliate. 
  • Umberto Eco - 'A passo di gambero. Guerre calde e populismo mediatico.' Bompiani editore. 
  • 'Se qualcuno si batte per una scelta politica (e nel caso in questione, civile e morale), fatto salvo il diritto-dovere di essere pronti a ricredersi un giorno, in quel momento deve ritenere di essere nel giusto e denunciare energicamente l'errore di coloro che tendono a comportarsi diversamente. Non vedo dibattito elettorale che possa svolgersi all'insegna dell'"avete ragione voi, ma votate per chi ha torto". E nel dibattito elettorale le critiche all'avversario devono essere severe, spietate, per potere convincere almeno l'incerto. '

  • 'Se dicen los poemas
    que ensanchan los pulmones de cuantos, asfixiados,
    piden ser, piden ritmo, … 
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