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Messaggi del 04/11/2018

Andate e moltiplicatevi

Post n°655 pubblicato il 04 Novembre 2018 da fedechiara
 

 

Tutto quello che avreste voluto sapere sul tango e non avete mai osato chiedere. 04 / 11/ 2014

L'impressione, a frequentare certi siti 'dedicati' è che si stra-parli e, sovente, 'non si sa quel che si dice'. Perché è vero che il tango argentino fa molto 'letteratura' e perfino Borges lo cita di striscio, figurarsi! - e qualcuno (come sempre si fa per le cose che hanno successo) ha pensato bene di spolverarlo a velo di psicologia applicata e liturgia para religiosa, ma, a ben vedere e ascoltare 'sono solo canzonette' intorno alle quali viene bene avvinghiarsi (a volte sorreggersi) e ruotare e scalciare con discreta eleganza, quando possibile.

E in certe milonghe l'affanno che mi coglie(va) è quello, autocritico, de: 'Ma ballerò mica anch'io così!?' Perché, in verità, si vede(va) 'di tutto e di più', ma niente che potesse commisurarsi con la letteratura alta di cui sopra e forse solo 'un pensiero triste che si balla'. Molto triste.

Ma tant'è: il tango argentino è cosa umana, umanissima ed è soggetta alle regole e ai conflitti che tormentano l'umanità da millenni: come il faticoso 'guadagnare la stazione eretta' degli avi cavernicoli - e mantenerla il più a lungo possibile durante i drammatici tre/quattro minuti dell'avvinghio (i maestri la chiamano 'postura' o 'restare in asse'). E se già gli osteopati ci dicono che la 'stazione eretta' è un azzardo evolutivo, figurarsi il tango e le acrobazie di certuni da bungee jumping con caduta di mille metri all'ingiù perché 'la vita è adesso' e senza adrenalina 'non è vivere'.

E c'è chi ne fa una questione religiosa di 'sette' (non nel senso del numero) mistico-sufi, da cui le frequenti domande tra ballerini: 'Tu balli 'salon' o ' milonguero'?' 'No, no. Io ballo 'nuevo'. Che nel settore delle minerali si traduce con: 'Liscia, gassata o ferrarelle?' con l'inevitabile 'plin-plin'.

Però, dicono, aiuta a combattere il parkinson e l'alzeheimer e forse qualche altra mezza dozzina di patologie correlate, perciò: 'Ballate, ballate, ballate.' e riempite le milonghe. I maestri saranno felici e io pure. E considerate che, se un famoso attore passa tranquillamente dal ruolo di panificatore di mulini felici e galline fedeli a quello di incantevole seduttore e ballerino mirabile, sicuramente qualcuno tra voi, tangheri nuovi e novissimi, 'ce la può fare', non foss'altro che per la 'legge dei grandi numeri', - e molti nuovi maestri cresceranno e garantiranno la 'moltiplicazione della specie' e i 'cento fiori' delle cento scuole. Andate e moltiplicatevi, cari. Il futuro è vostro. Che Borges sia con voi e vi elevi lo spirito.

 

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I fratelli Macana ballano una milonga al Liberty di Viareggio il 2 gennaio 2010. Il massimo della tecnica.

 
 
 
 
 

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